Monday, December 21, 2015

Alice, un Grinch per pigrizia e inerzia

E' passato. Anche quest'anno.
No, non il natale ma il per-natale, quel momento in cui imperversano gli abeti, le decorazioni, i calendari degli avventi e i regali fatti a mano.
Alice ogni anno affronta il tutto con l'incoerenza che da sempre la contraddistingue:
Guarda tutte queste robe strepitose, i presepi in scala 1:1, le istruzioni per costruirti la tua slitta di natale, per cucirti la tua calza, per farti il tuo avvento usando solo un cacciavite e un cuscino ikea e pensa "ancheio-ancheio-ancheio!".
Poi peró torna a mangiare baguette e a azzuffarsi e rotolarsi con lo Gnomo.

E cosí il calendario dell'avvento non lo fa mai, perché se tutto va bene sarebbe pronto per marzo. E quelli con il cioccolatino dentro le fanno tristezza. (ma soprattutto si conosce. Sa che sfonderebbe tutte le finestrelle a testate molto prima dell'Immacolata e sarebbe imbarazzante).

Il presepe il Grinta non lo tollera, si impunta e pur di evitare di averlo in casa va a rivendicare le sue radici giudaiche: "NO! Il bambin gesú no, i miei fratelli sono morti per colpa sua" (sí, pure il Grinta sa essere un pelino melodrammatico quando ci si impegna)
"Quanto sei noioso... allora accendiamo 'ste cacchio di candeline almeno e facciamo Hannukka!" "No! Le religioni sono il male del mondo! Noi festeggiamo la logica, la matematica e la chimica!"
"Vuoi che tiri fuori una tavola degli elementi e ci mettiamo il regali sotto?! Lo Gnomo ha bisogno di tradizioni! Non ti ricordi al corso pre-adozione?! Tutte quelle robe sul costruire tradizioni familiari?!"
"Perfetto. Noi per tradizione facciamo i Grinch!"
"Daaaii!! Lo faccio con i puffi! O con i puppazzini dei lego!  E poi pensa, se facciamo il Presepe possiamo metterci il Caganer, che é un mio grandissimo sogno!"
"facciamo un presepe minimal allora, con SOLO il caganerd"
Le discussioni vanno avanti talmente a lungo che loro alla Befana ancora stanno a valutare se fare o meno una nativity scene con i barbapapá.

Infine c'é lui, l'albero.
Ci sono stati anni che non sono riusciti a fare manco quello, e si sono limitati ad avere un geranio Natalizio... ma negli USA in genere, tra il 23 e il 24 dicembre, riuscivano a portarsi a casa un qualche scarto, un abete deforme, cespuglioso e probabilmente malato, da decorare con le palline di plastica ammaccate trovate al drugstore dell'arabo sotto casa.
E lí sí, pure il Grinta cedeva, perché' diciamolo, pure una pianta di Aloe morente, se illuminata di lucine, sembra una cosa poetica!
In genere poi lo tenevano fino alla primavera, gli aghi di pino diventavano una moquette itinerante e molestissima e il tronco si trasformava in un monumento alla scogliosi.

Per fortuna quest'anno c'é la Mater, che fondamentalmente é la reincarnazione di un folletto di natale (mica é un caso che porti il 35 di scarpe!).
La Mater non ha mai mancato un albero, ed é una di quelle persone che il Natale lo fa maggico (come la Roma). La Mater é quella che la sera prima fa lasciare i biscotti e il latte per Babbo Natale (piú un po' d'acqua per le povere renne). Che alla mattina fa fare la caccia al tesoro per trovare i regali, che tutti i pacchi hanno la stessa carta e la stessa calligrafia perché, appunto, arrivano da Babbo Natale, mica dai nonni o dagli zii.
Che ogni regalo prima di spacchettarlo occorre tentare di indovinarlo e si possono avere 3 indizi, e poi si passa al regalo di qualcun altro e insomma é giá santo Stefano e noi si sta ancora lí a ravanare con i cordini regalo scuotendo i pacchi come maracas per capire se si tratta di porcellane armene o  pantofole dei puffi, e si é tutti al quinto giro di Pandoro e si é esausti ma contenti.
Che si cantano quelle terribili canzoni di natale, e ci sono le candeline, e si mangia per tipo 3 mesi...

Insomma, Alice é una chiavica, in fatto di celebrazioni e abeti e tradizioni, ma sa che lo Gnomo sta in una botte di ferro, che ancora per un bel po' ci pensa Nonnína a regalargliela, sta magia natalizia.  Quindi adesso chiudono la valigia e tra 5 ore partono alla volta dell'Italí dove lo Gnomo assaporerá lo spirito del natale (Alice si é persino dimenticata di parlargli del signore vestito di rosso che viola la proprietá privata!)... e Alice assaporerá il coma glicemico, snifferá la polvere del pandoro e si tufferá di faccia dentro gli agnoletti in brodo!

Alice natalizzatrice

Sunday, December 20, 2015

il calore bruciante delle feste...

Avete un nemico? Qualcuno a cui volete davvero davvero male?
Ci pensa Alice!
Mandatele l'indirizzo e lei proveederà a spedire al malcapitato una intera fornitura di biscotti: Ti-voglio-male-come-non-mai.





Aveva fatto i biscotti per le maestre dello Gnomo.
Ma aveva spento il cervello prima del forno e il risultato è talmente raccapriccante da risultare affascinante!

Alice carbonizzatrice

Monday, December 14, 2015

Lo Gnomo, er Top Gun de noiartri

Il Verdetto della pneumonologa é stato positivo al 99%.
Non ci sono cisti nei polmoni dello Gnomo.
Sebbene il lobo destro, bizzoso, solitario e  bizzarro sia bitorzoluto e non proprio enorme, il suo compagno di sinistra si e'espanso ed ha preso lui un po' di ulteriore spazio, quindi tutto bene. Entrambi i lobi sono stati educati e discreti e non hanno spintonato troppo gli altri organi in giro (ordine, ordine, gente! per fortuna il genoma dello Gnomo é americano e quelli sí che sanno come fare una fila ordinata!).
Poi la pneumologa ha guardato Alice nelle palle degli occhi (l'aveva capito, che era lei l'anello debole, l'elemento omega del gruppo, la frignona con le ansie e le paturnie...) e le ha detto:
"Sta arrivando l'inverno! Occorre prepararsi"
"bene, vedo che pure lei é una patita di Game of Thrones!"
"Non fare la simpatica, sono seria! Avete due possibilitá:
1) Lo tenete dentro una bolla di plastica fino ad aprile inoltrato
2) Gli diamo un po'di antinfiammatorio da inalare mattina e sera, per mantenere belli rosei e riposati i suoi bronchi.
Da qui ad aprile"

"Quindi un farmaco per 5 mesi?!?"
"Si... Non fare quella faccia!  Gli metti la crema sulle chiappe ogni volta che gli cambi il pannolino, no? Bene, é la stessa cosa. Solo che noi andiamo ad incremare i polmoni. Ma é uguale uguale uguale"
"Vabbé ma se sta bene non serve, nooo?"
"Guai a te se salti una dose! E' un farmaco blando, per fare effetto deve essere somministrato continuativamente, se lo interrompi il Male vincerá e le tenebre si abbatteranno su tutti noi".
"Ma con la mascherina? Ma magari poi e'un casino farglielo..."
"Non farmi la flaccida, te! Ci vuol niente, due puff mattina e sera, 10 secondi in tutto e via! Dai, su, che non ti ho ancora detto che ti prescrivo pure il Ventolin per quando tossisce come una foca in amore e il celestene caso mai vi andasse in apnea..."

E cosí da una settimana a questa parte qui facciamo due puff alla mattina e due puff alla sera.
Lo Gnomo é chiaramente dalla parte della Pneumonologa, perché la mascherina lo esalta da morire.
"Come il pilota, mamma, come il pilota!" Commenta non appena vede Alice tirare fuori l'inalatore. Lo chiamiamo il nostro momento Top Gun.

Si presume che lo Gnomo sia l'unico essere vivente che, quando gli togli la camera da inalazione, si arrabbia e dice ANCORAAA...

Alice puff-izzatrice

Thursday, December 10, 2015

a'ottato

Lo Gnomo e' piccolo, ma non cosi' tanto ormai.
L'altro giorno sfogliava uno dei (tanti) libri in cui si parla di adozione.

Lui ha guardato la figura (due genitori-pecora che adottano due lupetti) e ha detto: "a'ottati, 'ome Titan".
Ad Alice e' probabilmente saltato un battito cardiaco e le e' venuto un pizzicore fortissimo dentro... anzi, a dirla tutta piú che un pizzicore dentro  le é arrivato un tir in faccia. Un tir strano, eh, con dentro tenerezza. E orgoglio. E tristezza.
Tenerezza perche' lo Gnomo cresce, e questa storia che era la nostra piano piano diventa davvero la SUA, presto sara' lui a dargli un senso, a interpretarla e a portarsela dietro (magari con l'apparizione pure delle D delle V e delle varie consonanti fricative, ecco).
Orgoglio perche' allora tutte quelle parole, quei ricordi e quelle foto che guardano e riguardano assieme hanno davvero lasciato da qualche parte un semino che cresce e crescera'.
Tristezza perche' fino ad adesso e' lei, quella che "protegge" e difende i genitori biologici dello Gnomo, che devia i commenti stupidi, che risponde alle domande inopportune, che ride in faccia ai vari "Adottato? Oddio, mi dispiace... e' perche' non potevi avere figli?!" "E i suoi VERI genitori dove sono? E perche' l'hanno dato via?" e compagnia bella.
Presto invece sara' lui a  beccarsi curiosita', pregiudizi e ficcanasi.

