Sunday, April 30, 2017

l'autolavaggio. Più o meno.

Questo accadde la sera prima che il Grinta tornasse dal suo tour di baguettes e caffè gourmant.

Sono le 4 del mattino, e la natura, selvaggia e inarrestabile, decide di scatenarsi e generare una tempesta di tuoni, fulmini e secchiate d'acqua.
Alice si sveglia e va fino alla finestra ad ammirare i fuochi artificiali dei lampi e i boati dei tuoni (comunque lei solo qui ha sentito tuoni del genere... sono lunghi e profondi come il rumore dei terremoti).
Resta con il naso per aria per un bel po' di minuti, la strada davanti a casa è già diventata quasi un torrente. Visto che il cielo è illuminato a giorno, quando butta l'occhio sulla sua macchina, parcheggiata comodamente davanti a casa, sente un "porcatroia" in grassetto che le sorge dal cuore e che le scappa sulle labbra. 

Ha lasciato il tettuccio aperto.

Quando trova il coraggio di uscire sotto questa cascata piovana, quando riesce a mettere in moto e a chiudere il cacchio di tettuccio, quando tenta di fare una stima dei danni... dentro la macchina c'è già un piccolo habitat da barriera corallina con girini e alghe che nuotano beati.

Ora parte il toto-quiz:
Di cosa puzzeranno, per il prossimo mese, i sedili della macchina?
1) Cane morto
2) Pesce marcio
3) Concimazione delle risai Vercellesi
4) Canale di Venezia ad agosto

Votate, votate votate. 

Alice intanto potrebbe essere la volta che si compra un arbre magic; per una ventata di anni '80.

Alice inzuppatrice

Saturday, April 29, 2017

29 Aprile

Stiamo un po' così,  in equilibrio precario, navigando a vista, con un sacco di castagne croccanti e sbruciacchiate sul fuoco e tante, davvero tante cose da sgarbugliare.

Non sappiamo dove andremo, non sappiamo cosa faremo, quale lingua parlerà lo Gnomo a scuola l'anno prossimo, in che paese spediremo i millemila libri che inevitabilmente sono finiti dentro casa nostra (forse Alice c'entra qualcosa, con questa invasione libresca...), non sappiamo onestamente nulla di quel che succederà tra esattamente 2 mesi.

 Nonostante l'intrinseca avversità alle novità e alle incognite che Alice possiede da quando aveva 4 anni e voleva andare sempre e solo allo stesso parco giochi e prendeva sempre il ghiacciolo all'arancia (nessuno lo voleva il ghiacciolo all'arancia, e lei sentiva di dover compensare) nonostante l'ansia che monta, nonostante il mondo intero continui a chiedere "E allora? Dove andate? Quando? Si sa? Ma i biglietti li avete? E le vacanze? Andate? Venite? mbè? Eh? Ecco, nonostante tutto insomma, è molto meglio stare in tutta questa folle, irresponsabile e faticosa incertezza assieme ad un pazzo furioso ma divertente come te, che in una vita placida, serena e programmata ma senza il tuo sguardo da matto e le tue strane, bizzarre ossessioni.

Quindi tanti auguri, Bestia, bestiaccia, e buon compleanno!

Alice festeggiatrice

(Ora vedi di atterrare in orario, che qui io e lo Gnomo pianifichiamo di portarti fuori a cena...)



Monday, April 24, 2017

ditemelo con una foto

Il Grinta è a Parì per una conferenza.

Alice e lo Gnomo sono rimasti a Suburbia, dove Alice per la prima volta prova l'ebbrezza del giocoliere che tiene sospese per aria ha una pallina di 3 anni emmezzo che va a scuola da un lato della città e una pallina lavorativa che è - no, non dall'altro lato - in mezzo ai lupi, i bricchi, i cerbiatti e le zecche.

Nel frattempo il Grinta, che in versione amarcord si è fatto un giro nella loro vecchia amata banliù, le manda foto.
Della loro sorridente panettiera di quartiere.

Alice baguettizzatrice


Friday, April 21, 2017

La rivincita della Palude

E' un po' un classico...
c'è il brutto anatroccolo
c'è Cenerentola
c'è la bruttina con gli occhiali e i capelli cotonati
c'è il rospo da baciare...

E poi c'è la palude.

Quel posto melmoso e putrido in cui lo Gnomo e la sua Fiona hanno giocato per tutto l'inverno (sotto gli sguardi disgustati del resto delle madri), come ogni giusta fiaba comanda, si è trasformato in una succursale del Brooklyn Botanical Garden.



