Wednesday, January 29, 2014

Che succede nella topaia?
Succede che stanno per arrivare i genitori biologici dello gnomo ad accamparsi per tre giorni sul divano ikea, e qui si è tutti eccitati e felici... e Alice dovrebbe pulire e rasettare per mostrare una casa che sprizzi maternità e igiene e invece questa mattina lei sta persa, non trova la tazzina del caffè, sbatacchia il mignolino negli spigoli e invece di darci dentro di spikespan scrive post senza capo nè coda.
Succede che sabato arrivano gli zii francesi e Alice lunedì torna a lavorare full-time, ed è (ancora una volta) terrorizzata. Succede che lo gnomo al momento ha due dentini, una predisposizione per tentare di soffocarsi da solo con le lenzuola e la tendenza alle risate inarrestabili proprio quando è ora di dormire. Che poi, ma che, anche in Italia i lenzuolini e le coperte sono considerati arme di distruzione di massa? O è una roba solo ammerigana?
Succede che il Grinta ha un biglietto a febbraio per Milano e Marsiglia, dove andrà a fare la ruota e a mostrare tutto il suo charme da homo economicus.
Succede che le date delle udienze per la finalizzazione dell'adozione sono state rimandate (son due, che noi le cose le famo per bene e famo il contratto legalmente vincolante, per cui se poi non portiamo lo Gnomo a visitare su nella valle d'Aosta newyorkchese come promesso vengono i caschi blu a farci la multa e la ramanzina)... e quindi ciao passaporto gnomico per aprile e ciao Italia con le uova di cioccolato Novi e la colomba.
Succede che il Grinta, poretto, vive attaccato alla posta elettronica, in attesa di chiamate e inviti che per il momento si lasciano un po' desiderare, e intanto qui si pensa al piano B, C, D, E,F e pure G come Gelatai.
Succede che fa freddo, i nani della scuoletta questa settimana sembra che stiano facendo colazione con pane burro e sostanze psicotrope e soprattutto sembra che sia finito tutto il cioccolato italico che aveva portato la Mater (più o meno la produzione di cacao della Svizzera). Son tempi duri. Quando pure il nocciolato scarseggia son tempi duri.

Alice deliratrice

Monday, January 20, 2014

Eros & Adipos

Il Grinta, appese le scarpetta da corsa al chiodino per mancanza di tempo, è ingrassato.
Che lui quando sta stressato si ritrova con l'appetito di Obelix... Ed in famiglia sono geneticamente predisposti a sviluppare panze che sfidano la forza di gravità, tonde come la cappella sistina, geometriamente perfette come un cerchio di Giotto, sode e lisce come le angurie mature
(Alice al contrario è geneticamente predisposta a sviluppare, al posto delle cosce, due canotti da ammaraggio, ma questa è un'altra storia).
Ieri sera, interno topaia, il Grinta in mutande e maglietta si osserva i lardominali e commenta: "Amor mio, sono grasso. Sono così grasso che quando cammino ho la sensazione di avere qualcuno che mi abbracci all'altezza della panza... invece no, è solo il lardo che dondola..."
"Che immagine romantica, Grinta..."
"... Il che spiegherebbe come mai i ciccioni sono in genere più felici e coccolosi dei rachitici... godono i benefici di un autoindotto abbraccio perenne!"

Alice ingrassatrice

Friday, January 17, 2014

nani e gnomi

Al martedì e al giovedì Alice e lo Gnomo trottano a scuola assieme (aahhh... l'ebbrezza di due metropolitane con un totale di 6 rampe di scale! E poi c'è chi butta soldi in palestra!).
Alice è nella classetta con i nani, mentre una santa collega controlla che lo gnomo non si dia alla piromania.
Dalla classetta, su cui è calato un miracoloso momento di calma,  si odono gli ululati dello Gnomo, probabilmente indignato da qualcosa...
Uno dei nani di Alice, che chiameremo The Jocker (perchè sorride sempre, ma mena ancora più spesso) è seduto a sgranocchiare crackers, si volta verso di Alice e commenta: "il tuo bebè piange"
"Sì, lo sento"
 Jocker inclina la testa e, con sguardo sapiente, continua: "Stai tranquilla, è solo perchè deve fare un ruttone. Anche il mio fratellino piccolo strilla, poi fa un ruttone o uno scorreggione e smette. Vedrai".

Altro che Dottor Spok.

Sunday, January 12, 2014

5

E dopo i 33 di Alice è il turno dei 5 dello Gnomo.

5 come le ditozze che riesce a mettersi in bocca tutte assieme.

