Tuesday, December 30, 2008

comunicazione di servizio

La tenutaria del blog è al momento impegnata in un complesso processo di ritorno alle origini:
Visto che ancora non può gozzovigliare e ingozzarsi come un'oca da patè si accontenta di annusare pietanze e vini (e mai come in questi giorni benedice i suoi recettori olfattivi, che le stanno regalando un'orgia sensoriale!)
Visto che recuperare un anno consecutivo di distanza è una robetta impegnativa stiamo facendo vita sociale intensa e dissoluta. Gli sforzi ruotano per lo più attorno a quei nani al di sotto dei 2 anni che sono spuntati attorno a noi come i funghi chiodini in autunno, alcuni dei quali vengono visti e annusati dal vivo per la prima volta (finalmente!). Solo tocca convincerli che no, non sei solo dentro il computer in versione ologramma di skype e che no, non sei un cartone animato ma possiedi anche una terza dimensione.
E poi c'è ancora da girare per la città, che in questi giorni era tuuuta bianca di neve, e da vedere gente nuova e gente vecchia, e da spacchettare i millanta regali che ti piovono addosso (Ah, la goduria di non esserci per un anno intero è che la gente si dimentica di quanto sei rompimarroni e ti coccola come non mai!), da sbrigare varie palle burocratiche che aspettavano al varco da un anno...
E insomma, se scompaio per un po' dal mondo virtuale è solo perchè quello reale è bellerrimo! (...palle burocratiche escluse)
... ma poi torno eh... ah, se torno!
E vi rintronerò di foto e filmati come non mai...
Alice minacciatrice

Friday, December 26, 2008

... bagna caoda, sto arrivando

Arrivati! Persino con tutte le valige! Addirittura in tempo!

Ancora immersa nel vortice "primi giorni" ma con un innalzamento serotinico del 2000%, la sottoscritta se la sciala tra parentado, amici e tortellini di magro.
Ci teneva a intonare un inno di lode alle 8 pasticchette antibiotiche al giorno, che le concedono la possibilità di sperimentare nuovamente esotici sapori e orgasmi papillo-gustativi:
Ho già testato il pandoro con discreto successo... e pure il prosecco, dopo solo un paio di rutti, è andato giù che è una meraviglia!
Prossima tappa un bel birrozzo con pizza! E se anche il sìor batterio elicocoso decidesse di farmi morire sulla tazza del cesso... per mille mozzarelle di bufala, ne sarà dannatamente valsa la pena!!
Alice divoratrice

Wednesday, December 24, 2008

...via!!

Allora io vado, eh...
spengo le luci, dò l'estrema unzione al nostro albero di natale (che al ritorno troveremo al suo posto una scopa di saggina rovesciata) strazio il Grinta, mi isterizzo un pochino e sono pronta!

Vi lascio con questa diapositiva:


La mongolfiera è perchè a fare l'aereoplano di profilo non sò bbuona. Comunque, dal punto di vista artistico, ci tenevo a mantenere la dimensione del volo, del distacco da terra, della leggiadrìa del viaggio (Gezzi, grazie per avermi insegnato tanto nella vita!)
... e quella cosa verde fosforescente che sembra un elmetto da archeologo, manica di gente senza fantasia, è la Mole Antonelliana, eh!
Alice creatrice

meno ZERO...

Ok ok... niente panico, ci siamo, ci siamo!
La topaia verrà affidata ad italici amici in vacanza (e dovevate vedere come erano contenti!! "Grazie, grazie grazie!" ... e io però li ho avvisati, eh: "Aspettte a vedere il bagno che si intasa, i termosifoni che fischiano, gli scarafaggi che danzano, il materasso per terra, il divano con i peli... poi vediamo se ci ringraziate ancora!").
Della Supplì non ho notizie, in compenso quel pirla di Ballerino Gayo deve aver fatto i coriandoli con la mia busta paga e quindi mi è saltato lo stipendio.
La Pippi è dalla nonna in South Carolina.
La maggior parte dei cervelloni economistici è già partita da un pezzo verso i nidi natali, sparpagliandosi in giro per il mondo e lasciando il dipartimento vuoto e silenzioso (nei corridoi ci si poteva fare le gare di "Corsa con sedia a rotelle").
Nei passati 2 giorni la Grande Mela era a meno 11 gradi: un clima gradevolissimo per il mondo dei pinguini e estremamente favorevole per la caduta di nasi, orecchie e falangi scoperte..
Nei passati due giorni io e il Grinta abbiamo pattinato in giro per la Grande Mela che, ad eccezione delle vie chicz e fashonz, è tutta ricoperta di ghiaccio: per raggiungere la topaia dalla stazione della metropolitana avremmo potuto usare lo "slittino da alta velocità"
... non vi dico quante volte siamo stati vicini allo scappottamento. Ma siamo ancora tutti interi e non ci siam fratturati o sminuzzati niente.
Sprezzanti del pericolo e imbaccuccati come due sherpa ci siamo lanciati indomiti nel mezzo della ressa infoiata a caccia di regali.
Quindi, adesso stiamo messi così:
Regali: presenti
Documenti: presenti
Valige: in via di conclusione
Cibo per far sopravvivere Alice durante queste 12 ore di traversata: in via di preparazione (oh, me le faranno passare le verdurine bollite al check-in?)
Ansia da volo: presente
Pensiero fisso "Sto dimenticando qualcosa lo so ma non so che cacchio sia": presente da 3 giorni
Pioggia, neve e nebbia all'aereoporto, per garantire ritardi e annullamenti di voli: presente

Quindi, se Santa Poiana Migratrice, protettrice dei voli, ci assiste, noi si arriva!
E nel frattempo voi non mangiatevi tutto il Pandoro, branco di disgraziati!
Alice viaggiatrice

Monday, December 22, 2008

il mattino ha l'oro in bocca!

ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , bel paese, sto arrivandoo, ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , tenetevi pronti, ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni ,solo 2 giorni, ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni ,che vi vengo a pizzicare tutti quanti, ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni ,che, vi sembro un po' monotematica? ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , vi pare un post noioso? ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ma nooo! ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni è solo un po' di sana impazienza, ecco, ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , ancora 2 giorni , :-) ancora 2 giorni , ancora 2 giorni ,ancora 2 giorni

Alice deliratrice

Friday, December 19, 2008

i parassiti se ne vanno!

E la bilancia cosmica finalmente si stabilizza.
E all'improvviso, nell'arco di 24 ore, le cose tornano al loro posto:
E Sovraeccitata, colpita da una improvvisa illuminazione, dà le dimisssioni e dichiara "Me ne vado il 6 di gennaio" (spazzata via dalla ramazza della Befana).
E i risultati delle ennesime analisi del sangue svelano l'arcano, e tu puoi finalmente iniziare a prendere 'sto minchia di antibiotico.
(In teoria no, non potresti, perchè ti è stato detto "Aspetta che ti passi l'influenza", ma tu vedi il calendario scorrere via, e già sai che non potrai annegare nei fumi dell'alcool per capodanno e non vuoi dover passare chissà quanto tempo ancora ad aspettare che i batteri levino le tende... e quindi decidi di giocare duro e smetterla di aspettare e ritardare il momento dello sbattericidio).

E ti dici, vedi? Le stelle girano, girano, girano e alla fine ti sorridono!

Poi però Sovraeccitata fa la protesta del silenzio e vegeta in giro per il terzo piano con aria spensierata contanto le lamapadine mentre tu, apprendista dea Kalì, di dividi tra il telefono, la cassa, i clienti italiani, i nuovi arrivi da inserire, i consigli da dare alle carampane ingioiellate (il tutto sempre smoccolando, lacrimando e tossendo come un appestato) e ti chiedi come mai il 6 gennaio sembri improvvisamente lontano.

