Sunday, June 27, 2010

home sweet home

Inizia oggi la seconda settimana da dogsitter di Alice e il Grinta.
Ancora una volta i due hanno preso armi e bagagli e si sono trasferiti nella comune di artisti pazzi.
La comune di artisti pazzi si trova in un vecchio edificio industriale.
Volete venire a trovarci? Bene! Allora...
Non fate caso al rattone che vi attende nella tromba delle scale e salite su al quinto piano. Dai che un po' di esercizio fisico fa bene... e poi sennò mi tocca mettervi nel montacarichi artigianale-illegale-con-i-buchi che non è una bella esperienza, fidatevi.
Ora srotolate il filo di lana che vi siete portati da casa ed iniziate a girare per il labirintico corridoio. Ai lati, quelle "porte creative" un po' alla buona create da pezzi di legno, porte di seconda mano, assi e cartongesso si affacciano su vari studi dei 25 artisti che fotografano, dipingono, scolpiscono, organizzano, si associano, creano eventi e performance in questo posto.
In cucina c'è sempre un gran daffare, che qui gli inquilini effettivi sono sette e parecchi di loro adorano spadellare e sperimentare. Ultimamente sono in azione le macchine del gelato, e nel frizer c'è una bellissima serie di gusti creativi.
Il bagno è senza finestra ma ci sono sempre un sacco di cerini, quindi è sempre un esperienza esperibile.
La stanza dei botoli è grande, con un enorme finestra, un pavimento di legno azzurro e una strana impalcatura di ferro su cui arrampicarsi per arrivare al soppalco o da utilizzare come stendino e appoggia roba.
C'è un sacco di spazio eppure in meno di 24 ore Alice e il Grinta riescono a portare il loro solito caos. Non fateci caso, in genere è molto più minimal.

La cosa bella del posto è che mentre vai in bagno o ti lavi i denti incontri qualcuno interessante, che mangi sempre sorprese e tutti sono molto gentili.
La cosa brutta del posto non p il ratto, il bagno in comune, il via vai di gente, no.
La cosa brutta è un francese del menga che sta subaffittando qui per un mese.
Un francese con la camicia bianca sbottonata per mostrare il petto secco adornato dalla immancabile catenina d'oro con la croce.
Un francese artistoide che ha lavorato per 3 anni a Roma come guida turistica per i musei del Vaticano e quindi parla pure italiano limortaccisua.
Un francese di quelli che non riescono a dire una frase senza buttarci dentro una citazione filosofica, il nome di un regista, un "voilà", e quella volta che lui (il francese dico) ha incontrato X (Per X indicasi un soggetto famoso) e si sono presi una birra-gelato-pranzo-aereo-casa assieme.
Ora, se davvero venite a trovarci, fateci una cortesia e portateci un randello.

Alice preoccupatrice

Friday, June 25, 2010

Old Orchard Beach

Old Orchard Beach è un paesino di circa 5 isolati, che sembra niente e invece in 5 isolati ci stanno un sacco di cose:
6 pizzari al taglio, un lunapark, un negozio di giocattoli bellissimo, una biblioteca, 3 negozi di caramelle, 3 pizzerie, 27 negozi di roba da spiaggia, una strepitosa gelateria-pasticceria in stile italiano dove Alice si è sfondata di zuccheri, una fontana, 20 locali notturni e 14 ristoranti specializzati in aragoste, che qui pare siano il piatto forte locale.

Ad Old Orchard Beach la spiaggia è una striscia lunga lunga che quasi non se ne vede la fine.
Ad Old Orchard Beach la bassa marea ti regala almeno 20 metri di spiaggia in più.
Ad Old Orchard Beach l'acqua è fredda come quella di fiume, ma se becchi il posto giusto, tu che hai geni mediterranei riesci persino a sguazzare tra le onde per oltre 5 minuti. Poi esci con le cosce violacee e le ossa dei piedi che scricchiolano. I bambini autoctoni invece ci passano le giornate senza battere ciglio.

