Monday, March 24, 2014

Parent Teacher Conferences

E' quel magico momento dell'anno.
Quello in cui una processione di genitori si abbatte sulle maestrine con uno tzunami di domande, opinioni e aspettative.
Quello in cui ad Alice finiscono per sanguinare le orecchie a forza di sentire domande assurde.
Quello che qui chiamano Parent Teachers Conferences, ma che sono alle volte scenette di 20 minuti di teatro dell'assurdo.


Tipo la mamma di Adolfa, una nana con il caratterino non da poco, che spiega:
"Non so proprio che fare, e' cosi' testona! Tipo ieri voleva meta' del mio muffin, l'ho tagliato a meta' con il coltello e lei mi ha detto "mamma l'hai rotto!" "No, amore, l'ho tagliato, cosi' ne hai meta' tu come volevi..." Lei mi fa "No, e' rotto non lo voglio piu', e' brutto"... E io le ho dovuto dare un altro muffin, capite?".
Signo' si faccia due domande e si dia due risposte alla Marzullo, che se la bambina, tra l'altro soda come  una matrioska, fa storie per la struttura perimetrale del muffin io direi che puo' pure farne senza ma vabbe'.

O la mamma di Alfabetta: "Le abbiamo insegnato tutto l'alfabeto, riconosce le lettere, il suo nome, alcune parole basiche... eppure non legge da sola. Che cosa abbiamo sbagliato?"
Avete sbagliato l'eta' anagrafica di vostra figlia, e vi siete chiaramente scordati che ha due anni, benedetti beoti. Cosa volete che faccia? Che si legga il New York Times e vi scriva una riflessione sulla situazione in Crimea?!

O la madre di Ricottina, che spiega che lei e' contraria alle fiabe perche' "Diamine, cappuccetto rosso da confidenza ad uno sconosciuto e gli dice pure dove abita la nonna! Ho chiesto a Ricottina: Che cosa dici a uno sconosciuto che ti offre delle caramelle? E lei sapete che ha risposto? "grazie". Tutta colpa delle fiabe!  e poi Cenerentola, che si sposa il principe dopo nemmeno un giorno che si conoscono? Mi pare ci siano un sacco di messaggi inappropriati, sa?"
Signora, sono fiabe. Mica la rubrica di Donna Moderna. Ci son dentro draghi, mostri, troll e fatine... non vuol dire che poi si debba andare in giro a baciare rospi o ficcarsi nelle tane dei conigli bianchi! Son fiabe, parlano per metafore, sentimenti, emozioni, spiegano ai nani che pure i piccini, gli sfigati, quelli a cui nessuno crede, pure quelli possono farcela. Sono fiabe, hanno dentro tante cose che fanno paura ma che non fanno male. Sono fiabe, servono proprio ad allenarsi e a fare i primi passi verso concetti come il male e il bene, il coraggio e la prudenza, gli errori e le riparazioni, il provare, riprovare, provare ancora (sempre tre volte, senno' nelle storie mica vale!). Sono fiabe, danno forma e nome a paure che abbiamo dentro e che da piccoli non sappiamo definire,  ci sono dentro le mamme cattive e i fratelli buoni, il dolore, il lutto, la solitudine, i boschi di notte... ma sono fiabe, e quindi promettono anche che si puo' affrontare tutto, e che si vivra' felici e contenti, per sempre. Cosa c'e' di piu' bello, di piu' importante, di piu' rassicurante?!

Basta. Alice vi saluta, ha appena trovato una casa vuota in cui probabilmente abitano 3 orsi bruni amanti del porridge...

Alice deliratrice

P.S.
Alice aveva gia' prodotto con precisione scientifica la lista delle domande da NON fare alle maestre dei vostri figli...  Ricordatevela, su Rieducational Alice!



Monday, March 17, 2014

ecceziunale eccezione alla regola

Alice e il Grinta in questo blog in genere non ci mettono nè la faccia nè il nome, che loro, come Wonder Woman e Paperinik, ci tengono a mantenere la loro identità segreta.
 Idem per lo Gnomo, che già così avrà comunque un sacco da ridire sulla violazione della sua privacy visto che viene sbeffeggiato sulla virtual-pubblica piazza... E Alice e il Grinta devon fare attenzione, che lo Gnomo ha solo 7 mesi ma ha già un avvocato tutto suo ed è bene non farlo incazzare (oh, Alice questa cosa non la sapeva, ma in corte ci andranno - quando cia andranno... Eh, ma quando ci andranno?!? Quando arriva sta chiamata in corte?! - tutti assieme: lei, il Grinta, lo Gnomo, l'avvocato di Alice e del Grinta... e l'avvocato dello Gnomo.)