E per di più compri il tuo antibiotico e resti basita perchè:
Il farmaco costerebbe 431 dollàri e 99 centesimini.
Orco boia.
E a questo punto, quando scopri che con la tua assicurazione fuffa lo paghi solo 50 dollàri, ti pare un super affarone e vai a casa quasi contenta.
Poi apri la scatola e hai un nuovo momento di perplessità:


... che, davero me devo pijà 8 pasticchette al giorno??? Pè 14 giorni???
Mi verrà la testa a forma di capsula. Defecherò a pallini colorati come le capre.
E poi, semo securi che funònzino? Che dopo il primo quartetto ho regnato sulla tazza del cesso con circa mezza mattina...
(saranno mica già i cadaveri dei batteri che vengono sputacchiati via? ... devo andare a rivedermi qualche puntata di SiamoFattiCosì...)
Alice scagottatrice

Wednesday, December 17, 2008

etciù

Visto che i miei globuli bianchi sono fatti di marzapane ammuffito, visto che in effetti a mangiare solo patate e pastina in bianco le difese immunitarie vengono mandate in cassa-integrazione e chi si è visto si è visto, e visto che qui tutti, pure i cani e le cocorite, si fanno il vaccino anti-influenzale tranne me, che "no thanks, io sono una quercia millenaria, son fatta di robusta stoffa europea, io" bene.
Mi sono appena conquistata il Signor Raffreddore del 2008.
Roba che io faccio certi versi strani tipo questi, e il Grinta si prende certi spaventi improvvisi tipo questi:

La topaia è improvvisamente cosparsa di bianco, pare che ci sia la moquette di cotone ma in realtà sono solo i 5 pacchi da 100 fazzoletti (usati, usatissimi!) che faccio nevicare in giro.
Io barlo duddo gosì e il Grinta bi brende ber il gulo.
Che poi io dico, ma anche voi, quando avete il raffreddore, vi trasformate in un quadro di Picasso?

Perchè io ho un lato della faccia, uno solo, deforme:
La narice sinistra pare quella della Mucca Moka, l'occhio sinistro, visto che gocciola, lacrima e si dispera (il destro è un cinico, al massimo versa qualche lacrimuccia ma niente di che) è rosso magenta, innniettato di sangue e quasi inapribile, sulla guancia sinistra sta crescendo la muffa, che con tutta l'umidità che prende... invece, se mi volto e vi dò il mio profilo destro... oh, mi son vista in giorni migliori, ma almeno sono identificabile come membro della razza umana.
Ora, girare così, come un giochino ottico vivente
(questo è la giovane e la vecchia, io son più: "la donna e la rana pestata")



va da sè, è parecchio fastidioso (e vi risparmio il fastidio aggiuntivo del Grinta che sghignazza...)... ed è problematico soprattutto quando la gente crede che tu stia piangendo disperata perchè tuo marito ti ha appena pestato quando in realtà si tratta solo di muco che sgorga dagli occhi... sono quelle situazioni in cui non sai bene cosa dire, ecco.
Ora,qualunque rimedio della nonna che non sia troppo delirante è assolutamente ben accetto: ho davanti ancora 5 giorni di lavoro forzato alla supplì, e se scatarro ancora una volta sopra la pelliccia di una vecchia madama mi sa che mi licenziano...
Alice starnutrice

Tuesday, December 16, 2008

il nostro Giulio-di-Natale

E' natale, è natale!
Ed allora, spinti da un impulso consumistico e celebrativo, la coppia, giorni fa, ha comprato
"L'informe Giulio, Abete-Cespuglio"
Era accasciato in mezzo alla strada per la modica cifra di 15 dollari, un cosino verde che faceva più tristezza che gioia natalizia "E' lui! E' Nostro! Prendiamolo!", ha esclamato la sottoscritta infervorata.
Per una settimana l'abbiamo tenuto nudo, con i suoi aghi esposti al pubblico ludibrio. Poi, in una notte buia e tempestosa, il Grinta ha silenziosamente abbigliato il nostro botanico nano deforme per farmi una sorpresa.
Giulio del pino ha solo gli aghi, in realtà si tratta di un anarchico cespuglio di felci travestito:


Epperò di notte, se lo si guarda magari un bruscolino negli occhi, fa la sua porca figura!


... anche se nulla si può contro la sua struttura peròidale:


Ora vi sfido; se avete un abete più brutto, cacciate fuori le foto, che indico il concorso:
"Sono Verde e Sciancato, Sono un Pino Mancato"

Alice Natalizzatrice

Oh, io ne dico peste e corna, ma di Giulio sono fierissima eh, che il passato Natale non avevamo manco un putrido cactus natalizio!

Sunday, December 14, 2008

i bambini sono il nostro (tetro) futuro!

Pippi ha trovato l'equilibro cosmico.
Durante il giorno sopporta perfidi nani viziati, e la sera va a tirare calci e pugni in una palestra di arti marziali.
Le ultime notizie sul fronte Peppa sono terribili.
La Peppa, che nel caso ve lo foste dimenticato ci ha 3 anni, adesso è stata istruita dai suoi genitori per far fronte ad eventuali abusi sessuali o approcci pedofili.
Ora la Peppa sa che, se qualcuno la tocca nell'aria dell'inguine o delle chiappe, deve gridare con quanto fiato ha in gola "Don't scratch my vagiaaaina".
(Una bambina di 3 anni che dice vagina... oh, a me fa impresiùn)
Ora, tutte le volte che la Peppa ordina (perchè la Peppa non chiede, la Peppa ordina) alla Pippi di aiutarla a pulirsi il culo, si assiste alla seguente immutabile catena di eventi:
Peppa: "Pippi, aiutami"
La Pippi si accuccia, (nel bagno che resta sempre e rigorosamente con la porta aperta, che qui hanno il terrore dei pedofili che risalgono su per i tubi di scarico) con la carta igienica in mano pronta ad adempiere al suo compito di ancella fecale, ma come si appresta a pulirla la Peppa parte a sirene spiegate "Don't scratch my vagiaaaina".
A quel punto la madre, dalla stanza accanto, fa capolino e, con sguardo serio e pieno di significati ("Figlia mia, io sono qui, e ti ascolto, e a mammà puoi dire tutto, sappilo eh") fissa la Peppa e gli chiede "Honey, it's everything ok? Do you want a private talk with mummy?"
"NO, mummy, it's ok, Pippi it's helping me.."
"Peppa, remember that I love you"
"Me too, mummy"
"Ok"
"ok"
Rassicurata, la genitrice si allontana e lascia la Pippi, potenziale busatrice, lì, in ginocchio, davanti al prodotto interno lordo della Peppa, con il pezzetto di carta igienica in mano.
La suddetta scena si ripete quotidianamente, più volte al giorno.
...
E comunque la mamma fa bene a controllare, che io un paletto in qualche orfizio a questo piccolo mostro viziato e stronzo ce lo infilerei... ah, se ce lo infilerei...
Alice minacciatrice

Ah, dimenticavo l'altra cosa divertente!
Ora la Pippi viene pagata dalla Peppa. Nel senso che la madre conta i soldi, li passa alla nana stronza, che a sua volta li dà alla Pippi!
... manca poco al collare e al guinzaglio... che in fondo questa è la patria delle libbertà!
.... No, I'm a nanny.

Saturday, December 13, 2008

un urlo di dolore dalle viscere

Dopo 3 mesi di patate bollite e brodini, dopo 5-6 chili scivolati via che manco il cardio-funky funziona così bene e veloce, dopo litri di sangue prelevato, dopo interviste mediche imbarazzanti e innumerevoli ansie da "Oddio, l'esame del "sangue in incognito nelle feci" sarà coperto dalla mia assicurazione sanitaria?... Il co-payment della gastroscopia sarà 25 dollari o 2500?... che sennò mi tocca mettere all'asta un pezzetto del duodeno su e-bay..."
Bene, gente, abbiamo il verdetto.
Ora, ad essere sinceri, io mi ero già fatta una rapida autoanalisi e avevo già emesso la diagnosi un po' di tempo fa:
"Grinta, io lo so. E' tutto psicosomatico. Sono pazza. Sono qui e in realtà non me ne accorgo ma sono depressa, sento su di me il male del mondo e somatizzo"
"Amor mio, normale non lo eri manco in Italia..."
"Dico sul serio, pirla. Non digerisco perchè, simbolicamente, non digerisco questa situazione, questo paese, questo lavoro e questa lingua... e se rutto in continuazione e perchè quei gas non sono altro che un grido di disperazione aromatizzato..."
"Va bene, va bene. Sei pazza. Non posso contraddire tale affermazione. Cosa posso fare per te?"
"Niente. Niente. Nulla può lenire questo dolore..."
"Vuoi lasciare la supplì? Puoi farlo se vuoi!"
"Pazzo! E poi come faccio senza soldi, malata, depressa e senza l'assicurazione sanitaria? Morta mi vuoi, morta... a sto punto buttami in bocca una pezzo di pancetta o di cioccolato super-fondente e uccidimi subito, in maniera rapida ma saporita..."
Il Grinta tace, alzando gli occhi al cielo mentre io continuo il mio Atto di Dolore
"... sono condannata ad una vita di patate bollite per tutto il tempo del tuo dottorato... ha, il duro scotto dell'ammore..."