Ad Old Orchard Beach ci sono i centauri. Cioè la sera enormi Harley Davidson smotorettano tra le vie dei 5 isolati con in groppa signori di mezza età con i capelli grigi al vento, giubbitti di pelle e occhiali a specchio.
Al Old Orchard Beach ci sono i poliziotti in bicicletta, che sono una roba un po' triste.
Al Old Orchard Beach la percentuale di obesi è raccapricciante e lo strato cellulitico di Alice viene preso da un complesso di inferiorità.
Ad Old Orchard Beach lungo la spiaggia ci sono conchiglie grandi quanto la testa di un bambino.
Ad Old Orchard Beach prima di entrare in un locale ti chiedono se hai coltelli con te.
Al Old Orchard Beach c'è una specie di zanzara evolutissima che sa come intrufolarsi nel calzino, scavare dentro la scarpa e pungerti i piedi in maniera metodica e sistematica. Alice aveva due racchettoni al posto degli alluci.
Ad Old Orchard Beach tutti i cinquantenni sono grossi, avvolti in gilet di pelle e con l'aria parecchio incazzata.
Ad Old Orchard Beach gli unici sprovvisti di almeno 3 tatuaggi sono i bambini sotto i 3 anni (Oltre hanno come minimo un paio di trasferelli sul bicipite). E Alice e il Grinta. Che comunque hanno deciso di farsi un tatuaggio. Tiè.

Al Old Orchard Beach Alice e il Grinta hanno trovato un mondo antropologicamente nuovo che li ha spaventati e affascinati.
Le foto prossimamente, che il cavetto della macchina sta giocando a nascondino in giro per la casa...

Alice Viaggiatrice

Saturday, June 19, 2010

"Grinta, abbiamo 7 giorni di vacanza assieme. Lasciamo questa città afosa e appicciocaticcia e andiamo al mare!"
"Dove vorresti andare?"
"Un posto con una spiaggia, tanta sabbia, un bel mare tiepiduccio dove posso stare in ammollo per almeno 2 ore consecutive. Un posto con del buon Mojito e un'amaca. Magari una palma?"
"Amor mio, con il badget che abbiamo possiam andare sulle coste della Virginia o della Carolina, a fare campeggio"
"Perfetto!"



Perfetto una cippa, che se non si ha una macchina è impossibile raggiungere 'sti dannati posti!

Dopo una intensa ricerca Alice e il Grinta si son resi conto che l'unica soluzione era invertire la rotta migratoria e andare a Nord, dove esiste quella cosa terribilmente avveniristica o terribilmente antiquata che è la ferrovia.
Quindi, anzichè il Mojito e le palme il due andranno mano nella mano a guardare gli Iceberg che danzano davanti alle coste nordiche del Maine. Nell'unico posto con prezzi ragionevoli servito da un treno.
Io comunque il costume me lo porto.
Poi vi fò sapere.
Ci si vede tra una settimana, nel frattempo ci trovate qui, siamo i due cosi pallidi in mezzo alla colonia di pinguini:







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Friday, June 18, 2010

farewell

E' finita.
Ho minacciato, abbracciato, baciato rimbrottato, e strapazzato i miei 16 nani per 10 mesi, alcuni li ho persi per strada (tipo Goblin, o Lancillotto l'urlatore), altri chi se li dimentica più!
Ieri con le colleghe facevamo la lista dei favoriti, quelli che oggi ci han strappato la lacrimuccia nostalgica, quelli che ce li portamo inta lu core fino alla fine de li jorni. (E non fate quella faccia che sta storia del siamo tutti uguali non se la beve nessuno!)
In genere i miei preferiti son quelli che mi han fatto sputare sangue, sono i nani con cui litigo, quelli che non ti puoi girare un secondo che già si stanno arrampicando sui muri, quelli che quando ce le hanno girate l'intera scuola trema. Che poi sono anche quelli che ti dan soddisfazioni, che ti ribaltan la giornata, che quando fan qualcosa la fanno con passione, che han carattere.

Alcuni li conoscete, altri no, comunque sui podio ci sono loro. Ciascuno con il proprio momento epico:

Memole: Memole che mi ha dipinto dalla testa ai piedi e poi mi ha detto "Sembri un quadro". Memole che davanti alla fontana dei giardini a ruggito come un pirata, ha urlato "All'arrembaggio!!" e ci si è tuffata di pancia. Memole che io pagherei per veder cosa vien fuori tra 15 anni!

Minù. La minuscola feticista amante delle scarpe. Minù che ogni giorno mi concede il suo abbraccio del mattino (mo'ing hugg) e poi corre a devastare qualcosa. Campionessa indiscussa della svestizione improvvisa. Un attimo e oop! Lei è già in costume adamitico.

