Sunday, September 30, 2012

29 settembre

Hey, Nano, penserai mica che mi son scordata, vero?
Che poi io ci ho anche provato, eh, a farti gli auguri dal vivo (o quasi) via skype, ma te (pensa un po'!) anziche' essere a casa a giocare con le macchinine eri in giro a far baldoria con la tua cricca di amici!
Alle volte mi pigliano le vertigini a pensare a quanto stai diventanto grande e bello...
Ora, va bene che sono 16, e che a 16 anni siamo tutti dei rompiballe pazzeschi, quindi le bestialita' che fai un po' te le abbuoniamo... pero' non ti azzardare a perdere la tua dolcezza, il tuo sorriso buono e la tua risata contagiosa. Senno' vengo a corcarti di mazzate.
(e poco importa, nano se ormai hai superato il metro e ottanta... in quanto sorella maggiore sono ancora perfettamente in grado di suonartele e cantartele, tze' tze'!).

Tanto tempo fa, quando ancora avevi la vicina pigolosa, ti avevo regalato il primo... ora ti mando il secondo, perche' anche se il tempo passa il mio augurio per te e' sempre lo stesso, che tu possa continuare a ridere, cantare e ballare a dispetto di questo folle mondo, che la tua vita sia piena di luoghi, volti, musica e avventure. Perche' ballare e' il modo migliore per stare in piedi.
Un bacio, nano.

Friday, September 28, 2012

Peter Pan

Peter pan e' uno dei nostri nani. Lo chiameremo Peter Pan perche' e' bello come Peter Pan, ed ha gli stessi occhioni nocciola che gli ha appioppato la Disney. Ha due anni, e da oltre un anno e' seguito da una educatrice speciale, fa terapia, esercizi e va a una scuola apposita.
(E' un nano  "in the spectrum", che soprattutto a due anni vuol dire un po' tutto e assai niente).
Viene a scuola con una maestra speciale tutta per lui, bravissima, che lo segue da oltre un anno. Peter Pan e' un frugoletto con ciglia lunghissime,  perennemente entusiasta, curiosissimo, con un sorriso contagioso e una risata esplosiva.
 
L'altro giorno l'intera famiglia andava ad un matrimonio, la mamma, il babbo, il fratellino piu' piccino  e Peter Pan. Era un giorno di festa, Peter Pan aveva un ruolo da protagonista visto che era il portatore delle fedi.  Erano tutti assieme in macchina, non sappiamo se prima o dopo il matrimonio, quando hanno avuto un incidente.
I bambini non si sono fatti nulla, i genitori sono entrambi in ospedale, non sono a rischio, ma non sono nemmeno messi benissimo visto che non sono ancora potuti tornare a casa.

Ad Alice e' venuto un magone immenso. Si e' chiesta cosa sia successo, come, perche', cosa abbia visto Peter Pan, cosa abbiano pensato la mamma e il papa'...
Poi ha pensato che non importa ne' il come ne' il perche'... e che alle volte la vita e' proprio stronza.

Alice magonatrice.


Wednesday, September 26, 2012

Sta viva.
Fisicamente provata, ma viva.
I nani sono tutti vivi pure loro. E gia' e' una gran cosa.
Ci sono pure momenti in cui nessuno piange e tutto sembra magico e perfetto.
Poi uno da' il buaaaaa iniziale e si riaprono le danze (perche' per molti c'e' ancora l'effetto domino).

Alice ha gia' quei 10, 15 nanetti preferiti.
E ce ne ha gia' un paio di cui no, non e' esattamente una fan, ma ci lavorera' su.
Perche' gente mettetevi l'anima in pace,  ci sono i favoriti e i non favoriti. Sempre, in tutto, pure nella classe di Alice. Amen.

Tenete anche conto che forse, nel caso di Alice, vi conviene assai rientrare nella categoria dei non favoriti, che in fondo se la passan meglio, perche' per compensare e placare suoi sensi di colpa in genere lei li tratta con i guanti e con molta piu' pazienza mentre con i suoi preferiti ci va giu' dura senza tante storie sin da subito.

