Tuesday, March 30, 2010

conversazioni

"Siediti, siediti, ti faccio un caffe deteinato. E un uovo."
"Grazie"
Mi osserva con aria attenta poi dichiara: "Stai bene con i codini. Sembri proprio una signora di tre anni".
la Buba, nipotina treenne.
Complimento o insulto?


"Tanto il mondo finirà nel 2012, l'han detto i Maya e BinLaden... no, Obama... no, Osama... boh, insomma, qualcun'altro".
"..."
"Comunque ho letto su facebook e lì, coso, Berlusconi no? Eh, comunque ha fatto un sacco di cose eh!"
Mia sorella, la iena adolescente.
Io e la mia giovane nemesi codividemmo lo stesso ventre.

Spero il futuro sia non dei giovani ma dei piccoli piccoli.

Alice chiacchieratrice

Friday, March 26, 2010

gli ultimi caduti

Ultimo giorno nella scuola Reggyo prima dello spring break. La "rottura primaverile" è questa meravigliosa usanza ammericana per cui, verso marzo, ogni scuola chiude i battenti per circa una settimana, i nani ricchi vanno in vacanza in qualche posto esotico e le insegnanti cercano di risanare i loro nervi a pezzi.
E credetemi, questo spring break ha un tempismo perfetto!

Minnie infatti, la mia collega sopportabile, è in piena crisi esistenziale.
Mollata 3 giorni fa dal suo fidanzato, dopo una intensa relazione durata 4 mesi, è un fantasma con le occhiaie che sta ancora attraversano le diverse fasi del lutto:
Il primo giorno dopo il fattaccio furono lacrime e lunghe pause tra le protettive mura del bagno.
Il secondo giorno furono lunghi sospiri, ma pareva quasi che le cose andassero meglio.
Oggi invece è stata una ricaduta pazzesca... roba che se alla fine della giornata tutti i nani erano vivi è stato solo per miracolo.
Certo, abbiamo avuto un alto numero di caduti, ma il più clamoroso è stato Cip:

1) Cip, il gemello goffo, che giocava ad esattamente 40 centimetri da Minnie, accanto alla porta, ad un certo punto esplode in sighiozzi. Minnie lo guarda con sguardo vacuo e gli dice "You are ok. Go to play". Quando Cip si volta verso di me, dopo nemmeno 30 secondi, già si vede paffuto e variopinto un bel bozzo con tanto di taglio decorativo nel centro del suo enorme testone.
"Minnie, credo che Cip abbia sbattuto contro lo stipite della porta la sua bella capocciona bionda"
"Mhmm"
"Riesci a sare qui da sola mentre lo porto con me a prendere il ghiaccio?"
-sospiro-
"magari vado con altri 3 nani, così te ne restan solo 6, ok?"
"mhmmm"

Cip, contuso e scortato da tre guardie del corpo (robe che manco il berlusca) gongola perchè viene insignito di un bel cerotto che gli dà un aria vissuta e pericolosa.
Al ritorno in classe Ratatuille (un nano minuto appassionato di cucina che passa il tempo a prepararmi zuppe, muffin e broccoli) è a terra, in bagno, piangente. Sembra un giocatore del Milan.
Minnie fissa un punto non precisato del muro.

Lo denudo alla ricerca delle possibili cicatrici di guerra e nel frattempo si sente quel melodico suono di patate che cadono che in genere viene seguito da ululati e gemiti naneschi:
Cip, aridaje, è (credo) caduto dalle scale della casetta ed ha sbattuto la schiena.
Minnie sposta lo sguardo e si concentra sulla venatura del parquet accanto a lei.
"Minnie, hai per caso visto cosa è successo?"
"mhmm"
Ratatuille è ancora mezzo nudo e piagnucoloso, Cip mi mostra la schiena dove in effetti c'è una bella sgrattata e, senza manco piangere, suggerisce speranzoso: "Cerotto? Si?" Io non ho abbastanza mani per rivestire, consolare e incerottare e nel frattempo Memole, che vede tutta questa massa di gente seminuda, decide che pure lei vuole mostrare il suo costume adamitico e si libera di pantaloni, pannolino e maglietta, sparpagliandoli strategicamente in diversi angoli della classe. Conserva, feticisticamente, solo i calzetti a pois.

