Friday, August 29, 2008

i buoni han vinto (forse nè...)

Fatta, andata.


Il bene pare aver trionfato sul male.




Il Grinta ha completato la prova dei saggi, ha risposto a tutte le domande ed ha finito in anticipo.
Durante le 4 ore del test si è mangiato il quatitativo calorico di 5 cinghiali (barrette di cioccolato, intrugli energetici, uova strpazzate con bacon... da sotto il suo banco è comparso di tutto) e nonnostante ciò è uscito rinsecchito e liofilizzato per lo sforzo neuronale (la faccio un po' drammatica, così se legge il suocero il Grinta fa un figurone...)

Grazie a tutti gli stregoni macumbatori, a tutti quelli che han messaggiato, chiamato, e-mailato & co...
Non appena i 7 saggi della montagna torneranno dal mare (che, penzerete mica che i professori universitari non vadano ad abbronzarsi le panze?) e emetteranno il loro sacro e inappellabile verdetto ve lo dico eh!

Alice aggiornatrice

Thursday, August 28, 2008

ta ta ta Taaaaaaaaaaa....

Bene gente, è arrivato il gran giorno:
Oggi il Grinta rifarà il super esamone dei 7 saggi.
E mentre Il Grinta si prepara per uscire...


... voi, mi raccomando, intonate alto e vibrante un bel coro di macumbe e riti scaramantici, tirate fuori il vostro set da vanna Marchi, accendete un cero votivo dalle dimensoni di un pilastro da teleferica, fate una bambolina vo-doo dei 7 saggi con mollichine di pane e caccoline di naso... o anche solo pensateci mentre, annodati nella posizione meditativa del fiore di loto, raggiungete il nirvana...

Poi vi racconto eh...
Pace e Karma a tutti,
Alice spiritualizzatrice

Wednesday, August 27, 2008

risvegli

Ci sono coppie col risveglio coccoloso...





Ci sono coppie con il risveglio brontoloso...

Io e il Grinta, al risveglio, siamo così:



Il ruolo della scimmia viene svolto dal più mattiniero, ma come diceva una massima zen (o era quella del Gatorade?)...
"Ogni mattina, al risveglio, non importa che tu sia scimmia o tigre, sii il primo a stuzzicare il prossimo..."

Alice stuzzicatrice

Tuesday, August 26, 2008

paparazzi paparazzano attorno a noi papere

Un giornalista in vacanza, capitato alla Supplì, ha chiesto un intervista alla sottoscritta e a Pippi Calzelunghe su "Il mondo del lavoro ammericano per un ggiovine italiano".
Così io e Pippi ci siam fatte intervistare, ma lei poi si è rifiutata di rivelare il cognome: "Scherzi? Io, io vengo da un paesino dove abbiam tutti lo stesso cognome e sono qui in incognito, se vuoi chiamami la Pippi del Mistero!" la sua identità segreta ha reso vano metà del lavoro del diligente giornalista...
L'altra metà erano mie perle di saggezza in cui spiegavo che: "Non essendo dotata di pene, ed essendo la Supplì un regno di gay governato da gay in cui vince chi è più gay, sono condannata ad una vita da clerk per il resto dei miei giorni"... roba poco politically correct e poco utlizzabile...

In compenso, verso la fine della spensierata chiacchierata il diligente giornalista guardava con occhio sgranato le "fanciulle atipiche" e dichiarava: "Certo che siete due sagome..."

Ah, e se sperate che vi dica dove trovare l'articolo vi sbagliate di grosso grosso grossissimo! (Suocero? Vale pure per te!)
... e se sperate che sia facile da trovare si sbagliate di nuovo di parecchio... che mica penserete davvero che abbia dato il mio VERO nome e cognome???

Alice truffatrice

Monday, August 25, 2008

possibile "Piano B"

Oggi, dopo tre settimane, gli italici ospiti se ne vanno.
Questo Giovedì il Grinta ha il suo super esame.
Questo Venerdì arriva, fresca fresca dal Portogallo, una mia amichetta.
Il suocero minaccia di venire a trovarci per un mese.
Se in tutto questo sopravviviamo fino a settembre vuol dire che, per male che vada al Grinta la sua Super Prova Del Fuoco, possiam sempre tornare in Italia, aprire un Ostello e dedicarci alla gestione alberghiera...

Magari una baita nel tirolese...



Alice ospitatrice

Thursday, August 21, 2008

storie di ALicitudine e Grintezza #2

martedì!

I vostri pisolosi eroi si risvegliano in una non meglio precisata cittadina, abbandonano il magma di coperte e di lenzuola, smontano il tepee di cuscini e riemergono dal bozzolo del loro letto trasformati non in leggiadre farfalle ma in sonnacchiosi zombi: sono le 5.30, il super albergo ovviamente non comprende la colazione e quindi tocca salire sul solito freezer-bus senza manco un caffettino o una ciambellina glassata...
La partenza effettiva avviene attorno alle 8.00, che Lenny si è sperso e il pullman pure, epperò Lenny è talmente grosso che nessuno si è osato protestare.
"Quanto disteranno le Thousand Island da qui?" Si chiedono i vostri curiosi eroi mentre si accomodano ai soliti posti, e la simpatica Cindy cinguetta "Circa 4 ore emmezza"
...
A questo punto il sedile racchiude, come la Sacra Sindone, la loro sagoma e il loro sudore. Hanno sperimentato tutte le posizioni yatta-yoga possibili ed iniziano a soffrire di claustrofobia...
Fortuna che fuori il paesaggio offre tutta una serie di casette da "Dorothy del Kansas", e per pietà vi verrà risparmiata la serie tematica "Capanni, casette vacche, capanni casette e vacche"... però, giusto perchè abbiate un'idea...