L'Inglesina. Con i riccioli selvaggi come Shirley Temple. Amante del buon cibo e bella soda come era la sottoscritta alla sua età. Inglesina che prende le storie raccontate dagli altri, ne fa un bel frappè e tira fuori racconti in cui la nonna va in viaggio ad Hong Kong dentro una navicella spaziale per andare a cavallo e fare un picnic con biscotti al cioccolato assieme al dinosauro. Me la porterei a casa solo per poter continuare a sentire le sue storie.

Sono le tre donzelle che mi mancheranno di più.

Mbè, poi c'è pure Cip, il gemello piccolo che oggi, unico giorno in cui decido di lasciare a casa le scarpe da ginnastica è riuscito, da una distanza di quasi un metro, a pisciarmi sui sandali.
Pure lui starà penzato per un bel po'.

Alice sentimentalizzatrice

Wednesday, June 16, 2010

15 giugno

Buon compleanno!
A te che sei la sola che conosco capace di tingersi i capelli di blu turchino o violetto e passeggiare con leggerezza ed eleganza.
A te che canti a squarciagola in macchina, sotto lo sguardo ammirato di qualcuno e quello orripilato di qualcun altro e non te ne curi.
A te che ami il Natale, il rito dei piccoli doni, il gioco dei pacchettini.
A te che hai passato pazientemente infinite serate a giocare a carte con me, da settebello a briscola fino alla terribile dipendenza da macchiavelli e pinacola.
A te che intavoli conversazioni con cose e animali, che disquisisci con la stampante, che vezzeggi il volante, che contratti con le nuvole di pioggia.
A te che sai costruire anarchici accampamenti sulla spiaggia, adori i bagni al tramonto e le tortillas sul fornellino da campeggio.
A te che sfidando muri, distanze e lontananze ci sei sempre stata e ci sei ancora.
A te che mi hai donato l'amore per i libri, le storie e le parole.
A te che ogni tanto mi guardi e vedi se mi rassomigli.
A te che scampanelli il citofono al ritmo di "ammazza la vecchia col flik".
A te che ami le cene a base di schifezze e gelato, i bagni con le bolle e i temporali.
A te che sei matta e tosta.
A te, che sei la mia mamma e non saprei come averne una migliore!

Alice


P.s. Oh, mà? Se poi ogni tanto accendessi quel diamine di skype però sarebbe meglio nè!!

Sunday, June 13, 2010

il mio principe ranocchio II

Alice osserva intenta le due ranocchiette che ha appena ricevuto come anniversario delle nozze di Cuoio.

Una delle classi della scuoletta Reggyo aveva un cubetto con le ranette proprio come questo, ma le due creature erano estremamente letargiche e fondamentalmente giocavano a fare il morto a mezz'acqua o il cadavere affossato sul fondo. Poi son morte davvero e bon.

Queste due qui invece saltano e sguazzano che è una bellezza



"Grinta, guarda queste rane impavide, sono esploratrici, avventuriere e smaniano per esplorare il mondo!"
"E tu che ne sai?"
"Si vede, si vede! Dobbiamo prendergli un acquario grande, una roba da due galloni almeno e metterci dentro piante, sassi, caverne e surreali strutture alla De Chirico!"
"Sapevo che questo regalo non era una buona idea..."
"E i nomi!! Devono avere dei nomi che rappresentino il loro carattere forte, coraggioso e rivoluzionario!"
"..."
"Grinta, amor mio! Grazie che mi hai regalato delle rane guerrigliere, ora so come le chiameremo"

Ebbene, siamo lieti di presentarvi Garibaldi




e Montessori

(Montessori come vedete ha un pelino di rimmel che la contraddistingue)



Alice battezzatrice

Thursday, June 10, 2010

il mio principe ranocchio

9 giugno 2010
"Amor mio, ti ho comprato un pensierino per il nostro anniversario, contenta?"
Dice il Grinta porgendo un fagotto coperto da uno stracci per i piatti.

Alice solleva il panno e trova....













questo


E' Frogosphere.

Un ecosistema semi-autosufficiente con due ranocchie e un bambù.

Grinta?
Ti amo. Perchè con te non ci si annoia mai.

Alice ranocchiatrice

P.s. Stiamo ancora discutendo i nomi, ma la scelta è quasi completata, tenetevi forte!

Monday, June 7, 2010

campeggio di lusso!