Minnie è persa nel suo lutto e dà, come massimo segno di partecipazione a tutto ciò, un sonoro sospiro.

Alla fine della lezione Cip è ancora vivo, ma ci fosse stato più tempo probabilmente sarebbe tornata a casa avvolto in garze e annaffiato di soluzione alcolica come una mummia egizia.

Al momento dei saluti guardo Minnie e sebbene da qualche parte ci sia ancora una traccia di empatico dispiacere per le sue pene d'ammore, la voglia di strozzarla è tanta.

Credo che sto invecchiando, e la lenta trasformazione in vecchia astiosa e inacidita sta ormai accelerando vistosamente... Regolatevi, mò che arrivo eh!

Tuesday, March 23, 2010

verso la colomba pasquale

Questo blog sabato fa armi e bagagli e parte alla volta della Patria del Gianduiotto per quasi due settimane, abbandonando il Grinta nella toapaia in balia degli scarrafoni che, con i primi raggi di sole, saranno infoiati e in piena fase riproduttiva.


Alice sarà impegnata a infarcisi di colombe pasquali e tartufoni e il Grinta nel frattempo andrà in Virginia a celebrare la Pasqua con lauti banchetti e serate coliardiche.

Alice passerà le serate con la faccia in capienti vaschette di gelato al cioccolato e al gianduia e il Grinta nel frattempo si stordirà con maratone notturne di telefilm e cartoni animati giapponesi accompagnati da quello che qui viene chiamato "l'amburgherino di mezzanotte".

Alice sconfiggerà il jet lag a suon di colazioni con 3 cornetti, un caffè macchiato e un litro circa di benedetto e agognato succo alla pesca (perchè no, qui vai a capire perchè il succo alla pesca nun je piace... ce sta quello ar pomodoro, quello al lampone, al ribes, alla bacca selvatica ma la pesca e l'albicocca no) mentre il Grinta inanellerà donuts peggio di Homer Simpson.

Se siete in Italia, dalla parti della Mole, fatemelo sapè, che magari tra un tiramisù e una focaccina di Recco facciamo quattro chiacchiere...

Se siete in Ammerica, dalle parti di Broccolino, sappiate che il Grinta ha in mente di fare una "cena strana": comprerà le vivande più assurde che riuscirà a trovare a China Town e preparerà un banchetto per coraggiosi... roba che manco all'Isola dei Famosi si son mai azzardati a provare... (credo che nel menù sia inclusa la tartaruga e tutta una serie di alghe e funghi essicati dal colori violacei e azzurrognoli). Se volete anche voi provare l'ebrezza di un intossicazione all'asiatica fatevi vivi.

Lasciati soli della reciproca compagnia, entrambi i soggetti regrediscono e sublimano nel cibo. ... Ma il Grinta in maniera decisamente più avventurosa!

Alice viaggiatrice

Friday, March 19, 2010

E' arrivata!

Niente, volevo farvi schiattare di invidia e mostrarvi quanto è bella la primavera che si appropinqua,
e come qui, non appena il cappello e lo sciarpone da vedetta alpina divengono obsoleti, le fanciulle tiran fuori le infradito e se ne vanno sciabattano come sul lungo mare di Milano Marittima,
e di quanto sia bello il sole sulla schiena, e di come pure i nani, da quando possono rotolarsi sull'erba liberi da tutti i catafalchi (e il cappottino, e il cappellino, e la sciarpina, e i guantini e li paraorecchiettine e che due cotechini, ragazzi!) dicevo, pure i nani quando sono in versione primaverile son più divertenti...

Epperò ho perso il cavetto della macchina foto.
E per giungere a questa definitiva scoperta, mentre fuori il sole sorrideva, gli uccellini cinguettavano e gli scoiattoli mi facevano ciao con il loro muso topesco.. ho passato una giornata a ribaltare casa sollevando i divani e tirando giù i santi (che la primavera arriverà pure a portarsi via il maltempo, ma i pessimi caratteri rimangono sempre eh!)

