Martedì 11 febbraio, sera, interno topaia, fuori inizia l'ennesima tormenta di freddo e neve.
Il Grinta è nella valle delle crèpes per un'intervista, Alice, lo Gnomo e gli Zii di Francia invece sono a casa al calduccio... oddio, calduccio. Tiepidino, eh? Anzi, c'è un'arietta frizzante in casa... Ma sai che veramente fa un po' freschetto? Che tipo sto un po' perdendo la sensibilità del naso e delle orecchie? No no, a dirla tutta ci stiam proprio gelando le chiappe, gente! Termosifoni gelidi e meno 7 gradi per strada.
Alice chiama Vinny, il padrone di casa dal potente accento calabrese, che le risponde in italiano: "Famm inndovinare, chiami per il riscaldamento, ah?"
"Naah, Vinny, volevo sentire la tua voce sexy. Per scaldarmi. Perchè qui ho le stalattiti sotto le ascelle e sai com'è..."
"Si è rotta la caldaia, ci stiamo lavorando io e mio fratello, stiam qua sotto... Mò abbiam visto che manga un pezzo e lo sto cercando pe li negozi. Se trovo il pezzo la caldaia va stanotte. Sennù domattina".
...
Nella stanza di Alice e dello Gnomo ci sono circa 4-5 gradi, nel resto della casa 7-10, con un picco di 13 in cucina.
Gli zii per la notte si trasferiscono stoicamente nella stanza-frigo, dove dormono con i cappotti tirati sul letto, strati di maglioni e due pinguini sul comodino che ballano la Trojka.
Alice avvolge lo Gnomo in 8 coperte di lana, piume d'oca e pelle d'orso, se lo ficca nel lettone degli ospiti e se lo incolla addosso alitandogli in faccia come il bove e l'asinello della natività.
Nel cuore della notte Alice si sveglia tossendo fuori un polmone, con un fuoco nel petto e in preda a deliri: "Ecco. E' una polmonite fulminante, ora contagierò lo gnomo e moriremo tutti!" Prova ad allontanarsi dallo gnomo, ma poi teme di ritrovarselo la mattina freddo e bianco come un calippo al limone. Torna a stringerselo, ma poi ha paura di contagiarlo con il tifo o la scarlattina o qualunque sia la malattia devastante che la possiede... intanto ha i brividi, la nausea, forse deve vomitare, o è un cagotto? Sta morendo? Si si è una bronchite...
Poi, quando Alice sta per raccimolare le ultime forze e scrivere le sue ultime volontà (
l'ukulele e la cioccolata tutta al Grinta, i calzini colorati e spaiati alla Mater, le mollette per i capelli a un chiuhauha qualsiasi e la collezione di Neil Gaiman alla mamma biologica dello gnomo) il riscaldamento parte. Sono le 5 del mattino, Alice tira un rutto liberatorio e immediatamente si riaddormenta. Riemerge alle 6.30, fradicia di sudore accanto ad uno gnomo che sembra un lottatore di sumo uscito dalla sauna. E sono entrambi sani. Fisicamente. Solo fisicamente.
Alice ipocondrizzatrice