Questo per dire che quando vado di nuovo dal dottore dello studio medico Gastrolandia a vedere i risultati della gastroscopia, io sono già pronta. Spiritualmente preparata:
"Come sta?"
"Sto bene, mangio sempre le stesse cose e sto bene. Rutto un po', ma per il resto..."
"Guardi, signorina..."
"Lo so, lo so... mi sa che è psicosomatico. E' psicosomatico, vero? E che sono sana fisicamente e scocomerata mentalmente... mi spiace di averle fatto perdere tempo ravanando nel mio gastro-mondo..."
"E' un batterio"
"..."
"Le medicine che le aveva prescritto l'altro dottore hanno fatto effetto per un po' perchè hanno curato l'infezione causata dal batterio, ma come ha smesso di prenderle i suoi inquilini hanno ripreso a passeggiare per le pareti dello stomaco..."
"..."
"Ora io le prescrivo un antibiotico, ma lei non lo prende finchè non glielo dico io, che prima facciamo altre due analisi... sangue e glucisio... poi..."
"..."
"mi segue?"
"Quindi non sono pazza?"
"Direi che è sfigata, perchè è da tre mesi che nel suo stomaco i batteri cantano, ballano e intonano cori da stadio e si riproducono come infoiati in orge esoteriche..."
"..."

Mai colonia di batteri è stata più ben voluta della mia! Che quasi quasi mi spiace pure sterminarli senza pietà...
(questo si fa per dire, che devono morire tutti, lentamente e uno per uno... che se penso a tutto il cioccolato e le sbronze che mi sono persa in questi tre mesi...)

Alice miglioratrice

Friday, December 12, 2008

politically correct...

Il Grinta ha letto il mio commento al post precedente e ha lamentato la mancanza di politically correct... dice che il mio astio verso il mondo gay della Supplì non è americanamente accettabile.
Allora oggi sto sull'impegnato.
Beccatevi questo, che a me, a vederlo, mi ci viene pure la commozione (emotiva... ma a mia nonna probabilmente cerebrale...)



Alice rimediatrice

Wednesday, December 10, 2008

geppetto

Ieri mattina davanti alla supplì c'era un homeless che, con le sue due valigie e una pesante giacca marrone, parlava e sorrideva alla vetrina.
Ha passato fuori circa un'ora, dialogando con il suo riflesso, sottovoce.
Poi si è fatto coraggio ed è entrato.
Ha dovuto lasciare una delle valigie al piano di sotto ma, trascinandosi ampresso quella più piccina, è salito sopra al terzo piano.
Prima che arrivasse, in un clima di ansia e terrore la sottoscritta aveva ricevuto già tre telefonate delle colleghe oche del pian terreno:
"Attenta, c'è uno strano..."
"capirai che novità"
"Sta salendo... te sei sola?"
"Beh, con chi devo stare?"
"Allora magari ti mandiamo su qualcuno della sicurezza... è un tipo losco, mi raccomando, sii prudente"
"Prudente?"
Ora, se si dice così, poi uno si aspetta minimo minimo un energumeno vestito di pelle nera, con gli occhiali a specchio da Matrix e una costodia di violino sotto braccio, invece si apre l'ascensore e mi compare questo scalcagnato mastro Geppetto!
mastro Geppetto si guarda intorno spaesato stringendo la sua valigia.
"Goodmorning, se ha bisogno mi dica pure..." chiedo quando me lo trovo davanti, puzzosissimo ma con una faccia gentile e timida timida.
"Avete qualcosa di Sherlock Holmes?"
"... !"

"Cerco Sherlock Holmes..."
"Sì, sì, le faccio vedere dove sono i libri di Conan Doyle..."
Gli metto davanti i 2 volumi e mentre mi allontano lui tira fuori una penna e un vecchissimo paio di occhiali, sorride mostrando una bocca spezzata e nera, accarezza la pagina e gli parla, facendo vigorosi cenni del capo.
Trascorre circa 20 minuti dialogando con Sherlock Holmes, bisbigliando e portandosi il libro a spasso per un po'.
Poi mi cerca, mi lascia il libro, mi sussurra qualcosa del tipo "Grazie, ci penso" e si dirige alla sezione dei CD.
Passa in rassegna la sezione jazz sbuffando, gesticolando e litigando con qualche musicista, ma non sono riuscita a capire chi fosse a farlo incazzare... poi si sofferma a chiacchierare e a fare smorfie di grande comprensione e stupore davanti alla copertina di una raccolta di Frank Sinatra, la prende in mano, la solleva in contro luce, la accarezza e la rimette al suo posto facendogli pat-pat.
Sospira, scuote la testa, sorride e così come è comparso, si allontana.

Sto ancora qui a pensarci, a Geppetto.

Monday, December 8, 2008

forse è meglio vendere patate...

Che in fondo ci sono solo più 2 settimane a Natale, no, e io da tempo aspettavo la spedizione di un carico di libri dal Super-Editore-Per-Eccellenza (colui che tutto possiede e tutto può, per capirci, presente? Ecco) e questa balenga spedizione (che, dico, si tratta di scatole e scatole eh, mica di una latta di tonno) non arrivava, non arrivava, non arrivava... e passa talmente tanto tempo che nel frattempo di ordine ne mando pure un altro eh, e poi, già che ci sono, scrivo al Super-Editore-Per Eccellenza e gli dico "Balenghi, che fine hanno fatto i miei libri? Che ci sono almeno 30 titoli di natale lì dentro, e mica li posso vendere a febbraio per san Valentino... ce la diamo una mossa? Frustate ste renne e mandatemi sta slitta, per mille gnomi natalizi!"
E loro, in meno di 24 ore, mi rispondono "Tanto per cominciare balenga sarà tua nonna, e poi i tuoi libri te li scordi, brutta mortacciona pezzente, perchè non ci state pagando da maggio, lo sai? E quindi o saldate i conti o andate a vendere patate, che noi ci siamo rotti i marroni. E comunque buon natale, sfigata."
...
Ora, io questa mail la leggo alla mattina durante il mio giorno libero, mi prende una mezza crisi isterica, vado in iper-ventilazione e, ancora ansimando e muggendo come una foca chiamo il super capo per dirgli "Senti un po', Super ManagerGayo, we have a problem"
Lui, che al posto del cervello ha una galleria del vento mi ascolta, imperturbabile e mi dice "A sì? Ah, che strano...

E vabbè...

Eh...

allora...

adesso...

magari...

mando una mail al corporate office e vedo cosa mi dicono...

per giovedì ti faccio sapere qualcosa.."

"Giovedì?? Scherzi, vero? Giovedì è tardi, giovedì è già Natale, prima che mi imbarchino il carico sarà pasqua... io, io, io voglio quei fottuti libri al più presto, e voglio picchiare quel cerebroleso che sta a tenere la contabilità della baracca, voglio strappargli gli attributi e inchiodarli sullo scaffale nello spazio novità a colmare il vuoto che ci sarà per colpa sua... e voglio il suo numero di casa, che devo darlo a tutti quei clienti a cui ho detto "non si preoccupi, il suo libro arriverà sicurameeeente entro Natale" e a te, che ci hai questo tono tranquillo e rilassato, voglio suonarti Jingle bellz con lo Zingarelli 2009 sul cranio finche non ti abbassi di un paio di centimetri, che tra te che mi fai il piccolo Lord inglese e quell'altra cozza di Sovraeccitata che mi vegeta al terzo piano le mie capacità di sopportazione sono allo stremo, sfilacciate come le mutande del Grinta, risicate come il mio stipendio, grattugiate come la noce moscata..."
"Alice? Scusa? Non ho capito bene..."
...
E per forza. Che meno male che posso almeno sfogarmi in italiano, vè...