Questa e' la prima settimana di sessione piena, ed Alice ha gia' addocchiato
un paio di picchiatori (di altri nani, e sanza apparente motivo),
una strappatrice (di qualsiasi cosa un altro nano nelle vicinanze stia tenendo in mano),
un rotolatore (che corre, rotola, striscia e travolge qualsiasi cosa vivente e non sul suo cammino), 
uno studioso del caos primordiale (che semplicemente adora spostare le cose dal luogo in cui si trovano e metterle in ubicazioni imprevedibili senza apprente motivo, una sorta di sindrome del traslocatore),
e un lanciatore (di oggetti vari e disparati, compresi bicchieri d'acqua e piatti di ceramica).
Le manca un Minotauro e l'Idra a tre teste, poi il club e' al completo.

Comunque ce la puo' fare.
Ancora una settimana di tempo perche' si assestino, poi tirera' fuori il suo cappuccio da Boia e il frustino a nove code.
Mhuahahahah haha.
Ha.

Alice minacciatrice

Saturday, September 22, 2012

Cose da Inserimento

Il nanovomitino: quello che piange con talmente tanta passione, disperazione e furia che vomita. Addosso a te. Poi rutta e rimira perplesso il risultato della sua performance.

Il nanostraniero: quello che parla e piange solo in portoghese, con il quale rispolveri una sorta di esperanto fatto di pezzetti di spagnolo, italiano, segni, gesti, smorfie da mimo e qualche frase basilare che ti sei passata a memoria grazie a google translate e alla consulenza di un paio di amici brasiliani e che ti sei impressa sul braccio con un pennarello a punta larga... una roba mista di erre arrotolate e s soffici...
"mamae va voltar... vamos a brincar juntos... mira o carro... vamos a pasejar... vosse' quer o pogu de agua?"

Il nanoabituato: quello che lui va a scuola da quando ha un anno, quello che abbraccia la mamma al cancello, entra dentro e guarda perplesso il campo di battaglia che lo circonda, con nasi che colano, urla beduine e insegnanti che come polipi tentano di consolare al tempo stesso 3 o 4 bambini in una volta... il nanoabituato per fortuna fa spallucce e per i primi giorni si autogestisce, si prende un puzzle, o un paio di pastelli e a dispetto della follia che lo circonda si tuffa in una bolla di normalita'.
il nanoabituato genera in Alice tantissimi sensi di colpa.

Il nanomastice: quello che si avvinghia. Si avvinghia alle gambe della madre, al collo della babysitter, alle inferriate del cancello come manco un prigioniero di Guantanamo... il nano mastice va staccato con una serie di manovre che comprendono abbracci, sussuri e ferme prese di wrestling, sapientemente combinate assieme. Il nano mastice e' anche capace di contorsioni pazzesche: a comando si trasforma in una sostanza brodosa e scivolosa,  una sorta di anguilla che scappa dalle mani, pronta a tutto pur di riguadagnare la postazione da cui e' stato scollato. Tra tutti i nani e' quello che richiede maggiore prestanza fisica.

La nanaurlatrice:  quella che ha un acuto talmente potente che ti resta nelle orecchie e rieccheggia come una campana tibetana anche quando lei se ne e' gia' andata. Mentre il nanovomastice rifugge, la nana urlatrice ti segue fedele, a pochi centimetri di distanza, ovunque tu vada, perche' vuole mettere bene in chiaro quel che pensa, e non vuole che tu ti perda manco uno strillo.
Quando la nana urlatrice si placa, il silenzio che segue e' l'ottava meraviglie del mondo. Se non avete avuto a che fare con una nana urlatrice non potete capire quanto vera sia l'affermazione: "il silenzio e' d'oro" (ancora meglio del silenzio della nana urlatrice e' la risata della nana urlatrice, ma quella e' roba estremamente preziosa, e lei la elargisce con la dovuta parsimonia e soli a pochi eletti).

