Tuesday, July 30, 2013
Sunday, July 28, 2013
varie ed eventuali, partenze e arrivi
Alice è tonica e arzilla, solo che per assaporare il midollo della vita mentre è in semi-vacanza rimbalza e schizza come una pallina da tennis tra una roba e l'altra...
Per intanto si è fatta un paio di giri a Coney Island, la spiaggia de noiartri.
Andarci alla domenica vuol dire fare un bagno di folla variopinta, rumorosa e folkloristica:
Coney Island è vicino ai project (le case popolari), ad un quartiere russo, ed anche a poche fermate di metropolitana da una zona ad alta densità di latino americani. Il che vuol dire che sulla spiagga assieme a voi ci sarà:
1)Un gruppo di afroamericani con i pantaloni cascanti e enormi catene d'oro che fanno il bagno VESTITI e con aria da duri.
2) Pallidi e enormi omoni russi che arrivano i bicicletta e si lanciano in acqua come la corrazzata Potemkin.
3) Numerose radio con musica latinoamericana, circondate da famiglie che coprono circa 4 generazioni, hanno 5 ombrelloni, carne grigliata dentro borse di plastica e borse frigo grandi a sufficienza da conservarci una mucca.
4) (e questo è un mistero antropologico a cui Alice non ha risposta) Tantissime comitive di ragazzini asiatici con i capelli ingellati, gli occhiali a specchio e le gambe magrissime.
Quindi, se non si è capito, ad Alice la popolazione della domenica piace, la affascina tantissimo.
Quel che le piace menoè l'acqua del mare:una roba verde palude con grumi di bolle trasportati dalla corrente, branchi di pezzi di plastica che danzano come meduse e cartine e cartacce che vanno schivate in superficie... L'ultima domenica, quando un pallido salvaslip ha puntato nella sua direzione Alice ha capito che era il momento di uscire dall'acqua.
Durante la settimana invece la spiaggia è semi deserta e l'acqua è misteriosamente limpida, si vedono persino i pesciolini (con tre teste) nuotare sul fondo, i granchi sul lungo mare e le cozze sulla riva.
Per non perdere l'ebbrezza lei quindi va a Coney Island sia la domenica che in settimana.
Poi questo weekend è andata assieme al Grinta sui monti come Heidi, nei parchi upstate new york, dove per la prima volta in vita sua ha fatto il bagno in un lago
(e comunque non c'è niente da fare, i laghi la inquietano e il non sapere cosa le sta sotto e attorno le genera attacchi d'ansia, per cui finisce per nuotare come una papera in agitazione, sbatachiando gambe e braccia a caso). Ha pucciato i piedi nel fiume e chiacchierato tantissimo.
Ah, poi nel frattempo lavora sempre al Summer Camp, dove i nani hanno la meglio sulle educatrici stanche e il tutto si trasforma nella casa delle libertà, dove famo un po' quel che ce gira...
Ora scappa, che arriva il Dottor Piotr in versione ospite, devono tirare a lucido la casa e soprattutto disporre lo s-divano futon ikea in maniera che SEMBRI integro e funzionale... Qualcuno di voi ha qualche doga di troppo? Qui farebbero comodo...
Alice indaffaratrice
Per intanto si è fatta un paio di giri a Coney Island, la spiaggia de noiartri.
Andarci alla domenica vuol dire fare un bagno di folla variopinta, rumorosa e folkloristica:
Coney Island è vicino ai project (le case popolari), ad un quartiere russo, ed anche a poche fermate di metropolitana da una zona ad alta densità di latino americani. Il che vuol dire che sulla spiagga assieme a voi ci sarà:
1)Un gruppo di afroamericani con i pantaloni cascanti e enormi catene d'oro che fanno il bagno VESTITI e con aria da duri.
2) Pallidi e enormi omoni russi che arrivano i bicicletta e si lanciano in acqua come la corrazzata Potemkin.
3) Numerose radio con musica latinoamericana, circondate da famiglie che coprono circa 4 generazioni, hanno 5 ombrelloni, carne grigliata dentro borse di plastica e borse frigo grandi a sufficienza da conservarci una mucca.