"Certo, Scusa. Quando mi agito il cervello mi si imbizzarrisce e si inchioda in Modalità-Italiano... Dicevo, caro caro carrrro Super Manager Gayo, che è un po' un peccato, e sono un po' preoccupata, perchè in questo carico ci sono i libri previsti come strenne di Natale, e vorrei capire come funziona questo simpatico corporate office, e se fosse possibile gradirei parlare con chi di dovere ecco, ah, e scoprire come mai io non ne sapevo nulla, magari, sarebbe anche una cosa interessante"
"eh, magari ne parliamo giovedì, che vorrei parlarti anche di Sovraeccitata..."
"Anche?"
"Anche"
"Che culo"
"Come?"
"Dico, va bene, carrrro capo, a giovedì"

E poi vi sorprendete se conto i giorni che mancano al rientro in Italia?
(meno 15 al lancio)
Alice nevrastenizzatrice

Sunday, December 7, 2008

come twilight ti movimenta la serata

Il Grinta, alle volte, fa domande solo perchè gli piace sentire l'intonazione vocale del parlante.
C'è chi si rilassa e pensa ad altro ascoltando musica classica o il dolce canto gli uccellini e delle rane in amore, il Grinta no. Il Grinta scioglie le briglie del suo Grinta-pensiero solo dopo aver fatto una domanda, possibilmente stupida, e che richieda una risposta ancora più stupida. A cui segue una domanda cubicamente stupida e via e via e via...
Un gorgo, un mulinello inarrestabile.
Alle volte la sottoscritta oppone resistenza, ed alle volte vince...

Notte, interno camera da letto, gli abitanti della topaia si apprestano a dormire e ad un certo punto, sul televisione compare il trailer di Twilight.


Di Twilight non frega una cippa a nessuno, l'avevo letto appena era arrivato in libreria, incuriosita dalla copertina. Un harmony smielato e iperglicemico travestito da storia gotica. Di Twilight, soprattutto, non frega una cippa al Grinta, che però è sdraiato sul letto ed è pronto per partire per il Grinta-Nirvana, lo sguardo perso in una crepa del soffitto e tra le mani un tomone di economia... solo gli serve la spintarella, la vocina di sottofondo che risponda...
"Amooore..."
"Eh"
Ecco che arriva...
"Ma in 'sto libro no, Twilight, ci sono i vampiri e poi?..."
"Le lumache"
"A sì?"
"sì, lumache assassine"
"Ma lei si innamora di..."
"Di una lumaca, ma il vampiro è geloso e allora combattono per la mano della pulzella"
Il Grinta dimentica la crepa, il tomone e improvvisamente decide di sospendere il viaggio verso il nirvana, ha trovato un nuovo interesse "E come combatte la lumaca, scusa?"
"Eh, per intanto con la sua bava urticante, e poi con l'attacco segreto"
"E l'attacco segreto com è?"
"che la lumaca rotola e rimbalza come una pallina da tennis, salta verso la faccia del vampiro, sbuca fuori all'improvviso dal guscio con tutta la sua forza, e lo soffoca infilandogli i cornetti del naso"
"Ah sì?"
"Ti faccio, vedere, guarda, io sono la lumaca..."
...

Il nirvana dovette aspettare. La serata finì in un lago di bava e pizzicotti.
Ma vinsi.
Ah, se vinsi!

Alice sbavatrice

Qui sotto una diapositiva della lumaca guerriera

Friday, December 5, 2008

Gastrolandia, un mondo stupefacente in molti sensi

La sottoscritta è sempre stata un mammifero sano.
Sì, certo, è passata attraverso le malattie infantili, qualche volta si è presa febbri o influenze fastidiose e, un paio di volte, si è spataccata qualche ditino della mano... ma nel complesso può definirsi un essere umano incredibilmente fortunato dal punto di vista, se non psichico, quantomeno fisico, eccheccacchio.
Ora, essendo così sana, la sottoscritta non ha mai avuto a che fare con analisi, ospedali o laboratori, quindi, l'endoscopia di ieri è stata un po' il suo battesimo del fuoco nel mondo ospedaliero.
"Allora, stia tranquilla, venga la mattino, a digiuno e si porti con sè qualcuno che si assuma la responsabilità di riportarla a casa sana e salva"
"?"
"La procedura sarà rapida e indolore"
"Va bene"

Ieri mattina un'Alice inquieta e un Grinta assonnato prendono posto nella sala d'aspetto dello studio medico Gastrolandia.
L'infermiera ha una passione per i cognomi e si innamora di quello di Alice, che in effetti, se detto tutto per intero (cosa che lei non fa mai) è buffo perchè sembra uno scioglilingua. L'infermiera riesce addirittura a scrivere il cognome del Grinta (11 consonanti, tra cui una z una j e una w) senza chiedere lo spelling e al primo colpo... è talmente gaudiente che si applaude da sola mentre mi misura la pressione.
La seconda infermiera invece mi accompagna in camerino, e mi rifila due camicini blu di carta che mi fanno le spalle alla Gig.robot.d'acciaio


Poi, finalmente, approdo al lettino.
Un bell'indiano mi sorride "Ciau honey, io sono il tuo anestesista"
"Bello mio, già sto sognando! Come mi addormenti? A padellate?"
"No, non preoccuparti, penso a tutto io"
Mi sdraia, mi infila due tubini nel naso che sparano ossigeno a tutto andare e mi sbucherella un braccio, nel frattempo entra un signore che è "Hannibal" Smith dell'A-Team (eddài che lo sapete chi è... quello con i capelli bianchi... no? vabbè, qui c'è una diapositiva del soggetto)

"Ciau cara, io sono il tuo esploratore di interni. Adesso ti faremo dormire, io infilerò un tubino e andrò a dare un occhiata a come butta nel tuo stomaco... magari mi prendo qualche suvenir qui e lì, tra il piloro e il duodeno... appena ho finito ti sveglio, va bene? Sei italiana? Ah, quanto mi piace il lago di Como!"
"?"
E mentre lui parla il mio indiano dei sogni, indisturbato, armeggia con un siringone dalle parti del mio braccio... "ecco tieni incastrato tra i denti questo tubicino" Continua Hannibal "Girati di qui..." poi fa una roba buffa: Si piega e si avvicina alla mia faccia, sorride rassicurante e dice "now you are gonna do ua bedda durmita!" io butto un occhio all'orologio sul muro ma non faccio manco in tempo a contare fino a dieci che piombo come una pera nel mondo dei sogni. E giurerei di aver sognato.

vengo risvegliata da una voce:
"Allora, tutto bene?" mi chiede "Hannibal" Smith
Mi guardo intorno, sorrido, sospiro e...
"Rifacciamolo!" dichiaro giuliva!
Che io non lo sapevo che l'anestesia è una roba così fulminea e istantanea... e soprattutto non credevo che il post anestesia fosse uguale uguale all'effetto di 5 chupitos di ruhm.

... e ora è pure chiaro come mai fosse necessaria la presenza del Grinta: che mica è facile centrare il tornello della metropolitana quando il mondo balla il twist!

Alice dondolatrice

Comunque, a titolo informativo, il mio stomaco pare essere abbastanza sano, non ha buchi, è rosa pastello, si è mostrato pulito ed educato e adesso aspettiamo a vedere cosa dicono i souvenir che hanno pescato in giro.

push push. Ovvero spinga, spinga.

Donna Manager è tornata!
Sorride e sembra il ritratto del Buddha sereno.
"Ho fatto vacanza, mi sono rilassata, ho ridimensionato ciò che andava ridimensionato. Sto bene. Sono zen. Intanto cerco un altro lavoro"

Le due (dico, lei e Sovraeccitata) si evitano, non si parlano e non si guardano. Sovraeccitata se la incrocia mette su una faccia da Maria Antonietta al patibolo "Sto soffrendo ma sono stoica e dignitosa... anche se oddiomio oddiomio come soffro". Donna Manager reagisce fischiettando e scuotendo la sua bionda chioma.
Ieri vengo convocata per un colloquio con Super Manager gay:
"Dimmi Alice, da quando tu le hai parlato, spiegandole che è una mezza chiavica e che deve darsi una svegliata e lavorare davvero... è cambiato qualcosa nel comportamento di Sovraeccitata?"