Ma in fondo, dopo solo 4 ore, l'iceberg-bus li rigurgita, ancora in fase di ibernazione, sul molo di una sconosciuta cittadina, e Cindy sancisce: "Correte, prendete il battello, fate il giro e ritornate subito qui, che poi dobbiamo andare a mangiare e non c'è tempo"...
I vostri confusi eroi salgono sulla gloriosa Uncle Sam e si godono il giro turistico delle Thousand Island.
Ora, parliamo delle Thousand Island.
Le 1000 Isole in realtà son molte di più e sono tutte piccolissime, che quindi sopra a ogni isola ci sta la casa di un multimiliardario, la sua piscina, l'attracco per il suo battellino e basta.
Epperò, un paio di cose belline in queste isolette sul confine tra il Canada e gli USA lo si trova, tipo questo:


Questi pezzentelli morti di fame si sono fatti costruire un castello con 365 finestre, una per ogni giorno dell'anno (il lavavetri di famiglia non ha pace e vive una vita d'inferno, e io spero almeno che i padroni di casa non siano pistini come valeriascrive...)
In un raptus di modestia e buon gusto han voluto anche costruire una torretta dalla graziosa "architettura a caccola di naso" nonchè un arco di trionfo per accogliere le barchette in arrivo.


Ma il padrone di casa era anche un uomo dal cuore d'oro, e decise di pensare anche alla sua amata suocera.
Per la santa donna fece costruire, a pochi metri di distanza, un sobrio ma elegante cottage, così da avere la simpatica socera sempre vicino, a portata di voce... ma garantendole pure la dovuta privacy!
Così il simpaticone ha comprato un altro isolotto, proprio lì accanto, e ci ha piazzato questa graziosa casetta:



Piccolo particolare: la casa dà direttamente sull'acqua.
La suocera era sonnambula.
Mi sa che quell'ingrata l'ha presa male e non l'ha nemmeno ringraziato.

C'era poi anche un certo signor X, che aveva sue isolotti contigui uniti dal ponte, e su entrambi aveva costruito una piccola casetta.
Peccato che la linea di confine tra le acque canadesi e quelle americane fosse esattamente a metà del ponte, e quindi il tapino si ritrovava con una casetta in Canada e una negli USA.
Alla domanda "Ma non è complicato?", signor X soleva rispondere: "Macchè, anzi, quando litigo con mia moglie mi prendo 6 lattine di birra e lascio il paese per un po'..."

Quando i vostri fotografanti eroi hanno posato i piedi sul molo, dopo nemmeno un'ora di allegro tour navighereccio, l'ansiolitica Cindy li ha ricatturati al laccio come 4 vitelli da rodeo e ricaricati sul solito ibernante Lenny-bus: "Adesso ci dirigiamo verso il ristorante cinese dove potrete mangiare ab-buffet, tranquilli, ci si arriva con solo 2 ore di strada"
I vostri annoiati eroi si dilettano in foto artistiche con il poco materiale disponibile dal finestrino, ovvero nuvole (e ancora una volta, per pietà vi verrà risparmiata la monotematica "Cielo, nubi, cielo, nubi", però, sempre per darvi un'idea...)


Raggiunto il Lin Lin Restaurant, nel bel mezzo dell'ennesima sconosciuta cittadina fondata nel bel mezzo del niente, i vostri famelici eroi, approfittando del buffet a prezzo fisso, danno il peggio di sè stessi, creano piramidi maya dentro i loro piatti con tunnel e stratificazioni geologiche di dolcini, roba salata, carne e pesce creando nuove artistiche composizioni cromatiche:



Si abbuffano come zozzoni italiani all'abbuffè e, con le pance colme come otri, tentano di ricacciarsi nei loro posti, che ormai sono diventati come una seconda casa... e tra l'altro i vostri previdenti eroi hanno rubato un paio di ascigamani dall'hotel, e posso quindi avvolgersi nei loro sudari di spugna per cercare di non raggiungere lo zero assoluto termico.
Sono le 4 del poemeriggio.
La Cindy, microfonino in mano e sorriso, spiega che "Da dove ci troviamo, ci sono ancora 4 ore per arrivare a Niu Iork".
Ormai siamo dei professionisti dell'autobus, e soprattutto, l'idea che tra 4 ore si possa salutare per sempre questo cubetto di ghiaccio con ruote sul quale siamo stati sequestrati per un numero indefinito di ore ci rende il tutto più lieve e leggero!
...
E quando però, dopo circa un'oretta, Lenny parcheggia il freezeer-bus, scende, risale, scende, risale e dichiara "Abbiamo bucato", i vostri sfigatissimi eroi si guardan perlpessi "Abbiamo bucato", continua Lenny "Ma ho una buona notizia e una cattiva notizia: la buona notizia è che ho la ruota di scorta. La cattiva notizia è che non ho il cric, quindi dobbiamo aspettare l'assistenza che ce lo porti"
Ma io dico, DecerebroLenny mio, ma che te ne fai solo della ruota di scorta se non hai il cric? Ma lasciala a casa a 'sto punto, che mica hai un pandino di lamiera, che puoi sperare che 4 amici grossi come te te lo sollevano e te intanto cambi la gomma.
Dopo un'ora l'assistenza arriva, la ruota viene cambiata, il viaggio riprende e... una voce gracchia dal cicalino di Lenny, con tono urgente e agitato: "Incidente sull'autostrada,, incidente sull'autostrada! Super-Lenny, per cortesia, usa le stradine secondarie per tutto il viaggio di ritorno!"
E così, lanciato a velocità folle, un freezer-bus attraversava lo stato di New York sobbalzando e frenando bruscamente, sballottando il suo carico di pinguini e ibernati della terza glaciazione, guidato da un Lenny alquanto scazzato che nessuno si osava contraddire o richiamare all'ordine, nemmeno quando, in un paio di occasioni, l'allegra comitiva si è trovata la faccia spalmata sul sedile davanti a causa di frente improvvise alla Magnum P.I....