Il nanomotivazionale: e' il nano che "tries to hold it together", cioe' che tenta di farcela, con tutta la sua buona volonta'. E' il nano che non piange, ma e' comunque nel mezzo di un vortice di stress, e ansia non da poco, che per starci dentro si racconta nei minimi dettagli cosa succede, e se lo ripete, e te lo richiede, infinite volte...
"Mamma torna, vero?"
"Si, mamma torna, torna sempre"
"Torna presto..."
"Dopo la canzone dei saluti"
"Come ieri?"
"Come ieri, si"
"Mamma torna?"
"Si, mamma torna, torna sempre"
"Torna presto..."
"Dopo la canzone dei saluti"
"Come ieri?"
"Come ieri, si"
"Mamma torna?"
"Si, mamma torna, torna sempre"
 (Ad infinitum).

Il nanomaestro. E' il fratello piu' grande, sta nella classe dei treenni (ma tra le due classi non ci sono muri) e  quando vede il fratellino piu' piccino che si rotola disperato accorre, lo scuote, lo tira su, lo fissa negli occhi e gli fa un discorso motivazionale talmente potente che manco Braveheart... e alla fine non solo in nanetto si placa, ma Alice ha le lacrime agli occhi.

Bon.
Le due settimane di inserimento son passate.
Dalla prossima 28 dei nani di Alice verranno per la sessione intera. Ce ne sono ancora due da convincere delle bonta' e della figaggine della scuola, ma il risultato, se Alice si volta indietro e ripensa ai primissimi giorni, ha un che di miracoloso!


Wednesday, September 19, 2012

Contrasti

Alle volte per la pausa pranzo Alice esce fuori dalla scuoletta e si siede in un mini parchetto, nella zona fichetta di TriBeCa.
In genere se non trova una panchina, e' quella cosa seduta per terra, con il borsone di lato e un paio di libri e di articoli educativi sparpagliati attorno (che a seconda dell'umore legge robe diverse).
Se poi il tempo e bello si toglie le scarpe, appallottola i calzini e mette i ditoni tra l'erba.
Spesso quindi Alice e' troppo indaffarata per notarle, ma loro sono li', ci sono sempre.
Sono le donne belle e raffinate di TriBeCa.
Sono sedute sulle panchine con le gambe lunghissime accavallate,  sgranocchiano con classe (e con una lentezza esasperante!) una mini-carotina biologica, immerse nel loro giocattolino tecnologico.
Alice non le vede, e' troppo impegnata a sbracarsi nell'erba,  a mangiare ingobbita il suo bagel con cream cheese leccandone i lati e grufolando come Polifemo mentre si sgranocchiava gli amici di Ulisse.
Ed allora capisce perche' il turista di passaggio decida di scattare una foto che riprende lei, spatasciata a terra, sbrindellata e con i baffi di formaggio, circondata da libri e scartoffie, accanto alla bella sulla panchina che seduce la mini-carotina e smanetta il suo iPad.

Alice ti da' la sua benedizione, o turista di passaggio, perche' pure lei ama gli estremi e i contrasti... pero' la prossima volta dalle almeno il tempo di rimettersi le scarpe, senno' sembra davvero una barbona accampata accanto alla fotomodella!

Alice sbragatrice 


Tuesday, September 18, 2012

Ospiti

Le Belle Massaggiatrici sono state ospiti della topaia per 10 giorni.
Sono arrivate con un mini-bagaglio a mano (grande piu' o meno quanto la borsa a tracolla di Alice) e sono  ripartite con appena qualcosa in piu', aggiudicandosi il premio di "Turiste Minimaliste", perche' in genere tutte le persone che vengono a Niu Iorchentrano in un vortice devastante di acquisti e  ripartono con paccate di souvenirz, vestiti, borse, occhiali, cibo bizzarro e quant'altro.

