Friday, February 22, 2013

inverni

Il vantaggio dell'inverno rigido e polare di Niù Iorche è che quando arrivi all'ombra della mole e nevica, e tutti i munsù, le tote e le madamine si lamentano del freddo e si tappano in casa, te hai la pellaccia talmente dura e assuefatta al gelo che te ne vai a zonzo imperturbabile e indisturbata per ore, da sola, nella città spolverata di zucchero.
E non ti metti manco il cappellino.
Tiè!




 







Alice passeggiatrice

Tuesday, February 19, 2013

Grinta: "Uh! Cavoli! Ma che giorno è? Ci siamo dimenticati San Valentino!?"
Alice: "Hai ragione... Ecco! Tieni questi fiori invisibili" (Fa un lieve inchino mentre porge un immaginario e profumatissimo bouquet)
Grinta: "Grazie amor mio, eccoti una scatola di cioccolatini inesistenti!"
Alice: "Deliziosi"
Grinta: "Bon, anche per quest anno è andata bene!"
Alice: "Magico. Un san Valentino strepitoso, mì amor!"

Per l'anniversario del primo anno assieme Alice ricevette un romanticissimo carica-batterie del cellulare, offertole dal Grinta che davanti alla faccia perplessa della sua dolce metà fece spalluce dicendo "Sapevo ti serviva!".
Quindi facciamo progressi.
Non sembra, ma facciamo seri insperati progressi.

Alice Valentinizzatrice

Friday, February 15, 2013

voli

Le 12:00 di un venerdì di allarme bufera, al JFK, aereoporto internazionale.
Tanta frenesia ai check-in e tanta gente, a parte una bolla di pace e zen:


L'intera corsia Alitalia. Deserta.
Perchè non c'è nessuno?
Sono già andati a giocare a palle di neve?
Sono ad un ritiro spirituale?
Stanno facendo un mandala con le bustine di zucchero?
No, sono probabilmente in pausa pranzo, perchè la pausa pranzo è sacra e inviolabile.

13:00 di un venerdì di allarme bufera al JFK, aereoporto internazionale.
Le tipine Alitalia compaiono, aprono il benedetto check-in e comunicano che il volo partirà con 30 minuti di anticipo.

14:00 di un venerdì di allarme bufera, al JFK; aereoporto internazionale.
Alice passa i metal detector, sta per infilarsi le scarpe quando un signore cinese sotto stress le dà in braccio una bimba di 7 mesi  ululante, mentre tenta disperato di aprire il passeggino che è incastrato...  La bimba ha un momento di perplessità in cui smette di piangere, sgrana gli occhi e fissa Alice, le guardie armate attorno a loro fanno Awww... dopo 10 secondi la bimba si rende conto di essere in braccio ad un estraneo e ricomincia a ululare più disperata di prima, ed Alice teme di essere arrestata per rapimento di minori.

17.00 di un venerdì di bufera, al JFK, aereoporto internazionale.
Iniziano ad imbarcare.
Fuori fiocca la neve, e le ali dell'aereo sembrano due ghiaccioli al limone.





17.40 di un venerdì di bufera, al JFK, aereoporto internazionale.
Alice assiste per la prima volta nella sua vita all'operazione di sbrinamento delle ali di un aereo.
Guarda basita e un po' inquieta le due gru mobili che si muovono lente attorno alle ali, che sembrano androidi futuristici dotati di spada Jedi, che sparano un liquido arancione con cura certosina.


18:00 di un venerdì di allarme bufera, sull'aereo.
Alitalia ha adesso questo nuovo nuovissimo gadget: se vuoi puou vederti sul tuo piccolo schermino quel che vedono i piloti. Una videocamera in diretta che ti offre la vista della pista di decollo.
Un'opzione bellissima e terrificante.