Quando, alle 22.30, i vostri sconvolti eroi han toccato il suolo di Chinatown, un mormorio mistico si è levato alto e nitido, un inno alla terraferma, un ringraziamento al tepore serale che l'effetto serra new Yorkese ci regala e un'anatema excrucio alla fottuta agenzia di viaggi cinese.

Ed ora, ecco cosa abbiamo imparato da questa esperienza di vita:

Partire e' un po' morire.

Il Grinta, in quanto maschio alfa, ha violentemente bisogno di una cartina stradale, soffre a non sapere dove si trova, come si chiamerà il prossimo paese, quanto dista la meta, quanti villaggi e stazioni di servizio dobbiamo ancora superare.
Per il futuro, visto che l'ho visto davvero sofferente, gli ho promesso un'atlante stradale del mondo (e già me lo vedo, stile Rain Man, a studiare la distanza tra Calcutta e Bombay...)

Alice lungo i viaggi in autobus entra in un coma narcolettico, sviene sul sedile e riesce a stento a tenere una palpebra leggermente scostata.

E' meglio avere un'autista minutino e anzi, pure un poco rachitico.

Grazie a Cindy, che dava i messaggi in Inglese e poi in Cinese, abbiamo scoperto che PU PU vuol dice Cascata (strana lingua... ma non farò nessun gioco di parole, che qui usiamo solo ironia di alto livello e ricercata qualità)

L'oretta totale di Cascata del Niagara è stata bellissima, le Thousand Island non eran male...

epperò le imprecisate ore di pullman sono state un pochetto una rottura di cazzi... nel caso non l'aveste colto dal mio dettagliato resoconto... e a proposito... vi saluto, che vado a lisciarmi i calli sul coccige...

Alice viaggiatrice (con i calli sul coccige)


Wednesday, August 20, 2008

storie di ALicitudine e Grintezza #1

Storie di Alicitudine e Grintezza

(Questo è un post lungo, logorroico e con un sacco di foto... se siete di fretta ripassate in un altro momento)

Un paio di necessarie premesse:
negli USA, stato dalle distanze sconfinate, viaggiare costa assai. I treni sono generalmente dei salassi, l'affitto di una macchina è uno svenamento e allora resta, per i mortaccioni, solo il trasporto su gomma.
Nel trasporto su gomma, la soluzione più economica in assoluto sono i cinesi.
Gli organizzatissimi asiatici hanno creato una rete di trasporti che unisce le Chinatown delle diverse città, e da lì han deciso di espandersi.
Ora, come prevedibile, i vostri intrepidi eroi quando decidono di andare alle Niagara Falls ci vanno con un viaggio cinesamente organizzato.


Lunedì:
I vostri mattinieri eroi si alzano all'alba delle 5 emmezza, attraversano la città e vanno al punto di partenza degli autobus, nel cuore di Chinatown.
La nostra "sala di aspetto" è questa:

Ogni tanto, da una minuscola porticina, esce un cinese con un cartello e inizia a sbraitare il nome di una qualche città, a quel punto la gente si accalca, il marciapiede si restringe, e gli attoniti eroi nel frattempo, tra il divertito, il confuso e l'insonnolito, aspettano per un'oretta che qualcuno li caghi...
Nel frattempo, visto che il marciapiede rigurgita gente con valigie, bambini e carretti, arriva pure LUI, e così, mentre i cinesi urlano "Washington-Washington" "Philadelphia-Philadelphia", lui urla... "Don't stop the sidewalk... DON'T STOP THE SIDEWALK!!"



Sono quasi le nove quando gli attenti eroi trovano le tracce del loro autobus.
Il loro autista, Lenny, è uno che ispira fiducia al primo sguardo

O comunque è uno con cui non vorresti mai avere da ridire, ecco. Grande e con l'aria arcigna sembrava Mister T un po' più sbiadito rispetto ai tempi dell'A-team.

Alla partenza Lenny, col suo bel vocione tonante dichiara:
"Primo, quando l'autobus parte fate in modo di essere ben coperti, perchè il termostato è rotto e farà FREDDO. Le alternative sono FREDDO freddo o CALDO caldo, e io, gente vi consiglio la prima opzione.
Secondo, come vedete laggiù in fondo al corridoio c'è una toilette. La toilette è esattamente sopra il motore quindi, se la usate durante il viaggio, il motore riscalda la toilette e il puzzo ci invade. Visto che starete su questo autobus per i prossimi due giorni, sarebbe meglio non intossicare l'aria. Usate il cessetto solo in casi di ESTREMA necessità (contato di vomito, attacco di diarrea fulminante, rottura delle acque...) altrimenti aspettate le pause.
Terzo, faremo un pausa ogni 3-4 ore, ma saranno brevi, brevissime, quasi un battito di ciglia, perchè abbiamo un lungo viaggio da fare"
E a quel punto i vostri eroi scoprono che da Niu Iorc alle cascate del Niagara sono MINIMO 8 ore di autobus, e che essendoci traffico se ne impiegheranno 9. Data di arrivo prevista: le 6 del pomeriggio.
Diciamo che il morale dei vostri perlpessi eroi non è proprio ai massimi storici, ma comunque hanno ancora alti i loro cuori e le loro giovani speranze: sicuramente sarà un viaggio bellissimo, eccheccazzo.