5 come le babysitters che si ritrova al momento, con un'organizzazzione della settimana più intricata di quella di Marchionne e più dispendiosa di quella dell'Alitalia.

5 come gli accordi che Alice ha imparato a strimpellare stonata sul suo ukulele, mentre lo gnomo la guarda perplesso e inquieto senza avere il coraggio nemmeno di piangere, probabilmente troppo sconvolto alla vista di una figura materna instabile che ulula "you aaare myyy sunshiiiiineeee...".

5 come i minuti che bastano allo Gnomo per scuotere la sdraietta e, a colpi di reni,  partire per nuove avventure (l'altro giorno quando Alice è tornata dal bagno l'ha ritrovato sotto il tavolo della cucina, che ammirava i tasselli ikea da nuove prospettive).

5 come i suoni che lo Gnomo ha imparato a fare (pernacchia piena di bolle e bava inclusa) ma la vocali italiche non sono sufficienti per rappresentarli graficamente... servirebbero un paio di quelle lettere tutte eleganti con gli accenti come cappellini che hanno in Svezia.

E per i suoi 5 mesi lo Gnomo si è prodigato, e magnanimo ci ha fatto un dono.
No, non il solito prodotto interno lordo milticolore, che sembra che 'sta creatura si mangi i Miny Pony... Un dono bianco, piccolissimo e tagliente.
Sotto lo sguardo sgomento di Alice, a cui spiace tantissimo perdere il sorrisone sdentato, e sperava restasse gengivoso e sbavoso fino all'anno come minimo... è apparso il primo dentino.
La trasformazione da Gnomo bavoso a Gremlin dentuto è irreversibilmente avviata.

Alice dentizzatrice

Thursday, January 9, 2014

33

Alice è sveglia da appena 10 minuti, ma i regali migliori li ha già ricevuti:

Uno gnomo. E scusate se è poco, ma lei ancora certi giorni non ci crede. Che poi (penza che culo) uno gnomo che anche oggi l'ha graziata come ogni mattina con un risveglio tutto sorrisoso (perchè lo gnomo la mattina nella culla non piange. Lui intavola discorsi filosofici con il carillon che gli penzola sulla testa finchè qualcuno non si affaccia a tirarlo su. Che probabilmente lo SA, che Alice al mattino è un po' una Babajaga).

Il Grinta. Ce poi (penza che culo) il Grinta al mattino che canta tanti auguri a squarciagola, e che sfida i  venti glaciali e torna vittorioso alla caverna con le sue prede: croissant al cioccolato ancora caldi dal forno.

La nanny, che si è rivelata essere non Freddy Krueger (penza che culo!) ma una sinuosa ninfa dei boschi, con grandi occhi nocciola e lunghissimi capelli castani. E' entrata, si è presa lo Gnomo tra le braccia i due si son fatti larghi sorrisi ed Alice li ha lasciati con lei che gli dava il biberon e lui che si perdeva nelle fattezze angeliche della fanciulla. Sembravano un ritratto di Madonna con Bambino.
(Quando il Grinta è tornato a casa la Madonna era un po' esausta, che dopo 7 ore tappata in casa con lo Gnomo riottoso probabilmente non vedeva l'ora di andarsi a fare qualcosa di forte).

Bon. Alice è a posto.

Alice festeggiatrice

Wednesday, January 8, 2014

Il Piano A, quello B e quello C

Alice e il Grinta avevano ideato un piano perfettissimo per la cura e la tutela dell'orso bruno, dello gnomo.
Dicembre: Mater e Fratello Gigante Gentile
Gennaio: Socero (per un po') e Socera (per tutto il mese)
Febbraio: zio francese del Grinta ( per un po') e zia francese del Grinta (per tutto il mese)
Marzo: se un miracolo si avvera il Pater, senno' chissa'. Volete venì? E comunque marzo e lonanto e un dì ci penzerem.

Insomma, erano a posto, in una botte di ferro, un piano cosi' perfetto che manco Napoleone.
Eppero' poi i soceri, per motivi di salute, hanno dovuto cancellare il volo di gennaio e puretorppo non verranno a strapazzarsi lo Gnomo.
Il che lascia Alice senza nonni disponibili.

In quel magico periodo in cui (si spera) il Grinta sara' impegnato a volare in giro su tutto il tabellone del Risiko, di universita' in universita', a fare presentazioni, mostrare il suo lato piu' fotogenico, tentare di non abbracciare sconosciuti e dare una parvenza di professionalita', ecco. 