Wednesday, March 17, 2010

Il ritorno del Goblin II

E Goblin arriva.
Trascinato dalla nanny, miagola già dal portone di ingresso, quindi prima ancora di vederlo lo si sente.
Che in fondo è bene così, perchè almeno uno ha il tempo di prepararsi.
Perchè l'eczema di Goblin è una roba che io non avevo mai visto.
Il nano (che per carità non era già una bellezza di suo) ha volto, collo, braccia e mani gonfie ma al tempo stesso un po' molliccie, violacee e squamose, vive al momento sotto antibiotici e viene inzuppato di crema costantemente, ogni 2 ore circa.
Da vedere sembra un bambino gonfiabile gonfiato troppo e poi sgonfiato troppo in fretta.
Insomma, è una roba che all'inizio è un po' un pugno nell'occhio, poi un cazzotto nello stomaco, soprattutto quando realizzi che questo è come lui vive e percepisce tutto quanto da 4 mesi a questa parte: un costante bruciore-fastidio-prurito. Un inferno vestirsi, un inferno muoversi, un inferno qualsiasi contatto con cose o persone.
Quindi non ci aspettavamo nulla di buono ed io ero estremamente zen, pronta a 3 ore di miagolii, urla, grattamenti e disperazioni.

Eppure...
Eppure come lui entra ululante gli altri nani lo scrutano e lo osservano, gli vanno vicino, gli fan pat pat sulla spalla visto che lui "wanna mummy" (e loro san che vuol dire); lui li lascia avvicinare e smette di piangere (ma non di ululare).
Smette di mugulare e squittire dopo solo mezz'ora, si stacca dalla nanny (che comunque resta in classe su nostra richiesta) e va in giro a guardare gli altri nani che giocano. Non parla, si muove poco ma gioca, sfoglia un libro e spia cosa succede attorno a lui.
Al momento di andare via, quando Minnie accompagna fuori lui e la nanny, Goblin la fissa negli occhi e le dice "Have a nice day".
Capito?
Cioè la prima cosa in assoluto che lui abbia mai pronunciato a scuola, è una frase di circostanza di ben 4 parole... Oh, per poco non ci restiam secche tutte e due!

Insomma, Goblin è un mistero. E come tutti i misteri è apparso e scomparso (a casa malato).
Ma la prossima settimana ne risentirete parlare!

Ma voi sapete che fare in caso di attacco eczemico?

Alice eczemizzatrice

Tuesday, March 16, 2010

Il ritorno del Goblin

Goblin era scomparso.
(oh, visto che posso fare di nuovo i linkini?!)

L'ultima sua apparizione, poco prima di Natale, era stata un'esperienza terribbile:
Di ritorno dopo un lungo viaggio, la madre lo porta a scuola e spiega che sta soffrendo di un eczema nervoso, con esplosioni cutanee quando sotto stress...
E infatti, come la madre prende la porta Goblin inizia a scartavetrarsi da solo e a nulla valgono i 300 tentativi di distrarlo (musica, rilassamento, libri, acqua, cibo, un giro sulla papamobile, le tagliatelle della Nonna Pina...) tant'e' che dopo un'ora, quando ormai ha la pelle violacea ed e' squamoso quanto un tritone, la capa decide di chiamare i genitori, che se lo vengono a riprendere in fretta e furia.
Il pomeriggio la mamma chiede se può fermarsi durante la sessione, e la capa dice che no, che noi seguiremo pure il metodo reggyo di "collaborazione con i genitori e apertura con l'esterno" ma in questo caso no, perchè questa cosa dell'eczema secondo la capa è tutta una strategia manipolativa di Goblin (ah, Goblin il manipolatore!) che non va assolutamente incoraggiata.

A quel punto (e pure giustamente) PUF!
Goblin sparisce, ritirato dalla scuola reggyo.
Via il suo cestino porta vestiti, via la scatola con il suo materiale, via il cartellone di presentazione con il suo muso da topogigio... viene persino spiegato ai bambini che Goblin non verrà più a scuola e manca poco che accendiamo un cero e ci facciamo un'omelia.