Alice e il Grinta assieme agli amici di DogVille sono andati in campeggio in un campeggio di lusso.
No, non c'era la piscina, nè il campo da tennis il mini club o l'animatore sessualmente infoiato portatore di malattie e herpes vari, e non c'era nemmeno la doccia con le monetine con la coda.
Però c'era il servizio sherpa: uno scassato furgoncino verde che ti veniva a prendere direttamente alla stazione, si caricava tutti gli zaini, li portava direttamente al campeggio e a te ti lasciava bello leggero all'imbocco dei sentieri.
Così, mentre tu sguazzavi felice nel lago,

facevi incontri ravvicinati con principi azzurri in incognito,


stramazzavi per terra terrorizzata da un vis à vis con un tacchino selvatico che passeggiava sul sentiero (e no, le foto non ci sono perchè io e il tacchino abbiamo urlato e siam scappati via simultaneamente),

perdevi quindici minuti a fotografare una libellula particolarmente socievole con gli occhialoni da motociclista

scoprivi segni divini tra le chiome delgi alberi che inequivocabilmente ti contrassegnavano come l'eletta,


Che, non è chiaro?!

... insomma, mentre tu te la godevi il tuo ingombrante zaino ti aspettava fedele accanto alla "tenda in affitto". Già montata sotto un riparo di legno in caso di pioggia, con fornelletto e tutto il necessario per spadellare:


La sistemazione della piazzola "civilized" comprende teiera, lampada, scopa, sedie pieghevoli, tavolino, sale, pepe e persino le carte da gioco!
E lasciate che ve lo dica, un bel temporale che scroscia sulla piazzola civilized è un lusso meraviglioso. Me ra vi glio so.
Alla sera ho avuto il mio battesimo del marshmallow.

E son soddisfazioni, chè è da quando a 7 anni ho incontrato il mio primo fumetto di Snoopy che tento di capire che accidenti si magnino tutte le volte che fanno il falò!


... ed ecco svelato l'arcano.
Una caramella gommosa?!

Ora, vi sono varie tecniche per abbrustolire il marshmallow, ma due sono le scuole di pensiero principali:
Lo si può semplicemente rosolare, così che si ammollicci e si squagli come un cono al sole.
Lo si può carbonizzare, lasciando che prenda fuoco e poi soffiandoci sopra, così da avere una crosta croccante e un cuore si zucchero filamentosisssimo.


In entrambi i casi è opportuno inumare il marshmallow tra due biscotti, possibilmente in compagnia di un tocco di cioccolato cha sai mai che non sia abbastanza zuccheroso.


Bono da morì. Però un picco glicemico che ti spezza le gambe eh!

Alice campeggiatrice

P.s. ma poi chissà cosa c'è dentro un marshmallow?! Io dico che è un prodotto della Nasa.

Saturday, June 5, 2010

zaaaaino in spaalla eppur bisogna andar...

Questo post va in campeggio sui monti.

Nell'unico weekend con rischio tunderstorm, perche' a noi ci piace vivere pericolosamente e le forze della natura ci fanno un pippero.

Se non ci perdiamo tra i sentieri e non veniamo capestati da un branco di cervi ci si rivede lunedi' con una valangata di foto.

Alice campeggiatrice




Friday, June 4, 2010

upload

Nell'ulteriore rimescolamento delle carte, nell'eterno mercato dei bovi che da un mese va ormai avanti nella scuola reggyo Alice continua ad accumulare punti:
Secondo l'ennesimo editto della Padrona della Baracca ora sara' nella classe dei nani di tre anni (cosa che la terrorizza un po' perche' lei SA di avere le proprieta' linguistiche di un duenne).
Ma sara' sola con Vulcanica, ovvero l'unica altra spaccamarroni della scuola, l'unica altra maestra proveniente dalla vecchia Europa, uno scricciolo con energia da vendere e un sacco di esperienza.


La Padrona della Baracca ha creato un mix esplosivo.
Qui ci si sfrega le mani e si pianificano attivita' sovversive ed eversive!


Alice felice

P.s. Cranio? La macumba 2.1 reload e' gia' in atto. Oh, se e' in atto!

Thursday, June 3, 2010

ma non finisce proprio mai?

Ora che e' giunto il verdetto l'intera scuola reggyo e' in subbuglio.
Perche' in realta' l'unica a gioire davvero e' stata Alice, ma il resto degli abbinamenti e delle composizioni delle classi è stato una tragedia ed ha generato pressoche' universale malcontento: ogni richiesta espressa e' stata metodicamente ignorata e tutte hanno avuto esattamente l'opposto di quanto desiderato.