Ma qui siamo ottimisti... confidiamo negli acquazzoni primaverili per riavere lo stagno di guano in cui rotolarsi.

(notare le macchie di erba chiara, dove per mesi le pozze da schizzi hanno regnato sovrane!

Alice paludizzatrice

Wednesday, April 19, 2017

Gli Amici di Maria II

La scuola degli Amici di Maria (ovvero la scuola montessoriana dove Alice ha iniziato a lavorare) ha il DRESS CODE.
Alice non ha mai lavorato in una scuola con dress code.
Il dress code fa sì che ad Alice oggi sia stato spiegato che NON può andare a scuola in scarpe da ginnastica
"Servono scarpe normali"
"QUESTE sono le mie scarpe normali" cerca di spiegare Alice, che è una fashion disadattata, alla direttrice del personale.
"No, intendo non da ginnastica"
"Sì, ma io ho solo 2 paia di scarpe primaverili, e sono entrambe da ginnastica"
"Devi venire con roba normale: ballerine, sandali... sono sicura che le hai... queste non sono ammesse"

Alice quindi nel pomeriggio è andata a comprare, per la modica cifra di 12 dollari, delle scarpe orride, che se fosse stata onesta l'etichetta descrittiva avrebbe recitato: "Scarpe da sciura di mezza età che va al mercato tirando dietro il carretto della spesa".
Visto che però Alice ha il culo di piombo ma i piedi di soufflé, e che pure le scarpe da "Sciura-di-mezza-età-che-va-al-mercato-tirando-il-carretto-della-spesa le fanno le bolle, le piaghe e le strozzano il collo del piede, lei va fino all'entrata della scuola in scarpe da ginnastica e poi si cambia nelle vicinanze. E mette i panni di Super Sciura.

Il dress code implica, oltre ad un sacco di no questo e no quello, pure un rigoroso NO ai jeans (che poi non importa mica tanto, Alice è in periodo di grassezza, quindi entra solo dentro roba altamente elasticizzata). Come i bambini possano essere perturbati dal denim è un mistero che Alice non riuscirà mai a risolvere.

Alice scarpizzatrice

Monday, April 17, 2017

Guccini e la sua locomotiva

Quando tu torni a casa, dopo una giornata infinita, fatta di macchine affittate, viaggi a Philadelphia, visite ai sommi dottori che ti fanno disegni di vene e arterie che paiono i rebus della settimana enigmistica (con lo Gnomo che intanto, paziente ma esasperato, si sdraia sui pavimenti degli studi medici e fa il mocio vileda umano prima e la lumaca bavosa sulle poltrone in finto cuoio poi).
Quando, dicevamo, tu torni a casa, dopo questa giornata che vale quanto un febbraio bisestile, lasci ancora il Grinta in dipartimento dove passerà la serata (perché la ricerca e l'accademia non ha orari né limiti! Verso la pubblicazione e oltre!)... e sono le 7 ammezza, ed hai tipo 45 minuti di tempo per preparare la cena, lanciare lo Gnomo sotto un getto d'acqua e far finta che ne esca pulito e buttarlo nel letto...

E davanti alla porta di casa ti aspetta invece uno scatolone immenso, con l'inequivocabile marchio della BRIO, che poi è la droga dello Gnomo (lo riconoscerebbe anche in mezzo alle pagine gialle, scritto piccolo piccolo "guarda mamma, il nome dei trenini!").

Perché il suocero è una mente diabolica  misteriosa, e ritiene che donare 8 chili di legno e plastica, un modico mezzo metro cubo di roba da montare, al 17 di aprile (data in cui si celebra evidentemente il NON-compleanno dello Gnomo, o l'anniversario della locomotiva a vapore)... quando qui a metà giugno si inizierà a impacchettare e imbarcare per chissà che destinazione europea ma, ecco, lui ritiene che sia un'idea geniale.

Alice ora monterà tutto  sto c@zzo indispensabile e imperdibile complesso della Brio, che dalle dimensioni probabilmente è una versione in miniatura di New York City, o dell'intera valle d'Aosta, e poi giocherà a farci deragliare sopra i trenini... che sono tra l'altro, per essere più gradevoli e discreti, dotati di suoni, lucine e telecomando.