Ma si sa che chi non muore si rivede, la pasqua si fa vicina, ed oggi, alleluia alleluia! Goblin risorge dalle ceneri!
Dopo oltre 3 mesi ritorna l'idilliaco urlo del gatto.
E ricominciamo con 'sta rottura di marroni di inserimento, perchè ovviamente dopo 2 mesi è tutto da rifare da capo.
A marzo.
Ma non c'è mai fine???!!!

Alice ascoltatrice (di urla e miagolii)

Sunday, March 14, 2010

non aprite quella porta!

Come alcuni di voi ricorderanno i vostri eroi il 25 dicembre ebbero una serata movimentata che si può sintetizzare in Fuoco, fiamme, tanto fume e niente arrosto (vi ricordate vero? Certo che vi ricordate... se non vi ricordate cercate là a destra nel archivio delle boiate, che io ora non posso mettere i linkini).
Bene, in seguito, come alcuni di voi ricorderanno (chè in fondo cosa c'è di più importante da ricordare se non i fattacci miei, dico io?) l'intero condomio andò in aiutogestione e si crearono le ronde (non quelle verdi eh, quelle violacee, chè a star svegli di notte poi tutti quanti avevano gli occhi cerchiati come i panda).

Bene, dopo neanche tre mesi la padrona di casa ha preso provvedimenti, perchè lei ci ha a cuore il bene del suo condominio sgarrupato e quindi, come una madre amorevole, ci protegge con astuzia e soleriza.

La padrona di casa ha realizzato che le porte degli apaprtamenti sono in metallo.
Ma che la vernice è infiammabile.
Quindi ha dato ordini precisi a un trio di messicani pazienti di SCARTAVETRARE tutte le porte e di lasciarle nude, nel loro minimale splendore.

Il risultato è che la porta di casa, che prima era di una tinta finto-legno-scuro ora è una visione agghiacciante da film dell'orrore degli anni '80:






Pensavo di schiavizzare i miei nani, incatenarli davanti alle tempere e costringerli a fare 300 disegni con cui ricorprire l'obbrobrio... ma si accettan consigli eh!

Alice ridecoratrice

P.s. L'autrice di questo post sa che tutto ciò avrà come conseguenze un 'ulteriore esplosione di ansia suocerizia ma questa cosa della porta era troppo succosa da raccontare!!

Thursday, March 11, 2010

incontri ravvicinati del secondo tipo

Memole, la mia nana preferita, sta diventando la regina della toilette.
E' uno dei pochi nani capace di capire quando vuole andare in bagno, tirarsi giù i pantaloni, farla nella tazza, pulirsi, tirarsi su le mutande, tirare l'acqua e, UDITE udite, sa PURE fare il tutto nel giusto ordine temporale (che son cose mica da poco!).

Interno bagno, dopo aver felicemente completato la sua missione e pure la lenta vestizione (perche' l'unico dettaglio e' che per fare pipi' Memole si leva le scarpe, i calzini, i pantaloni e le mutande) Memole sta per lasciare la toilette quando... nota un nano maschio della classe accanto che si appresta ad operare.
Memole lo osserva, sgrana gli occhi, si protende e puntando un dito all'inequivocabile attributo maschile esclama "What is that?"
Il nano sotto osservazione si inquieta e tenta di sottrarsi alla minuziosa analisi di Memole, che nel frattempo e' gia' a 20 centimetri da lui... Mentre il fanciullo si tira precipitosamente su i pantaloni lei si infuria " no no no... take them down! What is that?" Il nano mi guarda preoccupato, rifiuta di fare spiegazioni e si appella al quinto emendamento; Memole si volta a guardarmi in cerca del suggerimento del pubblico "Alice, what is that, Alice?" "That's the... the the.... hemmm.... "

Ora, non è mica che son bigotta eh! Lo so ben che cos'e e son pure capace di spiegarlo...
Solo che... in italiano conosco una tonnellata di modi diversi per definire il suddetto apparato in maniera consona alle delicate orecchie di un bambino...

Ma in inglese?????

Ho ripiegato su un tecnico e professionale Penis.
Però se penso a un bambino di due anni italiano che dice pene rabbrividisco un po....
Se qualcuno di voi sa come tradurre robe tipo pipino o pisopisello o altre classiche versioni in inglese si faccia avanti volontario, grazie!