Sono state infaticabili e instancabili, hanno tolto dalla lista un paio dei classici musei ed in compenso sono andate in giro ai 4 lati della citta' come manco Alice e il Grinta, in 6 anni di vita qui, hanno fatto:

Per intanto sono le prime turiste ad aver visitato il Queens, facendoselo quasi tutto: tra metropolitana e scarpinate si sono viste Koreatown, il quartiere irlandese, i greci, gli indiani...
Poi hanno marciato indomite e spensierate alla volta del Bronx e di Harlem, sempre munite di mappino e bottiglietta d'acqua, e sono persino andate a visitare la foresta che sta in alto, nel dito di Manhattan!
Per rilassarsi non si sono private nemmeno di Coney Island, e di son fatte una giornata a cotolarsi sulla spiaggia, a mangiare pesce dai russi e rimirare la fauna e la flora umana... conquistandosi per le successive 12 ore uno splendido color aragosta.
Insomma, si  aggiudicano a pieno titoli pure il premio di "Turiste Scarpinatrici", perche' una roba del genere non l'han mai fatta manco i visitatori che si fermano 3 settimane!

E poi, no, scusate, ma volete mettere il vantaggio di avere due massaggiatrici a disposizione la sera, di ritorno dalle 9 ore con i nanetti urlanti?

Alice ospitatrice.

P.s. Il prossimo arrivo e' previsto tra 3 settimane, quando la Cugina Francesina del Grinta verra' a incrinarsi le costole sul nostro micidiale Futon Ikeaz... nel frattempo Alice e il Grinta hanno 3 settimane per riconvertire lo pseudo-ordine della topaia nel solito caos primordiale in cui sguazzano... perche' essere ordinati sisisi, e' bello, ma essere incasinati e' meglio!



Monday, September 17, 2012

inserimenti multipli

Viaggiatrice, la collega di Alice, e' un po' provata, per tanti motivi.
Perche' ci ha in bedbugs, e quindi ora vive con la roba nei sacchetti di plastica a causa del processo di disinfestazione in corso, e tutto e' faticoso e fuori posto.
Perche' i suoi genitori si sono trasferiti lontano e la casa dove vivevano e dove lei e' cresciuta e' stata venduta, e le fa strano non avere piu' quel posto che contiene tanti ricordi.
E poi perche' lei i duenni non li voleva, perche' son faticosi, non li ha avuti per un sacco di tempo, non sono verbal, non le "danno" quanto le danno i trenni o ancora meglio i quattrenni, con tutti i loro ragionamenti e pensieri logici e magici.

Se da un lato Alice e' molto accuditrice verso Viaggiatrice per i primi due drammi, con il terzo fa fatica ad essere empatica e un po' le dispiace, ma un po' fondamentalmente le girano i marroni.
Che uno dice, ma vaccabioa, te l'hanno chiesto, che eta' volevi, ed hai scritto nero su bianco che non ti importava... mo' mi sbarelli e mi piangi e ti angosci perche' non parlano e son piccoli?

Alice al momento sta quindi spendendo tempo ed energia non solo per l'inserimento dei nani, ma pure per l'inserimento di Viaggiatrice nella classe dei nani:
Per 6 ore consola e distrae duenni urlanti, poi quando i nani vanno via si occupa di Viaggiatrice: agevola, giustifica, ascolta, ascolta, ascolta, consola, passa fazzoletti...
Poi arriva a casa e sbarella, le viene il rigurgito da inserimento, si aggrappa alla coperta di Linus e delira ripetendo convulsamente :"domani andra' meglio, domani andra' meglio, domani andra' meglio...".

Confida che, ad un certo punto, TUTTI attorno a lei smettano di piangere, e gli inserimenti (nella scuola o nella vita) finiscano.
Nel frattempo fa scorta di Kleenex.

Alice inseritrice.

P.s. E comunque i duenni son troppo fighi.

Friday, September 14, 2012

pasta e cianuro.

Lo scorso venerdi', per festeggiare la prima settimana di scuola, le maestre hanno fatto un potluck (Come si dice in italiano? Quando qualcuno porta qualcosa da mangiare e si mette in comune? C'e' una parola? Alice sta perdendo i neuroni e vede il suo bagaglio lessicale sbriciolarsi come un biscottino plasmon...).
Alice ha portato una pasta (preparata con amore dal Grinta, che gia' lo sapete che lei non cucina)  a base di pomodorini freschi, basilico e ricotta salata (tutto grazie alla grandiosa spesa al supermercato cooperativo). Perche' gli americani per sconvolgerli basta propinargli qualcosa di semplicissimo, che non si capacitano che una roba possa essere buona senza contenere 7 ingredienti, 9 spezie e 3 salsine.
La pasta e' stata quindi divorata velocemente tutta quanta.