E allora Alice augura allo Gnomo di trovare sotto l'albero di Natale un po' di scorte: una buona dose di pazienza, un autotreno di auto-stima... e se possibile tanta, tanta tantissima ironia perché una risata li seppellirá tutti, a 'sti scassacabasisi.

Alice a'ottatrice

Wednesday, December 9, 2015

congiuntiviti astrali

Ieri nella classe dei mezzani di Alice c'era:
Un bimbo con 38.5 di febbre, rintontito e pisoloso accasciato sui cuscini.
Una bimba con 38.7 di febbre, le guancie rosso fuoco e gli occhi lucidi che peró continuava imperterrita a giocare sul tappetone.
Un bimbo con la rinite e sotto ventolin, da somministrare 3 volte al giorno.
Un bimbo con bronchiolite che tossiva come un minatore di Zola.
Una bimba SANA. Certo, con la perenne candela al naso, ma SANA.

Nessuno dei bimbi malati e' stato mandato a casa o venuto a prendere perché qui in Francia ci piacciono le sezioni lazzaretti. Finché respira resta in creche.
E va bene eh, paese che vai matti che trovi.

Oggi Alice arriva a scuola con un occhio un po' pesto e scaccoloso, la direttrice la guarda orripilata e esclama "Öddio! E'teribbbile! Te hai la congiuntivite! E'una roba contagiosissima! Non puoi restare a lavorare, vai a casa, prendi una visita dal medico e fatti dare un collirio antibiotico, ci vediamo domani".
...
Alice non ha fatto in tempo ad obiettare che, tra tutti gli schifi infettiferi e disgustosi al momento presenti in sezione il suo occhio pesto era il male minore, anche perché lei non é che si va a scaccolare l'occhio sulla faccia dei bambini mentre quelli le rigurgitano sui capelli e le starnutiscono in bocca... ma vabbe'.

Quindi oggi, per una fortuita congiunzione congiuntivitica, si ritrova a casa.
Da sola.

Con il suo occhio pesto che non le dá manco fastidio.
Lasciare Alice a casa da sola a orario pasto é pericolosissimo.
E infatti lei, che allo Gnomo fa la schiscetta bilanciata, dietetica, salutista e organica e sta a contare il numero giornaliero di vegetali consumato e gli vieta gli zuccheri manco fossero la droga di Satana oggi ha fatto pranzo con baguette calda, gorgonzola, crudo di parma, birra scura e caramelline gommose.
L'occhio pesto continua a non darle fastidio, in compenso crede di essersi intossicata di zuccheri e grassi.

Alice congiuntivizzatrice

Friday, December 4, 2015

Alsaziati e cammina!

Questo blog va per 3 giorni in Alsazia.
Alice manco sa bene dove sia l'Alsazia (le INcompentenze geografiche di Alice sono tali che per un certo tempo ha ritenuto l'Austria un entità ormai estinta, come l'impero Ottomano e Atlantide)... Ma non importa, le han detto che ci sarà la grolla, il vin brulè e forse pure babbo natale. Quindi non deve essere niente male.

Alice alsaziatrice

Tuesday, December 1, 2015

Micron-nani

Allora, Alice non ha ancora finito le presentazioni dei MicroNani della creche!
Oltre a Pippi Calze lunghe e Superman, che trovate qui, ci sono:


ElastyMan: ha quasi 5 mesi, é minuscolo, con due grandi occhi grigi  un sorriso da tartaruga saggia. I primi giorni li ha passati incuneato tra le braccia di Alice e ben determinato a non mollare la presa, almeno non senza far partire l'allarme anti-aereo... ora invece comincia a "muoversi", e lo fa in maniera assolutamente bizzarra. Lui non si ruota, lui si impenna come una moto da cross e inverte la direzione. Si inarca come un contorsionista bulgaro, ha degli addominali che manco Yuri Chechi. Te lo metti giú, pancia all'aria, a rilassarsi sul tappeto e dopo 30 secondi te lo ritrovi riverso, pancia sotto, che tenta di arricciarsi come una chiocciola e che si spinge con il mento.
Chiacchiera tantissimo, fa tutti quei versi che madre Natura ha saggiamente donato ai neonati (emmenomale, perché non fossero cosí dannatamente carini alle volte verrebbe da scuoterli come maracas), subisce gli attacchi di Pippi Calze Lunghe (che tenta perennemente di cacciargli il ciuccio in bocca e finisce per ficcarglielo nel naso o in un occhio) e di Superman (che é un ladro di ciuccetti senza vergogna e come puó arraffa... e nell'arraffare alle volte ranca pure pezzi di naso e di mento...) senza disperarsi troppo.

Two Face: Niente vie di mezzo: o sghignazza come un matto o ulula furioso e imbestialito. Quando ride é buffo e tenero, quando ulula é letale. Alice lo osserva con sincero terrore, perche' una volta che innesca la furia ci impiega tantissimo a calmarsi. E' il piú piccolo (ha 3 mesi) ma e'un bimbo enorme, grande quando Elasty Man che di mesi ne ha 5.
Inoltre detiene il triste record di Crosta Lattea piu' Intensa del Pianeta. Ha un capoccino che sembra quello delle bambole mal fatte, quelle che ci avevano i ciuffi di capelli che spuntavano radi dai buchini... Sui ciuffetti radi la maman mette un olio di mandorle naturale, biologico, raccolto solo dai macachi dal culo rosso nelle foreste del borneo... che pero' ha un odore fortissimo e ci sono giorni che Alice per poco non sviene inebriata dalla troppa bio-eco-essenza.

E poi c'é Marte. E' uno di quei bimbi dal peso specifico del metallo fuso. Solido, caldo, deciso. Ci ha un super sorriso, non sta fermo un secondo (e quindi, non riuscendo ancora a muoversi, si limita a girare su se stesso come un orologino impazzito) adora guardare fuori dalla finestra e acchiappare pezzi di compagni ignari (un piede, una mano, un pezzetto del calzino... qualsiasi cosa trovi a portata l'acciuffa soddisfatto). Dorme senza ciuccio, perche' ha trovato il pollicione, non ha un doudou, e se ne sbatte, lui si addormenta cantando e cinguettando da solo nel lettino. Quando Pippi Calzelunghe gli passa sopra come un carro armato, o quando Superman tenta di ficcargli le dita negli occhi lui si limita a dare due manate a caso, un urlo di sdegno e poi una risata. E"uno che le mazzate le affronta cosi', a tarallucci e vino. L'unica cosa che si', lo getta nella disperazione é la fame, che quella lí 'é brutta... quindi guai a farlo aspettare troppo per riscaldargli il biberon!


Bene. Ora che li conoscete, non affezionatevi troppo perche' la prossima settimana Alice viene spostata tra i mezzani.
Saluta i micronani girini (che continuerá a vedere, ma solo una o due volte a settimana) e va tra gli "unenni"...é strano, perché é rimasta lí manco 4 mesi... eppure a cambiare gia' le viene un po' il magone. Non ci ha piu' il fisico.

In compenso i mezzani sembrano un bel gruppetto esplosivo, quindi la prossima settimana Alice tira fuori il lanciafiamme e il frustino a nove code.

Alice cambiatrice

Saturday, November 28, 2015

Piccoli poeti crescono

Dopo 10 minuti di silenzio Alice cerca lo Gnomo per casa pronta a trovarlo mentre si sbeve lo sgorgatutto o smonta il computer... Invece è seduto in camera, con aria seria, ed osserva una vecchia foto, cascata da chissá dove.
C'é Alice, che tiene stretto un nugulo di palloncini.

Lui sorride, poi la guarda un po' sorpreso e dice: "Mamma ha preso le nuvole!"

La cosa buffa é che lei se lo ricorda quel momento della foto, sulle scale della loro topaia a broccolino. E in quella foto lei pensava a lui, quando lui ancora non c'era. Eoni, millenni, secoli prima che lui arrivasse.


Sí, Gnomo, mamma ha preso le nuvole.

Alice nuvolizzatrice



P.s. Poi vabbe', tranquilli, che 30 secondi dopo  l'Ungaretti di casa cantava la canzone della banana e tutto era tornato alla normalita'...