(Ecco ecco, questo è il momento per utilizzare le strategie comunicative di marketing che hai letto da ragazzina sul Cioè... crea un discorso sandwich: due cosine buone e gentili con in mezzo tutto il veleno! Vai! Colpisci!
)
"Guardi, caro capo, diciamo che adesso cerca di essere un poco più gentile con i clienti... e che se gli dici" Fai questo o fai quello" lo fa... ciò non toglie che sia lenta come una pratica di tribunale italiano, che abbia le capacità di concentrazione di Homer Simpson, che abbia lo spirito di iniziativa di un bradipo in coma e che, in generale, continui a passare la sua giornata ancorata alla seggiola con le trombe e l'aria da cane mesto. Detto questo, posso almeno confermare che non è peggiorata, che non picchia i clienti e non morde le copertine dei libri"

(Uff, la seconda cosina buona non mi è venuta tanto bene... diciamo che più che un sandwich è una fetta di pandoro zuccheroso spalmanta di critiche)
"Bene, bene"
"?..."
"Bene benissimo"
"Come bene bene? Quale parte del mio discorso non ha capito, capo?"
"Beh qualche miglioramento ti pare ci sia stato, no? E poi non è peggiorata! Io direi che la possiamo tenere fino alla fine di dicembre e poi vedremo... tu intanto continua la pushing operation, mi raccomando... ora scusami, che ho da fare, quindi mi volterò senza salutarti, perchè sono un uomo con profondi disturbi relazionali, e ti lascerò qui come una pera a meditare su quello che ho detto"

Qualcosa nella mia strategia comunicativa fa palesemente pettare.

Riguardo alla pushing operation (detto letteralmente così!) a me va bene... basta solo decidere la direzione: 'andò la puscio? Verso le ripide scale di marmo? Oltre la finestra? O dentro il più classico e pratico montacarichi?

Alice pushatrice

Wednesday, December 3, 2008

i saldi da sogno

Che c'è un giorno, un giorno soltanto, in cui alla Supplì i dipendenti hanno ben il 40% di sconto.
Per questioni di sicurezza, i suddetti dipendenti non posso "farsi lo scontrino da soli" e quindi tocca trovare un collega che ti faccia pagare e che ti dia una sorta di papiro bollato che certifichi la transazione, il numero di libri, lo sconto effettuato e l'ammontare approssimativo dei peli nel naso dell'acquirente.
Quel fatidico giorno era oggi.

Oggi, alla collega nuova del primo piano (essì, non ve l'avevo detto? Ce ne abbiamo una nuova: Più di 50 anni, zero esperienza nel settore dei libri, zero esperienza nel settore vendite, zero esperienza con il computer. Di origine italiana. Brava, eh, tenera, epperò eccheccazzo, ma prenderne almeno uno che ci azzecchi qualcosa?!)
"Ciau Nuova Collega Ancora Senza Soprannome, posso pagarli a te questi libri?"
"Certo, come si fa?"
"Guarda, se vuoi lo faccio io, tu controlli e li metti nei sacchetti, così intanto ti mostro..."
"Va bene"
tic tic tic ...
trrrrr... titin titin

(il nostro registratore di cassa ha i criceti e gli gnomi dentro...)

"Hai figli?"
"No"
"Ehh... dai, quanti anni ha?"
"No, davvero, non ho figli"
"Ma và"
"Eh"
"Allora li regali?"
"No"
"..."
tic tic tic ...
trrrrr... criticric

(il criceto cade dalla ruota e il rotolino della cassa si incastra)
"E che te ne fai?"
"Li tengo. Li leggo. Li guardo"
"..."
tic tic tic ...
trrrrr... titin titin

(Gli gnomi hanno rialzato il criceto e la cassa funziona di nuovo)
"Maddai. NO, no. Li conservi per quando avrai un bambino?"
"NO. Sono MIEI. E se e quando avrò un bambino, lui avrà i suoi, e non dovrà azzardarsi ad avvicinarsi ai MIEI di libri o sarò costretta a spezzargli le dita"
"!!..."
Dlingli dlingli (quando finalmente il nostro registratore di cassa rigurgita lo scontrino gli gnomi intonano uno Yoidelelele e il criceto balla un valzer austriaco)
"Ecco fatto. Hai visto come si fa? Allora grazie mille e a dopo eh..."
"..."


Ops.
Mi sa che si è traumatizzata a mi ha tolto il saluto...
Alice esageratrice


Comunque, oggi il settore bambini è stato saccheggiato (e chissà da chi, chissà), e se volete dare una sbirciatina ai più belli che mi sono accaparrata...



Alice sfogliatrice

Tuesday, December 2, 2008

scappo dalla citta III°

Il giorno successivo, la coppia decide di unire natura e cultura.
Perchè mica è vero che a Hyde Park non c'è una mazza, questa città è stata la culla di quella vecchia roccia di Franklin Delano Rooseveelt! Mica pizza e fichi...
(sta pure sulla moneta da 10 cents!)


Immersa in un bel bosco di Hyde Park c'è la sua casetta, la modesta dimora del bel Delano, proprio come quella dei sette nani (a parte il piccolo dettaglio che la sua ha 39 stanze, 10 bagni, una depandance per la stireria, le stalle e il canile).
Ed allora di buon mattino i vostri eroi ri-scarpinano lungo la strada, trovano il sentiero per il bosco e vanno a passeggio nella natura incontaminata dello Huston.

Che tra l'altro, oltre a dei boschi bellissimi, lo Hudson vanta pure un'ampio set di zone paludoselle e aquitrinose strabilianti.
Passeggiando se ne vedono di vari tipi:
C'è il modello "Palude della Disperazione", uguale uguale a quella dove Artax, il cavallo di Atreyu si incarta e fa consumare lacrime e kleenex a donne dal cuore debole come la sottoscritta.


C'è la palude modello Hobbit, umida, certo, ma piena di vita e luminosa,


E poi c'è la mia preferita, la palude alla Shrek, con dei verdi fosforescenti ipnotici che si vede che quel giorno madre natura al posto delli pastelli ha usato gli uni posca, e poi un sacco di roba melmosa intorno... ah, solo a guardarla viene voglia di gracidare e avere la pelle secca, squamosa e verde!



Cammina e cammina, sguazzando tra una pozza e un mucchio di foglie secche, arriviamo alla casetta del Signor Roosvelt:



E' una sorta di casa museo, ma non si capisce bene dove è l'ingresso, non c'è quasi nessuno e allora...
La sottoscritta, ancora sotto l'effetto iperattivo della serotonina, lascia libera la piccola vandala che è in lei e tenta di trovare una via d'accesso arrampicandosi su per delle scale antincendio, in cerca della camera da letto di Delano. Da sotto il Grinta con sguardo severo e aria scandalizzata, se ne lava le mani: "Io non ti conosco... io, io... guarda adesso ti faccio una foto mentre tenti di entrare come una ladra in casa di Delano, così i Rangers avranno le prove... e sappi che quando i Rangers ti metteranno in cella io non verrò a portarti le arance, che poi tanto non me le digerisci nemmeno..."
(E qui c'è la prova ma non credo che un tribunale la prenderebbe per valida: quella roba informe e imbaccuccata spalmata contro il vetro della porta sono io in versione
Oh-Oh-Oh- Occhi di Gatto)


E comunque il ranger, anzi, LA ranger-A, che fimmena era, stava dentro, e non mi ha arrestato, e mi ha pure dato una caramellina. Tiè.
Che alle volte, non riuscire a farsi i cazzi propri, cari miei, paga!

Ora, non mi dilungherò sul tour culturale durante il quale abbiamo scoperto vita morte, segreti miracoli e manie del buon vecchio Delano, epperò almeno 4 cosine vanno segnalate:

1) di come Delano sia uno Stoico, ma pure un po' Paranoico

Per intanto il Delano è il presidente più Luuuungo degli Stati Uniti, si è sparato 3 mandati e, se non moriva prima, si faceva pure il quarto... e tra l'altro si è puppato un periodo storico mica allegro: tutta la grande depressione degli anni 30 e tutta la seconda guerra mondiale!
Il Delano, ad un certo punto si è beccato la polio e quindi non aveva più il controllo delle gambe ma, per far vedere alla nazione che lui poteva camminare, si faceva imbragare in dei gambaletti tipo quelli di Forrest Gump e poi, con due bastoni, andava in giro che era una bellezza. Ora, in casa usava la sedia a rotelle, e per salire ai piani delle camere da letto si trascinava a forza di braccia su per le scale (tra l'altro scale pure stupide, con curve e angoli). La cosa curiosa però è che Delano aveva la psicosi dell'incendio: temeva che un incendio improvviso si scatenasse nella notte, e che lui restasse intrappolato al secondo piano della casa... allora faceva personali e segrete esercitazioni antincendio: quadno tutti dormivano, nel pieno della notte, lui si alzava, si trascinava per i corridoi, arrancava giù per le scale e si cronometrava per vedere in quanto tempo... che è affascinate, ma se io fossi stata una cameriera in casa Roosvelt, l'idea del padrone che fa il passo del marinz in piena notte mi avrebbe inquietato un pochetto...
Comunque alla fine, decise di mettere un montacarichi-ascensore, che funzionava con una serie di pesi e di corde (non lo voleva elettrico per la solita paturnia dell'incendio)


2) Di come Delano era un mammone... ma alla fine la moglie ebbe ragione!