4) (e questo è un mistero antropologico a cui Alice non ha risposta) Tantissime comitive di ragazzini asiatici con i capelli ingellati, gli occhiali a specchio e le gambe magrissime.
Quindi, se non si è capito, ad Alice la popolazione della domenica piace, la affascina tantissimo.
Quel che le piace menoè l'acqua del mare:una roba verde palude con grumi di bolle trasportati dalla corrente, branchi di pezzi di plastica che danzano come meduse e cartine e cartacce che vanno schivate in superficie... L'ultima domenica, quando un pallido salvaslip ha puntato nella sua direzione Alice ha capito che era il momento di uscire dall'acqua.
Durante la settimana invece la spiaggia è semi deserta e l'acqua è misteriosamente limpida, si vedono persino i pesciolini (con tre teste) nuotare sul fondo, i granchi sul lungo mare e le cozze sulla riva.
Per non perdere l'ebbrezza lei quindi va a Coney Island sia la domenica che in settimana.
Poi questo weekend è andata assieme al Grinta sui monti come Heidi, nei parchi upstate new york, dove per la prima volta in vita sua ha fatto il bagno in un lago
(e comunque non c'è niente da fare, i laghi la inquietano e il non sapere cosa le sta sotto e attorno le genera attacchi d'ansia, per cui finisce per nuotare come una papera in agitazione, sbatachiando gambe e braccia a caso). Ha pucciato i piedi nel fiume e chiacchierato tantissimo.
Ah, poi nel frattempo lavora sempre al Summer Camp, dove i nani hanno la meglio sulle educatrici stanche e il tutto si trasforma nella casa delle libertà, dove famo un po' quel che ce gira...
Ora scappa, che arriva il Dottor Piotr in versione ospite, devono tirare a lucido la casa e soprattutto disporre lo s-divano futon ikea in maniera che SEMBRI integro e funzionale... Qualcuno di voi ha qualche doga di troppo? Qui farebbero comodo...
Alice indaffaratrice
Sunday, July 21, 2013
Scusa Plausibile numero 37 (ovvero Cose che Solo a Broccolino)
Friday, July 19, 2013
Non più appendice ma schiava triennale
A sorpresa e con un po' di anticipo Alice ha ricevuto un bel papiro dall'ufficio immigrazione che dice pressapoco:
"Brava! A partire dal primo di ottobre la tua Visa si trasformerà da Moglie-appendice-al-seguito-di-cervello-in-fuga a schiava-incatenata-alla-scuoletta-per-il-prossimo-triennio".
Clap Clap (applausi) snap snap (bottiglie di champagne e barbaresco stappate in coro), miniciccioli e cazu in concerto, please.
L'avvocato l'ha immediatamente convocata a rapporto spiegandole che la H1B visa non prevede grace period. Il Periodo di Grazia è quel breve lasso di tempo che in genere viene concesso nel momento in cui la Visa scade o viene revocata e può essere di 2 settimane, 30 giorni o 60 giorni... nel caso della visa di Alice non esiste.
E poichè la Visa è collegata al lavoro, se Alice smette di lavorare, o la capa la licenzia, o la scuola fallisce o chiude o viene ingioata da un buco nero... ha 0 giorni di tempo per lasciare il paese.
Il che vuol dire che quando arriverà il prossimo tornato, terremoto o armageddon Alice la trovate alla scuoletta, avvinghiata a tenere in piedi le colonne portanti al grido di "E' tutto a posto! E' tutto apostizzimoo!"
Prima di liberarla e lasciarle i paipri l''avvocato l'ha guardata fissa negli occhi e le ha detto: "Quando ti licenziano, corri qui e vediamo cosa fare per metterci una pezza".
Alice si è resa conto solo una volta uscita, davanti all'ascensore, che l'avvocato ha proprio detto QUANDO. Mica SE, o NELLA REMOTA E PRESSOCHE' IMPOSSIBILE EVENIENZA.
Annamo bene!?
Alice visa-trice
"Brava! A partire dal primo di ottobre la tua Visa si trasformerà da Moglie-appendice-al-seguito-di-cervello-in-fuga a schiava-incatenata-alla-scuoletta-per-il-prossimo-triennio".
Clap Clap (applausi) snap snap (bottiglie di champagne e barbaresco stappate in coro), miniciccioli e cazu in concerto, please.