Wednesday, November 25, 2015

Non e' un paese per intolleranti al lattosio

Alice ha imparato alla creche i segreti francesi dell'alimentazione e dello svezzamento dei nani.
Ecco qui un compendio etnologico comparato del tutto incompleto e inadeguato:

In Italia, patria della pasta, si parte dalle creme di farina e le verdurine, poi piano piano si aggiunge roba secondo un rigorosissimo calendario basato sulle stagioni, i cicli lunari e i flussi migratori dei cetacei. Tipo che c'è un momento per la mela e un momento per il fico, o il caco o il cavolo verza, e guai a sgarrare.
Tutto ė frullato, sminuzzato e cremoso. Se il bambino non mangia potete agevolemente dargli la passata per via endovenosa

Negli Usa, patria della libertà, fate come cavolo vi pare! Tipo che Alice era andata dal pediatra che a 5 mesi le aveva detto: "Donna, poi cominciare con la roba solida. Pezzetti. Di quel che vuoi, quel che mangiate voi lo date pure a lui"
"Scusa, ma se io mangio bagna caoda e peperoncino calabrese?"
"Allora pure tuo figlio, cosi' si abitua!"
"..."
" vabbe'... Cerca magari di ridurre sale e fritti, ecco. Mangia sano, dai! Ma ad ogni modo, mangera' quel che mangiate voi per i prossimi 18 anni di vita, quindi tanto vale cominci subito a farsi le papille gustative!"

In Francia? In Francia e' di nuovo tutto un frullare di verdure ma con un'eccezione: il formaggio.
Alice vede bimbi di 11 mesi sgranocchiare brie, camembert, fromage blue e gouda.
A quelli ancora senza denti ogni giorno viene servito ALMENO uno yogurt e ALMENO un formaggio cremoso.
Il Formaggio e' il bene, le farine sono il male. Ci sono bambini di un anno che non hanno mai assaggiato la pasta, per dire, e Alice si chiede come fanno a vivere.

Nella piramide alimentare francese la base e' il lattosio.
Se tagliate un bambino francese ne sgorghera' brie.
Secondo le leggi del pensiero logico, quindi, il vero fantasma formaggino era francese, ed era le phantasme petit fromage.


Quindi Alice adesso, per favorire l'integrazione culturale dello Gnomo nel mondo dell'Ecole, dentro la schiscetta gli ficca pure un mini brie.

Alice formaggiatrice

Friday, November 20, 2015

si ricomincia

Lo Gnomo torna all'Ecole dopo la quarantena preventiva. Abbiamo sfondato il muro delle due boccette di amoxicillina, ora confidiamo di aver sconfitto l'infezione polmonare e aspettiamo che il Guru Prenumologus ci riceva.
il Grinta incomincia la ricerca di un lavoro per l'anno prossimo (un lavoro?! Si, un lavoro! Dopo 30 anni a fare lo studente ritiene di essere pronto, se qualcuno se lo piglia... a voi non serve un economista teorico? No? Sa fare pure un guacamole da paura!).
Alice ritorna alla creche, dentro la stanzetta piena di bebe'. Che alle volte sono carini e profumanti. Alle volte sono urlanti.
Tutti.
Assieme.
La colonna sonora dell'inferno, sappiatelo, e' esattamente cosi'. 5 cosini tra i 3 mesi e gli 11 mesi che urlano a pieni polmoni in una stanza di 10 metri quadri.

Alice e' andata alla visita del medico del lavoro che le ha detto:
"Ma te lavori in creche?! Allora facciamo anche il test dell'udito, che il pianto dei bambini e' molto peggio del martello pneumatico del cantiere..."
"Vardi che ho 34 anni, dottore, non mille e tredici... ci sento!"
"Seee seee... dite tutte cosi'..."
E infatti vien fuori che sta gia' diventando mezza sorda da un orecchio. Il destro. Che e' quello dentro cui le urlano i bambini.
D'ora in poi le cose importanti ditegliele nell'orecchio sinistro... per le cazzate, i commenti inopportuni, le idiozie razziste e il populismo c'e' il destro. Cosi' magari un po' di boiate si disperdono le vento e a lei non viene la colite spastica...

Alice aggiornatrice

P.s. grazie, a tutti voi, di cuore, per i commenti precedenti, mo' rispondo eh, giuro!!


Saturday, November 14, 2015

Le ultime ore Alice e il Grinta le hanno passate online, tra giornali, skype, telefonate, messaggi... e purtroppo facebook.
Alice e' convinta che su facebook pure Gandhi probabilmente sarebbe stato un troll tamarro.
Perche' su facebook la gente tira fuori davvero il peggio di se' e scrive cose che probabilmente non avrebbe mai il coraggio di leggere ad alta voce.
E cosi' su facebook, mentre i morti sono ancora caldi gia' c'e' chi se ne appropria e prepara i forconi, ci sono vagonate di rigurgiti xenofobi, inneggiamenti al linciaggio, interpretazioni complottistiche e nel complesso tantissime minchiate di nucleare potenza (perdonate il francesismo).

Alice non sa niente. Ma proprio niente eh.
Sa solo che tra qualche giorno lo Gnomo ritornera' nella sua Ecole montessori, dove oltre il 60% dei bimbi e' arabo, dove le mamme sono velate e i papa' non mangiano maiale.
Il suo augurio per quei papa', quelle mamme e i loro bimbi e che possano trovare, lungo la strada, gente illuminata e razionale e non il coro rabbioso e razzista che si leva dalle bacheche italiche di facebook e da alcuni giornali raccapriccianti. Il suo augurio e' che trovino sul loro cammino persone che comprendano e sappiano che l'ISIS non e' l'Islam, che i musulmani non sono i terroristi. Si augura che possano camminare al sicuro, senza temere gli insulti e le accuse, e che venga riconosciuto anche a loro il diritto di essere in lutto per questa citta'.

Alice auguratrice


P.s. Ora lascia precipitosamente l'arena di facciabuco e si scollega perche' e' anche sicura che tra non molto arrivera' l'orda successiva.
Quella de:
"se piangi un lutto sei uno stronzo perche' non piangi gli altri 10mila che avvengono nel mondo".
Quella de:
"Si si, Parigi, le candeline, tutti a piangere eppero' in Indocina/Congo/Indonesia/nel cucinino di mia nonna/ tra i pigmei... quelli mica li piangiamo eh..."
Un po' come andare da qualcuno a dirgli "Sai son triste, mia zia ha il cancro" E sentirsi rispondere: "Eh, certo certo, eppero' la sorella della mia vicina di casa e' in coma,  un amico di mio cugino ha avuto un incidente bruttissimo in moto e all'ospizio e' pieno di gente che moribonda!"

Ecco, quelli a questo giro Alice se li evita, che gia' le era partito un embolo a gennaio scorso...


Friday, November 13, 2015

Stiamo bene.
La toperie e' lontana dal centro, dal caos, dalla follia e dai morti.
Tutte le persone a cui vogliamo bene sono al sicuro e in casa.
Siamo fortunati.

Altro al momento non c'e' da scrivere.

Alice.

Thursday, November 12, 2015

L'ospedalè Francesè

Per una serie di sfortunati eventi Alice porta lo Gnomo al pronto soccorso pediatrico, dove passano assieme 5 ore uno abbracciato all'altra, ritratto vivente della cozza e dello scoglio di Verga.

Dell'ospedale pediatrico Alice ricorda principalmente due cose:

1) L'orda di bambini di ogni età e colore TUTTI rigorosamente nudi, con addosso solo il pannolino, che pascolano in sala d'attesa (tra cui lo Gnomo)... Sembrava di stare sul set di una pubblicità della P@mpers o della Benett0n.
(Se il bambino ha febbre, dopo il primo giro in triage le infermiere ti ordinano di spogliarlo interamente e di lasciarlo cosí, a prender fresco per favorire l'abbassamento della temperatura. Essendo il 70% dei bambin presenti affebbrati (si dice affebbrati?!?) il risulato è uno spogliatoio affollato da tanti mini-lottatori di sumo).

2) La dottoressa che dopo aver guardato le fresche lastre dei polmoni dello Gnomo per valutare se c'era o meno un'infezione le dice: "visto che non ho lastre pregresse ho guardato delle immagini su google, e comparandole con la lastra di tuo figlio ho tratto le mie conclusioni".
Quindi l'esimio dottor Google image ha dichiarato che lo Gnomo ha un infezione polmonare al lobo sfigato, e antibiotico sia.

Alice, che ha la verve di una larva e l'ottimismo di Leopardi,  è esausta.
Lo Gnomo in compenso si è ripreso, sta sfebbrato, e soprattutto privo di spasmi febbrili (li mortacci sua, lei ha perso tipo 20 anni di vita e per poco non le veniva il ciuffo bianco di Crudelia deMon dall'ansia!), ha smesso di vomitare come la bimba verde e rugosa dell'esorcista, ha ricominciato a mangiare come Obelix, a cantare e persino a litigare con Emune, il nuovo coinquilino.  E sta di là beato a creare Stoneage e cerchi nel grano organizzando le macchinine sul tappeto e a cantare row row your boat... mellily mellily mellilyyyy (si vede che l'ecole bilingue inizia a contagiarlo...)

Alice invece sta ancora cercando di ripigliarsi ed ha non pochi residui del Vomi-geddon da gestire.. Tipo, ma come diamine si lava un cuscino Ikea?!

