Wednesday, November 5, 2008

io c'ero! (e dormivo. Almeno all'inizio, ecco)

Giorni fa:
"Andiamo a vedere le elezioni con qualcuno? Da qualche parte?"
"Certo, amor mio, ci penzo io"
(... e già allora sentivo un brivido freddo lungo la schiena...)

...
E' la grande sera.
Il Grinta raggruppa un manipolo di super-economisti e organizza una cena a casa di un altro super-economista, uno che ci ha un appartemento grande e bello assai, nel centro della città, con tanto di divano a 8 posti, proiettore gigante e dolby surround; appuntamento alle 9 di sera.

Arrivati a casa del super-economista la sottoscritta e il Grinta spadellano a casa del loro gentile ospite il minimo indispensabile per produrre un piatto di pasta e dell'insalata mentre la compagnia di super-economisti armeggia preoccupata con il computer.
Pare che ci sia un problema.
Pare che la connessione non funzioni.
Quindi niente dati in tempo reale.
Pare inoltre che in casa non ci sia una televisione, nè una radio, nè un walkie talkie.
Manco un chicalino da camionista.
Manco una bandierina segnaletica.
L'allegra compagnia di super-economisti mangia le farfalle al pesto, che oramai è pronta e la fame è tanta, e nel frattempo tiene d'occhio gli staterelli in blu e quelli in rosso grazie all'iPhone del gentile ospite.
Poi, alle 10 e 40, anche l'iphone, vittima di una makumba di Mc Cain, muore.
Zero comunicazioni con il mondo esterno.
L'allegra compagnia di super-economisti si trova a vivere uno dei momenti più importanti della storia americana rinchiusa dentro una casa isolata dal mondo. In Kenia sanno i risultati in tempo reale e noi, nel cuore palpitante della grande mela innamorata di Obama, smanettiamo con il nano-schermo di un telefonino.
In compagnia di una pasta al pesto.
Che noi, se non viviamo giornate al 40% surreale e 60% da pirla non siam contenti.
Io inizio a smaniare un pochetto.

Dopo le 11 si sente un boato, una di quelle propagazioni sonore da "Campioni del Mondo", e i telefoni dei super-economisti iniziano a squillare: Abbiamo il verdetto!!



I buoni hanno vinto!
Euforia generale...
Tra le tante chiamate spicca quella di un altro super-economista, sovraeccitato e in preda alla frenesia collettiva: "Sono a Union Square, sto facendo la Storia! Venite anche voi!"
Ed a Union Square, per tutta la notte, lo spettacolo è il seguente:





"Guardala bene" dice un veterano di della grande mela "perchè New York così la si vede poche volte nella vita"
Ora, mi sarò persa il discorso di Mc Cain per colpa della casa-bunker... ma porcalavaccatibetana, il bagno di folla della notte è stato
Bel-lis-si-mo!

E questo lo rubo a valeriascrive, che è un bellerrimo modo per festeggiare...


Alice felice

Pensavo... ve la immaginate una cosa così se vince la sinistra in Italia?!
No, I can't.

7 comments:

  1. qui il problema ha radici molto profonde e velenosissime...

    uff.

    alice, che invidia. immagino e credo che sia stato più che bellissimo.

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  2. Voce fuori dal coro.

    Io sì me la immagino una festa del genere.
    C'è stata nel 96 per esempio.

    Il problema è che 10 minuti dopo la festa la sinistra italiana inizierebbe a litigare...


    ---Alex

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  3. Brividerrimi...

    Invidierrima...

    PS: aspetto le luci di Natale! ;-)

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  4. perche`, in Italia c'e` una sinistra...?
    io ho presente un nano pelato ed un tizio con gli occhiali che non conta nulla, dice le stesse cose del nano pelato, ma asserendo di dire il contrario... e non se lo caga nessuno....

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  5. se una sinistra ci fosse, magari una reazione cosi' la si potrebbe pure avere in Italia.

    per il momento non c'e niente da festeggiare. Obama a parte.:)

    valeriascrive

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  6. aliceee!!
    che bellezza! un figlio di immigrati, uno che di secondo nome si chiama hussein, e di cognome obama (taaanto simile a osama), nero figlio di africano, che diventa presidente della più potente e più, per ora, reazionaria nazione del mondo... devo dire che, nonostante non abbia per niente seguito l'annosa campagna elettorale, mi sono commossa. ebbene sì. non lo avrei mai detto di commuovermi per un'elezione statunitense.
    se fa solo la metà delle cose che dice è un figo (a parte che è un po' un figo comunque...).
    sono molto felice per l'america, nel senso di continente, che ultimamente è messa proprio bene. e sono felice un po' per tutti. saranno un po' meno felici i vari uribe e olmert sparsi per il mondo... e la cosa non mi dispiace!

    spero tu non abbia sentito i fantastici commenti dei nostri politicanti al governo: latte alle ginocchia.

    ti bacio tanto
    lisa

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  7. Dancin', bellerrimoo!!
    Alex, è vero, per le elezioni del 96 un po' di entusiasmo c'era stato... poi però c'era solo da avere il latte alle ginocchia :-(
    Speriamo per il futuro, vè...
    Cat, spero che la recessione non mi rovini il parco luci del vicinato! L'anno scorso c'erano case con renne luminose grandi quanto una Smart parcheggiate sul pratino all'inglese...
    Kino... è vero, però dai, almeno il tizio con gli occhiali non va in giro a dare dell'"abbronzato" al neo presidente ammericano
    :-S
    Vale, per una volta va detto: che bello essere qui!
    Lisa :-D
    Quando vieni a trovarmi, piccola bibliotecaria bolscevica?
    :-P

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edddaì, blatera un po' con me!