Delano e la moglie hanno avuto 5 figli, e per i primi 20 anni circa di matrimonio hanno vissuto nella villa dei Roosvelt, assieme alla mammina di Delano che era la matrona e la padrona della baracca.
Dopo 20 anni, Eleonor ha preso il marito da parte e gli ha detto "guarda, caro, io avrei piacere, prima di morire, di vivere in una casa in cui posso decidere la mobilia e i pasti". Delano, che è maschio e quindi un po' lento, ha dunque deciso a circa 55 anni di abbandonare il nido materno e di costruirsi un'altra villa... a 700 metri di distanza. E poi si dice di noi italianz che semo mammoni...
(qui c'è il bel vedere della villa)


3) Come pure il Delano il presidente fosse uno che non buttava via niente

La scrivania di Delano alla Casa Bianca era uguale uguale alla mensolina di mia nonna, con tutti i ciapapur (prendi polvere, per chi arriva da sotto il Po o da oltre le Alpi) le carabattole, le cianfrusaglie e i ricordini di Lourdes, San Marino e compangia bella.
Accanto alla scrivania c'è un faldone enorme dove viene spiegata la storia di ogni singoloa baracca... e tra tutto sto ciarpame (che io me la immagino la donna delle pulizie che smadonna ogni settimana, che le tocca spostare tutto e rimettere tutto e ai tempi mica c'era lo Swiffer che la polvere la cattura...) c'è un proiettile. Di cui non si sa nulla.


4) Di come uno spirito sapiente fece visita alla moglie del presidente

ora, vi ricordate che un paio di post fa ho lasciato una filosofica citazione, tratta da kung fu panda, sul passato, il presente e il futuro? Vi ricordate che Stofia ha vinto il primo premio, seguita a ruota da quei pozzi di cultura di Sleepy e Adblues?
Bene, al negozio del museo ho trovato
questo


... ma mia teoria è che Eleonor sia stata visitata in sogno dallo spirito di Master Oogway...

Alice viaggiatrice

Addendum... ora il linkino cretino dovrebbe funonzionare...

Monday, December 1, 2008

scappo dalla città II°

La pietra del bardo si rivelò essere non una pietra ma un immenso scoglio roccioso in riva al fiume.
Difficile non trovarlo, ecco.
Affascinati dai colori, dal cielo che si specchia sul fiume, dal tramonto e dal sole che scende,


i due restano in contemplazione per un tempo indefinito e perdono di vista gli aspetti logistici e prosaici della situazione: sono in mezzo al bosco, a miglia dal motel, sta venendo buio e non hanno manco un fimmifero per fare luce lungo la strada del ritorno.
Ed ecco come il weekend romantico e bucolico si trasforma il la Strega di Eastweak.

Ma il Grinta ha la soluzione:
"Tranquilla, amor mio, anzichè passare dal bosco passiamo dalla strada statale"
Ed ecco che, come due viados professionisti, i vostri eroi si piazzano ai margini della statale e macinano chilometri rischiando la vita e provando la meravigliosa esperienza degli animali selvatici, quando all'improvviso due fari ti inchiodano, ti accecano e ti ammaliano.
Camminare al bordo della statale però ha un suo aspetto esplorativo!
Per intanto è pieno di bottiglie gettate dai finestrini in corsa (cosa non bella da scoprire quando te stai proprio sulla linea di lancio a mò di tirassegno delle giostre). Inoltre lungo la statale chiese e cimiteri sorgono come funghi, e si è accompagnati da un romantico sottofondo di campane che suonano nel buio della notte decorato da lumini rossi (o fuochi fatui?) che ispirano ottimismo e allegria.
Ah, e ovviamente non esistono i marciapiedi.


Quando arriviamo al motel bacio la lampadina, benedico l'elettricità e prometto di fare una ricerca su google per scoprire il nome dell'inventore dei segnali stradali catarifrangenti, che domani entro nella prima chiesetta sulla strada e gli accendo un cero votivo grande quanto la colonna infame di manzoniana memoria.
Alice scampatrice (che bastava tanto così per diventare Alice spatarratrice)

Ah, dimenticavo una cosa, riguardo al motel!
Appena siamo arrivati, a darci il benvenuto alla reception c'era il sogno segreto e proibito del Grinta.
No, non quello ( Scarlette Johansson nuda con su scritto sulle poppe la formula degli equilibri di Nash) l'altro sogno segreto.
Questo:

Il Grinta ha una passione per i Corgi.
Che sono cani-tubo con un culo grossissimo, le orecchie da pipistrello e le zampe mozze.
Il sogno del Grinta è avere uno di questi salsicciotti pelosi.
Il mio sogno è avere un cane che non abbia le proporzioni di una caricatura.
Credo che in famiglia toccherà avere due bestie.
Alice mediatrice

Sunday, November 30, 2008

scappo dalla città I°

PARTE I
LA PARTENZA e il PRIMO BUCOLICO MOMENTO

Ordunque, nel grande Giorno del Tacchino i vostri eroi optano per una "partenza intelligentemente pigra" verso destinazione praticamente ignota, si svegliano tardi, sciabattano, sbadigliano (entrambi) ruttano (io, sempre per il solito problema che chiamerei tamarro-stinale) in un beato clima da domenica mattina.
Dopo nemmeno 10 minuti però il Grinta viene preso da un raptus di iper-attivismo, inizia a cuocere patate (il rancio della sottoscritta in trasferta) lavare i torrioni di piatti che si stavano cementificando in cucina e, inarrestabile, intraprende persino un safari nell'armadio a caccia di calzini puliti e PURE appaiati.
(Poco dopo la sottoscritta viene strappata dal computer, dove lascia un post talmente pieno di errori che, quando lo rilegge al ritorno, si rende conto che la disgrafia galoppante la porterà, tra un paio di anni, a scrivere robe talmente illeggibili da sembrare direttive criptate della NASA)
Abbandonata la topaia la coppia parte per una due giorni di amore e natura.
Dopo la traumatica esperienza del bus cinese il dictat del Grinta è stato: "Si viaggia solo in treno".
Quindi la prima meta è la stazione Grand Central, che in un giorno normale appare così


Grande, spaziosa e luminosa.

Ma il giorno del Thanksgiving, quando tutta l'america di comune accordo decide di spostarsi da un punto non precisato verso un altro punto non precisato in nome di San Tacchino Martire, Grand Central, ovviamente, è cosà



Dopo una fila spaventosa ma ordinatissima noi e le nostre patate bollite siamo sul treno, destinazione Hyde Park.
Il viaggio in treno, se mai vi capitasse, è bellissimo, perchè la ferrovia costeggia il fiume Hudson per tutto il tempo... bisogna solo scegliere il finestrino giusto. Mentre dal nostro lato il panorama è sostanzialmente un lungo e poco emozionante muro di mattoni interrotto saltuariamente da un po' di sterpaglia (roba che a fissarlo per oltre 10 minuti ti prende un attacco epilettico), dall'altra parte scorrono le imponenti acque, si susseguono i boschi e la natura dà bella mostra di sè.
Tra l'altro, l'impianto luci quella giornata era favoloso:



Arriviamo al nostro nido d'ammore verso le 3 del pomeriggio, il nostro bed&breakfast in realtà è un motel, proprio come quelli che si vedono nei filmz, con l'assassino che ti sgozza nel sonno, la macchina dei cattivi che sfonda le finestre e ti salta sul letto, il vicino di stanza ubriaco che ti picchia... e ci piace un sacco!



Ora, stare in un motel senza avere una macchina è un pelino complicato.
(Prima di partire c'era stata in effetti una intensa discussione all'interno della coppia: Auto sì o auto no? Affittare una macchina o muoversi a piedi? Il movimento Auto-sì era costituito dal Grinta (che non ha la patente, non ha mai giudato e no, non sa davvero guidare, ma in compenso si addormenta non appena ingrani la terza) Il movimento auto-no era costituito dalla sottoscritta, che di guidare sola soletta mentre il Grinta russa al suo fianco tra le sconosciute vie ammericane non ne aveva nessuna voglia. A chiudere la disputa, la scoperta che tanto a Hyde Park non era possibile affittare una macchina, cosa che ha fatto gongolare la sottoscritta con buona pace per il Grinta).

