Tuesday, November 26, 2013

madri, padri, mammi e co.

Alice (e il Grinta), da che sono gnomo-muniti hanno sentito spesso commenti del tipo "Tanto fino ai 6 mesi i padri non contano nulla" o "fino all'anno i papà non sanno cosa farci più di tanto... i figli sono troppo piccoli, hanno bisogno della mamma"... "il papà è il papà, la mamma è la mamma".

Ora, al momento il Grinta è all'inizio un gigantesco ottovolante professionale, che a partire da adesso, fino a marzo, dovrà rifarsi il guardaroba, imparare come fare il nodo alla cravatta, compilare torri di scartoffie e domande di impiego, fare interviste, presentazioni, conferenze e tavole rotonde in giro per il globo (si spera)... il tutto per riuscire a procacciarsi un posto in qualche accademia o azienda, possibilmente non a Mosca o  nelle steppe mongole ma un qualche luogo con temperature vivibili e con una parvenza di struttura sociale, così magari Alice e lo gnomo non  dovranno vestirsi di pelle d'orso o mungere le capre per fare colazione la mattina.  Possibilmente, ecco.
Se ne conclude che il Grinta è stressato, distratto, con momenti di profonda e cupa disperazione alternati a sprazzi di onnipotenza e che sta chino sulle sue sudate carte a tutte le ore del giorno e della notte.

Ciò non toglie che, essendoci uno gnomo per casa, il Grinta faccia i suoi doveri gnomici.
Ciò non toglie che il Grinta quando arriva a casa prepari biberon, dia da mangiare allo gnomo e faccia chilometri in tondo ninnanodolo le sere al suono di tristissime canzoni brasiliane (a cui lo gnomo soccombe solo perchè non ha ancora la motricità fine necessaria per rancare una lametta e tagliarsi le vene).
Ciò non toglie che il Grinta si svegli al mattino e prepari la colazione, o che alcune sere spadelli in cucina (che prima era il suo regno indiscusso, e che ora è abbandonata alle maldestre mani di Alice, che può vivere per anni a base di pasta al burro, patate bollite e crackers con il formaggio. Il Grinta se mangia la stessa roba per due pasti consecutivi perde il senno).
Ciò non toglie che il Grinta trovi il tempo perchè Alice abbia un giorno di libera uscita gnomica, o possa andarsene a prendersi un caffè con le amiche comari, o si faccia un giro in libreria.
Insomma, ciò non toglie che il Grinta ci sia.
Ciò non toglie che quando Alice viene spedita a Washington per la super conferenza, il Grinta sia  preparato a palleggiarsi lo gnomo di 3 mesi da solo per 2 notti e 2 giorni (poi vabbè, il Grinta avvelena Alice, e quindi si palleggia lo gnomo da solo per due notti e due giorni mentre Alice abbraccia la tazza del cesso e geme strisciando sul pavimento).
 Ed Alice ci ha pensato.
A questa cosa. 
E a come sia avvenuta e perchè.
Ed ha trovato almeno un paio di buoni motivi per cui nella topaia funzionia così:

1) Lo gnomo è adottato (ah' vaaa?! Dì giuro!). Tutte quelle menate sul legame intrauterino tra mamma e feto per loro non sussistono. Alice, il Grinta e il nano si sono presentati l'un l'altro nello stesso momento, erano tutti  parecchio stanchi e terrorizzati e nessuno possedeva magiche intuizioni o istinti materni nel taschino.

2) Lo gnomo l'hanno conosciuto in ospedale, e lì hanno fatto il loro corteggiamento. Seduti davanti al cocchio di vetro Alice e il Grinta erano, ancora una volta, allo stesso punto di partenza. 

3) Essendo lo gnomo un modello che funziona a latte in polvere, le tette di Alice e quelle del Grinta hanno, nello gnomo-mondo, la stessa importanza. Tendente a zero. Le tette di Alice e il Grinta tra l'altro si somigliano pure un po' (e ora sta a voi indovinare se è Alice che ha una taglia zero ed è piatta come una risaia vercellese o se è il Grinta che sta sviluppando dei pettorali così prosperosi da richiedere un reggiseno sportivo. Ed entrambe le immagini vi perseguiteranno la notte).