L'avvocato l'ha immediatamente convocata a rapporto spiegandole che la H1B visa non prevede grace period. Il Periodo di Grazia è quel breve lasso di tempo che in genere viene concesso nel momento in cui la Visa scade o viene revocata e può essere di 2 settimane, 30 giorni o 60 giorni... nel caso della visa di Alice non esiste.
E poichè la Visa è collegata al lavoro, se Alice smette di lavorare, o la capa la licenzia, o la scuola fallisce o chiude o viene ingioata da un buco nero... ha 0 giorni di tempo per lasciare il paese.
Il che vuol dire che quando arriverà il prossimo tornato, terremoto o armageddon Alice la trovate alla scuoletta, avvinghiata a tenere in piedi le colonne portanti al grido di "E' tutto a posto! E' tutto apostizzimoo!"
Prima di liberarla e lasciarle i paipri l''avvocato l'ha guardata fissa negli occhi e le ha detto: "Quando ti licenziano, corri qui e vediamo cosa fare per metterci una pezza".
Alice si è resa conto solo una volta uscita, davanti all'ascensore, che l'avvocato ha proprio detto QUANDO. Mica SE, o NELLA REMOTA E PRESSOCHE' IMPOSSIBILE EVENIENZA.
Annamo bene!?
Alice visa-trice
Tuesday, July 16, 2013
MP3 Experiment
Come ogni Anno Alice è andata all'MP3 Experiment.
Si è "persa" assieme ad altri viaggiatori distratti.
Ha fatto aereoplanini di carta.
Ha ballato a rallentatore con 2 sconosciuti.
(La foto manca, non è romantico fotografate il proprio partener ballerino!)
Ha sventolato qualcosa di rosso assieme ad altre migliaia di persone.
Ha fatto un'overdose di bolle di sapone.
Le avventure precedenti le trovate
Qui
e Qui
... Ora aspettiamo il video ufficiale!
Alice improv-izzatrice
Si è "persa" assieme ad altri viaggiatori distratti.
Ha fatto aereoplanini di carta.
Ha ballato a rallentatore con 2 sconosciuti.
(La foto manca, non è romantico fotografate il proprio partener ballerino!)
Ha sventolato qualcosa di rosso assieme ad altre migliaia di persone.
Ha fatto un'overdose di bolle di sapone.
Le avventure precedenti le trovate
Qui
e Qui
... Ora aspettiamo il video ufficiale!
Alice improv-izzatrice
Sunday, July 14, 2013
Ready? Set? Go!
Alice è pronta.
Ha un pezzo di stoffa rosso.
Ha degli occhiali da sole.
Ha la mappa di un posto strano.
Ha un biglietto da un dollaro.
Ha un foglio di carta con su scritto il suo nome ed un motto qualsiasi.
Le mancano le bolle di sapone, ma rimedierà lungo il cammino, per il resto è preparatissima!
Tra un'oretta circa sarà a fare questa cosina qui, stay tuned!
Alice improv-izzatrice
Ha un pezzo di stoffa rosso.
Ha degli occhiali da sole.
Ha la mappa di un posto strano.
Ha un biglietto da un dollaro.
Ha un foglio di carta con su scritto il suo nome ed un motto qualsiasi.
Le mancano le bolle di sapone, ma rimedierà lungo il cammino, per il resto è preparatissima!
Tra un'oretta circa sarà a fare questa cosina qui, stay tuned!
Alice improv-izzatrice
Wednesday, July 10, 2013
Ceci n'est pas une indrantè II
Prima si usava così:
Mentre oggi si usa così:
Alice ha appena scoperto (qui, che poi è dove ha preso la foto bellissima in bianco e nero) che giocare con l'idrante, se l'idrante ha il cappuccio rosso che permette lo spruzzino, è LEGALE.
Ora le si è aperto tutto un nuovo mondo. Ogni idrante è un inesauribile potenziale di fontanelline, mini-docce e piscinette gratuite e disponibili... è il momento di uscire ogni giorno con il costume da bagno e le infradito!
Ahh, Brooklyn Summer Style!