A metà viaggio la loro guida Cino-ammericana, Cindy, spiega che è arrivato il momento di sganciare 55 dollari a testa, ovvero "Il costo del battallo per vedere le cascate del Niagara e il costo del giro in barca per visitare del Thousand Island... e poi 2 dollari per il rincaro del gasolio".
Alice e il Grinta sentono di essere stati presi potentemente per il culo, discutono con la cino-giuda-guida Cindy, concordano per un 45 dollari e, da pezzenti squattrinati quali sono, chiedono un prestito agli italici ospiti, che impietositi regalano loro il tour delle Thousand Island.
E a questo punto i beffati eroi sono un po' scorati, che quello che sembrava l'affarone del secolo si è rivelata una mezza rapina, e a peggiorare l'umore, come previsto da Lenny, fa talmente freddo che i pinguini scoperebbero per avere un po' di calore, e i nostri lividi eroi non possono fare manco quello, e comunque su questo micro autobus per microcinesi non ci sarebbe lo spazio di manovra necessario.

Quando alle 6.00 arrivano alle cascate del Niagara i tapini hanno le piaghe da decubito che disegnano tatuaggi tribali sulle natiche.
Ma le cascate valgono davvero la pena:




E prendere il battello e andare e inzupparsi per benino è bellissimo!
Dopo aver fatto la fila e preso l'impermeabile obbligatorio da capitan findus-medico di Grace Anatomy dei poveri, i nostri marinareschi eroi vengono stipati in una bagnarola dal nome altisonante di Dama delle Nebbie (che pemontesizzerei, se mi si consente, in La madama d'là nebìa)



La Maid of the Mist ti porta dritto dritto nel centro delle cascate, e te lì sotto, immerso in quella prospettiva da salmone, te le vedi così:





E anche se per la maggior parte del tempo, visto che il vapore e le goccioline ti investono in pieno, quel che si vede è questo:



Vale la pena di inzupparsi come savoiardi nel caffè; indipercui i vostri umidi eroi erano felici e soddisfatti.

Al termine del tour Cindy la american-chinese guida concede ai famelici eroi ben 30 minuti per rancare qualcosa da mangiare in un fast food, dopodichè possono rifinire le loro piaghe da decubito durante il viaggio di 1 ora e passa verso l'albergo.
C'era gente che viaggiava con gli infradito, e arrivata all'Hotel è scesa dal pullman lasciando dietro di sè mignoli congelati e pezzi di piede (questo sempre per dire che il pullman di Lenny è il terzo polo disaritico del mondo).

L'hotel ha sconvolto i nostri sconvolti eroi.
(IO credo che non ci sono stata mai in cotanto brillio, e credo anche che mai ci tornerò...)

Dopo essere rimasta con la mascella pendula davanti alla hall i nostri stanchi eroi tentano di darsi un contegno... epperò, dopo il pullmann di Lenny, la truffa dei 55 dollari, il fast food, mica si aspettavo di finire dritti dritti nell'hotel di Shining!

(Vieni a giocare con Noiii?)



(E per rendere la cosa ancora più ammericana e ancora più inquietante, c'è persino la Bibbia nel comodino ma la foto ve la risparmio che sò bbuona).

Il primo giorno si conclude qui, con i nostri eroi che dormono il sonno dei giusti su sofficissimi letti, circondati da una corolla di cuscini e avvolti in 3 piumoni di oca e pelle umana in posizione involtino primavera (nel tentativo di scacciare dalle ossa tutto il fredo di quel fottuto autobus).
Per il secondo giorno non dovrete aspettare molto, ma nel frattempo ricordateli così, a godere come ricci per questo improvviso colpo di culo che gli regala un letto vero vero vero (spesso almeno quanto un anguria, altro che babane e baby carrot!)...

Alice raccontatrice

Monday, August 18, 2008

Qui si va due giorni a vedere le cascate del Niagara...
Se non casco dal battellino ricomparirò prossimamente, voi intento fate i bravi e non sporcate niente eh.
Alice viaggiatrice

(il post qui sopra è corto e striminzito a causa dell'ora improbabile in cui viene scritto: sono le 5.30, ho sonno e siamo già in ritardo!!)

Friday, August 15, 2008

ancora muccosamente io

(Addendum al precedente post)

Leggende metropolitane raccontano che, nel nostro corpicino, ci sono cose dette
ENZIMI.
Ho cercato un paio di diapositive di enzimi sul glugle:
gli enzimi somigliano alle stelline filanti di carnevale,



a dei gomitoli sgomitolati e ingarbigliati



o ai motivi decorativi che le bave di cane lasciano sui divani




Qualcuno mi aveva spiegato che, dopo 7 anni in cui non mangi carne, gli enzimi e i cosini piccini che lavorano allo sminuzzamento del cibo nel nostro stomaco (e qui un un grazie sentito, ancora una volta, agli ideatori di Siamo Fatti Così, cartone animato che ha marchiato la mia infanzia, facendomi crescere convinta ancora oggi di essere abitata da esserini pensanti che socializzano, discutono, si innamorano e vanno in esplorazione in giro per me stessa medesima) dicevo, dopo 7 anni, gli enzimi e i cosini che servono per digerire la carne vanno in vacanza, perchè si dicono:
"Che ci sto a fare qui? Che non sono utile a nessuno e non faccio altro che grattarmi queste micro cosine pendule? Mi annoio... Questo è mobbing! Meglio se me ne scivolo giù per il colon e vado a scoprire il grande e bianco mondo che sta aldilà... sì credo che inizierò il lungo viaggio verso la fatomatica Bianca Latrina..." E, abbandonando amici e conoscenti, fanno armi e bagagli e via.