Peccato che dopo qualche giorno il Grinta riceve una email terrificante in cui il supermercato cooperativo (che ha i nostri dati e che ha una sorta di registro con le nostre varie spese) ci informa che la ricotta salata che abbiamo saccheggiato (la ricotta Frescolina, che tu sia maledetta!) e' stata ritirata dal mercato perche' sospettata di avere un batterio teribbile che ti ammazza.
(qui la notizia).

Insomma, Alice ha appena tentato l'avvelenamento non solo di se' stessa (che lei con quella ricotta salata si e' fatta pure dei bei panini ripieni) ma dell'intero corpo insegnanti della scuoletta.



Le e' rimasta un po' di mozzarella... ne volete un pochino?

Alice avvelenatrice

Wednesday, September 12, 2012

Le 3 Regole per la Vittoria



 Lasciamo qui a imperitura memoria, nel caso potessero servire a qualcuno, le 3 Regole Auree di Alice, quelle che quando te genitore in fase di inserimento gliele le infrangi vieni bacchettato sulle dita con la verga di frassino ricoperta di sale:

1) Sii onesto.
Non ti azzardare ad andartene alla chetichella facendo finta di nulla! Sono nani, non sono scemi, e se anche come strategia ti funziona nel breve periodo alla lunga finisci con l'avere un nano che si trasforma nella tua ombra,  perche' non si fida, sa che puoi sparirgli da sotto il naso da un momento all'altro e si ammanettera' alle tue gambe.
Quando e' il momento di andare prendi il nano e glielo dici, nel modo che preferisci, come preferisci, mettendo in chiaro che vai, che stai via... e che torni. Devi dirglielo.

2) Fidati!
Non sbirciare, non ficcare la testa nella finestra, non socchiudere le tende, non schiacciare il naso contro i vetri: il nano che ti vede non capisce perche' stai li' lontano senza venire da lui, lo confondi, lo agiti e non lo aiuti per nulla.
(E' un po' come se io sto per strada con la macchina in panne in un paese straniero, brancolo nel buio e cerco aiuto... poi mi giro e vedo il mio migliore amico nella macchina che mi sta passando affianco, e penso" Vai che sono salvo!"... Peccato che lui mi guarda e, invece di venirmi a dare una mano o prestarmi i cavi per la batteria, si volta dall'altra come un ladro e scappa via! Oltre il danno la beffa?! No, no, nun zi fa!)

Se vuoi sapere come sta andando dillo ad un'insegnate e noi ti messaggiamo, ti telefoniamo o veniamo fuori a dirti come va, ma non aprire quella porta!
Se lo senti piangere e non ce la fai esci e prenditi un caffe', una tisana, un grappino, un chiupito, quel che vuoi.
Ma non rientrare.
Perche' se entri dopo essere uscito, ed accorri alle urla disperate, il nano pensera' che se urla abbastanza forte, ed abbastanza a lungo, e con abbastanza rabbia, tu tornerai. Sempre. E questo purtroppo non succede.
Invece deve imparare che no, che tu non torni quando urla, ma che comunque, prima o poi, torni sempre,
deve imparare che le persone che ha attorno si prenderanno buona cura di lui, lo coccoleranno, lo consoleranno, lo sproneranno e lo faranno sentire amato e capito,
deve imparare che attorno a lui ci sono cose divertenti da fare, robe e posti curiosi da esplorare e nani come lui con cui interagire...
e che puo' farcela, senza la mamma, perche' ci sono (oltre alla mamma) un sacco di altre cose belle.