4) Alice, dall'anno emmezzo ai sette anni (per una serie di vicissitudini che no, non stiamo a spiegare) ha vissuto sola con il Pater. Per lei è quindi scontato che le capacità e le doti accuditive non sono collegate alle ovaie o ai testicoli ma al carattere e alla volontà del genitore in questione.  Questo fa anche sì che per Alice un masculo che cucina, fa la lavatrice, imbocca, ninna e cambia pannolini non è un essere mitologico o un'eccezione meravigliosa ma semplicemente uno che fa il suo bieco dovere. Alice al massimo ti dà una pacca sulla spalla, ma la statua o la medaglia al valore, solo per esserti fatto una notte in bianco o aver cambiato un pannolino al plutonio, te la scordi.

5) Alice e il Grinta sono qui da soli, cioè son circondati da 7 milioni di newiorchini ma sono anche soli. Non ci sono nonni, parenti, conoscenti, zie o amici di vecchia data. Nessuno dei loro amici ha figli. Se il neopapà non si prendesse la sua parte di lavoro gnomico, Alice probabilmente finirebbe per prendere il capoccino dello gnomo, la capocciona del Grinta e sbatterle con veemenza una contro l'altra come due noci di cocco cantando a squarciagola "Ricominciaaaamoooo".

6) Va riconosciuto che il Grinta ha, di suo, una personalità da chioccia: coccolava Garibaldi, la rana squamosa, figuratevi lo gnomo. Il primo giorno che è uscito di casa per andare all'università dei cervelloni è ritornato lanciando la giacca per terra nell'ingresso, tuffandosi nell'antibattericida  e irrompendo in camera al grido di: "Dov è? Dov è? Dov è il mio gnomo?!?".

7)Il Grinta è anche uno che si butta, e che pur non sapendo una mazza non si agita mai troppo. Alice d'altro canto è una che non si preoccupa troppo degli errori del Grinta e confida tantissimo nella capacità di sopravvivenza dello gnomo (diamine, è sopravvissuto all'asportazione di due lobi polmonari, sopravviverà ben anche se il Grinta magari danza e lo scuote come una maracas appena dopo mangiato, trasformandolo in una bottiglia di pepsi quando incontra una mentos). Il Grinta non tiene lo gnomo come lo tiene Alice, non gli dà da mangiare come glielo dà Alice, non lo fa addormentare come lo addormenta Alice. Il Grinta fa a modo suo. E a meno che non chieda aiuto, Alice si tiene in disparte e lascia che i due se la sbrighino da soli, chè tanto il Grinta è grande e vaccinato e lo gnomo, sebbene alto due mele o poco più, ha carattere a sufficienza e ulula come un licantropo se non pienamente soddisfatto. 
Questo per dire che Alice e il Grinta non sono intercambiabili. Fanno le cose in modo diverso ed hanno modi diversi di accudire lo gnomo... semplicemente funzionano entrambi.
 
Poi capace che domani il Grinta compaia con la clava, ululi "donna, cucina questo brontosauro!" e decida di usare lo gnomo come punching ball, che sai mai nella vita, ma per il momento il Grinta è quel che Alice definisce "un buon papà".
E bon.
Lo scrive qui a imperitura memoria. Er Grinta è un buon papà. Ed ora possiam tornare a sbeffeggiarlo come si conviene ed a tirargli dietro le ciabatte!

Alice Grintizzatrice


Friday, November 22, 2013

Ma ndo' vai?!

Ma proprio da nessuna partr, manco fuori dall'uscio!
A trattenere Alice lontano dalla platea pedagogica e dal buffett della conferenza non fu il suo istinto materno, o la sua indole da moglie amorevole e alma de casa, quanto una infingarda eclaire.
Presa alla pasticceria buona, una regalo del Grinta per festeggiare l'imminente partenza, l'eclaire in questione approdava nelle interiora di Alice come una bomba H sull'obiettivo, generando esplosioni multiple, distruzione e scene splatter che manco in Train Spotting.
Il Grinta, che na aveva mangiata solo meta' della sua, se l'è cavata con 3 orette sul trono di porcellana... Alice, che invece se ne era ingurgitate una emmezza, ha trascorso la notte tra il trono e il secchio, alla mattina era verde acido e si mimetizzava tra la mobilia ikea.
Quindi niente conferenza.
Converrete che è una grande perdita. Non per l'umanità ma per quel buffett di sicuro.

Alice svomitazzatrice

Wednesday, November 20, 2013

vado? vado! vado?

Alice parte.
Lascia il Grinta e lo Gnomo l'uno tra le braccia dell'altro e se ne va a Washington per l'annuale superconferenza pedagogica. Che pure quest anno hanno davvero creduto che Alice avesse robe intelligenti da presentare.