Alice balbalbalbettatrice

Monday, March 8, 2010

Zdravstvuyte!

Prima di lavorare nella scuola Reggyo immersa tra i nani Alice entrò nel magico mondo della Supplì (Ah, la SupperLìbreria! Ve la ricordate?), dove incontrò la Pippi, suo spirito guida, e dove sguazzò per oltre un anno tra libri in italiano e in inglese a stretto contatto con clienti bizzarri e surreali.
Alla Supplì ci entrò per prendere il posto della Piccola Matrioska d'Acciaio.
La Piccola Matrioska d'Acciaio è una giovane russa trapiantata in america da piccola, minuta e dai lineamenti fini, riservatissima e serissima. La Matrioska non aveva mai dato confidenza a nessuno sul posto di lavoro e però, vai a capire perchè, decise che l'italiana pasticciona che straparlava e si arrampicava sugli scaffali sventolando i libri al grido di "Guarda, Matrioska! Questo qui è un libro bellerrimoooo! Te lo racconto? Dai che te lo racconto!" le piaceva.
Quindi, per circa tre mesi, mentre la Matrioska studiava per diventare una maestra di Inglese per Stranieri e Alice faceva la libraia e scopriva a sue spese quanto erano infami i suoi colleghi di lavoro, le due si sono viste a intervalli regolari, sempre davanti ad una fetta di torta (perchè Alice voleva essere sicura che almeno ogni tanto la Matrioska ingurgitasse un po' di zuccheri) ed hanno chiacchierato di libri, gossip da libreria e vita sentimentale. Poi la Matrioska è partita per Mosca, prendendo al volo un'offerta di lavoro e facendo le valigie in 5 giorni, per fare la maestrina di inglese.
E Alice e la Pippi erano un po' preoccupate, perchè la Matrioska è un micchietto di ossicini, magra e piccina, e in Russia fa freddo, capace che un colpo di vento la spazza oltre gli Urali.
E poi Matrioska cercava un amore grande e immediato, possibilmente italiano o per lo meno europeo, e Mosca non è proprio il posto giusto per trovarlo, ecco.
Insomma, una volta arrivata a Mosca la Matrioska è sparita, e non se n'è saputo più nulla.


Ma oggi Alice ha ricevuto una telefonata.
E domani la aspetta una fetta di torta!

Alice Matrioskatrice

Sunday, March 7, 2010

la colazione dei campioni!

C'è un negozio, a solo 3 isolati da casa, che è il negozio delle sorprese.
Nel senso che ogni settimana ci trovi dentro qualcosa di diverso, perchè se ho ben capito è un negozio che ti vende gli avanzi di magazzino di negozi che hanno chiuso.
Alle volte trovi gli spettini per il bagno, altre ancora i quaderni ad anelli, altre invece il potpourri, e 2 settimane fa c'era tutto un settore di tappetini per il bagno e zerbini con fantasie agghiaccianti che non riuscivo a smettere di ammirare...

Codesto negozio ha al momento un intero scaffale pieno di questi:





Tutto ciò da una drastica svolta alla mia routine colazionifera... e la la mia qualità della vita sale di almeno 100 punti!

Alice divoratrice (di pandistelle, e poco importa se taroccatissimi!)

Saturday, March 6, 2010

ninna nanna ninna oh...

Da qualche settimana a questa parte faccio sogni noiosi. Noiosissimi. Di un noioso che mi addormenterei pure in sogno.
Sogno di essere a scuola e un nano piange e mena, sogno di discutere con la capa, sogno di discutere con il Grinta, sogno di dimenticarmi di fare la spesa, sogno di andare in metropolitana e non trovare posto...
Roba che mi sveglio la mattina e son già stanca.
Una volta sognavo di volare, sognavo di andare al mare, di essere una spia, di avere 4 cani che crescevano e diventavano cavalli, di lavorare in una piscina, di trovare un bambino tutto verde dentro la cesta delle clementine al mercato... insomma, robe un po' più divertenti o comunque più movimentate, ecco!

