Sunday, August 27, 2017

a guadagnar la baguette!

Domani mattina Alice ricomincia a lavorare.

A tempo pieno.

Uscirà di casa come una ladra alle 7.10 del mattino e ci rientrerà alle 18.00 di sera.
Cioè. Capiamoci, è una vita assolutamente normale eh, è quel che fanno tutti, e tra l'altro mica va a spalare in miniera o a fare clisteri agli elefanti, va a fare una roba bella che (si spera) le piacerà un sacco, imparerà cose nuove, conoscerà bimbi nuovi... e poi sente che ce la può fare, e riuscirà a De-Montessorizzare la scuoletta dall'interno!
Ma è la notte prima, e quindi ha anche vagonate di robaccia:
C'è l'ansia da prestazione.
C'è la sindrome dell'impostore.
C'è che non porterà mai lo Gnomo a scuola. Non lo andrà mai a prendere. Non riusciranno mai a fare colazione assieme durante la settimana.
C'è che un po' è contenta, un po' si caga sotto e un po' piange.
C'è che non ha manco un pandistelle, che diamine!

Ed ora via, che le scuole non si "demontessorizzano" da sole... hop hop hop!



Alice iniziatrice (che chi ben comincia blablablablabla)

Friday, August 25, 2017

Vicinato

La loro Versaille della banliù sta a esattamente un isolato dalla  toperì  con la Torre di Raperonzolo dove vivevano l'ultima volta che furono in terra francese.
Si trovano ora proprio all'angolo della magica Panetteria Gialla, quella dove lo Gnomo otteneva ogni.singolo giorno manicaretti a sbafo e dove la panettiera volle farsi una foto con lui sotto l'alberello di Natale del negozio.

Ora, presente la matta del villaggio? Quella che tutti conoscono e che come professione fa proprio la matta del Villaggio?
Nella Banliù di Alice la matta del villaggio è una stramba vecchina con pochissimi denti, secca come un chiodo, che si perde a partire dalla mattina tra gli effluvi del vino.
Alice la trovava spesso proprio davanti alla panetteria gialla.
Non è violenta, non è cattiva e non è molesta, è solo priva di freni inibitori, con una parlantina inarrestabile, alla costante ricerca di qualche spicciolo, fa discorsi un po' confusi e un po' logorroici ma francamente anche parecchio divertenti.

La matta del villaggio ora è la loro vicina di casa.
Ha suonato oggi alla porta ("Uh!  Che emozione! Suonano alla porta! Chi sarà mai?!")  ed Alice l'ha riconosciuta subito, "Vi ho visti, chi siete? E gli altri dove sono?" ha chiesto indagatrice. Era anche po' offesa dal fatto che i precedenti vicini non l'avessero salutata prima di partire, ed ha poi richiesto al Grinta di andare a vedere casa sua (una scena da film, lei in ciabatte e giacca pelosa rosa shocking e lui scalzo in pantaloncini turchesi che passeggiano per la via della banliù), ed ha ribadito  di non preoccuparci, che "Lei vede tutto e controlla per tutti" indi stiamo in una botte di ferro.

Dalla casa della Torre di Raperonzolo, se vi ricordate, c'era il maniaco della finestra, una roba insopportabile.

Nel cambio con la matta ci hanno guadagnato, e parecchio.

Alice mattizzatrice

Thursday, August 24, 2017

il benvenuto francese

E' mercoledì.
Alice e il Grinta affittano un furgone, Alice riesce persino a non rigarlo e a parcheggiarlo senza diventare scema, e vanno a ritirare quei 4 metri cubi di roba che avevano lasciato in un deposito nella banliù.