Così, quando dopo 12 anni la sottoscritta pensa bene di rompere la sua astinenza di cibo animale con una bistecca, quando tutto questo ben di Iddio arriva nella zona smistamento, succede che agli enzimi iniziano a ruotare le loro cosine pendule e iniziano a berciare, confusi e pure un po' incazzati, da una parete all'altra dello stomaco:
"Ma 'ndò stanno quelli del reparto carne? Guarda qua tutta sta roba... io sto alla sezione formaggi, per me questa è tutta roba da buttare giù per il colon così com è..."
"Boh... ma quelli non erano stati messi in mobilità? Io non li vedo in giro da un bel po'... "
"Mbè, allora ci pensi tu a questo ammasso di roba?"
"Scherzi?? Io sono altamente specializzato! Mi occupo di cioccolato e derivati... e guarda, qui non c'è manco una venuzza di cacao.."
"E allora che facciamo?"
"Guardate che il settore carne è stato smantellato tempo fa, assieme agli uffici del pesce e dei molluschi, non vi ricordate?"
"E allora come ce ne liberiamo di tutto sto bolo? Che io mica mi metto a fare gli straordinari eh! Per quel che mi pagano..."
"Aò... che dite? Richiediamo un conato di vomito dal sistema centrale? Che ormai son 3 ore che sto schifo ci intasa il magazzino..."

Io colgo l'occasione per scusarmi pubblicamente con i miei enzimi dell'ufficio carne:
Mi spiace per il mobbing, e mi spiace di avervi scacciato dall'azienda digestiva di mia proprietà.
Vi voglio bene.
Tornate, per piacere!

...Che un altra notte a lottare con la bistecca io non la voglio mica passare...

Alice imploratrice

... e ritorno muccosa

Da quando sono giunta nella Terra delle Libertà, sono diventata ipocondriaca.
E tendo inarrestabilmente a peggiorare.
Circa 3 settimane fa, da brava dottoressa di me stessa, ho deciso che ero malata.
Senso di debolezza, spossatezza e sonnolenza.
Vampate di calore.
Palpitazioni e, al tempo stesso, cali di pressione.

La diagnosi è stata ardua, perchè i rintomi riportati potevano celare molteplici e svariati bubù:
Gravidanza?
Menopausa?
Infezione mortale nata in qualche recondito angolo del mio corpo in cui i miei anticorpicini bianchi non han controllato?
Microtrauma al cervello che mi porterà allo stato vegetativo nel giro delle prossime 4 ore?
... Da brava dottoressa di me stessa ho attinto al mio attualissimo e tecnicissimo sapere scientifico, le cui salde radici affondano qui:



Ora, considerando che la sottoscritta non mangia nè carne nè pesce da 12 anni, che la dieta spazzatura che conduce da ormai un anno negli USA potrebbe, forse, aver causato uno scompenso nel suo bioritmo... l'anemia sembrava la malattia più interessante.
Quindi ho deciso. Sono anemica.
Reso partecipe della mia copernicana scoperta
Il Grinta si sfregava le mani, affilava i coltelli e, sventolando alti 2 wurstel in segno di vittoria mi incitava: "Coraggio amore, da cosa ricominci? Salsiccia, rognone, costine di porceddu, bistecca alla fiorentina affogata nel sangue del vitellino da latta... che ti dò, che ti dò???"
Informato del cambio alimentare mio padre, via telefono, sbottava in un liberatorio "Evvai! Era ora che tornavi a mangiare come le persone normali!"
La madre, presa coscienza del nuovo bubù del sangue del suo sangue, è volata dall'erborista stregone ed ha riempito la valigia degli italici ospiti di pastiglie e sciroppi taumaturgici.

E io nel frattempo, a scopo strettamente curativo, mi sono mangiata una bistecca.
(segue diapositiva della vittima)


...bbona eh, proprio proprio bbona!

Epperò poi son stata male tutta la notte
(Ho agonizzato con crampi al basso ventre, la pancia gonfia come quella di Giuliano Ferrara, un senso di nausea e cagotto imminente perenne...)
(segue diapositiva della sottoscritta)



...

E mi pare di sentire, in lontananza, un muggìo soddisfatto e beffardo... devono essere le cugine della mia indigesta bisteca che, vendicative, ridono di me...
(segue diapositiva delle stronze vacche)



... bon, magari, col culo che ho, ho mangiato giusto giusto una vacca geneticamente modificata ammericana... vai a sapere!
(Segue, ovviamente, diapositiva, che qui non siam come Ricovery Channel e non ci facciamo mancare niente)

Wednesday, August 13, 2008

... dimenticavo!

caspita!
Con gli ospiti qui, e il torcicollo (aspettatevi prossimamente un post lamentevole e frignoso su tutti i miei bubu...) non ci abbiam fatto caso, epperò...
Il 10 di agosto, un anno fa, io e il Grinta atterravamo in suolo Americano.