Alice ospedalizzatrice

Monday, November 9, 2015

Alice e lo Gnomo alle volte giocano all'Eco del Monte.
Uno dice una roba e l'altro la ripete.
Ad infinitum.

"Treno"
"Teno"
"Treno"
"Teno"
"Treno"

"Trreno"

...

Ha detto treno.
Con la erre.
...
...
Una inequivocabile erre arrotata.
Una erre moscia.

Oddio.
Ma allora e' vero.
Ha davvero un figlio francese.


Alice francesizzatrice



Wednesday, November 4, 2015

The Parisianer

Al New Yorker lei ci si era abbonata appena arrivata a Broccolino, perche' le avevano detto che le avrebbe fatto bene leggerlo, che dentro c'erano sempre non solo articoli ma anche racconti e storie brevi.
Lei lo prendeva in mano ogni settimana e ci piangeva sopra, che ai tempi manco sapeva come chiedere dove stava il bagno, figurarsi leggersi roba di autori contemporanei... si consolava con l'ultima pagina, quella delle vignette.
Pero' ogni anno aveva rinnovato l'abbonamento, ed ogni anno andava un po' meglio.
Ed ogni settimana era bellissimo trovarselo dentro la buca perche' aveva sempre delle copertine strepitose.
Quando hanno sbaraccato la topaia ammerigana dentro c'erano circa 45 chili di New Yorker, tutti impilati sbilenchi... Impossible portarli via, il Grinta era stato categorico: "Gia' viaggiamo con 38 scatoloni di libri per bambini e albi illustrati al seguito... pure i giornali no!"
Allora Alice si era messa li', li aveva selezionati e aveva strappato le copertine piu' belle, per portarsele via.
Perche' le copertine del New Yorker sono vere e porprie opere d'arte (le potete guardare qui).
Sono di carta fragile, lucida ma leggera leggera. Sono da qualche parte, chissa' dove nella toperie, che aspettano l'avvento del Giorno Impossibile, quello in cui Alice si decidera' a comprare delle cornici e ad appendere della roba ai muri come una persona matura invece che appiccicare poster con il patafix e lo scotch manco avesse ancora 15 anni.

L'altro giorno passeggiava per Pari' ed ha scoperto una mini mostra, in cui
diversi illustratori hanno creato, ispirati appunto dal new Yorker, delle copertine per un immaginario Le Parisianer.
Ecco qui quelle che le son piaciute di piu':









Adesso pero' ci ha preso gusto e le piacerebbe tanto che qualcuno replicasse, importasse e si mettesse a creare le copertine del Torinesianer, con la mole, i Murazzi, i tori verdi e il Balon!

Alice copertinatrice


Tuesday, November 3, 2015

Pre-Halloween:

"Gnomo, c'e' la festa alla tua ecole, e ti puoi travestire da tutto quello che voi! Pensa che fico! Cosa vuoi essere? Un cane?"
"No".
"Un gatto?"
"No".
"Un dinosauro?"
"No".
"Un coccodrillo?"
"No".
...
"Gnomo, sto a corto di idee... varda che se non mi tiri fuori qualcosa faccio due buchi in un lenzuolo e ti mando a fare il fantasma formaggino..."
"io treno"
"Come?"
"Io treno!"
"Vuone essere un treno?"
"Ti".

...

Uno scatolone, due pennellate e una mini-torcia di decathlon  piu' tardi:


(E si', il faro frontale era una pila lampeggiante funzionante!)

Ecco a voi il treno per Hogwarts delle 7.50, al momento in cerca del suo binario 9 e 3/4...


Alice trenizzatrice
(Ma la prossima volta fantasma formaggino e via!)

Sunday, November 1, 2015

Una breve postilla, ancora sul Sior Estivil ma non solo

Ovvero di come  una risposta ai commenti...  divenne un post!

Una cosa che Alice ha imparato, lavorando tra i bambini in 3 diverse nazioni, è che gran parte di ciò che lei credeva universale e inciso nella pietra è in realtà arbitrario, culturale, mutevole e vaporoso.
Dalla cannottiera della salute ai ciucci, dallo svezzamento all'educazione al sonno, dal livello di contatto fisico accettabile o di autonomia auspicabile, dal doudou al dentifricio con o senza fluoro... È verissimo tutto e il contrario di tutto, e per ogni validissima teoria educativa e pedagogica che si può abbracciare ne esiste una ostinata e contraria, altrettanto abbracciabile.

Ed alla fine della fiera la cosa che lei trova bella e affascinante del lavorare con i bimbi è proprio quello, ovvero che esistono ben pochi pilastri universali e immutabili, che ogni bambino è unico, che ogni famiglia funziona a modo suo, che lei impara roba Ogni. Singolo. Giorno.
Siete per il cosleeping fino ai tre anni o per l'Estivil a partire dalle sei settimane?
Fate allattamento ad oltranza, o siete partite da subito di latte artificiale?
Vi lanciate in uno svezzamento con pappine oppure vi affidate all'autosvezzamento e date pezzettini e pezzetti?
Spannolinate ai 7 mesi o aspettate i 4 anni?
Fa uguale, purchè funzioni per voi e siate una famiglia serena! Che alla fine l'importante è che siate soddisfatti della vostra scelta e che il vostro bimbo cresca bene.

Alice vorrebbe  piu' indulgenza e piu' serenita' verso chi fa scelte diverse con i propri figli, vorrebbe che si posassero le armi, si terminassero le crociate tra madri e magari si stilasse un patto di non belligeranza tra visioni educative diverse... anche per questo le erano tanto piaciute queste foto qui!


Quel che provoca dei problemi ad Alice, appunto,  è il lavoro. Nel senso che lei a casa fa come je pare, ma al lavoro mica son figli suoi... E al lavoro al momento l'educatrice Italiana che è in lei fa a pugni con quella Francese che come un alien le cresce dentro... E prende per i capelli quella Americana.

Alice educatrice (con crisi di identita' e di appartenenza nazionale)

P.s. Grazie a tutti i commenti, ma soprattutto a  Licia e Valeriascrive perche' si, alla fine quel che conta e' l'equilibrio e la serenità che uno trova!



Wednesday, October 28, 2015

Estivil era francese

Oh, voi, madri italiane, con i pargoli che a 4 mesi come a 3 anni non vi fanno dormire!
Il problema e' geografico, sappiatelo, perche' in Francia ogni bambino, a partire dai 3 mesi, DORME.
E quando Alice dice DORME sta parlando di un minimo di 6 ore per notte filate senza scassare i marroni a nessuno.
In francese si dice che "Il fait ses nuits" Fa le sue notti.
Fare le notti e' vitale, fondamentale. Se il bambino non fa le notti la colpa e' dei genitori perche' i bambini francesi sono biologicamente programmati per dormire.
Lo conoscete Estivil, no?
E' quello del magico metodo per far dormire i bambini, che, a volerlo riassumere alla carlona suona piu' o meno cosi':
"Prendete un bambino, diteje buonanotte, mettetelo dentro una stanza e chiudete la porta. Riaprite la porta l'indomani mattina"

Estivil dicono sia nato in Spagna, ma Alice non ci crede. Quello era Francese fino al midollo, profumava di camambert e nascondeva la baguette sotto il cuscino!
Qui in Francia il metodo Estivil si chiama "la norma".
Qui in Francia se un bimbo piange in culla per 20 minuti non e' perche' sta pensando che i genitori sono morti e lui e' orfano e solo in una landa desolata, ma e' perche' deve "scaricare le energie per rilassarsi, poi dorme". E" 'na roba energetica, ecco.

Con questa interpretazione del pianto del bambino i francesi quindi restano imperturbabili e sereni mentre i pargoli diventano cianotici, ululano rabbiosi, si sgolano dimenandosi come carapaci ribaltati.
 E quando esausti ed esanimi si addormentano riversi dichiarano "aveva proprio bisogno di piangere un pochino...".
I francesi si evitano vagonate di sensi di colpa e si assicurano lunghe notti.

Alice invece ci ha degli scompensi mica da poco.

Alice addormentatrice.

Monday, October 26, 2015

10 Libri di cacca

Come purtroppo sanno tutte le sue amiche con prole compresa tra gli 0 e i 9 anni, Alice ha una passione per i Libri di Cacca.

Secondo lei ognuno dovrebbe avere almeno un Libro di Cacca in casa, perche' davvero ci sono giorni che risollevano tantissimo il morale!
Quindi Alice vi lascia qui, non richiesta, una meravigliosa Bibliografia di Cacca (suvvia, non ringraziatela! Non c'e' bisogno!).

Chi me l'ha fatta in testa

La Bibbia fecale, il primo e inimitabile capolavoro nell'immenso mondo dei libri di cacca!
Ci sono dentro tantissime cacche, descritte minuziosamente e con poesia (tipo che quella di capra sono "graziosi gnocchetti color cioccolata"),  e MAI la parola cacca.
La piccola talpa si ritrova sto tortone sulla capoccia e cerca di capire chi sia stato a farglielo... Gli altri animali fanno ciascuno una dimostrazione della loro produzione fecale per discolparsi, ma per fortuna lei trova un paio di mosche, espertissime in materia, che dopo una rapita analisi le spiegano che e' stato Gianmaria, il cane del macellaio! Evito lo spoiler, ma il finale merita...