Mentre oggi si usa così:
Alice ha appena scoperto (qui, che poi è dove ha preso la foto bellissima in bianco e nero) che giocare con l'idrante, se l'idrante ha il cappuccio rosso che permette lo spruzzino, è LEGALE.
Ora le si è aperto tutto un nuovo mondo. Ogni idrante è un inesauribile potenziale di fontanelline, mini-docce e piscinette gratuite e disponibili... è il momento di uscire ogni giorno con il costume da bagno e le infradito!
Ahh, Brooklyn Summer Style!
Tuesday, July 9, 2013
Ceci n'est pas une indrantè
Sunday, July 7, 2013
Fuori come un Balcone
La nuova casa dell'amica Smirne è bella assai, in una bella zona di Manattàn, all'ultimo piano di un edificio storico.
La nuova casa di Smirne è piccina, più piccina di quella di Alice e il Grinta e molto, molto più cara... ma ha qualcosa di impagabile.
Una terrazza.
Ora, non si sa perchè, ma il concetto di balcone, balconcino o terrazza è sconosciuto all'architettura newyorchese, che predilige appartamenti lunghi e oscuri come i tunnel di Pietro Micca, con geometrie strane e spigolose e una penuria di luci e finestre tale da fare patire di claustrofobia pure una talpa cieca.
D'altronde, siamo 7 milioni, lo spazio è quel che è, vorremo mica sprecarlo per una roba come un balcone? Che poi lo si usa solo 6 mesi all'anno? Molto meglio fare uno sgabuzzino gigante, o un bagno senza doccia, cieco e a pianta triangolare.
Invece Smirne ha trovato un appartamento che non ha un balcone, ma una terrazza, privata, che gira tutto attorno alla casa e le offre una vista privilegiata sulla vita segreta dei tetti di Manattàn...
Lo stato attuale della terrazza è post-apocalittico, ma ci sono tutte le premesse per un bellissimo e glorioso futuro!
Alice comunque lo trova già bellissimo, decandente, romantico e con quell'aria un po' triste che tanto adora... Ci sono pure, abbarbicate attorno alla ringhiera pericolante, delle lucine di natale tutte arrugginite, probabilmente messe lì da Volta .
Tra l'altro, Smirne è entrata in possesso di uno dei simboli di manattàn: una cisterna d'acqua. Alice è gelosissima...
L'unica cosa che inquieta Alice è la corolla di ripetitori che adorna la cisterna, a pochi metri dalle loro teste.
Nessuno di voi ha qualche buona notizia al riguardo? Chessò, uno studio che dimostra che la vicinanza ad una decina di ripetitori porta gioia e ammore?
Alice balconizzatrice
La nuova casa di Smirne è piccina, più piccina di quella di Alice e il Grinta e molto, molto più cara... ma ha qualcosa di impagabile.
Una terrazza.
Ora, non si sa perchè, ma il concetto di balcone, balconcino o terrazza è sconosciuto all'architettura newyorchese, che predilige appartamenti lunghi e oscuri come i tunnel di Pietro Micca, con geometrie strane e spigolose e una penuria di luci e finestre tale da fare patire di claustrofobia pure una talpa cieca.
D'altronde, siamo 7 milioni, lo spazio è quel che è, vorremo mica sprecarlo per una roba come un balcone? Che poi lo si usa solo 6 mesi all'anno? Molto meglio fare uno sgabuzzino gigante, o un bagno senza doccia, cieco e a pianta triangolare.
Invece Smirne ha trovato un appartamento che non ha un balcone, ma una terrazza, privata, che gira tutto attorno alla casa e le offre una vista privilegiata sulla vita segreta dei tetti di Manattàn...
Lo stato attuale della terrazza è post-apocalittico, ma ci sono tutte le premesse per un bellissimo e glorioso futuro!
Alice comunque lo trova già bellissimo, decandente, romantico e con quell'aria un po' triste che tanto adora... Ci sono pure, abbarbicate attorno alla ringhiera pericolante, delle lucine di natale tutte arrugginite, probabilmente messe lì da Volta .
Tra l'altro, Smirne è entrata in possesso di uno dei simboli di manattàn: una cisterna d'acqua. Alice è gelosissima...
L'unica cosa che inquieta Alice è la corolla di ripetitori che adorna la cisterna, a pochi metri dalle loro teste.
