Sunday, December 14, 2008

i bambini sono il nostro (tetro) futuro!

Pippi ha trovato l'equilibro cosmico.
Durante il giorno sopporta perfidi nani viziati, e la sera va a tirare calci e pugni in una palestra di arti marziali.
Le ultime notizie sul fronte Peppa sono terribili.
La Peppa, che nel caso ve lo foste dimenticato ci ha 3 anni, adesso è stata istruita dai suoi genitori per far fronte ad eventuali abusi sessuali o approcci pedofili.
Ora la Peppa sa che, se qualcuno la tocca nell'aria dell'inguine o delle chiappe, deve gridare con quanto fiato ha in gola "Don't scratch my vagiaaaina".
(Una bambina di 3 anni che dice vagina... oh, a me fa impresiùn)
Ora, tutte le volte che la Peppa ordina (perchè la Peppa non chiede, la Peppa ordina) alla Pippi di aiutarla a pulirsi il culo, si assiste alla seguente immutabile catena di eventi:
Peppa: "Pippi, aiutami"
La Pippi si accuccia, (nel bagno che resta sempre e rigorosamente con la porta aperta, che qui hanno il terrore dei pedofili che risalgono su per i tubi di scarico) con la carta igienica in mano pronta ad adempiere al suo compito di ancella fecale, ma come si appresta a pulirla la Peppa parte a sirene spiegate "Don't scratch my vagiaaaina".
A quel punto la madre, dalla stanza accanto, fa capolino e, con sguardo serio e pieno di significati ("Figlia mia, io sono qui, e ti ascolto, e a mammà puoi dire tutto, sappilo eh") fissa la Peppa e gli chiede "Honey, it's everything ok? Do you want a private talk with mummy?"
"NO, mummy, it's ok, Pippi it's helping me.."
"Peppa, remember that I love you"
"Me too, mummy"
"Ok"
"ok"
Rassicurata, la genitrice si allontana e lascia la Pippi, potenziale busatrice, lì, in ginocchio, davanti al prodotto interno lordo della Peppa, con il pezzetto di carta igienica in mano.
La suddetta scena si ripete quotidianamente, più volte al giorno.
...
E comunque la mamma fa bene a controllare, che io un paletto in qualche orfizio a questo piccolo mostro viziato e stronzo ce lo infilerei... ah, se ce lo infilerei...
Alice minacciatrice

Ah, dimenticavo l'altra cosa divertente!
Ora la Pippi viene pagata dalla Peppa. Nel senso che la madre conta i soldi, li passa alla nana stronza, che a sua volta li dà alla Pippi!
... manca poco al collare e al guinzaglio... che in fondo questa è la patria delle libbertà!
.... No, I'm a nanny.

15 comments:

  1. Ciao Alice , mi fanno ancora male le mascelle dal ridere! Niente e' piu' assurdamente comico di questi genitori psicopatico -educativi. Quando distribuivano l'equilibrio erano sicuramente al cesso, e quando e' venuto il momento per il buon senso erano gia' stati partoriti . Recentemente ad un party ho assistito alla seguente scena :
    un unno rinchiuso nel corpo di un bambino di 5 anni ha distrutto la casa degli ospiti e a tempo perso ha picchiato almeno la meta' dei bambini presenti . Il tutto accadeva mentre la madre del piccolo Attila spiegava a tutte noi mamme-inevolute castronate tipo "come-si-educano-i figli-senza-inerferire-nella-loro sfera-di-emotivita'-personale (???). Al momento del congedo, su invito della mamma , l'unno redivivo stringe le mani a tutti gli adulti e saluta educatamente . Poi passa davanti ad una pianta che sfigatamente si trova sul suo cammino la sradica completamente dal vaso. Allora la mamma si china verso di lui e gli dice mooolto fermamente quello che tutte noi avremmo detto: " Honey, did you say sorry to the plant?" ...Sorry ?? Sorry un par di palle !
    Mi piace il tuo blog , sei davvero acuta!
    Elena

    ReplyDelete
  2. troppi soldi fanno male.
    valeriascrive

    ReplyDelete
  3. no cazzo, non ci credo.... e` surreale..... a parte l'aneddoto in se... tutto, tutta la situazione.... e` da non credere....

    ReplyDelete
  4. @ elena: "Sorry to the plant"???? ma neanche i genitori di Dharma & Greg arriverebbero a tanto... e son macchiette comiche.... :D

    ReplyDelete
  5. la storia della peppa mi mette sempe tanta tristezza!!

    ReplyDelete
  6. C'e' gia' un comitato intergalattico free peppa (e anche pippi, che povera creatura..)???

    O un piano per lo sfruttamento commerciale delle strablianti abilita' della mostrobimba?

    ReplyDelete
  7. che mi son confusa, volevo dire free babysitter, e anche creatura, ma insomma, s'e' capito

    ReplyDelete
  8. ma siam sicuri che non sia il caso di lasciarli a se stessi e andare a vendere caffe' da starbucks? no perche' almeno li' non ti urlano quotidianamente don't scratch my vaginaaaaa.
    (credo)

    sullepunte

    ReplyDelete
  9. madonna alice!!! ma come fa la pippi a sopportare???

    ReplyDelete
  10. Cioè... tu vuoi dirmi che quel genio del male racchiuso dentro il corpo di una 3-enne fa le prove urlando "Don't scratch quella-roba-lì (che io a 33anni faccio ancora fatica a chiamarla per nome)" per testare i tempi di reazione della madre?!

    Dillo: tu inventi... 'che non può mica essere...

    ReplyDelete
  11. a parte le risate...che amarezza.
    La parte peggiore, peggiore perfino della vaginaaaaa è quella del pagamento.
    Mi sono trovata in una situazione simile e ho ancora la pelle di cappone.
    Perché questo mercifica l'affetto, l'attenzione. Io ti pago e tu quindi ti prendi cura di me, bel messaggio davvero!
    Quando capitò a me, la nana in questione, di fronte a un mio no, mi disse, impettita: "Io ti pago e quindi tu fai." Io l'ho guardata dritta dritta nelle palline degli occhi e le ho detto: "Nana, intanto tu non mi paghi ma la tua mamma, inoltre io sono adulta e tu no, per cui se dico no, e lo faccio per il tuo bene, è no, punto"
    però che brividi...

    ReplyDelete
  12. mi vengono i brividi a pensare come kazzo diverrà quella bambina da grande. credo che se avrà a sua volta un figlio lo farà allattare da una nutrice allevata biologicamente e terrà le sue tette piene di latte per un bell'Amministratore Delegato

    ciao belli e buona festa pagana del solstizio di Inverno :-)

    ReplyDelete
  13. Da quando non faccio l’albero? Non lo so più. Decenni. Forse quest’anno ricomincio, perché questo post mi fa capire che ne ho voglia.

    ReplyDelete
    Replies
    1. Oddio il tuo blog è dotato di vita informatica propria. Credevo di lasciare un commento sotto il post dell’albero Giulio e lo ritrovo qui. Pensavo di lasciarne uno sotto quello della “Montessori” in Francia e ne ritrovo tre. Cosa riuscirò a scolpire nei server di google prima di finire la lettura a di tutto il blog lo sa solo Mountain View.

      Delete

edddaì, blatera un po' con me!