Monday, December 1, 2008

scappo dalla città II°

La pietra del bardo si rivelò essere non una pietra ma un immenso scoglio roccioso in riva al fiume.
Difficile non trovarlo, ecco.
Affascinati dai colori, dal cielo che si specchia sul fiume, dal tramonto e dal sole che scende,


i due restano in contemplazione per un tempo indefinito e perdono di vista gli aspetti logistici e prosaici della situazione: sono in mezzo al bosco, a miglia dal motel, sta venendo buio e non hanno manco un fimmifero per fare luce lungo la strada del ritorno.
Ed ecco come il weekend romantico e bucolico si trasforma il la Strega di Eastweak.

Ma il Grinta ha la soluzione:
"Tranquilla, amor mio, anzichè passare dal bosco passiamo dalla strada statale"
Ed ecco che, come due viados professionisti, i vostri eroi si piazzano ai margini della statale e macinano chilometri rischiando la vita e provando la meravigliosa esperienza degli animali selvatici, quando all'improvviso due fari ti inchiodano, ti accecano e ti ammaliano.
Camminare al bordo della statale però ha un suo aspetto esplorativo!
Per intanto è pieno di bottiglie gettate dai finestrini in corsa (cosa non bella da scoprire quando te stai proprio sulla linea di lancio a mò di tirassegno delle giostre). Inoltre lungo la statale chiese e cimiteri sorgono come funghi, e si è accompagnati da un romantico sottofondo di campane che suonano nel buio della notte decorato da lumini rossi (o fuochi fatui?) che ispirano ottimismo e allegria.
Ah, e ovviamente non esistono i marciapiedi.


Quando arriviamo al motel bacio la lampadina, benedico l'elettricità e prometto di fare una ricerca su google per scoprire il nome dell'inventore dei segnali stradali catarifrangenti, che domani entro nella prima chiesetta sulla strada e gli accendo un cero votivo grande quanto la colonna infame di manzoniana memoria.
Alice scampatrice (che bastava tanto così per diventare Alice spatarratrice)

Ah, dimenticavo una cosa, riguardo al motel!
Appena siamo arrivati, a darci il benvenuto alla reception c'era il sogno segreto e proibito del Grinta.
No, non quello ( Scarlette Johansson nuda con su scritto sulle poppe la formula degli equilibri di Nash) l'altro sogno segreto.
Questo:

Il Grinta ha una passione per i Corgi.
Che sono cani-tubo con un culo grossissimo, le orecchie da pipistrello e le zampe mozze.
Il sogno del Grinta è avere uno di questi salsicciotti pelosi.
Il mio sogno è avere un cane che non abbia le proporzioni di una caricatura.
Credo che in famiglia toccherà avere due bestie.
Alice mediatrice

6 comments:

  1. mmh l'altro giorno ho beccato uno scarafaggio che gli assomigliava tutto

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  2. Allora il bleirwich è arrivato... ;-)

    Comunque carino il cane deforme!

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  3. ih! ih!

    i miei zii etc. hanno un corgi. concordo sulla descrizione :))

    mademoiselle in confronto sembra una barbie coscia lunga!

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  4. Il cane nun sse' po' vede', ma l'amore e' amore eh!:-) mica sta a guardare queste cose qui!

    (non fatemi piu' stare in pensiero cosi', d'ora in poi tutte le domeniche a casa!!! eco! ;-P)

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  5. Oddio, per un momento ho creduto che il sogno del grinta fosse norman bates con le tette (senza formule di nash pittate)...;-)

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  6. palbi... nooo dai! Le orecchie da pipistrello lo scarafaggio non poteva averle!
    cat, eccome se è arrivato! la prossima volta mi porto pure una videocamera e faccio il filmono amatoriale horror...
    Dancin' Mademoiselle è una creatura di classe, questo è un botolo da rotolamento!
    Streghetta Morgana, non c'è pericolo che tanto io e il Grinta siamo nati con le pantofoline di placenta... sedentari quanto un menhir dell'isola di pasqua!
    Salvietta... che incubbo!!
    :D

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edddaì, blatera un po' con me!