 Le ça

Intraducibile, credo, ma geniale!
La mamma trova "ça" (questo) sul tappetto, e il bimbo spiega che, si', e' " le ça". La mamma lo prende e lo butta via, il bimbo lo cerca, la mamma piega che ha tirato lo sciaquone e non c'e' piu'... Lui si dispera perche' voleva giocarci, con "le ça", e la mamma e' stata davvero davvero cattiva... poi per fortuna, solo nella sua stanza, ritrova il suo amato ça: il chat, il gattone di casa (il vero autore della cacca sul tappeto).











Le cacche del coniglio

Fa parte di una serie (c'e' anche la pipi' di qualcun'altro, Alice pero' non se lo ricorda bene...).
Il coniglio fa un mare di cacche che confondono gli abitanti della citta', ma soprattutto non si ferma mai, mangia e caga, caga e mangia e presto l'intera citta' e' invasa da cacche di coniglio... gli animali, scocciati, lo gettano dentro un dirupo. Da cui ne uscira', imperturbabile, colmandolo di cacche.

 

 

 

Le puzze dell'elefante


L'elefante fa puzze a tutto spiano!
Le fa nella piscina e l'acqua diventa tiepida e piena di bolle, le fa per strada e non si respira... ma e' soprattutto alla notte che fa un sacco di puzze rumorosissime! Gli animali, stufi di passare le notti in bianco per sto scorreggione, lo cacciano dalla citta', ma senza di lui e' tutto silenzioso e noioso.
Tornano allora a riprenderselo, e lo mettono a gonfiare palloncini con le scureggie come nei migliori film da cinepanettone!





1, 2, 3, Cacca


La cacca e' fondamentale anche per la matematica!
Ecco un counting book di cacche, ciascuna differente.













Everyone poops   & The gas we pass

Tutti fan la cacca e' semplice, interessante, bizzarro... ad Alice piace soprattutto per le illustrazioni!

E come lui anche il secondo, dello stesso autore, che questa volta si cimenta nella spiegazione e illustrazione delle scorreggie.









L'incredibile storia di Lavinia

Lavinia e' una piccola fiammiferaia dei giorni nostri. E' Natale ed e' li' tutta sola e infreddolita quando una limousine si ferma inchiodando e ne esce una tizia un po' stramba, una fata, che le dona un anello magico. Lavinia prova a chiedere alla fata cosa faccia di cosi' magico questo anello e quella, risalendo in macchina e sgommando via le urla dal finestrino: "Trasforma tutto in caccaaaa!" 
Come dono e' ben stambo, ma Lavinia e' una ragazzina intraprendente e sapra' usare il potere dell'anello in suo favore.






Il trattamento Ridarelli

I ridarelli non si sa davvero come siano fatti, ma si sa cosa facciano:
Quando un adulto non e' gentile con un bimbo, fa il prepotente o non mantiene una promessa ecco che i ridarelli si organizzano per dargli il loro "trattamento", ovvero una cacca di cane appositamente posizionata lungo il percorso, come punizione per la loro scortesia verso i piu' piccini.
Quindi, se pestate una cacca, fatevi qualche domanda...

La cacca, storia naturale dell'innominabile

Infine, per gli amanti delle opere enciclopediche ecco qui un libro bellissimo sulle varie bizzarrie legate alla cacca (chi la fa piu' grande, chi la fa piu' piccola, come mai le balene la fanno rosa, e pure galleggiante come un bel iceberg confetto...)








Buona cacca a tutti,

Alice lettrice

Thursday, October 22, 2015

Tic TAC II

Come realmente ando' la giornata del Tic TAC:

Arrivati al centro con lo Gnomo assonnato e un po' famelico la tizia dell'esame lo guarda, sembra ottimista e spiega:
"In realta' l'esame dura 3 minuti netti: lo si sdraia sul lettino, il lettino si alza, entra ed esce dal tunnel vorticante di raggi 2 volte ed e' fatta. Se riuscissimo a farlo senza anestesia sarebbe meglio per tutti... facciamo che lo sdraiate li' voi gli state accanto e proviamo..."

Tutti ai posti di manovra, lo Gnomo si lascia sdraiare, braccia in aria, mentre Alice e il Grinta cantano Sergio Endrigo con passione... Il lettino si alza, si sposta... tutto bene... e poi compaiono dei laser rossi che disegnano la griglia del giochino del Tris sul petto dello Gnomo e lo Gnomo, che si vede ha gia' visto troppi film con sparatorie a raggi laser, si issa sul lettino, si avvinghia e urla un qualcosa che potremmo tradurre con:"Sti-Cazzi-Non-Mi-Avrete-Vivo-Mai!"
"provate ad addormentarlo" dice la tizia dell'esame rinchiudendo Alice e lo Gnomo (avvinghiato al collo che urla tutto il suo sdegno nel timpano sinistro) dentro uno sgabuzzino di un metro quadro al buio... Alice riesce pure nell'impresa, ma come tornano nella stanza lo Gnomo sente odor di radiazioni e si risveglia piu' disperato che mai.
Intanto a furia di tentativi e Sergio Endrigo e' passata un'ora.
"Eh, niente, allora facciamo l'anestesia"
Alice si aspetta qualcosa da bere, o da inalare... invece la tizia arriva con una siringa di gel che spara direttamente tra le chiappe dello Gnomo (che non apprezza nemmeno un po) e che poi tiene li' pinzandogli il deretano con una mozza di wrestling per circa 5 minuti. Poi lo Gnomo crolla, russando e con la bolla al naso come un manga.

Esame fatto, 3 minuti e via.
"Adesso pero' non puo' mangiare o bere per le prossime 5 ore, mi raccomando..."
...
"E poi non lasciatelo solo, manco seduto, perche' sara' peggio del peggior ubriaco, rischia di spataccarsi e farsi male!"

Lo Gnomo passa il pomeriggio a cadere di faccia. Da seduto.
Alle 19.00 sembra andare meglio.
Tra le 20.00 e le 21.00  vomita 5 volte, una di quelle robe da esorcista professionale (sarebbe stato il momento perfetto per un rappresentante della vaporetto... la serata ideale per una dimostrazione in casa! Dove sono i venditori porta a porta quando servono?!).

Il giorno dopo lui sta un fiore.

Alice si deve ancora riprendere.

Monday, October 19, 2015

Tic TAC

Domani alle 10 del mattino lo Gnomo ha la TAC di controllo per verificare quanto e' diventato meraviglioso il suo lobo polmonare single, quello che e' cresciuto e (si spera) ha occupato tutto lo spazio lasciato dalgi altri due lobi lavativi e sbilenchi.
Alice e il Grinta ci vanno abbastanza sereni, che insomma a tutti i controlli i medici manco se ne accorgevano, che lo Gnomo ci aveva un polmone con dei lobi in meno.
 Ci vanno sereni ma pronti ad una giornata delirante perche' le indicazioni per la TAC sono le seguenti:

-Il bambino deve essere a digiuno da almeno 6 ore.
-Il bambino deve essere stanco, tanto stanco. Perche' per ficcarlo dentro il tubone occorre addormentarlo, e visto che e' piccolo avra' una anestesia lieve lieve lieve... occorre che sia bello sfiancato perche' se si risveglia nel tubono a meta' dell'esame e' un casino.
-L'esame sara' alle 10, ma voi dovete essere qui per le 9. il tempo di permanenza nel tubo variera' tra l'ora emmezza e le due ore.
-Portatevi un esorcista per l'attesa.

Insomma, se domani sentite ululati furenti e indignati levarsi dalle parti di Parigi Sud e' lo Gnomo che fa il TACChino, ecco.

Alice TACchinatrice

Thursday, October 15, 2015

Del perche' il Metodo Montessori ad Alice fa Cagare 1

Tratto dalla riunione alla Scuola Montessoriana dello Gnomo:

"I libri per bambini devono essere realistici. Se c'e' come protagonista un coniglio allora deve mangiare delle carote, non andare a scuola. Se volete condividere alcuni dei vostri libri a scuola va brne. Ma mi raccomando, solo libri che raccontano store realistiche, di vita vera, o che contengono informazioni utili"

Perche?!?

"Perche' il bambino di 2 ai 6 anni sta ancora cercando di capire la realta', di comprendere il mondo attorno... elementi immaginari lo confondono e non lo aiutano a comprendere!"

...

Lo sentite lo sciacquone? Hanno appena preso 60 anni di pedagogia e 100 anni di albi illustrati e li hanno gettati nelle fogne...

