Il Grinta è ancora alla ricerca matta e disperata del lavoro.
Dopo interviste e voli in giro per il globo ad un certo punto sembrava che il destino li avrebbe portati nella patria dei tacos a mangiare guacamole, e invece nada.
Quindi ora il Grinta, dopo il mercato del cervelli, va sul mercato strapazzato, ovvero lo Scramble Market. Quello in cui si strapazzano gli ultimi rimasti.
Il Mercato folle e disperatisismo, quello con posti tipo Abu Dhabi e Mosca, per capirci.
Alice temeva di doversi andare a ripigliare il Grinta in un pozzo nero catrame e tirararlo fuori per i capelli e i peli del naso da un gorgo melmoso di sensi di colpa, disperazione, e pesanti infinite catene di "se avessi" "Se solo fossi stato più..." "Se non avessi fatto..." e se mia nonna avesse il manubrio sarebbe un triciclo (la mì nonna è magra).
Invece il Grinta è rimbalzato, seppure ammaccato, abbastanza bene.
Sapevatelo.
E insomma, è marzo, ovvero il momento in cui si sarebbe dovuto sapere che sarebbe stato della loro sfavillante esistenta, e invece Alice e il Grinta ancora non hanno la più pallida idea di dove saranno tra 4 mesi, e soprattutto a fare cosa. E come. E per quanti fiorini.
Sto calendario si spimpana tutto, gente.
Comunque tranquilli, che un buco dove trasferirsi prima o poi lo trovano, e come lo trovano vi faran sapere!
Intanto...
Alice ottimizzatrice
Però seriamente. Come si vive ad Abu Dhabi?
Un burka? Due burka? Le infradito? il bikini sulla spiaggia?
Boh!
Bè meglio +40° che -30°!
ReplyDeletePerò vuoi mettere l'Ermitage e il Bolshoi???
Ora però devo andare a scoprire cosa c'è da vedere/fare ad Abu Dhabi che magari scopro una perla rara.
Ho un'amica italiana che ha vissuto ad Abu Dhabi (marito pilota) ricordo che ebbe qualche difficoltà con l'allattamento perché è proibito allattare in pubblico, per il resto normale, a parte qualche luogo in cui doveva mettere il velo. Clima favoloso, pare.
ReplyDeleteOh che se proprio hai nostalgia del freddo, hanno costruito un mega parco con neve e ghiaccio artificiale per sciare e pattinare...:-D
ReplyDeleteintanto godetevi New York :-P
ReplyDeleteMi sembra che l'alternativa sia tra padella e la brace.
ReplyDeleteNon mi piacciono nessuna delle due.
Comunque per vostra fortuna voi non siete me e saprete trovare il meglio sia dell'una che dell'altra.
Senza scottarvi.
Ecco.
Nuotare mi sembra una buona soluzione, da qualche parte si arriva :-)
ReplyDeleteDori è una guru, sempre detto!
ReplyDeletebuona fortuna!
Non so se ti può essere d'aiuto, ma blog labiropenna parla di una donna delle nostre parti che vive li, l'ho scoperto perché sorella di compagna di scuola sai quella roba che si chiama Faccialibro....
ReplyDeleteThis comment has been removed by the author.
ReplyDeleteIl Grinta cucina? L'unico ristorante/pizzeria italiano della zona (semi-autentico, per la nostra contea e' una roba super-chic) aveva uno chef italiano, ma non so come mai non c'e' più. Da quello che mi aveva detto, guadagnava bene… e il costo della vita e' una frazione di quello di NYC… ma ovvio che non ha niente a che vedere con NYC… nel bene e nel male...
ReplyDeleteAlessandra: Adoro il tuo ottimismo! ora mi documento pure io! :)
ReplyDeleteAlidep: meno male!
Salvi' : Miticooo!!! :-D
Marica: Ci si prova :)
Rabb-it: E' che a giocare con il fuoco... Ahia!
Clyo :) Speriamo di non ingagliarci nei ghiacci e far la fine del titanic!
Nata di Marzo: grazie! E evviva Dori!
Asmi: mitica! Corro a leggermela che non la conoscevo!!
Moki: hahaha! Il Grinta cucina, ma per ottenere una H1B visa, ovvero un visto lavorativo in cui il datore dice che servi TU e soltanto TU serve un po' di piu' che una passione per i fornelli :) E soprattutto la procedura e' onerosa per il datore di lavoro, che a meno di non esser sicuro che tu sei affidabile e serio e bbravo, non si sbatte a farla...
Pero' cucina bene eh! ;)