Sunday, November 30, 2008

scappo dalla città I°

PARTE I
LA PARTENZA e il PRIMO BUCOLICO MOMENTO

Ordunque, nel grande Giorno del Tacchino i vostri eroi optano per una "partenza intelligentemente pigra" verso destinazione praticamente ignota, si svegliano tardi, sciabattano, sbadigliano (entrambi) ruttano (io, sempre per il solito problema che chiamerei tamarro-stinale) in un beato clima da domenica mattina.
Dopo nemmeno 10 minuti però il Grinta viene preso da un raptus di iper-attivismo, inizia a cuocere patate (il rancio della sottoscritta in trasferta) lavare i torrioni di piatti che si stavano cementificando in cucina e, inarrestabile, intraprende persino un safari nell'armadio a caccia di calzini puliti e PURE appaiati.
(Poco dopo la sottoscritta viene strappata dal computer, dove lascia un post talmente pieno di errori che, quando lo rilegge al ritorno, si rende conto che la disgrafia galoppante la porterà, tra un paio di anni, a scrivere robe talmente illeggibili da sembrare direttive criptate della NASA)
Abbandonata la topaia la coppia parte per una due giorni di amore e natura.
Dopo la traumatica esperienza del bus cinese il dictat del Grinta è stato: "Si viaggia solo in treno".
Quindi la prima meta è la stazione Grand Central, che in un giorno normale appare così


Grande, spaziosa e luminosa.

Ma il giorno del Thanksgiving, quando tutta l'america di comune accordo decide di spostarsi da un punto non precisato verso un altro punto non precisato in nome di San Tacchino Martire, Grand Central, ovviamente, è cosà



Dopo una fila spaventosa ma ordinatissima noi e le nostre patate bollite siamo sul treno, destinazione Hyde Park.
Il viaggio in treno, se mai vi capitasse, è bellissimo, perchè la ferrovia costeggia il fiume Hudson per tutto il tempo... bisogna solo scegliere il finestrino giusto. Mentre dal nostro lato il panorama è sostanzialmente un lungo e poco emozionante muro di mattoni interrotto saltuariamente da un po' di sterpaglia (roba che a fissarlo per oltre 10 minuti ti prende un attacco epilettico), dall'altra parte scorrono le imponenti acque, si susseguono i boschi e la natura dà bella mostra di sè.
Tra l'altro, l'impianto luci quella giornata era favoloso:



Arriviamo al nostro nido d'ammore verso le 3 del pomeriggio, il nostro bed&breakfast in realtà è un motel, proprio come quelli che si vedono nei filmz, con l'assassino che ti sgozza nel sonno, la macchina dei cattivi che sfonda le finestre e ti salta sul letto, il vicino di stanza ubriaco che ti picchia... e ci piace un sacco!



Ora, stare in un motel senza avere una macchina è un pelino complicato.
(Prima di partire c'era stata in effetti una intensa discussione all'interno della coppia: Auto sì o auto no? Affittare una macchina o muoversi a piedi? Il movimento Auto-sì era costituito dal Grinta (che non ha la patente, non ha mai giudato e no, non sa davvero guidare, ma in compenso si addormenta non appena ingrani la terza) Il movimento auto-no era costituito dalla sottoscritta, che di guidare sola soletta mentre il Grinta russa al suo fianco tra le sconosciute vie ammericane non ne aveva nessuna voglia. A chiudere la disputa, la scoperta che tanto a Hyde Park non era possibile affittare una macchina, cosa che ha fatto gongolare la sottoscritta con buona pace per il Grinta).

Nel senso che attorno a te c'è solo questo:


Per miglia e miglia.


E allora tocca scarpinare, al fianco della strada, e andare a cercarsi un po' di natura.
Tra le tante passeggiate, la prima che la coppia decide di affrontare è alla volta della "Pietra del bardo".
Questo fa sì che, ad ogni ciottolo più grande un un pugno che compaia sul lato del sentiero, la sottoscritta non possa esimersi dal chiedere "é questa la pietra del signor bardo? E' questa la pietra del signor bardo? Ma 'sto bardo la sua pietra dove la tiene? Che io saprei dove mettergliela... ma quanto manca? Ma puf puf... devo bere-fare pipì, mangiare una galletta di riso-scattare una foto... aspettami!"
A tale potenza sfrangimarroni (a cui il Grinta risponde con aria di piccolo capetto boyscout) la sottoscritta sa però alternare anche lunghe falcate accompagnate da silenzi meditativi, durante i quali si incazza con il Grinta se fa frusc frusc con le foglie, perchè lei deve sentire i suoni del bosco, avvistare i passeri scopaioli e assaporare lo sciroppo acustico della natura.




Epperò. dopo tanto tempo in mezzo allo smog ed alla vita di città, l'idea di essere scappata via dal cemento dà una tale botta serotinica che, insomma, Alice è un po' su di giri e iper-cinetica...
In sostanza, se mai vi capiterà di vedere in mezzo ai boschi una coppia mal assortita in cui lui cammina molto mooolto avanti, a zigo zago, tentando di depistare la sua accompagnatrice:


e lei, nel misero tentativo di dialogare con i passeri e di entrare in sintonia con il mondo ornitologico emette strani suoni e saltella la danza del "Suvvia-passero-fatti-vedè"


Siamo noi.
Siamo inoffensivi.
Gettateci una patata bollita e lasciateci al nostro destino.

Ad un certo punto, nel mezzo di un prato, si intravedono due macchie marroni.
"Grinta, guarda! i vitelli!" esclamo io, futura piccola cieca di sorrento.
"Ma va là, quelli sono karibù" dice il figlio illegittimo di Alberto Angela.
Ora dite un po' voi:


E sì che io l'avevo detto, che rischiavamo di esser calpestati da una mandria di cerbiatti!
Alice divinatrice

8 comments:

  1. ohi, ma davvero el grinta non ha la patente?? mmm. e costringerlo?? ;)

    aspettiamo il number 2.

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  2. bwahah... mi vedo gia` i titoli: "Italian citizens attacked by a couple of ferocious deers"

    cmq fico quel posto... da` un'idea di molto wild.....
    ma nel motel c'era il cadavere nella piscina? e c'erano tipi come questi due?

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  3. Sul pavimento c'era la sagomina di gesso dell'ultimo cadavere ritrovato lì per terra?

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  4. Solo una parola: quanto mi sei mancata.

    Uhm... erano 4...

    Vabbeh, è uguale.

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  5. PS: il bosco mi tanto bleirwichprogect...

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  6. sembra quando da piccoli si andavano a raccogliere le castagne. Ficus (castagnus)

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  7. Dancin';) ce l'ha nella lista delle cose da fare... ma è un pedone nell'anima.
    Cranio, si!! Altro che vitello e karibù! Mancavano i procioni e poi sembrava di essere sul set di Biancaneve!
    La sagomina del morto non c'era, ma mica per altro: il pavimento era di moquette verdognola!
    Kino, :-D!
    No, purtroppo la piscina non c'era, il cadavere forse era nascosto nel baule di qualche macchina?...
    Gatta: :)
    Palbi, Be(tu)lla lì! Beh, io però non ho visto il culetto di Hello Kitty...
    ;)

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edddaì, blatera un po' con me!