non proprio così ma quasi...
E allora, in rispetto anche delle mezze origini polacco russe kirghise e incomprensibili del Grinta dal ramo paterno, direi proprio che festeggiamo con questo:


E cogliamo l'occasione per ringraziare la rete italica che ci ha accolto, coccolato e impedito di finire accoltellati nelle zone sbagliate... e ci terrei a ringraziare soprattutto il divano-letto del dottor Piotr, che ha accolto le nostre gracili membra per i primi confusi giorni, il telefono e il computer del dottor Piotr per averci permesso di trovare una casa, la cucina del dottor Piotr (con dentro Fidanzata del Dottor Piotr) per averci sfamato con tanta bontà, la moka del dotto Piotr per averci fatto un ottimo caffè che annullava magicamente la nostalgia, Fidanzata del dottor Piotr per avermi preso per mano e accompagnato in giro quando ancora non sapevo manco dire "Scusa, mi sono persa" in inglese, le carammelline gommose del Dottor Piotr per averci addolcito e l'aria condizionat del Dottor Piotr per averci salvato dalla morte per sliquifacimento (parola favolosa, che se non c'era c'è da ora!).
Ecco, Direi che è tutto.

Ah, cazzo, e ovviamente Grazie, Dottor Piotr!
Alice celebratrice

Alice, ovvero il tronchetto della felicità

La sottoscritta ha 27 anni, ma la sua scorza corporea ha la resistenza di un ottuagenaria.
Questo vuol dire che basta un misero colpo d'aria e improvvisamente le sue capacità motorie si riducono del 90%

...
Ieri ho corso per prendere la metropolitana, poi ho sudato la mia bella sauna sul binario mentre aspettavo che la dannata scarrozzante Gialla arrivasse poi, lungo l'ora di viaggio che abitualmente mi spetta per andare al lavoro, mi sono trasformata in un polaretto al limome (ero fredda, pallida e acida).
Arrivata alla supplì, invece di essere una blada ganza libraia giovane e sinuosa, avevo ormai la scioltezza di C3PO


Stanotte spodesterò gli italici ospiti dal materasso-banana

Alice lamentatrice

Tuesday, August 12, 2008

risveglio con dubbio scientifico

Quando al mattino a squarciare il velo onirico non è il suono della sveglia elettronica, ma la vocina del Grinta che postula domande del tipo:

"Amor mio?... Buongiorno... ma secondo te, se fossi nello spazio cosmico assieme ad un enorme e grassissimo astronauta... inizierei ad orbitargli attorno? Tipo pianeta satellite attratto dalla sua forza lipidico-gravitazionale?"

... Vuol dire che è la tua giornata libera.

Alice felice

Saturday, August 9, 2008

dormi dormi dormi, fortissimamente dormi... il mmio impero per un pisolino pomeridianoo...

Sono viva.
E' solo che, con l'arrivo degli italici ospiti, le mie ore di sonno si sono un pochetto ridotte...
(Ah, la selvaggia vita notturna di me medesima, guerriera della notte! Tzè Tzè)
E cosi' quando arrivo a casa inciampo nel materasso ed entro istantaneamente in coma onirico.
E non vi dico quanto soffro alla supplì, che senza manco la Pippi ad allietarmi le giornate devo tenermi aggrappata agli scaffali per non sdraiarmi sulla moquette e ci ho tanto tanto bisogno assai di due pinzette da bucato che, appese alle sopracciglia, mi mantengano la palpebra calante arrotolata per benino...
Insomma, sto messa esattamente così...



Alice pisolatri(zzzzzzzz)ce

Per il dottor Kino (messaggio inutile, scemo e criptico per qualunque altro lettore...): Dottò, non conosco la citazione!!! Chi è? Buttami un titolo, il nome di una saga, qualcosa... che rimedio, eh.
Alice lettrice (ma che, davvero è bello come un Pratchett, questo qua dell'asciugamanino?)

Thursday, August 7, 2008

Italiano-Grintese

Durante una delle tante disquisizioni della coppia avvenuta circa 5 ore fa, in compagnia dei nostri ospiti italici:
"Secondo me è così: amblin blè" dichiaro io assertiva (amblin blè lo metto perchè io mica mi ricordo più di che stavamo discutendo... avrebbe potuto essere la campagna elettorale di Barak Obama o il tipo di formaggino migliore ...)

il Grinta, con il suo sguardo da Non-son-per-niente-daccordo inizia la sua arringa:
"CazzoMio..."

"Scusa?"
"Cioè, volevo dire; cazzo - staccato - amore mio. Cioè...."

Bon, è 5 ore che io e gli italici ospiti ci rimbalziamo questo splendido neologismo... volete partecipare anche voi?

CazzoMio che tardi, vado che qui dobbiamo ancora sfamare la ciurma!

Alice CazzoSuo

(certo che... sui lapsus del Grinta forse forse dovrei soffermarmici....)

Wednesday, August 6, 2008

le leggi del mio Impero

Oggi arrivano ospiti.
Amici italici si insedieranno da queste parti per i prossimi 21 giorni.
Pensavo di far trovare loro una rule list.
Questo è il modello basico, voi ditemi che ne penzate:

I SIGNORI VISITATORI PRESSO LA TOPAIA SONO PREGATI DI SEGUIRE LE SEGUENTI NORME COMPORTAMENTALI:

1) è vietato disturbare o schiacciare le coccinelle domestiche presenti nei luoghi più impensabili della dimora

2) è obbigatorio massacrare a sangue qualunque scarafaggio, blatta, farfalla, falena o insetto diverso da quelli indicati al punto 1 (strisciante e/o volante) superi la zona off limitz costituita dai muri della dimora. E' altresì consigliato, uno volta ucciso l'intruso, festeggiare e segnalare il successo dell'azione con il seguente messaggio in codice "Ho ucciso un'altro bastardo coso"

3) Il rutto libero è consentito entro centri limiti di potenza sonora: finchè non si crepano i muri e cedono i pezzi di intonaco.