Nessuno di voi ha qualche buona notizia al riguardo? Chessò, uno studio che dimostra che la vicinanza ad una decina di ripetitori porta gioia e ammore?
Alice balconizzatrice
Saturday, July 6, 2013
6 Luglio
Lo so, che speri tutti si dimentichino.
Che non ti piace festeggiare, che odi le feste programmate dal calendario (compleanni, natale, pasqua...) eppure adori quelle spontanee, la caciara di un gruppo di amici che si ritrova attorno al tavolo, o su una vetta a smezzarsi un panino e un sorso di vino fatto da te.
Però figurati se ti ascolto, gli auguri te li becchi uguale, che ti credi?!
Tanti auguri, Pater, e grazie.
Per essere il leone instancabile che sei, per non mollare mai, per la voglia inesauribile che hai di provare, imparare, cadere, e rialzarti sempre. E per avermi insegnato a fare lo stesso. Grazie per la tua risata, la voce grossa, le mani grandi e forti e i passi di tango.
Dai, che tanto te non invecchi mica, semmai diventi un po' vintage!
Alice festeggiatrice
Che non ti piace festeggiare, che odi le feste programmate dal calendario (compleanni, natale, pasqua...) eppure adori quelle spontanee, la caciara di un gruppo di amici che si ritrova attorno al tavolo, o su una vetta a smezzarsi un panino e un sorso di vino fatto da te.
Però figurati se ti ascolto, gli auguri te li becchi uguale, che ti credi?!
Tanti auguri, Pater, e grazie.
Per essere il leone instancabile che sei, per non mollare mai, per la voglia inesauribile che hai di provare, imparare, cadere, e rialzarti sempre. E per avermi insegnato a fare lo stesso. Grazie per la tua risata, la voce grossa, le mani grandi e forti e i passi di tango.
Dai, che tanto te non invecchi mica, semmai diventi un po' vintage!
Alice festeggiatrice
Friday, July 5, 2013
il Concorso F(u)ocoso
E come ogni anno, seppur senza un piano e per puro caso Alice è finita nuovamente a farsi la sua bella scorta di fuochi e sberluccichi.
La nominatin per il miglior fuoco del 4 luglio quest'anno se la giocano le seguenti foto:
Alice scoppiettatrice
La nominatin per il miglior fuoco del 4 luglio quest'anno se la giocano le seguenti foto:
Il soffione luminescente
L'incazzuso
I pupazzi di neve giganti
I fuochi d'artificio di Madre Natura
Alice e l'arte della pir(l)omania
Alice scoppiettatrice
Thursday, July 4, 2013
Wednesday, July 3, 2013
Spartan Guys
Gli spartani erano 3.
Uno bellissimo e altissimo, uno normo-bello e normo-alto e uno bruttino normo-alto... asciutti più che muscolosi.
Alice li ha importunati con tenacia, tentando di sfamarli e abbeverarli ogni 20 minuti come una italica madre ossessiva, mettendosi in mezzo, spingendo scatole in giro, strappandogli brugole dalle mani al grido di "Il futon lo so fare io!".
Mentre Smirne tentava di far stare il vasellame e la porcellana di servizio necessaria per un pranzo con il Sultano in un cucinino grande quanto lo sgabuzzino di Grande Puffo, Alice prendeva il controllo del resto della casa e diventava, nel giro di 5 minuti, la torre di controllo per la direzione del traffico di scatole e mobili vari... Roba che ha gestito con scioltezza, sebbene generando un caos immane:
"Questa qui dove va?"
"Buttala laggiù, assieme a quelle altre 7 scatole nomadi..."
"E questa?"
"Pure"
"Quest'altra?"
"Anche, bellino, anche"
"Qui dice bagno..."
"Il bagno è grande quanto la cuccia di un cane... non mettere nessuna scatola in bagno o non entriamo più e poi ci tocca fare pipì nel frigorifero... metti tutto al centro della stanza, che poi famo un rituale pagano e ci danziamo attorno".