Alice ringhiatrice (che se le toccano i libri per bambini e gli albi illustrati le parte l'embolo e si trasforma in Adriano Pappalardo)

Monday, October 12, 2015

Smart-phone vs Dumb-girl

Lei.
Lei che per mesi e' restata senza cellulare, che ha vissuto felice e incosciente nel suo universo parallelo in cui erano ancora anni '90 e se arrivava tardi agli altri toccava semplicemente aspettarla.
Tie'.
Che roba impensabile, aspettare qualcuno!
Lei che non ha google map, e che quando vaga per Parigi si fa le cartine sbilenche su foglietti di carta, chiede a sconosciuti e si perde allegramente.
Lei che non instagramma, non wazzuppa, che ancora non ha capito cosa l'e' sto google+ che ogni tanto la importuna.
Lei che l'ultimo cellulare era un nokia-mattoncino, di quelli con cui han fatto la muraglia cinese, con dentro lo snake, con il T9 che non andava e per cui ci impiegava 20 minuti a scrivere "ho perso l'autobus ma sto arrivando". Quando aveva inviato il messaggio il destinatario era gia' invecchiato.
Lei che era mono-digitale perche' il telefono lo usava solo con l'indice. Pip. Pip. Pippi. Pip.
Lei.
Lei ha un nuovo telefono.
E per la prima volta e' uno smart-phone.


Ed ora si ritrova (non di sua volonta') catapultata nel 21esimo secolo.
Ma lottera'.

Alice telefonatrice  (e galeotto fu il Grinta, che stanco di perderla in giro comparve a casa con telefono, tesserina e contratto!)

Thursday, October 8, 2015

Non e' un paese per sistemi immunitari deboli!

Negli Stati Uniti era sufficiente che un bambino avesse sue linee di febbre, o il moccio troppo verde, perche' venisse considerato "malato" e venissero chiamati i genitori.
Hop, fuori dalla classe e divieto di tornare prima di almeno 24 ore senza febbre, vomito e diarrea.

In Francia no.
In Francia i bambini arrivano a scuola e la mamma dice: "ieri sera aveva 38.7, gli abbiamo dato la tachipirina, e oggi e' un po' cosi', ancora sui 37.8... bon, amore mio, ciao, mamma va!"
E te lo lasciano li'.
Un bambino di un anno con la febbre.
Oppure: "Il dottore ha detto che e' laringite... fa un po' fatica a mangiare e bere, e bisogna fargli lavaggi nasali ogni ora circa. Vabbe' io devo scappare ci vediamo alle 18.00!"
La mamma parte e te resti con un cosino di 7 mesi che tossisce come un ottuagenario minatore tabagista.
I bambini, per legge, sono ammessi a scuola con febbre, vomito, gastroenteriti, rinofaringiti, varicella, rosolia e chi piu' ne ha piu' ne metta. Sta alla valutazione del genitore se mandarcelo o meno, ma se lo manda, la scuola se lo tiene.

Negli Stati Uniti una maestra non e' autorizzata a somministrare manco un tic tac o una vigorsol, pena denunce e morte.
In Francia, nella sala da bagno della creche c'e' una intera farmacia: tachipirina, fialette per il naso, aereosol e pasticche al plutonio... ma anche granuli omeopatici e pomate all'arnica.

Alice guarda perplessa quest'orda di bambini (malati) che si contagia perennemente a vicenda, e soprattutto che le smoccolano addosso, le starnutiscono in faccia, la ricoprono di arabeschi di muco, si ficcano entrambe le mani in bocca e poi le massaggiano le guance. Li guarda e oltre al loro, sopra loro e tutto intorno a loro vede i 24 milioni di germi e batteri e virus che affollano la stanzetta dove restano tutti assieme per circa 10 ore al giorno.
E incrementa il numero di spremute d'arancia giornaliere, nella speranza che il suo sistema immunitario regga l'attacco.

Sono pazzi questi francesi!

Alice ammalatrice



Wednesday, October 7, 2015

Pimp my ride

Alice lo guardava su MTV... queste macchine catorcio su cui immancabilmente mettevano millemila televisori al plasma, 23 gadget inutili (tipo la piastra per capelli nello specchietto retrovisore o una piscina per cani nel cofano) e delle colorazioni astruse.
 

Ora lo guarda in versione 1:50, nel salotto di casa sua.





Alice pimp-my-ride-itrice

Monday, October 5, 2015

un weekend a due!

Alle due di notte del venerdi' il Grinta spignattava in cucina perche' doveva finire di preparare e invasellare 20 chili di ragu'.
Alle 4 del mattino, ormai sabato, si svegliava, preparava le valigia e partiva per l'Itali', dove si celebrava il super-compleanno della Socera in Pompa Magna (affitto di locale, razzetti sulla torta ed extravaganza di palloncini inclusi!).
E lo Gnomo ed Alice?
Loro passano il weekend entrambi febbricitanti, alternando momenti letargici nel lettone a deliri ipercinetici (quell'oretta in cui la santa Tachipirina abbassava effettivamente la febbre di qualche grado) in cui fanno il salto degli ostacoli in salotto con i cuscini e le scatole di cartone.
Si nutrono di torta allo yogurt, minestrine e verdure bollite, si scambiano fazzoletti smocciolati e pian piano creano un soffice tappeto itinerante di kleenex appallottolati, tante ninfee stropicciate che, un po' come le alghe di Milano Marittima, alla domenica sera hanno preso il sopravvento, arrivano alle ginocchia dello Gnomo e tocca usare le ciaspole.

Allo Gnomo viene diagnosticata una Bronchiolite, che diciamolo, sembra la malattia di un puffo o di un barbapapa'. Ad Alice invece un attacco di tosse da foca dei suoi e un po' di febbre perche' insomma, senno' finiva che lo Gnomo le faceva fuori tutta la tachipiriña e allora che gusto c'era!
Il Grinta ritorna al lunedi' per pranzo e li trova entrambi smocciolosi e cisposi.
"L'importante e' che ci sia il ragu', amore, poi tutto il resto si aggiusta!" dice accarezzando i suoi vasetti di idromiele...

Alice weekendizzatrice

Wednesday, September 30, 2015

la panca dei bimbi perduti

Trovata dentro un parco.
Dannatamente poetica.
Omaggio a Peter Pan... e all'efficenza franscese'!

Monday, September 28, 2015

Del perche' lo Gnomo va all'Ecole

Al di la' del fattore economico (che comunque e' vero, ad Alice non la pagano tanto, ma quei soldini che le danno non son mica del Monopoli eh, e lei ci puo' accattare un sacco di parmigiano, di albi illustrati bellissimi e di biglietti del tegevve per andare e tornare dall'Itali') insomma, al di la' del fatto che se si e' in due a lavorare si stringe meno la cinghia, ci sono altri piu' validi motivi  per cui hanno deciso che lo Gnomo avrebbe cominciato la scuola. Sicuro che voi potete pure vivere senza saperli, ma Alice li mette qui soprattutto per se' stessa, come promemoria per quando ogni tanto le piglia lo sconforto e la attanaglia il dubbio amletico, ecco.

Lo Gnomo va al nido perche':

1) Perche' Alice e' una nido-zista e crede fortemente che prima di essere forme di vita intelligenti (e infatti, lei e' una forma di vita ma mica poi cosi' sagace eh...) noi si sia animali sociali, e che soprattutto i piu' piccini debbano stare a rotolarsi tra di loro, prendersi a mazzate, imparare a volersi bene, passarsi germi e pidocchi, baci bavosi e morsi passionali, capocciate, tirate sul naso e abbracci consolatori.
2) Perche' Alice e' una nido-zista e troppa mamma tanta mamma solo mamma poi lei ha paura faccia pure male. Perche' mamma appunto ce n'e' una sola, ed e' stratosferica, eh, ma gli esseri umani sono al momento attorno ai 7 miliardi, ed e' bene imparare a relazionarsi con almeno una manciata di questi, ecco. E imparare a fidarsi, a prendere le misure, a scoprire che pure senza la mamma, che e' una sola ed e' strastosferica, si sta bene lo stesso e anzi ci si diverte persino.
3) Perche' e' una nido-zista, e sebbene inondi i pavimenti con giochi d'acqua e travasi,  si riempia il soggiorno di farina e pasta di sale, imbratti i muri con schizzi di pittura,  sebbene costruisca trafori del Frejus di cartone, inventi menate con i tappi del latte, concerti con le bottiglie e le lattine vuote, sentieri astrusi per il corridoio con le mollette e i biglietti del treno usati... insomma, resta il fatto che un nido ha dentro un sacco di cose assai fiche che in casa non ci sono.
4) Perche' e' una nido-zista, e sa che sara' una buona lezione anche per lei, da mamma, doversi fidare, allentare la presa e lasciarlo tra le braccia di un'altra. Anche se piangente. Almeno all'inizio.
5) Perche' e' una nido-zista ed anzi, pensa che lo Gnomo sia persino un po' "in ritardo", e che se fosse riuscita a trovargli un posto in creche l'anno passato sarebbe stato meglio e piu' facile per lui.
6) Perche' e' una nido-zista, l'ha detto? Si?


Alice nazi-nidizzatrice

Saturday, September 26, 2015

Baby (minimalist) Corner


Alice perplimatrice (che ha finito per cambiare lo Gnomo per strada invece che sulle piastrelle accanto all'immondizia...)

Thursday, September 24, 2015

Clean up face

Alice: "Grinta, pulisci la faccia dell Gnomo che sia caduto come Obelix dentro un alderone di pasta al pomodoro ed ha sugo pure dentro le orecchie...''
'Grinta: 'Tranquilla, ci penso io!''



