Wednesday, December 10, 2008

geppetto

Ieri mattina davanti alla supplì c'era un homeless che, con le sue due valigie e una pesante giacca marrone, parlava e sorrideva alla vetrina.
Ha passato fuori circa un'ora, dialogando con il suo riflesso, sottovoce.
Poi si è fatto coraggio ed è entrato.
Ha dovuto lasciare una delle valigie al piano di sotto ma, trascinandosi ampresso quella più piccina, è salito sopra al terzo piano.
Prima che arrivasse, in un clima di ansia e terrore la sottoscritta aveva ricevuto già tre telefonate delle colleghe oche del pian terreno:
"Attenta, c'è uno strano..."
"capirai che novità"
"Sta salendo... te sei sola?"
"Beh, con chi devo stare?"
"Allora magari ti mandiamo su qualcuno della sicurezza... è un tipo losco, mi raccomando, sii prudente"
"Prudente?"
Ora, se si dice così, poi uno si aspetta minimo minimo un energumeno vestito di pelle nera, con gli occhiali a specchio da Matrix e una costodia di violino sotto braccio, invece si apre l'ascensore e mi compare questo scalcagnato mastro Geppetto!
mastro Geppetto si guarda intorno spaesato stringendo la sua valigia.
"Goodmorning, se ha bisogno mi dica pure..." chiedo quando me lo trovo davanti, puzzosissimo ma con una faccia gentile e timida timida.
"Avete qualcosa di Sherlock Holmes?"
"... !"

"Cerco Sherlock Holmes..."
"Sì, sì, le faccio vedere dove sono i libri di Conan Doyle..."
Gli metto davanti i 2 volumi e mentre mi allontano lui tira fuori una penna e un vecchissimo paio di occhiali, sorride mostrando una bocca spezzata e nera, accarezza la pagina e gli parla, facendo vigorosi cenni del capo.
Trascorre circa 20 minuti dialogando con Sherlock Holmes, bisbigliando e portandosi il libro a spasso per un po'.
Poi mi cerca, mi lascia il libro, mi sussurra qualcosa del tipo "Grazie, ci penso" e si dirige alla sezione dei CD.
Passa in rassegna la sezione jazz sbuffando, gesticolando e litigando con qualche musicista, ma non sono riuscita a capire chi fosse a farlo incazzare... poi si sofferma a chiacchierare e a fare smorfie di grande comprensione e stupore davanti alla copertina di una raccolta di Frank Sinatra, la prende in mano, la solleva in contro luce, la accarezza e la rimette al suo posto facendogli pat-pat.
Sospira, scuote la testa, sorride e così come è comparso, si allontana.

Sto ancora qui a pensarci, a Geppetto.

8 comments:

  1. hai letto Firmin, il topo innamorato dei libri? mi hai fatto pensare allo scrittore spiantato (non esattamente homeless, ma quasi) che compare in quella storia.

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  2. Ricordo ancora una signora sugli 80che abbordò me e il mio moroso raccontandoci la storia della sua vita, inserendo ogni 5 parole la frase "Sono una povera zingarella"...

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  3. a volte ci sono incontri che lasciano dietro una scia favolesca...anche un po' puzzona, ma nessuno ha mai detto che le favole profumano.
    Che tristizia, qui i "normali" sono quelli che parlano al vento con un
    coso nell'orecchio (che mi dicono essere una prolunga del cellulare) spocchiosi e armati di SUV...
    voglio anche io un geppetto!!

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  4. Ma... é l'uomo che sussurrava ai libri! Chissà cosa gli hanno risposto.

    Eudossia

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  5. a parte la puzza e i denti, sono sicura che è un tipo incantevole.
    forse è uno che sta sempre solo e ha bisogno di parlare.
    di certo è una persona onesta, ha solo salutato e poi se ne è andato.

    che dolce :-)

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  6. Sì, l'ho letto, e in effetti... in quel cappottone un ratto ci poteva pure stare!
    :)
    Cat, che frase da fiaba!
    Sciropz, Torino d'estate io l'o sempre trovata piena di matti divertenti! (o forse è solo ceh la città si svuota e restiamo solo io e loro?)
    Eudossia, e soprattutto chissà che cosa gli hanno sussurrato i libri a lui!
    Alga, sì, era coccolo! Mi è spiaciuto non poterci parlare un pochetto, ma magari chissà, dopo il delirio natalizio ritorna...
    Alice aspettatrice

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  7. Quando leggo cose come questa, e ho la fortuna di incontrare un Geppetto come il tuo, penso (nonostante sia un'atea convinta) che forse 'Dio' e' proprio una persona cosi'...
    Cosi' pura, lontana dai conformismi. Umana. Un cuore che cammina, praticamente. Eh beh, magari anche un po' di pulci;-)

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  8. Morgana, questo, da atea altrettanto convinta, non l'avevo mai pensato... però mi piace!
    :)

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edddaì, blatera un po' con me!