Alice si è buttata in faccia 10 litri di valeriana, eppure durante tutto il processo di sbrinamento ali ha avuto palpitazioni e stomaco aggrovigliato.
I 10 minuti di decollo e sballottamento li ha passati a fare quello che manco il bambino di 6 anni accanto a lei ha fatto:  pianto silenzioso.
Il resto del volo lo ha passato sveglia, perchè sugli aerei ha spesso questa sorta di delirio di onnipotenza per cui è convinta che se lei è sveglia e vigile l'aereo non cadrà.
Quindi è arrivata stremata ma viva. Si è chiesta anche come mai nessuno le abbia fatto l'applauso all'atterraggio.

 Alice volatrice (pessima).

Friday, February 8, 2013

in corsa contro Nemo... e non solo

Il Grinta e Alice partono separati questa volta.
Lei oggi, lui domani sera.
Ci sono mille svantaggi in questo programma con partenza in differita (Alice ODIA viaggiare sola, se l'aereo viene giù vuole stare assieme al Grinta per poter strizzargli la mano e urlargli nei timpani, se fa ritardo non ha nessuno con cui giocare a cosa persona animale, non può sbracarsi troppo sul sedile e sul passeggero accanto, non può commentare il film che sta guardando, etc. etc... ), ma c'è un grande, immenso aspetto positivo.
Alice ha la psicosi da aereoporto.
Mentre tende ad arrivare tardi a tutto, ha il bisogno impellente di essere all'aereoporto giorni prima, di girare per i gates deserti e abbandonati, di accamparsi con il sacco a pelo davanti al finger.
Il Grinta invece è l'uomo che arriva all'imbarco per ultimo, sorseggiando un frappuccino e leggendo assente un volantino pubblicitario.
Quindi ogni partenza è una lotta.

Quindi sebbene il suo aereo sia alle 5.35 Alice esce di casa ora.
O meglio, non appena riesce a spostare il corpo morto del Grinta che le blocca la porta gridando "Ma noooo!! E' prestoooo!!"

Ci si vede sull'altro fusorario, gente!

Alice viaggiatrice

Thursday, February 7, 2013

qui si va!

Alice parte tra poco, pochissimo.
Sempre che Nemo la tormenta di neve non le metta il ghiaccio sulle ali, ecco.
Che il primo volo già glielo hanno cancellato, ora prova con un altro che le dà qualche ora di vantaggio sull'arrivo delle slavine di neve...  accendete i ceri per le macumbe, ragazzi!
Perchè se non erutta un vulcano, imperversa un tornado o dilaga un'epidemia di cavalette Alice a viaggiare si annoia.

Ad aspettarla in Ita-lì ci sono quella mitica manciata di buone amiche che ad avercene, il minestrone di parentado stretto e allargato in cui Alice sguazzerà come un tocco di pastina nel brodo di pollo, un nipotino nuovo di zecca, un matrimonio, un paio di pupi di amiche da vedere finalmente di persona, un tour nelle sue librerie per bambini preferite, un quantitativo preoccupante di caffe macchiati e cornetti, un'overdose di mozzarelline, tante cene a casa di facce amiche e tanti, tantissimi abbracci (che qui non solo non si baciano, ma manco sanno abbracciarsi molto bene!) e di sicuro almeno 3, 4, o 10 sorprese, perchè alla fine di sorprese non ne mancano mai!

Se siete dalle parti della Mole scrivetele, balenghine, che così vi saluta!

Alice viaggiatrice (si spera!)



Tanti auguri Grand Central!

Per l'anniversario di questa Bella Signora (100 anni e non sentirli)



 

Quei gigioni di improveverywhere le hanno fatto un regalo luminoso:



Alice celebratrice

Wednesday, February 6, 2013

Cose che trovi nel freezer

Nel freezer di Alice ci sono 4 petti di pollo surgelati, c'è il porta cubetti di ghiaccio perennemente vuoto, c'è il pane delle emergenze, una vecchissima busta di piselli che Alice usa come borsa del ghiaccio... Ah, e poi ci sono i vermi rossi per la rana, che pure quelli devono stare a basse temperature. Quindi non è che Alice non abbia robe astruse nel freezer.