Grinta prende un tozzo di baguette, lo sfrega sulla faccia unta e pomodorosa dello Gnomo con movimenti rotatori alla Karate Kid... E poi se lo mangia.


Che noi non si butta via niente.

Alice grintizzatrice



Tuesday, September 22, 2015

Il Mio Regno Per un Doudou

Benvenuti in Francia, patria della baguette, del formaggio puzzoso, del croissant... e del doudou.
Dicesi Doudou un fantoccio, un babaccio ma alle volte anche solo un pezzetto di stoffa che ogni singolo bambino francese si ritrova nella culla alla nascita e che portera' con se' fino almeno ai 5 anni compiuti.
Nel resto del mondo si chiama, piu' noiosamente, oggetto transizionale (l'ha chiamato cosi' il Sior' Winnicott, quello dell'attaccamento eh, uno che che se intende, mica mi sorella!) ed e' quel feticcio che, quando siamo soli e angosciati, ci ricorda chi ci vuole bene.
Mamma non c'e', io sono e triste e sperduto e quindi mi consolo un po' tenendomi vicino qualcosa che mi ricorda la mamma.
Tutto fila.
Nel resto del mondo l'oggetto transizionale PUO' esserci come no, nel senso che mica tutti i bambini vanno in giro con la coperta di Linus.
In Francia il doudou e' imperativo.
Bisogna averlo.
Non si puo' vivere senza.
All'ingresso dell'Ecole, le maestre hanno richiesto il doudou dello Gnomo. Quando Alice ha spiegato che no, lo Gnomo non ha un Doudou l'hanno guardata smarrite.
Quindi Alice e' andata a casa ed ha meditato sul doudou.
Occorre trovare un dannato doudou.
Lo Gnomo ha effettivamente un lenzuolo (si', mio figlio e' Linus) con cui si addormenta, che trascina in giro per casa e che coccola quando e' stanco, ed ha un panda di peluche che stringe mentre dorme (e che, varda che culo, ispirato dalle sue amichette francesi lui ha chiamato... dudu'!).
Quando Alice tenta di convincerlo che dovrebbe portarselo in giro, il suo Panda, e tenta di metterglielo nello zaino, lo Gnomo la  guarda come fosse matta, si limita a riprendere il suo peluche, rimetterlo nel letto e coprirlo con una copertina.
Alice allora ripiega sul lenzuolo.
Che pero' e' troppo lungo, se lo da' allo Gnomo cosi' com'e' ci puo' impacchettare dentro 6 compagni di classe, e' come farlo andare in giro con un paracadute aperto ampresso, o una rete da pesca a strascico per acchiappare i tonni e le aragoste.
Quindi Alice fa una cosa che, se ci avesse pensato anche solo un secondo di piu', non avrebbe fatto: taglia il lenzuolino.
Di nascosto.
Prende le forbici e mutila l'oggetto transizionale dello Gnomo.
Roba durissima, da anni di analisi.
Poi chiede allo Gnomo se vuole portare il suo lenzuolino, che ora e' grande quando un klineex, all'Ecole.
Lo Gnomo si limita ancora una volta a guardarla come una matta, prende il mini-micro-lenzuolino e lo riporta nel letto, dove forse puo' tornare utile a Panda come perizoma o copricapezzolo.

E quindi niente, lo Gnomo e' l'unico bambino in suolo francese privo di doudou, cosa che fa agitare le maestre, perche' solo gli organismi monocellulari e i serial killer sono sprovvisti di doudou.
E allora Alice fa nuovamente una di quelle robe che, se ci avesse pensato anche solo un secondo di piu', non avrebbe fatto: Si inventa un doudou.
Cioe' porta alle maestre un peluche qualsiasi e afferma si tratti del doudou dello Gnomo.
"ah, bien, e' questo qui quindi?"
"Cerrrto, cerrrto. Lo adora!"

Al momento il doudou-farlocco sembra aver placato le maestre.
Ma da voi, ovunque voi siate, ce lo avete un doudou?!

Alice doudou-izzatrice

P.s. Piccolo omaggio alla memoria del lenzuolino. Vogliamo ricordarcelo cosi', durante il suo onorevole servizio in queste lunghe vacanze italiche, integro, versatile e smagliante!
Sui Monti
In Nave

In Campeggio

Sunday, September 20, 2015

Planned Parenthood

Tanto tempo fa, durante una conversazione con la tipella dell'agenzia delle adozioni che chiameremo Male di Inverno (ha un suo perchè, fidatevi), ad Alice venne fatto un commento che indicava chiaramente non solo come Inverno del Male fosse pro-life e anti-abortista (che buon per lei, eh, il mondo è bello perchè è vario) ma che stesse dando per scontato lo fosse anche Alice... Come a dire, "Mbè, se ti sei pigliata il nano di un'altra è palese che sei contraria all'aborto".
No, ma 'spetta un momento.

Perchè sì, per casa le sta scorrazzando e canticchiando un bimbo nato da un'altra mamma. Da una donna che ha scelto, liberamente e per sua volontà, di portare a termine una gravidanza non programmata e fare un piano di adozione per il suo bambino.
Alice è  - e sarà - grata a M. per il resto della vita e delle vite a venire.
 M. è uno degli esseri che solcano questa terra a cui deve di più, e ne ammira il coraggio, la lucidità, la forza d'animo e il cuore immenso. Alice è felice, e lusingata, e dannatamente fortunata perchè sa che M. (Ooh... e B! Che pure il bio-babbo qui fa la sua parte eh!) sarà non solo nella vita dello Gnomo ma anche nella sua e quella del Grinta.
E quando Alice quel giorno ha messo piede nella stanzettina travaglio dell'ospedale del Vermont ha visto, sul volto di tutte le persone coinvolte, il peso di questa decisione. Immensa. Bellissima e Terribile.
Detto questo, forse proprio perchè lei ci è entrata, in quella stanzettina di ospedale del Vermont, Alice è anche assai felice e sollevata che M. abbia potuto SCEGLIERE.
Che M. abbia DECISO di portare a termine una gravidanza, con tutte le implicazioni fisiche ma soprattutto psicologiche ed emotive del caso.
Alice, se M. avesse deciso diversamente, non avrebbe lo Gnomo da strapazzare e annusare, e lo sa bene.
Eppure (per Alice) è fondamentale che M. abbia potuto vagliare anche la possibilità di interromperla, quella gravidanza. E' fondamentale (per lei) che TUTTE le donne dell'universo mondo possano decidere quel che diamine vogliono fare del proprio corpo, che a nessuna venga imposto un parto, cosi' come a nessuna venga imposto un aborto.

Ci sono infinite discussioni scientifiche ma soprattutto filosofiche su quando nasca una vita, quando parlare di individuo, quando di mero ammasso di cellule. C'è chi ritiene si tratti di un essere senziente nuovo di pacca da subito, chi da ancora prima che si manifesti, chi al terzo mese, chi alla nascita...  Ognuno ha le proprie, legittime e personalissime idee, dettate da quel che la vita gli ha messo davanti, dal  proprio credo, a dallo sguardo che hanno sul mondo, sulla vita e la morte. E proprio perchè si tratta di idee, legittime e  personalissime, sarebbe bene lasciare che ciascuno faccia le sue legittime e personalissime scelte, in base al cuore, la pancia e alla testa che si ritrova, senza voler andare a decidere cosa deve succedere o meno nell'utero della vicina di casa, ecco.
Alice è per "ciascuno si faccia gli uteri suoi". E ci tiene che ciascuna possa scegliere.
E il fatto che Male di Inverno, che lavora per una agenzia di adozioni, abbia dato per scontato che Alice sia pro-life è una cosa che ai tempi la lascio' molto perplessa.
Quindi per compensare, ai tempi, fece una donazione qui, a Planned Parenthood.

Ad Alice piace, Planned Parenthood, perchè sono lì per tutti. E per tutto.
Interruzioni di gravidanza e problemi di infertilità; pillole del giorno dopo e  pervenzione dei tumori al seno; terapia di coppia e cura dei disturbi alimentari.
Non giudicano, non impongono, informano e mostrano TUTTE le scelte possibili. E in un paese senza sanità pubblica, in cui tutto si paga, e si paga CARO (un interruzione di gravidanza e' sui 1000 dollari, un parto, regolare e senza problemi, e' sui 35mila. Obama Care e' stato un cambiamento immenso, ma tipo nel 2012 c'erano 48 milioni di cittadini americani senza assicurazione sanitaria) ecco, in tutto questo gran casino loro sono un po' come un faro nella nebbia.
Al momento Planned Parenthood e' a rischio, visto che si parla di azzerare i fondi federali.

Se vi va, donate. 
E se non vi va, tranquilli, va bene uguale.