Poi, a braccia, perchè sono poveri e scemi e manco un  carretto da trasporto pacchi potevano permettersi, si scaricano il tutto. L'ha detto "a braccia"? Con il furgone parcheggiato a un isolato di distanza? Pacchi pacchetti e contropacchetti e pure una lavatrice e un forno?
Alice trasportatrice non si sente benissimo, anzi. Sarà il caldo, sarà il male alla schiena... sarà anche che il Grinta, come pegno di amore per questa fatica erculea ("Sei brava a portare lavatrici, dai") le porge un sacchettino di caramelline gommose che lei divora in 4 secondi netti che la lancia in picco glicemico e la stende.
Sarà.
Ma lei al pomeriggio muore.
Alla sera svampa di febbre.
Alla notte vomita.
Alla mattina è ancora in versione zombie, ha ancora 38.6 di febbre... ma se c'è una roba peggiore di Alice malata...  è il Grinta malato.
E alla mattina c'è pure il Grinta con la nausea e gli occhi cerchiati da panda fattone.
Uno agonizzante nel letto, l'altra svenuta sul divano, la casa piena di scatole semi sventrate e scatoloni ancora da aprire... e lo Gnomo che  dall'alto dei suoi 4 anni, va in autogestione e che per avere compagnia parla con le macchinine e i peluches.
 
D'altro canto, non si è davvero in Francia fino a quando non ci si è fatti una tipica "gastrò", indi lo prendono come un (poco gradevole) benvenuto.

Alice ammalatrice

Sunday, August 20, 2017

On è arrivè!

Alice, il Grinta e lo Gnomo sono fieri di presentarvi la succursale di Versailles, la Reggia di Venaria da Banliù, il Castello Sforzesco de noialtri.

Per l'occasione evita pure di giocare a fare Cartier Bresson e mette una di quelle foto da cancellettosenzafiltri:


Siamo qui.

Prima si ripigliano dall'agitazione e dallo shock eh, che loro non sono abituati ad avere robe belle, e tipo Alice è già terrorizzata che questo magnifico giardino con tanto di orto, pomodori, aromi e alberello di fico nel giro di poche settimane diventi una versione in scala del deserto del Gobi, con dune e scheletri di cammelli... poi vi invaderanno di foto, ma al momento sono impegnati a calarsi in questa nuova versione esistenziale di "gente con un giardino". E se qualcuno là tra i lettori ha il pollice verde che venga all'appello subito, e che si tenga pronto, che presto ci serviranno tipo 40mila consigli.  


Appena arrivati, dopo aver fatto un primo giro, lo Gnomo va subito al sodo:
"Ma poi quando andiamo via?" 
Alice: "Adesso restiamo, Gnomo. Vorresti andare via? Dove vorresti andare?"
Gnomo: "Non so. Al mare?" 
Alice: "Bè, guarda, adesso stiamo qui per un po', poi se ci stufiamo possiamo andare in un altro posto eh, ma se ci piace possiamo restare quanto vogliamo"
 Gnomo: "Allora io direi che ora stiamo qui per sempre. O per tanto, se voi preferite"


Alice giardinizzatrice

Saturday, August 12, 2017

12 Agosto

Qui ci si diverte. Troppo.

- Si fanno toccate e fughe in giornata al mare in balia di Trenitalia, roba che manco Ulisse o Ercole, ma loro sono più mitologici e fichi di tutti... e poi per un po' di focaccia ligure si può affrontare la qualunque.

- Si fanno giornate con amici e  cugini generando tempeste sonore che riecheggiano nei cortili torinesi "Vieni, giochiamo a fare i gonfiabili!" Urlano mentre gettano a terra coperte, cuscini e tovaglie e poi tentano di procurarsi traumi cranici lanciandosi di testa dal divano.
"Facciamo i pesci!" berciano mentre tentano di affogarsi nella vasca da bagno sguisciando come saponette ubriache.
(Darwin dice che dovrebbero sopravvivere, quindi loro lasciano che l'evoluzione faccia il suo corso).

...e, come sempre, ci si distrae. Ci si distrae talmente che il necessario per la torta di compleanno dello Gnomo loro lo vanno a cercare la sera prima, alle 3 del mattino, all'unico supermercato aperto di notte dell'interno universo torinese (bestia, ma ci credete che c'è della roba aperta di notte in quel di Torino? - e non è il chioschetto del porcaro! - ma che città all'avanguardia è diventata?!?)
Ci si distrae talmente che non si ha neanche il tempo di fare un bel post romantico, sdolcinato e strappalacrime come si dovrebbe, che rifletta sul passare del tempo, su questi figli che crescono e le madri che imbiancano, sulle prodezze e le conquiste che questi 4 anni portano con sé, sull'amore, la genitorialità, la figliolanza...