Però le sue colleghela battono, perchè nel frigo hanno scarpe scarpe e vestiti. Perchè a quanto pare il freddo ammazza i germi e toglie l'odore, quindi quando hanno un paio di scarpe particolarmente puzzose, o un paio di jeans che non vogliono lavare ("perchè ogni volta che lavi un paio di jeans lo uccidi un pochino") Zac! Lo ficcano dentro una busta e lo mandano a ibernare nel freezer.

E poi ci si domanda perchè non cucinano... Hanno il frigo pieno di scarpe da ginnastica e pantaloni!

Alice freezeratrice


Monday, February 4, 2013

baci pedagogici

Da gennaio, alla scuoletta, abbiamo una consulente esterna che fa da Pedagogista.
La Pedagogista si incontra con le maestrine di ciascuna classe e discute di ricercae  teoria, si analizza assieme cose che succedono in classe e si pensa a possibili sviluppi, ci si scervella dulle modalità di insegnamento, l'etica, l'immagine del bambino e blablabla.
La Pedagogista in questione è italiana, viene dalla patria del Gianduiotto pure lei e per Alice è una boccata d'aria fresca, perchè una volta alla settimana, durante 'sti meeting, lei non si sente più un alieno verde.

Tipo che per la prima volta da che è qui trova qualcuno che, come lei, resta perplesso davanti al divieto di baciare i bambini e al divieto per i bambini di baciarsi che regna nella scuola ammerigana.
La policy di fondo, e il motto che rieccheggia nella scuoletta, è: "kisses are for home and family". Che ad Alice fa una tristessa infinita, e quindi lo infrange quotidianamente 20 volte al giorno, con buona pace delle cape.
Anche perchè che messaggio è "kisses are for home and family?" Ci si bacia solo in casa? Guai a farlo per strada o fuori dai legami di sangue?  Un bacio è una brutta cosa? E' una roba così promiscua e sessualmente illecita che è consentito baciare solo i genitori, i nonni e gli animali domestici? Non è piuttosto un segno di affetto, una cosa bella di cui non ci si dovrebbe vergognare o avere paura?

Alice quindi bacia tutti: bacia i genitori, le colleghe e i nani.Manca poco che bacia pure le piante.
E a dispetto della sua genetica predisposizione alla monogamia tiene alto lo stereotipo dell'italiano sessualmente promiscuo.

Ed ha la benedizione della Pedagogista.
Tiè.

Alice baciatrice

Sunday, February 3, 2013

Murphy, l'avvocato e le suffragette

E poi c'è la legge di Murphy.
Per cui l'anno in cui finalmente Alice decide di attivarsi, e andare in giro per avvocati e papiri per cambiare la sua Visa... Si prospetta all'orizzonte una nuova legge ammerigana sull'immigrazione!
(Ci hanno impiegato una decina di anni ed una crisi economica prima di tornare a vedere gli immigrati come gente decente e  utile all'economia invece che una manica di pericolosi sanguinari terroristi bombaroli... ma a quanto pare ci siamo!)

Legge che, qualora passasse, sarebbe la manna per il Grinta, Alice e una vagonata di gente in bilico. Ma soprattutto per il Grinta, visto che apre porte e portoni, fa ponti d'oro ai dottorandi...  e permetterebbe persino alle mogli del rognoso visto H1 di poter ottenere il permesso di lavoro.

Insomma, si potrebbe non pagare l'avvocato e aspettare la legge.
Però non pagare l'avvocato ed aspettare la legge sarebbe un po' come giocare alla roulette russa: o vinci tutto, o perdi. Tutto.

E Alice odia l'azzardo (o, come dice il Grinta, è dannatamente Risk Adverse) quindi l'avvocato, con tutte le sue incertezze, i suoi soldi e le sue scartoffie, vince.
Ma se Alice fosse una donna avventurosa e temeraria anzichè sprecare tempo a raggranellare carta bollata starebbe a fare propaganda politica sotto casa di Obama per vedere questa benedetta legge approvata e in vigore il più in fretta possibile!



Alice immigratrice