Però ci sono eccezioni! Tipo che sparsi in questi 6 anni di blogz si possono trovare:
- un video molto imbarazzante dove Alice e il Grinta fanno i cretini con una padella per frittate.
- una foto di Alice bambina, grassa come Winnie de Pooh, in braccio al Pater con i capelli alla Cocciante.
- una foto di Alice e il Grinta in versione matrimoniale, che sembrano quasi due personicine serie, attaccati da una pioggia di chicchi di riso.
- un paio di foto di "folle" dove però chi li conosce è in grado di individuare i loro brutti musi.
(Ed ora non vi azzardate a cercare 'sti reperti archeologici, che la vita e breve c'è di meglio da fare che perder tempo nell'archivio del blog... e poi Alice e il Grinta vogliono essere ricordati così, come esseri mitologici, bellissimi e invincibili, thanks).

Insomma, le eccezioni servono a confermare la regola, ed allora oggi sembrava un buon giorno per fare un eccezione gnomica. Perchè qui oggi è St.Patrick. Qui oggi ci si veste di verde, si beve guinness e ci si ubriaca a tal punto da  parlare gaelico fluentemente in onore della Amata Irlanda.
E considerando che lo gnomo è un prodotto assemblato in america ma con materie prime irlandesi qui alla topaia non si poteva non celebrarlo almeno un pochino.

Quindi... Happy St. Patrick day dall'irlandese della famiglia. Qui oggi oltre a San Giovanni, Santa Lucia, San Lorenzo e Sanremo per la prima volta si festeggia pure San Patriziolo.


Alice irlandesizzatrice

Saturday, March 15, 2014

Ode del Luogo Comune

Non sono razzista.
Però gli afroamericani sono pigri, lenti e svogliati.
Non sono razzista.
Però i sudamericani sono tutti un po' falsi e fan comunella solo tra di loro.
Non sono razzista.
Però gli ebrei sono tutti ricchi e controllano l'economia mondiale.
Non sono razzista.
Perè i musulmani  sono violenti, misogini e integralisti.
Non sono razzista.
Però 'sta gente che viene qui e non impara la nostra lingua ha anche rotto le palle.
Non sono razzista.
Però i cinesi non si integrano mai.
Non sono razzista.
Però te pezzente che non hai di che campare ma ti compri l'iphone te la meriti, la fame.
Non sono razzista.
Però se mangi tutti i giorni da McDonald e sei obesa e ci hai il diabete te la sei voluta.
Non sono razzista.
Però se non hai ambizioni e tiri a campare sei un povero sfigato.
Non sono razzista.
Però se nei ghetti ci sono solo afroamericani un motivo ci sarà.
Non sono razzista.
Però i portoricani son rumorosi e molesti.
Non sono razzista.
Però 'sti zingari che rubano per campare mi fanno schifo.
Non sono razzista.
Però questi che arrivano con i gommoni sono tutti da rispedire a casa, che qui abbiamo già la crisi.
Non sono razzista.
Però nelle galere ci sono principalmente immigrati. Qualcosa vorrà dire, no?!
Non sono razzista.
Però perchè non se ne stanno nel loro paese, invece di venire qui a delinquere o rubarci il lavoro?
Non sono razzista.
Però se non pagano le tasse che cosa diamine vogliono?!
Non sono razzista.



No, non sei razzista.Hai solo il cervello e il cuore molti ristretti. Molto. Molto. Ristretti.



Piccola Analisi Etica & Grammaticale:
Se cominci una frase dichiarando "io non sono razzista..." ci sono alte, altissime probabilità che tu stia per dire qualcosa di xenofobo.
Perchè dopo "io non sono razzista" non dovrebbe seguire né un però né un ma. Al massimo un bel punto esclamativo, ecco.
 
Alice chiaritrice

Monday, March 10, 2014

benarrivato

Alice ha passato il weekend con il Grinta e lo Gnomo su per i monti, a festeggiare l'arrivo di un pupo piccolo piccolo, nato in Texas un mese fa. La sua madre adottiva era li' sin dal primo vagito, ma ci e' voluto un po' di tempo prima che i papiri facessero il loro corso e fosse autorizzata a tornare a casa con il fagottino.

