Italia. Bambino malato? Lo lasci in pigiama, ti fai un caffè, chiami il medico che viene a casa a visitarlo e che ti fa il foglio giustificativo per il lavoro. Fine.
Francia.
Bambino malato?
Chiami 3 medici che ti dicono che non hanno posto, ne trovi uno con un buco, trascini il bambino (con 39.4 di febbre e l'allegria contagiosa di un guerriero dell'Apocalisse) fuori dal letto, lo vesti, lo imbraghi, lo carichi su un autobus, lo lasci a pascolare in una sala d'aspetto per 40 minuti, dove è pieno di micro bambini e te hai il terrore che il tuo diffonda la peste e potessi lo avvolgeresti nel domopack come un arancino da asporto, lo spogli, te lo visitano, ti fanno il foglio giustificativo per il lavoro e ti rimandano a casa dicendo: "mi raccomando, deve risposarsi".
...
Dici?
Poi, visto che a noi ci piace fare le cose in grande, becchi pure la PRIMA nevicata dell'anno, che dura esattamente il tempo necessario per coprire la distanza dalla fermata dell'autobus alla porta del dottore.
Causa condizioni atmosferiche non favorevoli (freddo, pioggia vento, la vecchia nel convento) giunse il momento della tosatura.
Alice e lo Gnomo hanno lasciato, sul pavimento della parrucchiera, circa mezzo metro di pelo.
Qui, il PRIMA (Ringo Star e Mortisia)
Qui il DOPO (Piccolo Lord e Fungo Porcino)
E Alice dá un caloroso bentornato all'effetto fungo porcino, che già dal giorno dopo le teneva compagnia grazie allo pseudo-ricciolo anarchico.
Manca la foto della Coda di Ratto, ovvero della treccia che lei ha chiesto alla parrucchiera di tagliare alla base, perché le é morto il cellulare... ma come sempre lei i suoi 4 peli li conserva e li dona che tanto non costa nulla.
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7 del mattino, sulla pensilina dei binari del treno.
L'altoparlante della stazione comunica:
"Complicazioni nella viabilità a causa delle FOGLIE autunnali sulle rotaie che ritardano la circolazione"
Il Grinta : "Eccerto... e in primavera avremo i treni in ritardo a causa delle farfalle che si spiaccicarono sul parabrezza... Francesi, sono proprio francesi, sono!"
Lo Gnomo ama il ROSA.
Quindi il suo casco da monopattino è rosa.
Lo Gnomo vuole i capelli lunghi.
Lunghi quanto Jesus Christ, John Lennon, Tarzan e Lady Oscar.
E da circa 2 mesi li ha decisamente lunghi a sufficienza da poter coronare il suo sogno: i codini.
Quindi ogni tanto va in giro con il codino (o i codini).
Ma comunque non basta eh, perchè lui sti capelli li vuole lunghi sul serio. Tipo: "mamma, li voglio così lunghi da potermici sedere sopra. Voglio i capelli cuscino".
Una sorta di Rapunzel-lo.
Ora, Alice tra poco si romperà i marroni e interverrà di prepotenza rapandolo con il trinciapollo nel cuore della notte, perché non ne può più di passare 40 minuti a sfregargli la testa per asciugare sta chioma da calciatore tamarro (Piccola precisazione: loro non hanno il phon. E' un utensile non presente in casa. E' una questione religiosa. Sono Obiettori di Phon. E no, il fatto che Alice non sopporti il phon non ha nulla a che vedere eh... è proprio che, eticamente e moralmente, la creazione di qualcosa così mistico come il vento spetta solo alla rotazione terrestre, agli scorreggioni da fagiolata e ai ventagli improvvisati delle vecchine in coda alla posta. Punto).
Ma portare in giro lo Gnomo con codino e caschetto rosa fa sì che, ovviamente, tutti lo trattino come una graziosa bambina.
Alice si è quindi ritrovata con tra le mani un piccolo esperimento antropologico fatto e finito.
Ecco i risultati dello studio improvvisato e assolutamente poco attendibile:
Quando lo Gnomo viene preso per maschio, viene:
- accarezzato e coccolato di più (vivono in un quartiere arabo, è normale accarezzare la testa dei bimbi, fargli il solletico, dagli un buffetto, richiedere un bacio),
- complimentato per quanto è "forte" e "ubbidiente",
- incoraggiato ad andare veloce.
Quando lo gnomo viene preso per fimmena i passanti:
- lo accarezzano e solleticano meno
-lo complimentano per quanto sia "bella", "carina", "dolce".
-lo incoraggiano a "fare attenzione".
Lo Gnomo di tutto questo per il momento se ne infischia, prosegue con la sua trotinette, il suo caschetto e il suo codino e il più delle volte, forse anche perché si perde nella traduzione, non corregge nemmeno chi lo scambia per bimba.
Alice esita a prendere il trinciapollo.
Un po' perchè appunto l'ha convinto a tosarsi ma lui li vorrebbe lunghi lunghissimi, sti capelli.
Un po' perchè si chiede anche fino a quando potrebbe durare, ovvero fino a quando lo Gnomo potrebbe infischiarsene e andare in giro come je pare prima di incontrare qualche pirla, e magari sarebbe bello poter approfittare di TUTTO il tempo possibile prima di dover fare i conti con i cretini.
E intanto, mentre questiona di gender, convenzioni sociali, pregiudizi... è arrivato il freddo e loro, sempre senza phon e con il parrucco alla Sandokan, stanno tutti con la candela al naso e il raffreddore.
"Guarda Gnomo, hai visto le olive del nostro ulivo che grandi che sono! Sono belle nere... boh, saranno mature? Assaggiamole!"
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Alice coltivatrice (incapace)
P.s. le olive, a quanto pare, NON si mangiano colte dai rami.
Tocca trattarle, sbatterle in Salamoia, annegarle in acqua e sale o torturarle con della soda affinché si arrendano e diventino commestibili.
Se avete consigli, ricette o strategie per convincere le olive della banliù a diventare buone e mangiabili, Alice vi aspetta nei commenti!
Vivendo in un quartiere ad alta percentuale araba la loro è probabilmente l'unica zucca intagliata nel raggio di minimo 500 metri.
In mancanza di utensili utili e appropriati hanno usato viti, chiodi... e martello, facendo ovviamente un gran casino.
La mutilazione del vegetale è stata parecchio divertente, e ne è valsa la pena.
Sopratuttto per quell'unico, spavaldo gruppetto di bimbi che è passato, ha suonato la porta ed ha quasi pianto di emozione alla vista della zucca (e soprattutto dei ferrero rosciè di Abrogi-ana memoria che Alice ha pescato in fretta e furia dalla scorta di cioccolato lasciata dalla Mater)... mentre le due streghette, il vampiro e il lupo mannaro bisbigliavano tra loro "Guarda, visto che abbiamo fatto bene a venire?!?" "Figata, ci dà davvero delle caramelle!".