Alice donatrice

Thursday, September 17, 2015

Ce ici n'est pas un broccolo

Santa Pazienza ha velleità da interior design.
Al secondo giorno di lavoro ha incaricato ad Alice cartelli, cartelloni, disegni vari e svariati per abbellire la sezione e la stanza della nanna.
Essendo Alice al suo secondo giorno si è ben guardata dal dirle "varda che io so fare solo gli omini stecco e manco l'elefante dentro al boa del Piccolo Principe mi vien bene" No, Alice con aria rilassata e sicura è andata a cercarsi matite, pennelli e forbici ed ha prodotto. Obbrobri eh, che però vai a capire come han ricevuto consensi.
Il giorno dopo Santa Pazienza ha trovato dei disegni di  frutta e verdura per decorare l'angolo della pappa ed assieme lei e Alice appiccicano in giro sul muro banane, pomodori, biberon e persino un bell'ananas per dare un tocco esotico.
La direttrice viene a vedere. Osserva il muro e poi commenta "questi frutti... Lieviano nel vuoto"
Alice teme di essersi persa nella traduzione, fa la faccia a punto interrogativo e tace, ma Santa Pazienza pare invece aver compreso il messaggio, e le spiega: "nella vita reale, la frutta e i vegetali sono sempre appoggiati a qualcosa. Occorre creare una linea d'appoggio, sennò si confondono i bambini. Tipo se vuoi mettere un orsetto alla finestra, sotto deve esserci un prato, sennò sembra che l'orsetto sia sospeso nel nulla, non è credibile"
...
Alice pensa che se lei prendesse un cesto di frutta, la lanciasse per aria e scattasse una foto sarebbe esattamente così, tutta in giro e sparpagliata... invece dice:
"Come la risolviamo, sta cosa della linea di terra?"
La direttrice suggerisce: "Magari con un cestino? E mettete la frutta nel cestino! Passo dopo a vedere..."

Passano un paio di minuti prima che Santa Pazienza realizzi e verbalizzi la stessa cosa che ha pensato Alice: "Eppero anche i cestini, mica volano..."

E fu così che Alice si ritrovò a disegnare un pensile da cucina aperto, contenente banane, pomodori, biberon e persino un nell'ananas per dare un tocco di esotico.

E gia' grazie che non le han fatto fare un trompe d'oeil della tavola dell'ultima cena, per 'ste benedette banane!

Alice van goghizzatrice

Wednesday, September 16, 2015

I girini della creche

Alice sta al primo piano, assieme ai girini.
Sono lei ed una collega che chiameremo Santa Pazienza, perche' con Alice e' stata davvero gentile, ha risposto a tutte le sue domande bizzarre, si e' fatta carico di tutte le cose complicate o noiose e le ha spiegato le stesse cose tipo 10mila volte (che lei alle volte impiega tutti e 3 i suoi neuroni (Melchiorre, Baldassarre e Frodo) nella decodifica del francese, capisce miracolosamente cosa viene detto... e poi dopo 5 secondi se l'e' dimenticato, perche' non c'era nessuno al front office dell'ufficio memoria).
I girini al momento sono 2, ve li presenta:

Pippi Calzelunghe 10 mesi:
Capelli rosso fuoco, occhi enormi, blu elettrico, un sorriso sempre pronto e un urlo costante. Cioe', lei probabilmente e' convinta di cantare, gorgheggiare e fare le scale come Maria Callas, ma il risultato, oggettivamente, e' una serie di urla dai decibel cosi' intensi che e' gia' tanto che non si crepino le finestre!
Pippi gattona, si tira in piedi, adora fare cucu', mangia come un Unno e si addormenta serafica attaccata al suo Dudu' senza fiatare nemmeno.


Superman 7 mesi:
Ciuffo-cresta sempre dritto, dona enormi sorrisi sdentati e tenta, inarrestabile, di prendere il volo:
A pancia in giu' alza le gambe, alza le braccia e se non fosse per questa cosa fastidiosa chiamata forza gravitazionale starebbe gia' a fare il secondo tour attorno all'equatore. Quando non tenta di planare fa push up e panche addominali, e' uno palestratissimo, super tonico che Alice lo guarda in azione e si stanca solo a vederlo.
Sa come divertirsi e occuparsi da solo, basta lasciagli un paio di chiavi di plastica da sgranocchiare e qualche pallone da acciuffare ogni tanto.
Dorme assieme al suo dudu' pure lui, ma prima di addormentarsi se la racconta un po', canticchia e brontola.
Mangia, ma secondo un ordine misterioso che consoce solo lui, quindi occore fare ambaraba'cicci'cocco' tra lo yogurt, la crema di verdure e la carne prima di beccare quella giusta...

Ci sono altri 3 girini che non sono ancora arrivati,  sono i super-minions:
3 bimbi nati tra luglio e settembre, che planeranno in creche tra un mese circa.
Ed a quel punto saranno al completo.

Ed Alice sarà in pieno panico.

Alice presentatrice

Monday, September 14, 2015

Lo Gnomo Abatantuono

"Mamma, Bottanaaa Daai"
Urla lo Gnomo.
"?! Come, Gnomo?" Chiede sbigottita Alice, che ok, non ha esattamente la sobrieta' di linguaggio di  Maria Goretti, ma manco va in giro sbraitando come Vittorio Sgarbi, ecco...
"Bottana, mamma, bottana"
Amore, parliamone, capisco che sei arrabbiato per l'abbandono al nido, ma cosi' e' un po' eccessivo...
"Bottana mamma, bottana papa', bottana nonna..."
Diamine, un'intera famiglia di meretrici!

Poi indica il foglio, su cui ha fatto tre scarabocchi e un enorme cono rovesciato:
"(l)i'! bottana!"
Illuminzione.

"Certo, amore, sei andato in montagna con la mamma, il papa' e i i nonni... verda che bel monte che hai fatto qui... facciamo che anziche' chiamarlo montagna gli diamo un nome, lo chiamiamo Monviso! Eh? Che bello il Monviso..."
"Ti. Bottana Moiso"


Montagna.
Bottana = Montagna.


Vivaiddio che non siamo in italia, gente.

Alice bottanatrice

Saturday, September 12, 2015

Del perche' si latita dal blog

No, che Alice ne avrebbe di robe da scrivere eh, tipo della vita in creche, delle colleghe, dei bimbi, dell'ecole dello Gnomo, del mezzi pubblici francesi, del Grinta che fa a dice cose bizzarre anzicheno'.

Ma ha un problema.
Grandissimo.

PREMESSA (infinita. Diciamo che la premessa e' tutto il post, ecco)
La legge di Murphy vuole che, soprattutto in fatto di bambini, cani e abilita' digestive, e' bene NON vantarsi mai, che il rischio e' di tirarsi addosso una vagonata di sfiga canalizzata.
Alice quindi si e' sempre ben guardata dal commentare o condividere le usanze gnomiche relative ai cicli di sonno e veglia, perche' a lei ha detto bene, e lo Gnomo e' un drogato di sonno proprio come Alice. Prima, quando vivevano nell'anarchia della diade madre-nullafacente-irresponsabile&figiuolo loro andavano a dormire alle dieci emmezza di sera (dopo aver ballato, saltato sul letto e divorato una decina di libri) e lo Gnomo si svegliava, in tutta calma, verso le nove emmezza del mattino, magari pure un quarto alle dieci, ecco.
Undici ore di ininterrotto, sacrosanto, inattaccabile riposo. Mai un risveglio, mai un suono, manco uno starnuto, per dire.
E non fatele pensare a quei pisolini pomeridiani stratosferici, di due ore, due ore emmezza, da cui lei si risvegliava con la bava e le righe del cuscino in faccia!
Lei e lo Gnomo amano e adorano il sonno.
Al punto che svegliare lo Gnomo e' piu' o meno come svegliare un adolescente all'alba di domenica mattina. Che lei entra in camera  cinguettando come Biancaneve e sventolando una baguette profumata e lui si  nasconde sotto le lenzuola, artiglia il materasso e ulula "nnoooo!! Nanna, io nannaaaa!"

E lei lo capisce, eh, che si da' il caso che pure Alice, al mattino, abbia bisogno di una museruola, di un guinzaglio corto... E di spatola e cartavetro per staccarla dal caldo bozzolo del piumino.

Ora che lei lavora e lo Gnomo va a scuola loro sono passati, nel giro di un paio di giorni, dal fusorario di San Francisco a quello di New York.
Se prima si mangiava alle 9 di sera ora alle 18.30 si butta la pasta, come nei riformatori, negli ospedali e negli ospizi.
La mattina la prima sveglia e' alle 6.30, quando dovrebbe essere illegale anche solo aprire gli occhi, figuriamoci compiere azioni eretiche come mettersi i calzini o farsi un caffe'!
Si e' persa l'usanza del croissant della panetteria, rimpiazzato dai tristissimi biscotti al sesamo della Carrefour.

SVOLGIMENTO DEL POST:
Ci si sveglia gia' stanchi. Figuratevi a fine giornata.
Ma soprattutto Alice, dopo un anno di fancazzismo totale, non ha piu' la stamina della lavoratrice, le 8 ore le paiono lunghissime, sull'autobus del ritorno le cala la palpebra ed alle 9 di sera e' gia' morta riversa.
Dicono che poi ci si riabitua,eh,  lei intanto fa i conteggi per capire quanto manca alla pensione. O almeno alle vacanze di Natale, ecco.

Alice latitatrice