Gli Spartani se ne sono andati alle 5.30, lasciando Alice e Smirne in una marea di scatole, perchè le due balenghe non avevano la più pallida idea di dove mettere cosa... Era come traslocare i musei vaticani nel garage di Paolino Paperino. Perchè la mobilia di Smirne originariamente stava in un'appartamento di 2 camere, cucina, cucinino e con due bagni, in Hoboken, Niù Gersì... e mentre il numero di scarpe da lei posseduto aumenta esponenzialmente ogni anno, la metratura degli appartamenti Newyorchini si riduce e rattrappisce inesorabilmente. Alla fine quindi hanno liberato gli Spartani e poi hanno passato la serata a spacchettare.
Gli Spartani erano Spartani serbi, tra i 19 e i 21 anni, tutti arrivati qui per studiare. Fanno il college in Tennessee e l'estate la passano smontando mobili e galoppando per le scale dellle case altrui, con gli scatoloni sulle spalle, così si pagano il college senza indebitarsi (anche perchè gli student loan per studenti, se non sei ammerigano, sono un bel casino - pressochè impossibile - da ottenere).
Uno faceva ingegneria, un altro studiava legge, l'ultimo qualcosa sulle bio-tecnologie, ma aveva quasi finito e poi voleva specializzarsi in una roba sulle cellule che Alice non ha mica ben capito.
Dicevano che il Tennessee faceva un po' cagare.
Ah! Alice deve aver fatto colpo. Quando gli spartani sono andati via hanno dimenticato il caricatore dell'avvitatore elettrico... tzè, la classica scusa per potersi rivedere!
Alice traslocatrice
Uno bellissimo e altissimo, uno normo-bello e normo-alto e uno bruttino normo-alto... asciutti più che muscolosi.
Alice li ha importunati con tenacia, tentando di sfamarli e abbeverarli ogni 20 minuti come una italica madre ossessiva, mettendosi in mezzo, spingendo scatole in giro, strappandogli brugole dalle mani al grido di "Il futon lo so fare io!".
Mentre Smirne tentava di far stare il vasellame e la porcellana di servizio necessaria per un pranzo con il Sultano in un cucinino grande quanto lo sgabuzzino di Grande Puffo, Alice prendeva il controllo del resto della casa e diventava, nel giro di 5 minuti, la torre di controllo per la direzione del traffico di scatole e mobili vari... Roba che ha gestito con scioltezza, sebbene generando un caos immane:
"Questa qui dove va?"
"Buttala laggiù, assieme a quelle altre 7 scatole nomadi..."
"E questa?"
"Pure"
"Quest'altra?"
"Anche, bellino, anche"
"Qui dice bagno..."
"Il bagno è grande quanto la cuccia di un cane... non mettere nessuna scatola in bagno o non entriamo più e poi ci tocca fare pipì nel frigorifero... metti tutto al centro della stanza, che poi famo un rituale pagano e ci danziamo attorno".
Gli Spartani se ne sono andati alle 5.30, lasciando Alice e Smirne in una marea di scatole, perchè le due balenghe non avevano la più pallida idea di dove mettere cosa... Era come traslocare i musei vaticani nel garage di Paolino Paperino. Perchè la mobilia di Smirne originariamente stava in un'appartamento di 2 camere, cucina, cucinino e con due bagni, in Hoboken, Niù Gersì... e mentre il numero di scarpe da lei posseduto aumenta esponenzialmente ogni anno, la metratura degli appartamenti Newyorchini si riduce e rattrappisce inesorabilmente. Alla fine quindi hanno liberato gli Spartani e poi hanno passato la serata a spacchettare.
Gli Spartani erano Spartani serbi, tra i 19 e i 21 anni, tutti arrivati qui per studiare. Fanno il college in Tennessee e l'estate la passano smontando mobili e galoppando per le scale dellle case altrui, con gli scatoloni sulle spalle, così si pagano il college senza indebitarsi (anche perchè gli student loan per studenti, se non sei ammerigano, sono un bel casino - pressochè impossibile - da ottenere).
Uno faceva ingegneria, un altro studiava legge, l'ultimo qualcosa sulle bio-tecnologie, ma aveva quasi finito e poi voleva specializzarsi in una roba sulle cellule che Alice non ha mica ben capito.
Dicevano che il Tennessee faceva un po' cagare.
Manca all'appello quello bellissimo e altissimo... evvabbè, dovrete fidarvi! |
Alice traslocatrice
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