Alice Deragliatrice


Sunday, April 16, 2017

Ovo Ovetto Ovino

La Mater è il loro pusher privato di delicatessen italiane (nonché la ragione per cui Alice ha quei 4, 5, 7 chili di troppo che la abbracciano forte e le cantano Questa!).
Per Natale arrivarono vagante di Pandoro e Panettoni (al punto che indissero veri e propri "Pandoro party" con i vicini... Che impazzirono per l'italico Pandoro e finirono poi per andarselo a comprare su Amazon a 35 dollari il pacco, ma questa è un'altra storia).
Durante carnevale giunsero le stelle filanti (ci credete che qui NON hanno le stelle filanti?!?), le Girelle e i Ringo al cacao (oltre a 7 chili di pandistelle che Alice e lo  Gnomo si sniffarono via in una settimana).
Con l'arrivo della Pasqua la Mater ha riaperto il suo traffico di parmigiano, colombe... e soprattutto di uova al cioccolato!
Ora aspettano curiosi, perché in realtà le uova con sorpresa DENTRO qui sono arci-bandite, quindi capace che il pacco della madre ora sia in mano alla polizia doganale e che uno squadrone della CIA lo stia facendo brillare dentro un bunker.

Non è un paese per ovetti.
Questa immagine l'aveva probabilmente già postata anni fa, ma nulla è cambiato ed è sempre dannatamente attuale, quindi... Buona pasqua gente!





Alice Ovettizzatrice


Friday, April 14, 2017

Siamo una famiglia di filosofi zuppi

Alice non usa il phon.
Da sempre.
Esce dalla doccia e si scrolla come i cani.
Alice non usa gli ombrelli.
Da sempre.
Soffre di claustrofobia sotto una cupola di plastica.
Quindi esce, si piglia la pioggia, e poi si scrolla come i cani.
Il Grinta suo malgrado si adegua, una volta brontolava per la mancanza del phon, ora che tanto ha 4 peli e la piazzetta del palio di Siena tace e si limita a sfregarsi il cuzzotto usando 3 asciugamani diversi.
Gli piacciono gli ombrelli, al Grinta, ad un certo punto ne aveva uno bellissimo anti-vento, resistentissimo, in fibra di carbonio, adatto anche alla pioggia di meteoriti... ma li perde, quindi il risultato è che poi brontola perchè -ALICE! - non ha un ombrello.

In tutto questo lo Gnomo alle volte dice robe bizzarre come: "ci vorrebbe un po' di pioggia, per delle belle pozzanghere!"

(nell'ignoto che li attende dopo giugno, sempre ignoto, e sempre in attesa, c'è da dire che se andassero nella piovosa Orlanda o nel grigiore della Brexit quanto meno avrebbero pozzanghere in abbondanza)

INCIDENTAL COMICS: Philosophers in the Rain:

E voi? Che Filosofo siete?

Alice inzuppatrice

Wednesday, April 12, 2017

Gli Amici di Maria

Gli Amici di Maria sono una scuola super figa montessoriana che costa quanto un post dottorato a Prinzton.

Alice ha cominciato a lavorarci la scorsa settimana, ed è un po' come avere una doppia esperienza dissociativa... nel senso che se da un lato una serie di robe, manie e modalità ammerigane le sono familiari, e le ritornano a galla... in questa scuola c'è poi lo Spirito di Maria che aleggia e rende il tutto comunque bizzarro.
Tipo che nelle classi per la maggior parte del tempo, non vola una mosca.
Ora.