3) Sii Coerente:
Se dici :"Nano, leggiamo un libro assieme e poi vado" allora poi te ne vai. Non importa se il nano si straccia le vesti, a meno che non abbia un attacco epilettico, tu prendi la porta e fai quello che hai detto avresti fatto.
Perche' se prima dici che vai e poi resti, mandi mille messaggi confusi e inquietanti, tra cui due assai pericolosi:

Primo: "ecco, manco mi' madre mi vuole lasciare qui in questa valle di lacrime, vedi che faccio proprio bene ad aver paura!?" (seguono panico, terrore e ansia)

Secondo:  "Aspe'... vuoi vedere che se urlo fino a diventare cianotico allora non se ne andra' mai?... Fammi provare!" (Seguono robe tipo 1 o due mesi di pianti, urla e scene madri)
Quindi, se non sei sicuro che il tuo nano sia pronto a salutarti una volta finito il libro non dire nulla e aspetta. Altrimenti poi Alice ti caccia fuori.


Sapevatelo.
Ah, e poi siamo solo al terzo giorno... e ad Alice e' passato un autotreno addosso.

Alice inseritrice

Monday, September 10, 2012

La Calma Prima della Tempesta

Il primo giorno di scuola e' andato.
Il primo giorno di scuola i nani vengono a scuola in branchi da 5 o 6, per 45 minuti, accompagnati dalla mamma, dal papa', dalla babysitter e dalla nonna, perche' e' un giorno speciale ed e' bene che il nano venga immortalato con tutte le risorse mediatiche possibili (camere, videocamere, iphones...).

In genere il primo giorno di scuola e' un bluff.
E' 'na boccata d'aria fresca prima di ficcarsi nelle pozze sulfuree.
Cioe', tutto sembra semplice, facile e bellissimo, tutti sorridono, e tutto sembra (nonnostante tutto) sotto controllo.
I nani sono per lo piu' esaltati (non tutti, alcuni hanno gia' annusato puzza di fregatura e si ancorano come cozze allo scoglio alle vesti materne, ululando preventivamente e rifiutando qualsiasi contatto con il nemico).
Le madri sono invece gia' nel pieno del vortice emozionale ma reggono botta. Alcune, quelle gia' al secondo o terzo inserimento, arrivano preparate e corrazzate, sanno gia' come svicolare, si spostano come piccoli marines in giro per la classe per depistare il nano come quello che si distrae, sono maestre nell'arte del camuflage, si mimetizzano nel divano, si appiattisono dietro le librerie  e davvero, Alice non potrebbe fare di meglio.
Le novizie invece vacillano un po', hanno le lacrime agli occhi, sono felici e terrorizzate, hanno un sacco di agitazione e tante ansie da prestazione, vanno a casa e subito scrivono e-mail chiedendo "Ho fatto bene? Ho fatto male? Che devo fare? E' normale? Ditemelo ve prego!" (Hai fatto bene, hai fatto bene, respira e continua!).

Il secondo giorno e' quando si balla.
Perche' quest anno Alice opta per la strategia del kamikaze.
Via, subito, tutto.
Perche'  ci piace il brivido.
E allora stasera il 70% dei genitori ha ricevuto una e-mail che togliera' il sonno.
Un'e-mail con istruzioni dettagliatissime per prepararsi alla grande battaglia di domani, quando dovranno salutare i nani e (per circa 30 minuti) gettarsi nella trincea della sala d'aspetto, lasciando i pargoli in balia di Alice, Viaggiatrice e Pacifica.
Il restante 30%, (i nani diffidenti che hanno snasato la truffa) li prenderemo per sfinimento la prossima settimana.





Di corsa nel Bronx...

E' domenica mattina, ed una sveglia risuona sinistra nella topaia ad un orario che non si pensava esistesse: le 5 emmezza di un giorno non lavorativo.

Sono le 6 e un quarto di domenica mattina, Alice si trascina come uno zombie alla metropolitana e si avvia verso il Bronx assieme al Grinta che invece saltella sul posto, sbatacchia le braccia come un grosso albatros, si attacca ai pali di sostegno della carrozza come una scimmia.
Alice perde i sensi sul suo sedile, e quando riapre gli occhi il suo vagone della metropolitana e' pieno di gente che, come il Grinta, si massaggia i polpacci e si cambia i calzini.

