LA TELEFONATA FILOSOFICA:
Riguardo all'inguaribile (insopportabile) ottimismo e all'incrollabile (inspiegabile) autostima che governa e regola i bioritmi del popolo americano, Pippi, al telefono, ha sviluppato un affascinante teoria, per la quale ora la venero ancora di più (la Pippi, dico):
"E' che vedi, Alice, il problema risiede tutto nella loro grammatica"
"?"
"Sì, insomma, noi abbiamo il congiuntivo e il condizionale, noi viviamo e parliamo sempre di possibilità, tenendo a mente che le cose possono essere di verse da come vorremo.
Noi possiamo dire frasi del tipo:
Se studiassi potrei diventare un medico.
Senti come dentro c'è tutto un mare di incertezze?
Senti come, mentre la diciamo, annoveriamo anche l'eventualità che anzichè fare il medico magari andiamo a fare i raccoglitori di patate o le baby sitter?
Noi, Alice, abbiamo una favolosa grammatica possibilista!
Loro invece, cosa vuoi poveretti, non hanno il condizionale, nè un vero e proprio congiuntivo, e sono costretti a dire cose del tipo:
If I study I will become a doctor.
Che però vuol dire "Se studio diventerò un dottore".
Bon.
Certezza assoluta.
Zero dubbi.
Certo, potrebbero usare qualche verbo modale, come may, could... o aggiungerci un bell'I hope, I wish... ma in genere mica si prendono la briga!
Hanno una grammatica che non lascia spazio all'insicurezza e quindi crescono tutti sicuri di sè"
"Pippi te l'ho detto, vero, che ti adoro? Soprattutto quando mi diventi una romantica linguista!"
Alice veneratrice
P.s. ... sì, lo so, pure Vygotskij e Bruner dicevano qualcosina di simile... ma vuoi mettere lo studio della teoria con l'osservazione empirica del fenomeno fatta dalla Pippi?!
Direi inconfutabile...
ReplyDeleteecco un altro motivo per cui adoro l'italiano!
ReplyDeleteuna spiegazione senz'altro affascinante...
ReplyDeleteconcordo con nonsisamai.
ReplyDeletevaleriascrive
Non ci avevo mai pensato!
ReplyDeleteGrandiosa come spiegazione.
---Alex
Oddio...non ci avevo mai pensato neppure io!
ReplyDeleteQuindi il nostro relativismo europeo....è tutta colpa del condizionale! Ora si spiegano tante cose!
eh va beh, moh non esageriamo. Che il can/could etc. non son dica bruscolini. Per esempio, la frase in italiano e':
ReplyDeleteSe studiassi POTREI diventare dottore.
Potrei e' esattamente identico a COULD. Ed infatti e' il condizionale di posso, cioe' CAN.
Ed e' vero che non hanno il congiuntivo, ma e' anche vero che usano il passato remoto assieme al could, che se volete, da ancora piu' drammatico di un condizionale, da il senso dell'opportunita' persa, etc...
Non è una spiegazione intelligenterrima?!
ReplyDeleteAlice teorizzatrice
Piotr, dottor Piotr!
Marò, la discussione ti ha fatto "scendere in campo"!!
:-P
.. comunque can o could sono verbi modali (che tra l'altro usano assai poco quando parlano di progetti o piani futuri, mentre noi abbondiamo di potrei, vorrei, direi ecc ecc...) ma una frase tipo:
"se Piotr studiasse vincerebbe il Nobel " senza un modale non possono farla. A meno che non la traducano inevitabilmente in "If Piotr study he will winn the Nobel", confermi?
(varda che se oltre ad essere una palla, il corsino di inglese che fò con l'arteriosclerotico mi insegna pure frignacce io mi deprimo e mi accartocccio come una fogliolina secca... e puzzosa)
... ma, soprattutto, quale ti suona meglio?!
Alice stuzzicatrice (di futuri premi nobbell, ovviamente!)
umpf umpf, ok, in parte e' cosi' ma non del tutto. Nel senso seguente. Manteniamo questo esempio che mi piace un sacco, di piotr che vince il Nobel. E' vero che in inglese non e' necessario il verbo modale per indicare il condizionale, ma e' anche vero che lo stesso verbo modale si potrebbe usare in italiano senza altrare troppo il significato (un po' si': read on): e.g. in italiano puoi dire
ReplyDelete"Se pietro studiasse, potrebbe vincere il Nobel".
Ossia: il verbo modale lo possiamo usare anche in italiano e non snatura il significato. Che poi, in fondo, e' solo una convenzione, no? Up to a first approximation, e' un prefissimo (could) invece che un suffisso (-rebbe).
In realta', ovviamente, in italiano aggiungere il "potrebbe" modifica un poco il significato. Ma in fondo assai di poco, e lo fa appunto perche' noi abbiamo un modo alternativo di esprimere lo stesso concetto, per cui assume una sfumatura particolare.
All in all, il concetto e': ma se vogliamo esprimere il periodo ipotetico della possibilita', perche' ci stupiamo che sia introdotto dal modale "potrebbe"? E' esattamente il concetto che vogliamo esprimere, no?
e` ricorsivo.... il "pensiero" origina la "lingua" e la questa a sua volta influenza il "pensiero"....
ReplyDeletepensate ad Orwell... 1984.... "archepensevoli spanciasentire Socing"...