Chi ha sempre detto: "Non lavorero' mai con i nani di due anni perche' non ho intenzione di cambiare pannolini e perche' sono noiosi" e' finito assegnato ai 2 anni.
Chi ha dichiarato per mesi "Non mi importa che eta' abbiano i miei bambini, purche' mi lascino con la mia collega" si e' vista spostata e accoppiata con qualcun altro.
Chi ha ripetutamente implorato "va bene qualunque cosa ma NON con QUELLA" si e' ritrovato proprio con quella... insomma, uno sfacelo.

Ed ora che e' la fine dell'anno e gli animi sono caldi, gli spiriti provati e i nervi alla stremo, molte delle colleghe migliori stan spedendo stormi di curricola in giro alla ricerca di nuovi lidi.

La Padrona della Baracca, che ha finalmente capito la situazione, ha deciso di aprire le orecchie ed ascoltare le voce del popolo: "Bene, ora ognuna di voi mi manda una e-mail con 3 opzioni. Poi io valutero'".

Alice sta qui e trema.
Che' comunque c'e' ancora la possibilita' che le riappioppino Minnie e si ritrovi nuovamente da capo.

In compenso, ha appena scoperto che a novembre andra' a parlare in california di "open-ended material".
Ovvero materiali non strutturati,
Ovvero di come far giocare i nani con una pietra o un tappo di sugero o una vecchia scatola da scarpe sia meglio che dargli una patata di plastica un gormita e una casetta delle bambole.
Qualche malato di mente ha erroneamente pensato che Alice e Cyberwoman sono persone serie e che davvero avevano intenzione di preparare un intervento di un'ora all'interno del grande concilio dell'universo pedagogico ammericano.
Ora alle due tocca un'estate a caccia di teorie sul gioco euristico, sul gioco di finzione, sulla nascita del pensiero simbolico e creativo e su 'sti materiali non strutturati.
Se avete qualcosina di già pronto fatevi avanti con un bel pdf, grazie.

Alice ricercatrice (oh, ma mica perdavero nè)

Wednesday, June 2, 2010

Macumba 2.0

E dopo 7 lune giunse il verdetto e il sommo parlò:

"Oh tu,
donna scassaminchia
che hai portato astio e urla nella mia casa dal primo giorno,
che hai flagellato Veterana con i sette suscelli della furia e del disprezzo sulla pubblica piazza,
che hai stuzzicato la Stronza Direttrice giocando con il fuoco,
fastidiosa creatura che ti diletti a fare straordinari non pagati e che non sai trattenere parola una che sia una,
io sovrana indiscussa del regno di Reggyo soddisferò parzialmente le tue richieste:

Sì, avrai il full time, il tuo soldo sarà dorato e sonante come tu volevi,

Sì, avrai i nani 2enni, il regno dello spannolinamento sarà ancora tuo,

Sì, non sarai più in classe con Minnie, donna fantasma dalla personalità di un'Aneboda Ikea,

Ma no, non avrai come collega l'altra scassaminchia del regno, l'unica altra forestiera portatrice di sventure in questo mondo di pace".

Così parlò il sommo, e con giubilo vennero accolte le sue parole.

Grazie delle Super Macumbe, gente!!!

Alice festeggiatrice

Tuesday, June 1, 2010

Lost. Finalissima

Oggi Alice dovrebbe finalmente scoprire il suo destino nella scuola Reggyo:
Tra meno di un'ora è prevista una riunione generale universale in cui verranno finalmente svelati tutti gli arcani:
Part time o full time?
Si ruota con i nani e si finisce nella classe dei 3enni o si ricomincia con un nuovo gruppo di gnomi?
E soprattutto... chi saranno le colleghe dell'anno prossimo?

Oggi più che mai macumbe e ondate di energie positive sono assai gradite, gente, quindi accendete i ceri e dateci dentro con la grolla!

Alice aspettatrice

P.s. no, io di Lost ho visto solo 2 puntate all'inizio. Dopo aver passato 3 ore senza aver capito una mazza mi sono girate le balle che io già non capisco una fava nella maggior parte della mia giornata, almeno davanti ad un dannato telefilm ci ho piacere di sentirmi un pelino intelligente. Quindi guardo Always Sunny in Philadelphia, Family Guy, the Office, American Dad e Brotherhood. Insomma, telefilm e cartoni dove i personaggi sono almeno al 90% una manica di pirla.