In quel magico periodo in cui, tanto per far qualcosa di nuovo, Alice deve assolutamente continuare a lavorare, fosse anche solo perche' la sua visa ora e' collegata al posto di lavoro, e se non lavora deve lasciare il paese, e non e' che puo' mettersi in aspettativa fino a Pasqua.

Che fare?
Ninna ah, ninna oh, questo gnomo a chi lo do?
Nessuno interessato a venire a dormire sul divano di Alice e il Grinta per prendersi cura dello gnomo dalle 7 del mattino alle 6 di sera?
Noooo? Oibo' che strano...

Fortuna che Santa Capa Subbito ha trovato la toppa perfetta per rappezzare sto casino, e propone un Piano B favoloso. Per il mese di gennaio Alice fa un bel part time pomeridiano (la metà dei soldi. Yeehh... Yehhh...), la mattina sta a casa con lo gnomo fino all'ora di pranzo quando se lo carichera' in metropolitana e mentre lei lavorerà nella classetta la capa o una santa collega controlleranno che lo gnomo non si dia alla fusione nucleare o decida di scappare con un gruppo di messaggeri dell'apocalisse.
Peccato che la toppa si sia rivelata fallace sin da subito, che la capa è brava, ma non è che non ha davvero nulla di meglio da fare che guardare lo Gnomo al pomeriggio, e quindi vien fuori che tocca trovare qualcos'altro. E in fretta.

Così arriva il piano C
Un paio di giorni alla settimana (martedì e giovedì) Alice si scarrozza lo Gnomo alla scuoletta, ed una collega che finisce presto se lo spupazza per pochi dollari.
E 3 giorni a settimana lo gnomo si becca una nanny a domicilio.
La ricerca della nanny è una roba atroce, lunghissima, penosa e complicata. Che per lo gnomo è durata più o meno mezza giornata (Oh, quella si aveva di tempo!).
Ieri Alice ha trovato un'annuncio, ha scritto ed ha telefonato, semi-piangendo, implorando una sconosciuta di venirle a casa domani (oggi).
"Vuoi le mie referenze? Ho molta esperienza con neonati e bimbi piccoli, vuoi i numeri delle famiglie con cui sto lavorando?"
"No, voglio che vieni domani, e che me lo fai sopravvivere fino a che non torno a casa"
 La sconosciuta, nonostante Alice al telefono mostrasse chiari segni di squilibrio,  ha irresponsabilmente deciso di venire.
Non sa che Alice è folle, e il nano è uno scagazzone professionista che ha appena imparato a fare le pernacchie e la inonderà di bava.
Alice d'altro canto di lei non sa nulla a parte il nome.
Non sa quanti anni ha, cosa fa, dove vive, perchè, come, quanti fiorni.
Nada.
Forse sta cercando di vincere il premio di Madre Irresponsabile.

Sara' un gennaio intenso e tosto.
Fortuna che sulla strada si trovano amici e capi ancora piu' intensi e tosti... Oh, e pure gli sconosciuti, mica li si butta via!

Alice agitatrice

P.s. Presa dall'ansia da prestazione sta ribaltando la topaia e levando strati geologici di polvere manco le venisse in casa il club degli allergici agli acari. Potesse si metterebbe pure lei in conegrina per sembrar più splendente e carina. Si sente come ad un appuntamento al buio.
Mandatejela buona!

Sunday, January 5, 2014

Puzzle

La Mater e il Fratello Gigante Gentile son ripartiti.
La topaia improvvisamente sembra avere le dimensioni di Bukingam Palace e il calore delle Grotte di Castellana.

Il puzzle da 1000 pezzi preso per la Mater (a seguire arriverà un post, su questo fantomatico puzzle), ora che è quasi finito, ha chiaramente dei pezzetti mancanti, finiti chissà dove, forse mangiati dallo Gnomo.

Alice si sente un po' così. Con delle tesserine chiaramente smarrite e tanti piccoli buchi neri difficilissimi da riempire.
Mo' si ripiglia.
Datele altre 24 ore di magone e 5 etti di cioccolato fondente nero novi e vedrete che vi arriva dall'altra parte del tunnel in versione Mary Poppinz: cinguettante, energetica e con tendenze allucinogene.