Alice, negli ultimi 10 anni ha fatto passi da gigante, che quando era giovane e sbarbina e fresca di università e lavorava nelle scuole materne italiche pareva un venditore di pesce al mercato di porta palazzo (urlava, cantava, ballava, saltellava il ballo del qua qua con cotanta foga che pareva ci avesse le molle sotto le scarpe, insomma, faceva più casino e disordine lei dei bambini), ma ecco, negli ultimi anni invece ha fatto passi da gigante, e pare una quieta e pacifica beghina di campagna. Sorride e non si scompone manco quando i nani le sputano in faccia e girano la testa a 360 gradi in senso antiorario.
Ma gli Amici di Maria... Oh, quelli stanno a tutto un altro livello. Parliamo di contemplatori buddisti, di suore di clausura con il voto del silenzio.
Parliamo di classi in cui non solo le maestre bisbigliano, ma pure i bambini.
Di sezioni di 3enni, 4enni e 5quenni in cui ci si muove a rallentatore, per mantenere basso il livello di eccitazione, per indurre calma e pace e quite... ci manca solo che le educatrici si mettano in piedi e dondolino come pendoli con fare ipnotico.
Alice ha fatto anche il turno nel dormitorio, dove un totale di 20 bambini dall'anno ammezzo ai 3 fa la nanna assieme.
Nella scuoletta francese i risvegli erano in genere una roba per cui spesso qualcuno si svegliava entusiasta e occorreva portarlo fuori in fretta e furia prima che partisse cantando la marsigliese...
Questi al risveglio tirano su il capino, le sorridono, le fanno ciao con la mano e si rimettono giù, in silenzio, aspettando che lei (con calma e leeeentezza) si avvicini al lettino e gli dia il permesso di alzarsi e uscire fuori dal dormitorio.
La dedizione con cui spingono le sedie sotto al tavolo ogni singola volta che si alzano è impressionante. Cioè, Alice fa fatica a ricordarselo, loro vanno in automatico come nelle catene di montaggio.
A parte quindi un po' di perplessità sul fatto che 'sti bambini paiono un pelino compressi, va detto che hanno nelle varie sezioni una caterva di roba interessante, bella e curiosa da fare (millemila travasi, puzzle, cose da lavare, grattugiare, tagliare, spalmare, organizzare, piegare, martelli, chiodi, costruzioni, pinze, torri...) che le piacciono e che si sta segnando, imparando e studiando... poi vabbè, lei è una lamentona, e criticona, e quindi ecco... in tutta questa roba, quel che manca, alla fine, è uno spazio per un po' di fantasia.
Non esiste nulla per il gioco simbolico (né cucinette, o bambole, o travestimenti), non esistono materiali non strutturati (che so, rotoli di carta igienica, sassi, legnetti, barattoli e tutte quelle menate che possono diventare quel che diamine ti pare), nessun materiale artistico a disposizione (tranne un cavalletto con della pittura. Ma c'è solo un colore. Il colore del mese. Quindi o come Picasso ti piace il giallo e decidi di fare Girasoli e campi di grano, o aspetti maggio)... tutto quel che è disponibile è univoco, ha un unico scopo, un unico modo per giocarci, un unica soluzione giusta.
(Scusate, lo può dire? Qui? Piccolo piccolo? Ecchepppalle!)

Quindi ora Alice ha un piano. Diabolico. Per il suo futuro.
Scriverà sul suo CV he ha lavorato in questa scuola montessoriana, nella speranza che da qualche parte in Francia o nei paesi del Nord qualcuno se la caghi... e poi, una volta assunta, la distruggerà dall'interno.

KABOOM!

Nome in codice:  AIRAM...  la nemesi di Maria.

Alice de-montessorizzatrice

Monday, April 10, 2017

i buchi neri

Quando Alice non fa attenzione finisce nei buchi neri di facebook.
I buchi neri di Facebook sono dove si annida il male oscuro, dove forze più grandi di lei prendono il sopravvento e se non ci fosse il Grinta a strapparle dalle grinfie il computer ci potrebbe passare giornate intere, a litigare e disquisire... con perfetti sconosciuti.

Tra l'altro, per una serie di (s)fortuiti eventi, si è ritrovata a dover aggiungere come "amici" su facebook perfetti sconosciuti, americani, con cui di fondo non ha nulla in comune (ma era per una buona causa, davvero!). Alcuni di questi (un paio, non troppi sennò le verrebbero attacchi nevrotici ad ogni notifica) si sono rivelati essere fervidi, passionali, devoti... Trumpisti.

Ad Alice si è aperto un mondo. Un mondo fatto di link, blog, notizie che paiono giungere da una civiltà aliena, sensibilità deviate e violenze verbali imprevedibili e un livello di venerazione che nemmeno alle elementari per Totti e Vasco.
Ad Alice tra poco sanguineranno gli occhi dalle cazzate che legge.
Considerando che quindi si contiene tantissimo leggendo 'ste robe, perché le ha prese come una sorta di "studio antropologico" e quindi per lei è un po' come stare tra i babbuini travestita da banana, ferma e immobile, studiandone il linguaggio e i riti d'accoppiamento... poi inevitabilmente sborda altrove.

Ma a voi capita?
O è solo Alice che ha la diarrea verbale pure nei social?
tratta dal mitico XKCD

Alice preoccupatrice

Friday, April 7, 2017

Di Prime Volte. E di 23esime volte.

Durante la visita alla famiglia dei monti lo Gnomo ha collezionato un sacco di prime volte, per esempio:

- Ha fatto da trespolo ad un paio di serpenti.
- Ha dormito con un enorme pit-bull acciambellato ai suoi piedi in adorazione.
- Ha visto il suo primo musical (era talmente esaltato e impegnato a saltellare battendo le mani durante le canzoni che quando lo porteranno al primo concerto probabilmente si getterà sul palco stracciandosi le vesti preso dall'euforia).
- Ha incontrato per la prima volta la bisnonna e il bisnonno dei monti, ed è stato amore a prima vista.
- Ha fatto il gioco del cucù con suo fratello.
- Ha esplorato un museo dei bambini con millemila meraviglie dentro.
- Ha chiacchierato, senza mai fermarsi, in inglese per tutti e 6 i giorni, raccontando storie, cantando canzoni, sghignazzando... facendo pure i capricci in inglese.