4) La semina di asciugamani umidi in giro per la dimora è libera e aperta a tutti, ma le possibili conseguenze (tra le quali si annoverano le furie omicida del Grinta) sono responsabilità del seminatore

5) Va messo in chiaro che Alice non cucina e, per il bene del sistema gastrointestinale degli ospiti, è bene e sano che continui a non farlo

6) La porta della dimora è soggetta a crisi esistenziali e a momenti di intimismo (chi sono? Cosa apro? Ma Perchè apro? Ma aprirò davvero? Sarò ancora una porta quando non aprirò niente?). I signori ospiti sono pregati di non spaventarsi qualora si ritrovassero con una maniglia in mano e bloccati all'interno

7) E' SEVERAMENTE vietato discorrere di economia, teorie combinatorie e seghe matematiche con il Grinta e in presenza della sottoscritta per oltre 2 ore al giorno complessive. Pena l'attivazione di Alice in modalità sfrangiatrice di marroni. Avvisiati siete stati.

La sottoscritta si arroga il diritto di poter aggiungere o modificare le suddette norme comportamentali a seconda del suo proprio capriccio o giramento di culo.

Firmato:
Imperatrice Alice

P.s. No, è che ho una certa reputazione da stronza da mantenere, ma la verità è che siam contenti assai di avere un po' di compagnia!

Tuesday, August 5, 2008

di leoni marini, asciugamani e minacce di morte

Una cosa che mi piace assai è sparpagliare gli asciugamani umidi per casa... aahh...
Uscire dalla vasca da bagno lasciando le impronte, slittare sul pavimento spargendo pozze d'acqua lungo il mio cammino come Hansel i sassolini bianchi e poi *PAF*, lanciare la pezza sgocciolante di turno in giro per la topaia e volteggiare in costume adamitico canticchiando (bestie, non immaginatevi nulla di osè, che qui l'immagine evocativa da pescare nel vostro minestrone mnestico è quella di un leone marino che zompetta umidiccio in giro


cercando di infilarsi i calzettini a righe ...)...
Questo favoloso rituale, altamente consigliato a tutti i lettori e le lettrici, comporta però un risibile inconveniente: dopo il mio passaggio nel bagno gli asciugamani migrano come i granchietti di Christmas Island, finendo nei posti più imprevedibili.

Oggi, ordinaria scena di casalinghitudine serale:
Il Grinta canta gioioso sotto la doccia.
La sottoscritta è bellamente immersa nella lettura dei fatti vostri.

"Amorrrr mioooooo?" (Quando il Grinta dice amorrr con tante errre in realtà vuol significare "stronza"...)
"mmmhmmm?"(che sta per "son impegnatissima, te non hai idea, quindi sbrigati")
"Che fine ha fatto l'asciugamano grande?"
"mmmh..." (che vuol dire "Guarda un po', la Pilli torna al paesucolo")
"E quello mediooo?" (che significa ovviamente "Chissà la Alga cosa combina...")
"Ma cazzo... ma pure quello piccolo non c'è più... Amorrr mioooo?"
"mmmmmh...." (che se non fosse chiaro vuol dire "devo ancora passare dalle fanciulle ammericane a vedere un po'....")
"ALICEEE? Sei morta? "
Improvviso e brusco ritorno alla realtà non-virtuale
"No, amor mio, sono viva e vegeta, e ora dimmi, che c'è?"
"Amorrr mio dolcissimo, lo porteresti un fottuto asciugamano?"
"Subito! Eccolo qui" (che io non sembra, ma so essere una donnina servizievole e ubbidiente)
"E ora dimmi. Dove era l'asciugamano?"
"Come?" (sguardo da cerbiattino: Attivo. Tono di voce dolce e innocente: Attivo)
"DOVE ERA L'ASCIUGAMANO?"
(piano 1 fallito, urge cambio tattica, passaggio a piano B)
"Amor mio, suvvia, non pensare al passato, vivi il presente!"
"..."
"...Quel che è stato è stato..."
"..."
"non ti curar di loro ma guarda passa.."
"..."
"... cosa sarà mai un asciugamano nel grande disegno di Iddio? oggi ci sei domani chissà... continuo?"


"Continua continua... che io risponderò allo stesso modo quando, dopo averti strangolata e fatta a pezzettini, la gente mi chiederà dove sei finita"
...


Io lascio qui questo dialogo come reperto probatorio, lo chiamo prova accusatoria numero 1645, e qualora sparissi misteriosamente, sappiate che di sicuro il Grinta ci ha messo il suo zampino, la sua corda con nodo scorsoio e pure l'affettatrice...

Vado, che si è liberato il bagno e mi fò una bella doccia...