Alice disperatrice

Friday, January 3, 2014

Philadelphia, altrimenti detta Economist-land

E' il 2 gennaio, ed Alice e il Grinta hanno lasciato lo Gnomo, la Mater e il Fratello Gigante Gentile a broccolino, nella topaia, per 3 giorni di deliro e paura a Philadelphia.
Quindi Alice e il Grinta sono a Philadelphia.
Dove fa un freddo becco e i taxi sono un miraggio.
E no, non e' un romantico weekend per ravvivare la coppia ne' una vacanza intellettuale. Non stanno mangiando fonduta al cioccolato in mutande e calzini sul letto d'albergo, e non stanno scarpinando per musei... eppure questo e' quel che passera' alla storia come il viaggio piu' terrificante e adrenalinico mai fatto dal Grinta. Altro che nuotate con gli squali e il capitoni o lanci con il parapendio slacciato, tze'! Qui, gente, c'e' la vera vertigine, qui, a Philadelphia!
Qui dove il Grinta, dopo un decennio di studi (un po' matti e molto disperatissimi) entra per la prima volta nel mondo del lavoro (forse. Sperem. Che sarebbe anche ora, dai!).
Qui dove il Grinta tra oggi e domenica avrà le sue interviste da 30 minuti.
Le sue contate opportunita' per convincere un'universita' a caso che quel che ha scritto e che studia non e' proprio tutto da buttar via.
 Qui dove il Grinta passa da momenti di esaltazione e megalomania a lunghi attimi di disperazione nera in cui progetta fughe alla James Bond dalle sale dei colloqui.
Qui dove il Grinta, per la prima volta, si e' fatto tagliare la chioma da un parrucchiere vero, e non da Alice e le sue forbicine con punta arrotondata.
Il Grinta che ha comprato, grazie all'assistenza modaiola della Paziente Fusa (Patrona delle Cause Perse Grintesche e Alicifere) il suo primo paio di scarpe da monsu', il suo primo completo e il suo primo cappotto elegante (anche se un po' da maniaco sessuale/spia russa del dopoguerra... che gli spolverini hanno sempre quell'aria un po' losca secondo Alice).
Il Grinta che, anche se lui ci crede poco, comunque tutto pirla non e'.
Il Grinta e il suo sguardo pazzo.

Che qualcuno ce la mandi bbona.
Alice Philadelphizzatrice (come Kahori!  E questa, se non la capite, e' perche' siete intelligenti. O giovani. O entrambe le cose).

P.s. Intanto sappiate che Philadelphia al momento (e fino a domenica) e' invasa da eminenti economisti e aspiranti economisti. Gli eminenti economisti passeggiano sornioni nelle calde halls degli alberghi, sono vestiti da turisti tedeschi, con le ciabatte e le macchie di sugo sul pullover della nonna. Gli aspiranti economisti sono quella manica di disperati in scarpe di vernice, cappotto firmato (caldo quanto carta velina) e completo elegante. Son quelli che slittano e capitombolano come anatroccoli ubriachi lungo i marciapiedi ghiacciati mentre corrono da un albergo all'altro per le interviste. Sono gli unici folli fuori di casa con un tempo del genere, e li riconoscete dalle occhiaie e dagli sguardi da pazzi. Siate carini con loro, non mordono e se gli date un fly-out vi ameranno per il resto della vita.


Thursday, January 2, 2014

Natalz

Quest anno il vecchiaccio scassinatore con la barba e il vestito rosso deve essersi distratto e ad Alice e il Grinta è andata di lusso, che loro sono stati pigri, cinici e smargiassi per 365 giorni eppure si sono beccati un Natale bellizzimo.
Attorno all'albero c'erano il Fratello Gigante Gentile, la Mater e lo gnomo  (e se qualcuno l'avesse detto ad Alice anche solo 6 mesi fa, che sarebbe stato così lei non ci avrebbe mai, mai creduto e si sarebbe fatta una risata).
Sotto l'albero invece il Grinta ha trovato delle mutande da Superman e un paio di guanti da assassino in pelle scura. Per rispetto al suo disturbo da personalità multipla.

Essendo il primo natale dello Gnomo, ed esssendo lui troppo piccolo per riuscire a digitare correttamente il numero del telefono azzurro, è stato tormentato di baci, fatto rimbalzare e ballonzolare per aria come una caldarrosta bollente e semi ucciso dal solletico. Ha ricevuto pochi regali e per lo più libri, che Alice e il Grinta si sono tenuti alla larga da giocattoli plasticosi e rumorosi: niente tamburini, carillon, robe con tasti che fan bip bip, si illuminano o gridano  Boing! niente pupazzi a molla, robe che vadano a pile o tavolini intelligenti.

Che noi alla pace e alla quiete della topaia ci teniamo.


Ah.
Invece Alice ha finalmente ricevuto il regalo dei suoi sogni.
Un ukulele.


Son tempi DURISSIMI per i vicini della topaia.
Alice Natalizzatrice


(Fortuna che almeno lo gnomo è un personcino silenzioso, vè!)