Quando escono all'aperto, questo e' quel che li accoglie:



Il tempo e' poco, il Grinta abbandona Alice lanciandole uno zainetto quale pegno d'ammore e si lancia nella massa mezza nuda (nonnostante l'arieta frizzantina) lasciandola sola, avviluppata nella sua sciarpina.

Alice lo attende, fedele e sonnacchiosa, per 1 ora, 19 minuti e una manciatina di secondi.
Quando arriva e' completamente strizzabile, stordito da un misto di esalatazione e stanchezza e brandisce tra le mani un patacccone di metallo.

E insomma, Alice ha accompagnato il Grinta a correre la sua prima 10 miglia (all'alba di un giorno festivo, nel Bronx, quindi questi sono tantisismi punti karmici per il fututo), il Grinta e' arrivato all'arrivo vivo e abbastanza soddisfatto.

Ora e' da vedere se riesce ancora a camminare tra 24 ore.

Alice tifosatrice


Thursday, September 6, 2012

Grande Agonizzante Serata di Apertura!

Ieri c'e' stata la  Grande Agonizzante Serata di Apertura, Terrore di Alice (G.A.S.A.T.A.)

Alla G.A.S.A.T.A. tutti i genitori della classe si riuniscono per la prima volta, creando un'orda di 60 corpi ma soprattutto un mostro con 120 occhi che fissa e scruta e viviseziona le nuove maestre... cosa  che ogni anno intimidisce Alice provocandole secchezza delle fauci, tremori , deliri verbali, e l'apparizione di un marcatissimo accento italico che al confronto il Padrino sembra un Piccolo Lord Inglese.
Alla GASATA si fanno un sacco di cose:
si fa da Ciceroni Educativi e si presenta la classe, le aree, i materiali.
Si fa da Azzeccagarbugli e si sbrigano noie burocratiche, fogli, firme, presenze, liste etc...
Si gioca agli Apocalittici e si raccolgono scorte bibliche di pannolini e salviette che si impilano a mo' di piramide di Cheope.
Ma soprattutto si parla, si parla si parla si parla...

Ora, in ogni gruppo di insegnanti c'e' sempre la Chiacchierina.
La Chiacchierina e' la piccola vedetta lombarda che deve spezzare il ghiaccio, riempire i silenzi, buttare li' la battura per smorzare la tensione.
Quest anno, non si bene come sia successo, ma Alice si e' ritrovata temporaneamente a fare la Chiacchierina (ma sappiate che e' Viaggiatrice la tenutaria del titolo, pochi cazzi!) complice il fatto che e' l'unica ad aver insegnato a nani duenni e che quindi ha un sacco di raccomandazioni e minacce da elargire ai genitori (quelle in un post a parte, ringraziatela).
Alla fine della serata aveva parlato cosi' tanto che le facevan male le mascelle e le sembrava di aver mangiato il Sahara.

Tra le varie cose, quest anno Alice ha chiesto ai genitori di creare una Raccolta di Desideri e di Auspici:
Ciascun genitore si e' scervellato per scrivere (e appendere poi tutte assieme) una speranza, un'ambizione, un qualcosa che si augura il suo nano possa trovare lungo la sua strada nel corso dell'anno.

Il Migliore Auspicio in Assoluto e' quello di un babbo che gia' adoro:

"I wish her to write the bigger best seller of the Century...
 and to learn how to pull down her pants all by herself!"

("Le auguro di diventare la piu' grande scrittrice del secolo...
e di imparare a tirarsi giu' i pantaloni da sola!")


Alice cominciatrice

emergenze a niu iorche

Viaggiatrice, la collega dei sogni,  manda un messaggio sibillino, ieri sera alle 2 di notte, dichiarando che non porta' venire a scuola perche' ha un'emergenza. Dice anche che forse riesce ad arrivare molto tardi, ma probabilmente no, verra' direttamente domani.