Due giorni de-gnomizzata & de-grintizzata.
Sembrava un'ottima idea, 2 mesi fa. Ora Alice manca poco che si incateni alla porta di casa.
Comunque va, eh.
Ancora deve finire di sistemare cosa dirà, ancora non si è incontrata con le colleghe per mettere assieme i pezzi della presentazione. E per l'ennesima volta si ritroverà a sudare e ansimare come un mantice, con le mani appiccicose e la lingua infeltrita davanti ad un microfono.
 Comunque va, eh.
il Grinta si è reso conto che dovrebbe  lavorare il venerdì mattina, e ora sta vagando per il dipartimento di economia alla ricerca di qualche improbabile babysitter che si tenga lo gnomo mentre lui spiega gli equilibri stocastici...
Quindi: Alice sarà in preda ad attacchi di panico che blatera in quel di Washington, lo gnomo sarà in balia di qualche omo economicus che speriamo sappia da che parte tenere un biberon e che non lo usi come segnalibro e il Grinta, sleep deprived, sarà ad insegnare ad un'ottantina di sbarbatelli.

Sarà un venerdì di delirio e follia.
Allora Alice va.
...
Ma deve proprio andare?

Alice ansiogenizzatrice


Tuesday, November 19, 2013

Alice e il Grinta vanno all'Ikea.

(Sembra un po' uno di quei titoli della Pimpa: La Pimpa al Parco, la Pimpa alla Stazione, la Pimpa dal gastroenterologo, la Pimpa alla motorizzazione...).

Alice e il Grinta tutte le volte che varcano le porte dell'Ikea lasciano il cervello e il buon senso all'ingresso e vengono colpiti da una fulminante demenza senile: non si ricordano chi sono, cosa vogliono e soprattutto perchè. Alice all'Ikea viene attratta solo ed esclusivamente da oggetti insulsi, ed ha chiari raptus ossessivo compulsivi: apre tutti i cassetti che trova, si siede su ogni superficie morbida, tocca tutti i peluches e sfoglia i libri in svedese che riempiono le librerie billy.
Se ieri sono usciti dal mondo giallo e blu prima del buio è solo grazie al fatto che la Fusa era con loro, e ha tentato pazientemente di tenerli a freno.
Alice e il Grinta sono andati all'Ikea con la Fusa, ma non fatevi ingannare, perchè la Fusa ha comprato 4 candeline, dello spago, una brugola e tornata a casa li ha trasformati in un lampadario, un tappeto persiano e una cassapanca, che lei è la nemesi dell'Ikea e la dea Kalì del "fai-da-te".
Alice e il Grinta invece sono più per il "lo-demolisco-io". Loro tornano a casa con tonnellate di compensato, truciolato pressato e boiate pazzesche, perdono 4 viti, le istruzioni, il senno, la pazienza e una volta finito di montare il tutto manco si ricordano più cosa era (Una sedia? Una mensola? Un cavallo di Troia? Sembra un Pictionary tridimensionale).
Si ritrovano con della mobilia montata sbilenca, nella casa dai pavimenti sbilenchi (rimembrate, vero?) circondati da così tanto cartone e imballaggi che ad un certo punto si smarrisce pure lo gnomo, seppellito da qualche parte... lo ritrovano sotto lo scatolone dello Sgrndangord, ormai impermeabile alla follia che lo circonda, che con sguardo  rassegnato sbava ciucciandosi la targhetta di un tappetino da bagno verde acido (made in Sweden, quindi ricca sicuramente di potentissimi anticorpi nordici).

E' solo finito di montare (quasi) tutto che Alice e il Grinta si rendono conto che mentre erano all'Ikea lo spirito di Shrek deve essersi impossessato di loro.
Ed hanno comprato talmente tanta roba color verde acido che ora pare di vivere dentro un avocado.