E meno male che lo Gnomo è uno di poche pretese, soffia sulla stellina filante di capodanno, guarda i pandistelle e dice" Guarda, una torta piccolina!"

Auguri, Gnomo.
Sei talmente strepitoso che non avrei mai potuto inventarti, figuriamoci farti.
Con una caterva di amore così immensa che manco una Giant Excavator potrebbe spostare.


Alice festeggiatrice



Tuesday, August 1, 2017

I Temini. 30 anni fa.

La Mater è stata chiara: "Ti amo figlia, ma ne ho le palle piene di tutte le scartoffie che mi hai parcheggiato qui! Già mi ritrovo con 3 librerie piene di albi illustrati... ci sono scatoloni zeppi di fotocopie di appunti universitari che fanno da granaio per le termiti! Roba che probabilmente è scritta si pergamene e papiri! E' ora di mandare un po' di roba al macero!"

Ed Alice, da figliola ubbidiente, ha aperto scatole e scatoloni ed ha selezionato.
Via gli appunti di robe che manco sa più cosa siano, tipo "glottodidattica" o "tecniche della ricerca storica"...
Via i bigliettini che il suo fidanzatino delle elementari le aveva mandato da sotto il banco: "Mi ami? SI -NO, fai una croce sulla risposta"... (Sì, lei li conservava ancora, come reperti antropologici, e come pillola rapida per l'autostima),
Via le cartoline ricevute dai compagni delle medie dalle varie località Liguri, con i paesaggi classici da anni '80, tristissimi ma sgargianti,
Via anche un po' dei quadernoni delle elementari... ma non tutti.
Tutti no, perchè Alice, che vi credete, era affetta da diarrea verbale già ai 6 anni, e già a 6 anni si impegnava per sputtanarsi e per sputtanare terzi... solo che in mancanza della blogosfera utilizzava i temini.

Ah, il temino libero!
Roba in cui spesso in realtà si inventava storie astruse eh, ma ogni tanto le pigliava una botta neorealistica.

Analizzando i reperti archeologici Alice ha trovato un paio di perle che ritiene vadano salvate all'oblio, l'umanità deve sapere!

Tipo questa pergamena, datata 1987, in cui si denota che Alice, 6 anni appena compiuti, già tendeva a non capire una mazza di direzioni e orientamento spaziale... nonché era una precoce fastidiosa maestrina so-tutto-io (comunque, scusate, ma la maestra che le scrive Bravissima visto che lei si è appena data della cretina?!? ne parliamo?!)





Questo un altro reperto del 1987, in cui Alice, dopo aver cambiato scuola ed aver finalmente trovato le gioie della pubblica (il Pater, balzano, le fece fare la primina), scopriva il suo vero arci-nemico.
la Psicomotricità (tàan tàan tàan tàaa!).

Lei ancora adesso ha la coordinazione di un burattino di legno arrugginito, quindi non sorprende che già allora "non ci capisse molto" (che brava, così piccola e già utilizzava eufemismi!).
(e comunque, altro che teoria del Gender... lei a 6 anni era già alla scoperta del corpo umano!).




Ecco qui un temino metafora, con un velatissimo messaggio probabilmente, ma non è certo, ispirato alla vita reale di Alice bambina:





Bellissimo soprattutto il commento della maestra Lucia, forse il primo essere umano che all'epoca non ritenne Alice una cretina totale:





Infine il pezzo migliore, un assaggio di neorealismo puro del 1988.
Ci sono i formaggi freddolosi, certo... e poi c'è lui.
Il Pater.
Che ("ah, la poesia dei bambini!") Riempie i rappresentanti di formaggi di insulti dalla testa alla pancia.






 Alice rimembratrice

E voi? Li scrivevate i temini?!?