Il festeggiamento includeva una cerimonia con monaco tibetano e canzoni... e poi una cerimonia piu' personalizzata, creata dalla mamma, in cui il pupo veniva passato di braccia in braccia in un cerchio di persone rappresentanti le diverse "comunita'" che hanno aiutato la mamma nel viaggio per arrivare fino a qui e che si prenderanno cura di loro. C'era una sorella a rappresentare la famiglia, un vecchio amico a rappresentare la "famiglia del cuore" ovvero quella che ci scegliamo noi crescendo, un'amica a rappresentare gli amici di gioventu', una vicina di casa a rappresentare le persone della communita' montagnina, uno dei suoi clienti a rappresentare chi le da' da vivere e da mangiare, un tibetano a rappresentare gli amici del monastero, un amico gay a rappresentare gli amici conosciuti nel movimento per i diritti di GLTB, una amica per rappresentare le persone che come lei hanno adottato, un'altra per rappresentare gli amici internazionali sparsi per il mondo... e insomma, avete capito come funzionava.
Alice invece ha capito come mai non ha fatto e non fara' mai una roba del genere. Ha pianto dall'inizio alla fine. Senza ritegno ma con parecchia vergogna.  Il fatto che fosse nel cerchio (a fare la tipa internazionale) e che quindi abbia finito per smoccolare sopra al neonato non ha aiutato. Dovesse fare una roba del genere per lo gnomo si scioglierebbe in una pozza salata.

Ah, si', il fatto che Alice parli solo della mamma e' perche' c'e' solo la mamma. Una mamma meravigliosa. Single. Che ora, dopo tanto tanto tempo, ha finalmente trovato il suo pupo.


Alice celebratrice

Thursday, March 6, 2014

fonduta di plastica

Nelle visite passate il socero divenne famoso come Chef dell'Alba.
Non era infatti insolito essere svegliati alle 7 del mattino da una nube di fritto, pensare di essere finiti nel mondo onirico di arancino siciliano e scoprire che no, che semplicemente il socero stava friggendo un po' di funghi... "Per provare. Così se son buoni li faccio per cena".
Quindi quando domenica Alice e il Grinta sono stati svegliati dall'allarme antincendio della cucina non si sono scomposti più di tanto: Alice si è girata dall'altra parte tirandosi le coperte sul baso mentre il Grinta è andato a placare il solerte allarme, mettendolo in punizione nel bagno.
Il Grinta torna perplesso.
Alice: "Cosa cucinava?"
Grinta: "non so, credo plastica bruciata"
...
Dopo un caffè andato storto, molto storto, tanto storto, con guarnizione liquefatta, maniglia sciolta e una nube che sembrava di stare fuori da San Siro a bruciare le gomme... è tornata la normalità.

A parte per il cappotto di Alice, che  a distanza di giorni ancora puzza un po' di posacenere sporco.

Alice impuzzatrice



Tuesday, March 4, 2014

just keep swimming...

Il Grinta è ancora alla ricerca matta e disperata del lavoro.
Dopo interviste e voli in giro per il globo ad un certo punto sembrava che il destino li avrebbe portati nella patria dei tacos a mangiare guacamole, e invece nada.
Quindi ora il Grinta, dopo il mercato del cervelli, va sul mercato strapazzato, ovvero lo Scramble Market. Quello in cui si strapazzano gli ultimi rimasti.
Il Mercato folle e disperatisismo, quello con posti tipo Abu Dhabi e Mosca, per capirci.

Alice temeva di doversi andare a ripigliare il Grinta in un pozzo nero catrame e tirararlo fuori per i capelli e i peli del naso da un gorgo melmoso di sensi di colpa, disperazione, e pesanti infinite catene di "se avessi" "Se solo fossi stato più..." "Se non avessi fatto..." e se mia nonna avesse il manubrio sarebbe un triciclo (la mì nonna è magra).
Invece il Grinta è rimbalzato, seppure ammaccato, abbastanza bene.
Sapevatelo.

E insomma, è marzo, ovvero il momento in cui si sarebbe dovuto sapere che sarebbe stato della loro sfavillante esistenta, e invece Alice e il Grinta ancora non hanno la più pallida idea di dove saranno tra 4 mesi, e soprattutto a fare cosa. E come. E per quanti fiorini.
Sto calendario si spimpana tutto, gente.
Comunque tranquilli, che un buco dove trasferirsi prima o poi lo trovano, e come lo trovano vi faran sapere!
 Intanto...

   



Alice ottimizzatrice



Però seriamente. Come si vive ad Abu Dhabi?
Un burka? Due burka? Le infradito? il bikini sulla spiaggia?
Boh!