Alice perseveratrice

Monday, August 4, 2008

Un'altra vittima del Pat-pensiero

Pippi Calzelunghe è in vacanza.
Io sono sola alla Supplì e agonizzo con la Pat che mi grattugia ogni giorno un pezzetto di pazienza e ottimismo (la Pat è la donna del pensiero nero, la damina sorridente che ti getta nello sconforto sconfortante), la Itala che si impappina e balbetta, il Gabay che mi saltella in giro scuotendo il suo bel culetto e ravvivandosi il ciuffo, lasciando gli scaffali uno schifo e deliziandosi al primo piano nei siti hard gayard...
ah, e ovviamente ci sono i clienti della supplì, che quando d'estate il sole cocente ribolle sui loro cappellini con la visierina, diventano più pirla:

Quello che vuole il libro che sia "cioè, uno roba che mi descriva i quadri del MoMA, però cioè, non una guida eh, che ci vorrebbe un grande scrittore, 'n sò, tipo Hemingway, ecco... non è che ha scritto qualcosa sul MoMA?"
"..." Il sorriso da brava commessa mi si incrina.

Quella che "il mio brother fa il compleanno e voglio un coffe table book, una roba sui 200 dollari circa, nulla di eccessivo, però lo voglio sul tipo di yatch che ha lui, perchè lui va paaazzo per la sua barca, sa? Pensi che ci fa sempre le vacanze, in barca..."
"..." L'ingiustizia del mondo mi schiaccia.

Quello che: "No, io non vollio comprare un libro, faccìamo una chiacchierata! Io sto apprendiendo l'italliano, e allora mi piacie che tu mi parli in italliano, così io lo prattico... di dove sei tu?"
"..." Quelli che ti prendono per un'audiocassetta del metodo Assimil li odio.

Quella che "Come? Comeee? Possibile che non avete questo libro sulle conifere della foresta nera?! E' così famoso!... Bah, ma come si chiama lei? Anita?"
"No, Alice"
"Alissia"
"No, A L I C E"
"Alicia"
"Evvabbè, sì, dai, mi chiamo Alicia"
"Bene, Anita, senti, chiama La Vostra Libreria Rivale, ora, che io ho fretta, e chiedigli se ce loro ce l'hanno, e se ce l'hanno, Anita fagliene mettere da parte una copia per me, a nome Strizwinsky, veloce però che ho l'agopunturista tra poco!"
"Come si chiama scusi?"
"Anita, non mi sembri molto sveglia, posso parlare con un menager pleaze? Che te sei un disaster"
"..." Le vecchie ingioiellate, sorde e cafone mi stan proprio sul culo.

Quelli che: "Ah, ma lei è italiana, come noi! E vive qui?! Che beeello, lei è For-tu-na-ti-sssss-ima! Una città bellissima, qutti questi negozi, la moda, i concerti, i musei..."
"..." ecco, agli italici turisti io avrei da esporre un trattato di ragguardevoli dimensioni rirca il Vivere A New York.
Che io lo so che mica sono nel Burundi, o a Tronzano Vercellese, e che ci sono un sacco di cose belle qui... epperò.
Stare qui non è andare a dare da mangiare alla papere di Central Park e basta.
Stare qui vuol dire:

Mondo lavorativo selvaggio: 10 giorni di ferie all'anno (e stai contento! Che almeno le hai) 5 giorni di "malattia retribuita" dopodichè, se ti hanno operato a cuore aperto e devi stare in ospedale sono fatti tuoi, che mica ti posson pagare mentre te stai a riposare mangiando brodini...
Possibilità di licenziarti sempre, ovunque e quando vogliono, senza un perchè, senza liquidazione, senza preavviso.

Mondo sanitario a pagamento: Sei malato? Ti sei rotto una gamba? Ti devono levare le tonsille? Spero per te che tu abbia fatto un'assicurazione sanitaria (costo attorno ai 300 dollari al mese), altrimenti ti tocca sborsare cifre a 3 se non 4 zeri...
Un parto (dico, solo il parto eh, cioè entrare, cagare il bambino e via) se non hai l'assicurazione costa 35 mila dollari. E infatti mica è un caso se in ogni festa o parata lanciano preservativi.
E poi....
Il costo delle case è vorticoso, il prezzo del cibo fa spavento, il clima è incomprensibile: scende a meno 10 di inverno e tocca i 36 d'estate, con la percentuale di umidità tipica delle stagioni monsoniche indiane. Vien da chiedersi chi abbia pensato di piazzare una città proprio qua. Di sicuro uno che girava col cilicio e amava tagliuzzarsi peggio del protagonista della Solitudine dei Numeri Primi.
E poi....
La città è sporca, infestata da ratti, pantegane, scarrafoni, malattie simpatiche come la scabbia e bestiole schifose come i bed bugs, che sono una sorte di acaro gigante, che pizzica e punzecchia e che in genere compare nei materassi per poi diffondersi in maniera inarrestabile per tutta casa (se ci si piglia i bed bugs tocca chiamare gli sterminatori, che ripuliscono l'intera palazzina).

e poi....
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Cazzo! NO, Sembro la Pat!!

Deve essere l'ombra del suo pessimismo oscuro che incombe a rendendermi così arcigna... presto, lanciatemi un fumetto, un pezzo di Brownie, un battuta... salvatemi voi!
Alice incontenibile lamentatrice

Saturday, August 2, 2008

resurrection moment

Giuggiola, la nostra coccinella domestica passata a miglior vita, ci ha lasciato un puntinoso ricordo.
Anzi, Più di uno eh...

Abbiamo i bambini della coccinella!
Per il momento ce ne sono 3 che passeggiano sul nostro soffitto della cucina (dove ovviamente fotografarli decentemente è impossibile... ma al più presto vi mando la diapositiva dei bebè puntinosi!)... che va bene... son tanto carine... teeenere... solo che mi dà l'idea che questi coccinellini mi stiano cagando in testa... Come faccio a farli scendere??

Alice coccinellallevatrice