Alice arredatrice

Friday, November 15, 2013

3 diapositive da bigottolandia

Ai genitori nonni viene tolta la figlia.
Sembra una novella di Verga. Dove tutto va di sfiga.
Due tapini che dal 1990, per 23 anni, tentano di avere un figlio, si vedono rifiutata la domanda d'adozione per motivi d'età e una volta che ce la fanno, e a lei grazie alla fecondazione assistita nasce una bambina, il tribunale di Torino gliela toglie.
Le motivazioni?
  "Perchè sono egoisti". 
Come se non fossero egoisti TUTTI quelli che decidono di mettere al mondo un figlio. Come se ci fosse qualcosa di più egoistico del volere esssere genitore.
  "Perchè sono vecchi". 
Come se non fosse pieno il mondo di bambini cresciuti da nonni, zii e pronipoti.
  "Perchè PROBABILMENTE moriranno lasciandola orfana presto, o avranno qualche malattia senile invalidante".
E allora strappiamo i testicoli e tiriamo acido muriatico sulle ovaie di tutti i sopravvissuti di cancro che decidono di metter su famiglia, facciamo un falò con tutti gli organi riproduttivi  dei diabetici, dei malati di cuore e della gente con patologie ad alto rischio che decidono di vivere e di farsi una famiglia. Aggiungiamoci anche i muti, i sordi e chi sta su una carrozzella.

Una bambina viene data in affido a una coppia gay, il tribunale di Bologna impugna il provvedimento e sui social network è tutto un fermento. Le affermazioni più gettonate sono:

"Una famiglia è fatta da una mamma e un papà. Servono entrambi"
Ma cos'è? Giochiamo a rubamazetto? Allora andiamo a stanare tutti i figli con un solo genitore. Dove sono quei vigliacchi? Forza, tutti nelle case famiglie dove di genitore non ce n'è manco uno! Ahhh. Ora sì che stan mejo!

C'è la versione religiosa: "Dio vuol così"  e quella evoluzionistica "la natura non prevede abbiano figli, dovrebbero accontentarsi"
A parte che Gesù è chiaramente figlio di un eterologa, forse pure con utero in affitto (che Maria era vergine, giusto?), lasciam da parte la religione e passiamo alla natura.
La natura non prevede un sacco di cose: non prevede i bypass, gli antibiotici, i cesarei, le dentiere e la carta igienica. La natura prevede che una marea di donne e di bambini muoia di parto, che si tiri le cuoia a 40 anni per un raffreddore o che te passi a miglior vita perchè  un branco di leoni ti mangia la faccia. Però, varda un po',  te stai a casa con il riscaldamento centralizzato e le vigorsol al lampone. Non smenatela con la Natura a meno che non siate un eremita che vive sugli alberi, mangia bacche e caccia gli scoiattoli a mani nude.

"il bambino cresce confuso"
 Ma perchè non lo chiedete al bambino? E' dal 1979 che succede negli USA. Ci sono ricerche e dati a sufficienza, anzichè inventarvela voi, la volete sentire la risposta? Perchè c'è, ed è sancita. E no, non cresce confuso, cresce amato, cresce sapendo perfettamente la differenza tra un uomo e una donna e cresce con un proprio orientamento sessuale. Insomma, cresce sano, fatevene una ragione, gente.

"si danneggia la famiglia tradizionale"
Quale? Quella dove lui arriva a casa e l'ammazza di botte?
Quella dove la mamma ha il grembiulino a fiori e sforna crostate ai mirtilli ogni santo giorno e il papà va a lavorare la mattina con la 24 ore?
Quella con i ruoli genitoriali fossilizzati agli anni '50?
Quella in cui siamo tutti giovani, sani, belli, borghesi e bianchi?

Il bambino nato grazie ad un utero in affitto viene tolto alla coppia
Perchè a quanto pare TU, donna devi partorire con dolore, TU, ma proprio TU, eh, mica tua cuggina. E se lo fa un'altra è barare e ti ritiriamo il premio. Tiè.
Alice ha tre domande:
1) L'impiegato delle poste che ha pensato bene di denunciare la cosa perchè "non ha mai visto la donna incinta", questo soggetto qui ce l'ha una vita?! 
2) I giudici l'hanno spiegato, a quel bambino di un anno emmezzo, come mai ora si ritrova in una comunità protetta e i suoi genitori non sono autorizzati manco a sapere dove sta e come sta? E non è che magari possono spiegarlo anche a lei?
3) Ma dove è l'interesse e la tutela del bambino in tutto questo?

... Ne avrebbe anche un paio da tirare contro la categoria medica italiana, che manco fosse l'albo dei teologi ancora si permette di avere delle obiezioni di coscienza invece che fare il proprio lavoro e garantire le cure richieste, ma quella se lo tiene in canna per un'altra volta...

Alice incazzatrice

Wednesday, November 13, 2013

20

Io e te.
20 anni fa.



Auguri piccolo mostro mio.
Auguri a te, che sorellina ormai non sei più... ma piccolo mostro mio lo sei per sempre.

Alice sorellizzatrice

Tuesday, November 12, 2013

Quando il gioco si fa duro...