Ad un certo punto, mentre erano ospiti dalla mamma dello Gnomo, lui si è alzato, ancora in pigiama, commentando "I have to pee...". E' andato spedito in bagno, poi è ri-uscito dicendo "... I forgot something!" è andato in cucina, si è preso una sgabellino per arrivare alla tazza del water ed è nuovamente scomparso nel bagno chiudendosi dietro  la porta.
La bisnonna, che la sera prima l'aveva visto seduto in terra a mangiarsi un pezzo di pizza, osservando la scena, ha commentato: "E' incredibile come sia a suo agio in ogni luogo, come riesca ad adattarsi a qualsiasi posto!"
Al ritorno Alice e il Grinta ci ripensavano, a questa cosa, ed Alice ha provato a fare il conto delle case in cui lo Gnomo ha dormito. Non degli alberghi o degli Rb&B, o delle tende da campeggio... ma dei posti in cui si è ospiti, in cui si è circondati di roba NON propria, in cui i padroni di casa sono presenti e lì con te, con le loro regole e i loro modi di vivere, simili o diversi che siano, in cui gli orari e le routine sono dettate da altri, in cui il cibo, il bagno, i ninnoli, i giocattoli sono organizzati sulla base dei gusti altrui, in cui ci si ritrova a dormire in divani letti, materassi gonfiabili, lettini da campeggio e via dicendo...
Ne ha contate 23, sparse in 2 continenti.
Che per un bimbo di 3 anni e mezzo è un numero davvero niente male.
Questo probabilmente perchè il Grinta e Alice sono da sempre nomadi accampatori, se vi offrite di tenerveli a dormire non si fanno pregare, perché ad entrambi piace svegliarsi alla mattina e fare colazione con amici, scoprire la faccia che ha la gente prima del caffè, fare tardi la sera e abbioccassi sui divani altrui...
E probabilmente lo Gnomo sarebbe stato così lo stesso, capace di suo di adattarsi, di incastrarsi negli spazi e di apprezzare le vite altrui... ma Alice quel giorno, grazie alla bisnonna dei nonni, per la prima volta, l'ha realizzato, e glielo ha detto. Perchè in effetti non era mica scontato, che fosse capace di passare da un luogo all'altro, da una lingua all'altra, da un mondo all'altro senza battere ciglio, trovando sempre il bello e il buono.






Alice ammiratrice

Thursday, April 6, 2017

Nei Monti

Dalla famiglia dei monti ci si arriva entrando nella terra dell'Inverno, circondati da neve, fiumi ghiacciati e stalattiti grandi quanto silos di grano.
Quando si ha fortuna, tipo all'andata, si viaggia con il sole del tramonto, di sottofondo qualche improbabile canzone di Mercedes Sosa, e sembra di stare dentro una pubblicità per macchine sportive.



Quando si ha sfiga, tipo al ritorno, si viaggia su strade innevate, bombardati di neve ghiacciata che fa un tale casino  che pare di stare dentro la lavatrice assieme a 500 palline da ping-pong.
E si sta in silenzio.



(... In silenzio perchè nell'abitacolo di una macchina si può produrre un numero limitato di bestemmie prima che lo Gnomo non decida di partecipare anche lui alla gara per l'insulto più lungo, variegato e vivido).


Alice guidatrice

Tuesday, April 4, 2017

Studi clinici lo confermano!

Questo lunedì, invece di essere una personcina matura e responsabile e portare avanti una conversazione educativa e civile citando studi, autori, prove empiriche e leggi universali... Alice decide invece di inventarsi una psicologa.
Una psicologa italiana, che ha apparentemente contattato via skype, e che ha dato indicazioni precise, precisissime.
Che vanno seguite alla lettera.

Grazie alla finta psicologa il colloquio con le maestre dello Gnomo è stato un successo,  Alice ha vinto ed ha ottenuto che la prossima volta che lo Gnomo si piscerà i pantaloni le maestre Rottermaier  non lo metteranno in castigo.

E comunque che fatica la maestre del 1800, diobono, che faticaaaa!!

Se glielo chiedete, la psicologa dello Gnomo, inventata da quella degenerata di Alice per tenere a bada le ire delle Rottermaier, si chiama Testina D'Avena.

Alice bugiardizzatrice

Qui una diapositiva della psicologa dello Gnomo assieme al ginecologo di Alice.
Due creature mitologiche.