Alice ha rimuginato sui possibili retroscena...
Che tipo di emergenza ti si prospetta alle 2 di notte, tale per cui potresti non venire, ma potresti pure venire in ritardo? 
Allora, morte no, non puo' essere, perche' non e' che poi uno resuscita e te puoi venirtene bella bella alla scuoletta a lavorare.
Malattia nemmeno, a meno che non sia qualcosa di potentissimo e temporaneo, tipo, che so, un cagotto fulminante che ti lascia con le budella stropicciate?
Nah.
Magari una crisi coniugale? Con lui che esce sbattendo la porta e non rientra per tanto tantissimo tempo? (eeddai, la possibilita' melodrammatica ci sta tutta!).

Insomma, alla fine vien fuori che il motivo e' semplice, ed e tipicamente newyorchese:
Si e' beccata i bedbugs.

Quelle bestioline succhia-sangue simpatiche e amorevoli che avevate gia' visto qui.



... E considerando che la nostra classe e' fatta di legno e stoffa, la psicosi potrebbe giungere presto.

 Alice insettizzatrice



Monday, September 3, 2012

parents!

Domani arrivano i primi genitori.
Alla spicciolata nei prossimi giorni ci saranno gli incontri individuali, ovvero 10 minuti per chiacchierare sul singolo nano con la famiglia e farsi una prima idea di quale tipo di tragedia di presentera' la prossima settimana.
 (Yeaaahh! inserimento!!! yeahh... ahh... ah. ).
C'e' una madre che al riguardo ha gia' spedito una roba tipo 5 email:
Per spostare.
Per chiedere.
Per rispostare.
Per confermare.
Per ribadire.

... Carizzima, gia' partiamo male, lo zai, vero?
Alice serpentizzatrice

P.s. Il fatto che il collo di Alice abbia deciso di diventare di legno massello non aiuta. Si ritrova da 2 giorni con la mobilita' di C3PO


E la simpatia di Jack Torrance.




mandategliela bbuona, va'.

Alice  impazzatrice

Sunday, September 2, 2012

Museando

Nel museo bellizzimo tra le montagne, che poi รจ questo qui,
c'รจ un'esposizione permanente di Richard Ser*r*a.
Che fa queste cose qui:


Sono enormi, labirintici, divertenti e spiazzanti.

Nella sala dove li hanno esposti, alle 4 del pomeriggio il sole che entrava dalle finestre creava un gioco di luce, e i labirinti diventavano case:







(... E ad Alice, che alle volte ha il senso artistico di una ciambella glassata, sono venuti in mente i Puffi).

Alice museizzatrice

Saturday, September 1, 2012

lavaggi per l'anima

L'ultima volta che sono andati a fare la spesa Alice e il Grinta hanno preso un bagnoschiuma nuovo, hanno investito un sacco di energie nella scelta, e l'hanno selezionato con cura in base ad un efficacissimo metodo: l'etichetta piu' insulsa.
E il vincitore indiscusso e' lui:
 Il maggico sapone del sior Bronner.
La confezione non ha un solo centimetro libero da scritte, citazioni, motti  preghiere e consigli esistenziali.









Alice adora leggere nel bagno, quindi una bottiglia del genere la intrattiene molto.
 Poi la intriga l'idea di avere un bagnoschiuma predicatore.  Tra l'altro le permette, mentre e' li' tra le bolle e gli spruzzi, di  fare sermoni con voce tonante alla tazza del bagno e agli spazzolini che fanno capolino dal bicchiere... e lei ha tanto bisogno di allenarsi a leggere ad alta voce!

Anche il Grinta apprezza il sapone predicatore, ma per altri motivi:
Il Grinta sotto la doccia acchiappa il gigantesco bagnoschiuma e procede all'insaponatura:
"Adoro questo sapone, sai perche'?"
"Perche' e' stupido?"
 "No, perche' non rispetta il ph della mia pelle per un cazzo... bruciaaaaa!!! Ahhhaa... brucia come un dannato!"
"E' perche' sei un uomo impuro.
E con la pelle di un budino.
E pure un po' masochista'".

Alice saponatrice