Come già detto, Alice una volta alla settimana smolla il nano al Grinta e va alla scuoletta. Nella classetta dei duenni dove giocoforza rientrerà a fine mese (forse i primi di dicembre, dai!).
La scorsa settimana la capa la accoglie gettandogli le braccia al collo: "Vieni, che ci mancano maestre nella classe dei quattrenni! Ti va di sostituire, per oggi?"
Così Alice si ritrova con i "grandi", niente pannolini, niente bave, niente singhiozzi al grido di mamma... no.
In compenso Alice incassa dal Pierino di turno una dose di calci non da poco... e si prende una sberla in faccia a cinque dita data con una maestria che nemmeno Karate Kid. 
Ciaf!
Diamine, la prossima volta diteglielo, che si porta il paradenti e l'elmetto da rugby!

Alice incassatrice (di sberle a tradimento)

Sunday, November 10, 2013

Central Park... dell'Al Di Là

Alice e il Grinta abitano vicino al bellissimo Prospect Park che poi è il cugino più povero ma più fico di central park: ideato dagli stessi architetti, ma migliorato, viene battuto dal suo parente fighetto di Manhattan solo perchè lì hanno soldi a palate per far fioccare bellissime opere artistiche tra i viali manco fossero zicchero a velo sul pandoro... ma Prospect park, pure senza tante statue e statuette, si difende benissimo a suon di prati, colline e veri e propri pezzi di bosco selvaggio.

Alice, adesso che fanno ancora  2 o 7 gradi (che poi qui tra poco arriva la grande glaciazione e si scende negli inferi gelidi, robe tipo meno 15...), passa almeno due ore al giorno al parco, vagando come una sbandata, spingendo una carrozzina pesantissima per colline, ciottolati e sterrati. Così lo gnomo si fa la sua dose di lacrosse quotidiana e Alice si fa due polpacci da fare invidia a Totti.
Ad Alice il parco piace tantissimo.

Il Grinta invece preferisce la versione post mortem.
Perchè non solo Alice e il Grinta abitano vicino al cugino più povero ma più fico di Central Park, ma abitano anche vicino al Central Park dell'Aldilà.
Si chiama Greenwood Cemetery, è immenso, bellissimo, e per entrarci e andarci a spasso conviene davvero prendere la piantina all'ingresso perchè ci si perde che è una meraviglia (anche perchè è su una collina, una volta perse di vista le mura del perimetro non ci sono punti di riferimento all'orizzonte, ed è DAVVERO grande, poco meno di Prospect Park, con viali, strade asfaltate, monumenti e laghetti).






 




Questo ci porta a due chiare conclusioni:
1) Alice e il Grinta (ma soprattutto il Grinta!) hanno gusti bizzarri in fatto di luoghi idonei al passeggio
2) In caso di attacco di zombie sono spacciatissimi.






Alice passeggiatrice

Friday, November 8, 2013

Wall-eeeee!

Se lo trovate siete bravi, .. se ne riconosete più di 20 siete grandi... ma se riconoscete anche tic-toc siete mitici!

Alice nerdizzatrice

ADDENDUM: qui le soluzioni! 

Monday, November 4, 2013

gli auguri... e i sottotitoli che ci mette Alice

Lo gnomo ha 12 settimane.
Manco 3 mesi.
Da quando se lo sono portato a casa, ed hanno cominciato a presentarlo al mondo, Alice si è sentita dire tante belle cose, un sacco di auguri in lingue diverse tantissimi consigli... e UNA frase. Ha cominciato a prendere nota, contato e aspettato e ora può dire con assoluta certezza che le è stata proferita 10 volte.
Da 10 persone diverse.
In meno 3 mesi.
Il che, per il suo inutile studio antropologico, è un dato affascinante. La frase è davvero sempre uguale, con pochissime varianti di intonazione o di struttura del periodo, ed è:

"ORA CHE HAI ADOTTATO VEDRAI CHE RESTI INCINTA".
(in alternativa, molto gettonata, anche "Vedrai che resti incinta ora che hai adottato")

Ora.
Alice ha preso nota perchè è una frase che, tutte le volte che la sente, le si contrare per riflesso la mascella, poi si trattiene dal mordere e sorride, ringrazia e tira dritto. Che Alice SA che chi lo dice lo fa come augurio, col cuore in mano, in buona fede e con ottime intenzioni... un po' come la zia Eustachia quando ti dice "Ma che bella che sei oggi! Sei così bella che non sembri tu!". L'intento è buono, gente! Però Alice ci tiene a lasciare qui un paio di riflessioni.