Nel senso che attorno a te c'è solo questo:


Per miglia e miglia.


E allora tocca scarpinare, al fianco della strada, e andare a cercarsi un po' di natura.
Tra le tante passeggiate, la prima che la coppia decide di affrontare è alla volta della "Pietra del bardo".
Questo fa sì che, ad ogni ciottolo più grande un un pugno che compaia sul lato del sentiero, la sottoscritta non possa esimersi dal chiedere "é questa la pietra del signor bardo? E' questa la pietra del signor bardo? Ma 'sto bardo la sua pietra dove la tiene? Che io saprei dove mettergliela... ma quanto manca? Ma puf puf... devo bere-fare pipì, mangiare una galletta di riso-scattare una foto... aspettami!"
A tale potenza sfrangimarroni (a cui il Grinta risponde con aria di piccolo capetto boyscout) la sottoscritta sa però alternare anche lunghe falcate accompagnate da silenzi meditativi, durante i quali si incazza con il Grinta se fa frusc frusc con le foglie, perchè lei deve sentire i suoni del bosco, avvistare i passeri scopaioli e assaporare lo sciroppo acustico della natura.




Epperò. dopo tanto tempo in mezzo allo smog ed alla vita di città, l'idea di essere scappata via dal cemento dà una tale botta serotinica che, insomma, Alice è un po' su di giri e iper-cinetica...
In sostanza, se mai vi capiterà di vedere in mezzo ai boschi una coppia mal assortita in cui lui cammina molto mooolto avanti, a zigo zago, tentando di depistare la sua accompagnatrice:


e lei, nel misero tentativo di dialogare con i passeri e di entrare in sintonia con il mondo ornitologico emette strani suoni e saltella la danza del "Suvvia-passero-fatti-vedè"


Siamo noi.
Siamo inoffensivi.
Gettateci una patata bollita e lasciateci al nostro destino.

Ad un certo punto, nel mezzo di un prato, si intravedono due macchie marroni.
"Grinta, guarda! i vitelli!" esclamo io, futura piccola cieca di sorrento.
"Ma va là, quelli sono karibù" dice il figlio illegittimo di Alberto Angela.
Ora dite un po' voi:


E sì che io l'avevo detto, che rischiavamo di esser calpestati da una mandria di cerbiatti!
Alice divinatrice

topaia, sweet topaia!

Siam tornati!
Allora, cari miei, vi siamo mancati?
Tranquilli, che adesso vi massacro con l'immancabile aneddotica, vi strazio di racconti e vi mitraglio di foto!
Ora però collasserò...
Alice felice, ma pisolatrice

Nel frattempo, a proposito di viaggi, godetevi questo, che è un classico!



Alice animatrice

Thursday, November 27, 2008

Tra Rendimenti di Grazie e Venerdì Neri

Oggi qui è il Gran Giorno del Ringraziamento.
A memoria di quando arrivarono i pellegrini e offrirono un bel pranzo con tcchino agli indiani (o qualcosa del genere...)
Il Thanksgiving è il natale ammerikano.
Cade sempre di giovedì ed è la sacra festa della famiglia.
La sera prima l'intera popolazione si infila dentro un mezzo di trasporto (macchina, aereo, treno, autobus cinese, carretto trainato da muli) e attraversa stati e città per riunirsi con la famigliola attorno ad un tacchinazzo infarcito.
Ogni Thanksgiving la comunità dei tacchini piange.

Ma quello di cui volevo parlarvi non è il mondo del tacchino, ma il giorno dopo il Tanksgiving.
Il Black Friday.
Il giorvedì nero, che sembra ricordare un'epidemia di peste bubbonica, è il giorno dei grandi saldi.
Lo chiamano Black friday perchè nel libro contabile di un negozio le chiusure in attivo si scrivono in nero, quelle in perdita in rosso. E il Venerdì Nero tutti i negozi fanno un pacco di soldi.
E' l'inizio ufficiale delle spese natalizie.
Ma, per renderlo più divertente, una serie di negozi fanno "Offerte segrete speciali".
Cioè, tu sai che ci saranno dei ribassi anche del 50%, 80% ma non sai su cosa. Se vuoi partecipare, devi andare di persona.
Ed allora la gente, la sera del Thanksgiving, dopo aver mangiato il tacchino con la mamma, il papà e tutto il parentado, a mezzanotte spaccata saluta tutti, esce e si mette in fila davanti al negozio che gli interessa di più (a mezzanotte. Lo riscrivo, che magari vi è sfuggito, ecco).
Gli strategici hanno magari fatto un giro tra gli scaffali nei giorni precedenti, hanno trovato quello che vorrebbero e, per essere pure più precisi e organizzati, hanno chesto al commesso "Mi scusi, buon uomo, dove si troverà quell'oggetto il giorno del back friday?".
Perchè quando il negozio apre, un fiume di gente isterica e felice si riversa dentro e non guarda niente e nessuno: va dritta dritta verso l'oggetto che gli interessa!
Il posto più affascinante pare essere una rinomata boutique di vestiti da sposa, con abiti da migliaia di dollari che, per il balck friday, vengono mostruosamente scontati. Le future dolci sposine fanno la fila per tutta la notte, poi, quando alle 7 del mattino si aprono i portali del paradiso del toulle bianco, l'orda selvaggia di creature congelate e con le occhiaie da vampiro entra acchippando alla cieca qualsiasi straccio. Alcune battagliere stringono al petto 10-20 capi da sposa, con taglie e modelli a caso e che magari fanno pure schifo e non vorrebbero mai, manco per Halloween, ma non importa, perchè qui inizia la parte divertente. Una volta che gli scaffali sono stati saccheggiati inizia il baratto. Ciascuna con la sua montagna di vestiti e accessori, le sposine vanno in giro alla ricerca di quello che vorrebbero e tentano di ottenerlo attraverso una complessa catena di scambi che la confronto il bazar del cairo è una passeggiata.

Il Black friday deve essere una roba da Discovery Channel!
Comunque, mentre il resto dell'ammerika è in preda alla febbre da shopping, noi andiamo in messo al nulla, in un posto sperduto scelto però con un criterio estremamente rigoroso:
E' il paese con il bed&breackfast più economico della Valle dello Hudson.
Il posto si chiama Hyde Park.
...
Lo dico perchè almeno, nel caso non tornassimo, sapete dove mandare la guardia forestale a trovare i nostri resti (magari sgranocchiati da un orso bruno... o calpestati da un branco di cerbiatti...)
torneremo per sabato, voi fate i bravi, non sporcate e fate come se foste a casa vostra, eh!
Alice viaggiatrice

(il Grinta rompe, dobbiamo andare, perdiamo il treno, e io non ho tempo per controllare i soliti refusi da dislessica... se vi annoiate, potete sempre giocare alla settimana enigmistica trovano i 37 errori sparpaglieti nel post!)

Wednesday, November 26, 2008

... rapido aggiornamento dagli studi di Una Supplì al Sole

Andai.
Conquistai.
Vinsi.

Ma non tutto.

Nel senso che il mio splendido favoloso sublime discorso è stato accolto da una Sovraeccitata a testa china e con uno sguardo tipo questo:


Il che, insomma, mi ha tolto un po' del divertimento, ecco.
Che io volevo il sangue, la guerra aperta, i tomi della Fallaci che saettavano come molotov incendiarie da una parte all'altra della Supplì (appicciàti magari dalla sottoscritta), già mi pregustavo barricate di cd, lanci di dizionari d'assalto... lo sbarco di Norimberga nel mondo librario, volevo!
E invece, più che andare a infilzare il nemico con la baionetta, mi sono ritrovata a sparare sulla croce rossa.
Intendiamoci, visto che la croce rossa in questione non aveva mai fatto una mazza il mio senso di colpa era pari, come direbbe il Grinta, a un epsilon. Tralaltro (tuttoattaccato) uno dei più piccoli tra i piccoli.
Insomma, alla fine le ho pure buttato lì un: "guarda, se te cambi atteggiamento, ti dai una svegliata la pianti di di straziare me, la Patti e i clienti e inizi a darti da fare... per me puoi pure restare, poi vedi tu"
(testuale?: "Look, Sovraeccitata, If you change your attitude, if you start working with us instead of use your cell phone, disappear in the basement, do your homework, (ditina che scattano una per volta) if you try to by kind and polite with the customer, if you stop stressing me, Patti and the customers with Italian questions, well! For me you can stay! (Sorriso finale)"
"Ok"
Disse il cocker.
(non è chiaro se con codesto ok intendesse "Va bene, resto e cambio" o "va bene, brutta stronza che mi martiri deliberatamente, ho capito"... lo scopriremo solo vivendo, credo)

Va detto eh, durante la giornata non ha più usato il suo telefonino, non ha più stracciato i marroni e, su esplicita richiesta, ha pure dato una mano in spostamenti di libri vari...
Poi, il fatto che abbia trascorso il resto della giornata appoggiata alla cassa, ingobbita e con una faccia da Mary Sorrowful è un altro discorso...