Credo che l'intera rete neuronale deputata alla mia vita onirica sia andata a pescare in vacanza e abbia lasciato la magagna ai neuroni della memoria a breve termine che non san far altro che rigurgitarmi la giornata appena trascorsa.
Io me li immagino, verso le 11 di sera, che si ritrovano e discutono...
"Oddio, e stasera che le proiettiamo?"
"Ah, c'è questo spezzone di lei che cambia un pannolino..."
"No, aspetta, il viaggio in metropolitana era meglio, tutti assieme e tutti strizzati... da un senso di confraternita, di appartenenza al mondo..."
"Vuoi mettere la spasmodica ricerca dei biscottini al supermercato? E' roba proprio da inconscio quella!!"
"... Tra l'altro non li ha mica trovati.."
"Va bene, allora mandiamo la ricerca del biscotto"
"Oddio, sarà così sorpresa!!"

E infatti il sogno di oggi è: "Alice che cerca i biscotti nel suo supermercato abituale e non li trova perchè sono finiti e le tocca scegliere un nuovo tipo di galletta per la colazione dei campioni".

Alice sognatrice (Annoiata)


P.s. sarà mica che sto invecchiando e i primi neuroni a cimirsi son proprio quelli onirici?!

Wednesday, March 3, 2010

deliri

L'unico branco di individui che riesce ad essere più scurrile, cinico e disinibito di una banda di camionisti bergamaschi e un manipolo di insegnanti di scuola materna alla loro seconda birra, in piena sindrome PMS.
Incredibile cosa non venga fuori grazie ad una buona dose di doppio malto!!

Alice sbevazzatrice





P.s. Spiegare ad un gruppo di americane il brigatismo rosso degli anni '80 in Italia si rivela un compito alquanto arduo. Soprattutto perchè si incagliano sul concetto di gambizzazione: "Ma le gambe di chi? Ma e le braccia no? Perchè secondo me anche la bracciazione poteva essere ok..."

vita nel sottosuolo

Passeggiata con il branco di nani, a prendere un po' di freddo e un po' di pioggia.
Mentre pascoliamo per il quaritere notiamo che in mezzo alla strada c'è un tombino aperto, con un tizio accanto e una scala che spunta.
"Nani, lo vedete quel buco? Secondo voi cosa c'è là sotto?"
I nani si accalcano attorno alle transenne ma non si vede una fava.
"Un albero" Dichiara Prezzemolino, che ha sempre una parola per tutto.
Il tizio accanto alla scala li guarda, ride e poi con un bel vocione stentorio dice:
"Macchè albero! Qui sotto c'è Mike!" poi si china sul buco: "Mike? Grida ciao, che ci sono dei bambini!"
Tra le pareti del tombino riecheggia uno stentoreo "Hallooooooo!".
Le facce esterefatte dei nani, quando hanno scoperto che dentro i tombini ci sono dei sìori che si chiamano Mike (perchè questa è stata la concluzione di Prezzemolino)?

Priceless.

Alice sghinazzatrice

Tuesday, March 2, 2010

mamme, pancie e bebè

I miei nani, essendo nani di 2 anni, hanno un vocabolario basico, più o meno come il mio, quindi in genere andiamo sempre d'amore e daccordo anzi, alle volte li capisco meglio della mia collega ammericana, chè tra English beginner ce la si intende.
Quindi quando mi tocca il turno del pranzo con i nani di 3 e 4 anni mi agito sempre un po', perchè inzomma, non è che parlano di scissione nucleare o massimi sistemi, epperò sono un po' più attenti non solo a quel che dici ma a come lo dici.
In compenso però ad ascoltare le loro conversazioni si imparano un sacco di cose:

"So in the belly of your mummy there is a baby?"
"Yeah! But he will come out, you know?"
"mmhh... But how did he get inside?"
Uppercaritàfachenunmelochiedacheaspiegarloininglesedisicurofinisce
chedicoqualcosadipornograficoosconvenientissimo...

"Well... My mum ate baby food. And in the food there was the baby"
"Ah."

Un'altra nana, che ha scoltato la conversazione e che pure sta aspettando un fratellino, si inserisce nel dibattito con fare saputello:
"My mummy has a baby in the belly to... but my mum didn't eat baby food. She is vegetarian"


Alice ascoltatrice