1) Allora. Ce l'abbiamo TUTTI, Alice inclusa, la storia della bella fanciulla che pensava di adottare - stava per adottare -  ha adottato... e poi è rimasta incinta. Sono tutte storie bellissime, eccezionali e meravigliose. E sono eccezioni. Ed è il motivo per cui se ne sente tanto parlare, perchè sono un po' come i miracoli, restano impresse, assieme alla storia del cane che si perde a centinaia di chilometri e ritrova la strada di casa. Capita. E' bello. Poi c'è il resto del mondo, che sta bene anche senza il miracolo, ecco. Quindi Alice ti ringrazia per aver condiviso con lei la storia di tua cugina o della tua vicina di casa o dell'amica di tua congnata che dopo l'adozione ZAC! Si è ritrovata con la pagnotta nel forno... Però davvero, lei resta felice e serena nel restante 99% della popolazione adottante. Che adotta. E basta.

2) Ma chi è quel Super Eroe che mentre sta cercando di capire come funziona uno gnomo di due, tre mesi, si auspica (o anche solo pensa!) di averne SUBITO un altro? Alice ha già mal di schiena, carenza di sonno, assenza di vita sociale e sregolatezza alimentare così com è ora, grazie. L'idea di restare incinta adesso più che un augurio le pare una velata minaccia...

3) Il messaggio di fondo, quel che Alice legge nei sottotitoli e tra le righe quando le dicono sta roba è pressapoco questo:
"Ecco. Ora che finalmente hai un bambino te, oh donna isterica con le ovaie nevrotiche e l'utero contratto dalla smania, finalmente ti rilasserai, la smetterai di ossessionarti come una pazza sclerotica e la natura che tu, affetta da delirium maternens hai ostacolato inconsciamente per anni, farà finalmente il suo corso! E partorirai con dolore, vedrai! Amen".
Cioè, Alice non è infertile, solo malata mentale.
... E poi com è che è sempre Alice e mai il Grinta?! Bah!

4) Ma soprattutto, hey, qui abbiam già fatto saltare il banco. Perchè mai, proprio ora che abbiamo vinto la lotteria, dovremmo volere vincere la tombola di natale?!

Alice adottatrice (e basta).

Sunday, November 3, 2013

randomità

Il Grinta, dopo aver osservato a lungo lo gnomo addormentato: "E' proprio bellino... Però spero gli ricrescano i capelli in fretta, così la smetterà di assomigliare ad un ladrone socialista"

Il Grinta vittorioso e sorridente ricompare dall'area di disinfestazione nucleare (lo chiamano fasciatoio, vero?): "Aveva cagato così tanto che era tutto sporco, sia la tutina che il tutone, l'ho cambiato tutto ed ora profuma di calendula e petali di rosa..."
Alice: "... E i vestiti contaminati dove li hai isolati?"
Grinta: "Ah. Li ho buttati per terra"
Alice: "Bravo. Ora finisci il lavoro: vai, sputaci sopra e dagli fuoco"

Il Grinta, mentre racconta Cenerentola ad uno gnomo che lo fissa con gli occhi sgranati e preoccupati: "Poi la mamma morì e il padre si risposò, e da mentecatto che era si trovò una stronza psicopatica pure un po' racchia, perchè era un meschino insicuro, incapace di stare da solo e con problemi di autostima... forse aveva anche un passato da alcolista. E infatti poco dopo gli scoppiò il fegato e morì pure lui... e poi Cenerentola..."

Alice sospiratrice

Friday, November 1, 2013

Just dance it out!


Ok, il video ha fatto un sacco discutere, perchè se è vero che da un lato lei è strepitosa, divertente, esplosiva, e si vede che si sta divertendo parecchio... dall'altro ha rubato la scena al resto delle biondine, che magari si aspettavano degli applausi, probabilmente non capivano come mai l'intera platea ridesse ed hanno un'aria confusa e perplessa (soprattutto quella accanto a lei!).

A me è piaciuto. Poi che la ballerina solista abbia bisogno non solo di classi di tip tap ma pure di TANTE camminate e corse in campagna, qualche arrampicata, un po' di tuffi e magari pure un po' di Triathlon non ci piove... (sembra abbia il fuoco di sant'Antonio!)... Però che fisique du role! Alice vomiterebbe alla sola idea di salire su un palco, figuriamoci in calzamaglia, lei sembra nata per questo.

Alice ballerinatrice