Credo che, se la nostra piccola icona martire deciderà di restare, ci vorrà un ulteriore splendido favoloso sublime giretto nel montacarichi.

Ah, dimenticavo! Donna Manager è ancora latitante!
La Farnesina sta cercando di ricostruire i suoi ultimi spostamenti, e nel frattempo pare che qualcuno della Supplì abbia tentato un contatto telefonico... la scomparsa ha dichiarato laconicamente "Io questa settimana non vengo. La prossima settimana? Ci penserò. Click"

credo che una Supplì al Sole andrà avanti ancora a lungo...
Alice spettatrice

... l'alba prima della battaglia...

Oh, io vado eh...


Poi vi fò fapere!
:)
Alice dominatrice
(towandaaa)

Tuesday, November 25, 2008

Una Supplì al Sole!

Marò che bello!
Che donna fortunata che sono!
la Supplì è diventata una telenovela brasiliana!
Io mi sono persa la puntata migliore che ieri non lavoravo e purtroppo ho dovuto accontentarmi di un breve riassunto... ma domani, gente sarò sul palcoscenico con una parte da co-protagonista!!

Ma prima vi fò il riassunto, roba per stomaci forti, che qui si prende la pillola rossa e si va nel surreale...
Ed ecco a voi:

Una supplì al Sole. Puntata 1. Lunedì, interno Supplì.

Lunedì Donna Manager va a cacci di Sovraeccitata su al terzo piano e le fa la ramanzina:
"Guarda, io ti avrei licenziata fin dal primo giorno... comunque, te ieri non sei venuta e non lo hai detto a nessuno, non è così che ci si comporta, non è serio, non è professionale..."
Sovraeccitata, che ci impiega pochissimo per dare fuoco alle polveri, si arrotola le maniche e, in maniera imprevedibile, e abbastanza kamiskaze style passa al contrattacco:
"Ma te che vuoi da me? Mi controlli sempre, mi stai sempre addosso, che problemi hai, bbella?!"
Donna Manager strabuzza lgi occhi, che una reazione del genere non se l'aspettava:
"Il mio problema è che tu, da quando sei arrivata, hai saltato almeno 3 volte..."
"Credi che non avessi una vita, prima di iniziare questo lavoro? Io studio, io mi faccio una cultura!"
"Io credo che tu sia molto maleducata"
"Io sono stufa di stare qui e non essere apprezzata! Io alla Barns&Noble lavoravo come manager!"
"Tu qui mi sa che proprio non ci lavori!"
E con questa frase Donna manager lascia impettita il terzo piano ha un principio di ulcera che ha visto la luce proprio durante la discusisone con Sovraeccitata e, ancora con gli sbuffi di fumo al naso corre da Super Manager Gayz, direttamente ai vertici dell'organigramma, dichiarando: "Adesso tu vai su e la licenzi!"
Super manager Gayz però è offeso, perchè Donna Manager ha rimbrottato il suo cocco gay giusto pochi giorni fa (Ballerino Gayo faceva il furbetto e timbrava il cartellino un po' alla cazzo per far risultare il numero minimo di ore lavorative...) dicevo, Super Manager Gayz, con sguardo freddo e distaccato, decide che adesso a Donna Manager la fa un po' rosicare e dice "No. Io non la licenzio".
TA TA TAA TAAAA

Ecco che arriva la prima scena di Pahtos!!

Donna Manager a quel punto vacilla. Si sente probabilmente sola e smarrita contro un destino crudele. Sull'orlo di una crisi isterica scoppia a piangere, si butta dentro il suo cappotto e... scappa via.
Donna manager lascia la Supplì alle ore 12.30 del lunedì, da allora non si hanno più sue notizie... tornerà?!


Nel frattempo Sovraeccitata, ancora in ebollizione, chiede un colloquio con Super Manager Gayo.

Seconda scena di Pathos!
Siete pronti?!

Come Super Manager Gayo compare al terzo piano Sovraeccitata scoppia in lacrime, e singhiozza: "Basta! Quella donna è pazza! Ce l'ha con me! Io ero così contenta di lavorare qui... ti ricordi come ero contenta dopo il colloquio, caro manager?"
"Calmati, Sovraeccitata, calmati, vedrai che risolveremo tutto"
"No, no... io non ci lavoro più qui con quella indemoniata che mi tortura! Sono stanca di non essere apprezzata! Io alla Barns&Noble lavoravo come manager!"
"Sovraeccitata, guarda, calmati e riparliamone tra una settimana, ok?"
"Va bene, Super Manager, ma solo perchè me lo dici tu", dice docile la nostra eroina!!

Una supplì al Sole. Puntata 2. Martedì, interno Supplì.
Ricevo l'affascinante riassunto della puntata precedente, ed all'improvviso vedo la luce e capisco cosa devo fare!
Incrocio Super Manager gayo e chiedo pure io un colloquio.
Lo vedo sbiancare (Oddio, un'altra donna insterica in piena sindrome pre-mestruale noo!! Altri pianti moccolosi e urla di dolore noo!) ma dice sì.
Io, in versione candida psicoterapista, sorrido e, con dolcezza e premura, esordisco: "Guarda, ho saputo che ieri è stata una giornata intensa per Sovraeccitata"
"Decisamente sì" commenta Super M.G. con una sguardo smarrito. E quasi mi fa tenerezza, il perfido Checcone...
"Bene, caro Super M.G., volevo parlarti proprio di lei... devo dirti che stiamo riscontrando un po' di problemi a lavorare con Sovreccitata, vedi, se non ti spiace ti illustro la situazione: (e ciuff ciuff ciuff... parto in modalità trenino) dunque, Si addormenta al lavoro Arriva tardi Scompare e non si sa dove si imboschi (probabilmente ha il mantello dell'invisibilità) Passa il tempo attaccata al telefonino Ha confuso questo posto con un corso di italiano e importuna noi e i clienti perchè vuole a tutti i costi parlare la lingua dantesca Non riordina i libri, non fa i ricarichi, non prende il telefono, non ha mai guardato cosa ci sta dentro agli scaffali Alle volte è scorbutica con i clienti, non si prende la briga di controllare nel computer la presenza o meno di un libro perchè è troppa fatica Ieri ad una signora che cercava la Divina Commedia (che ne abbiamo 3 edizioni diverse, ne abbiamo) ha detto di andare a vedere su amazon.com E' lunatica e particolarmente volubile.
Oh, ma detto questo, caro Super M.G. è una gran cara ragazza, e se tu sei daccordo, io domani vorrei parlarle, per vedere se è possibile trovare una soluzione... ti spiace se le parlo? Ho la tua benedizione?"


Super Manager , con gli occhi fuori dalle orbite, scuote la testa e ripete tra sè "Si addormenta? Parla al telefonino? Amaaazon.coom??"... poi riacquista il controllo di sè e mi dice "Ma cosa consigli? La licenziamo o la teniamo?" diplomatica come una svizzera sorrido e sospiro,
"Guarda, caro Super M.G. io direi che le parlo, e poi decide lei... se è disposta a cambiare atteggiamento noi la teniamo volentieri, anche perchè si avvicina Natale, e a Natale pure una scimmia capace di fare i pacchetti si rivela una risorsa preziosa... sennò vedremo" (Dio! Alle volte sono così saggia e diaboloca da farmi paura!)
"Certo certo, vuoi che ci sia anche io? Te la senti di parlare la sola?" esclama Super M.G. Premuroso e felice, che così non gli tocca affrontare la pazza un'altra volta...
"Cocco, io solo questo aspettavo!"

UAH HA HA HAAAA

Domani, alle ore 11.00, andrà in scena la nuova puntata, quella in cui io prendo Sovraeccitata e sturo il mio Pomo di Adamo, con tanto di benedizione dall'alto!!
Non è bellissimo?!
Già godo come un riccio.
Alice scalpitatrice