Questo blog e i suoi deliranti protagonisti prendono il tegevè domani (anzi, oggi. Tipo tra 5 ore circa) alle 6 e mezza del mattino alla volta della Mole.
Dopo una giornata e mezza di assestamento e di adattamento alla piemontesità ripartono alla volta della Val d'Aosta per una settimana suocerizia. In cui le previsioni danno pioggia costante. Alice si porta dietro per lo Gnomo la tuta da palombaro-da-pozzanghera e mal che vada lo manda a sguazzare nella melma come i cinghiali.
Lasceranno poi il Grinta sui monti con i soceri, ad ammirare gli stambecchi e si spera a partorire millemila articoli e ricerche geniali che gli apriranno le porte del Nobel.
Lei e lo Gnomo passeranno invece il resto di luglio a mangiare gianduiotti, sorseggiare cappuccini, buttarsi di faccia dentro a coni gelato, fare cose e vedere ggente. Lo scrive qui perchè se siete dalle parti della Mole e non avete niente di meglio da fare, nemmanco gonfiare il canotto a fiato, ecco, magari ce se vede!
Alice italízzatrice
Tuesday, June 30, 2015
Monday, June 29, 2015
And the winner is...
Abbiamo il verdetto!
Alice e' ufficialmente un membro produttivo (ergo una cazzona con un lavoro, invece che una cazzona disoccupata).
(Partono gli applausi e i trenini, Fabrizio Frizzi tira i coriandoli... tutti in fila raga'... brii git-git.. bardooo' bardooo...)
Pare che ci sia, nella banliu' di Pari', una scuoletta talmente incosciente e disperata da prendersela come maestrina e quindi, al 31 di agosto, Alice tornera' in una classe.
Lavorera' con i criceti, i girini, le trilobiti: quei bambini cosi' piccoli che hanno appena finito di essere spermatozoi vagabondi, ovvero nella sezione dai 4 mesi ai 10 mesi.
Pero' fara' anche la mina vagante, nel senso che e' compito suo, mentre i girini dormono, organizzare i progetti educativi delle sezioni degli unni e dei morsicatori, ovvero dei bimbi di uno e due anni.
E' al momento abbastanza confusa, pare che non ci saranno ne' corsi introduttivi ne' presentazioni, non conosce i suoi orari e i suoi turni, non sa quanto la pagheranno... insomma, non sa una mazza. Arrivera' li' il 31 e trovera' i girini con i genitori pronti per l'inserimento e via.
Non ha osato confessare alla direttrice che l'inserimento servirebbe a lei, che ha un autotreno di ansia da prestazione, non capisce ancora quasi una mazza di francese e soprattutto le tocchera' separarsi dalla sua cozza alla scoglio preferita, lo Gnomo, quindi sara' un po' debilitata di suo...
Ecco, soprattutto ora si spalanca un enorme, immenso Gnomo-Dilemma!
Che fare con lo Gnomo?
Dove andra'?
Ma andra'?
E con chi?
Parlera' in che lingua?
E soprattutto, quanti organi dovranno donare lei e il Grinta per poter trovare una sistemazione allo Gnomo? (Possibilmente che non sia al canile o con IT come babysitter).
Ma questo in un altro post, ora si festeggia. Aprite anche voi un birrozzo e fatevi grassi con le patatine pai, che quando ci vuole ci vuole!
Alice lavoratrice (tra poco, per ora si prepara a godersi la sua luuunga vacanza!)
Saturday, June 27, 2015
Equal Dignity!
Per celebrare, la Casa Bianca ieri si e' tinta di arcobaleno.
Qui stappiamo bottiglie e festeggiamo con birra dell'arabo e patatine Pai.
Adesso pero' calcolate, approssimando al decimale, le probabilita' che tale evento accada anche in Italia. Lo so, caschiamo nei numeri irrazionali.
In Italia dove una settimana fa una manifestazione chiamata Family Day (che ce ne vuole di coraggio, a chiamar cosi' una roba che e' contraria alla creazione e al riconoscimento di unioni, coppie e famiglie!) ha raccolto, secondo gli organizzatori, un milione di persone.
Un milione di persone tutte in piazza contro le unioni civili omosessuali.
E contro una inesistente teoria del Gender promossa da quei sovversivi anarchici dell'OMS nelle scuole... qui il volantino della manifestazione:
Che, dovete convenire con Alice, e' impressionante eh... una roba che manco un intero collettivo di pervertiti sarebbe riuscito a immaginare! Bravi, 'sti qua dell'OMS, a settembre vanno tutti a lavorare da Spielberg, c'e' gia' in programma una trilogia fanta-porno-scientifica che sbanchera' ai bagaglini!
Questo il restro del volantino:
"Vuoi che venga insegnato questo ai tuoi figli?"
Si. Mille volte si. Anzi, PRETENDO che venga insegnato questo ai miei figli.
Si. Mille volte si. Anzi, PRETENDO che venga insegnato questo ai miei figli.
Ma soprattutto, vorrei che venisse insegnato a te genitore, adulto votante.
Ci sono per caso dei corsi per adulti? Si possono per cortesia raccogliere fondi, firme, finanziamenti, per fare corsi di formazione a 'sta gente? Alice ha gia' un paio dei suoi contatti su facebook da ficcarci dentro...
Alice festeggiatrice (ma con tanto, tanto amaro in bocca per quel che succede da questa parte dell'oceano...)
Thursday, June 25, 2015
Versail II
Sottotitolo: Versailles d'estate, quel che non avete bisogno di sapere.
L'hanno rifatto. Sono andati ed ovviamente Alice ha preso nota delle nuove informazioni inutili da condividere con l'universo mondo.
1) Le statue, che l'altra volta erano tutte coperte e incappucciate come prigionieri di Guantanamo, si sono rivelate effettivamente degne del museo del bondage.
Alice conserva, a imperitura memoria:
- "Te prego, non mi lasciare qui in pasto alle foche... Giuro che non finiro' mai piu' i tuoi pandistelle":
- Trio al concerto: "Pensavo fosse Vasco, invece era Violetta!"
- L'antenato originale della piu' modesta metafora: "come un gatto appeso ai marroni"
2) Gli alberelli, che in inverno si limitavano ad essere coni e cubetti, ora grazie alle cesoie di giardinieri psicopatici acquistano geometrie ardite, da videogioco pixelato anni '80.
Alice giurerebbe di aver visto un'albero a forma di Super Mario...
3) I corvi sono punk.
E ribelli.
E proletari.
E a tutti questi ori e questi marmi je cagano in testa.
4) ... E' comunque sempre un bel vedere.
Se andate in estate, sappiate che durante il weekend vi tocca scucire il grano, pero' tutte le fontane saranno in funzione e avrete musica rinascimentale lungo tutte le stradine.
Ecco qui Alice e lo Gnomo impegnati in un discreto, posato ed elegante ballo d'epoca...
(Ringraziate il Grinta per la foto a tradimento... e la totale assenza di pudore di Alice per la pubblicazione di codesto momento imbarazzante.
Alice ne approfitta inoltre per chiedere scusa a tutti quei poveri turisti che volevano andare a vedersi questo posto cosi' ricco di storia e di classe e dentro ci han trovato lei che cantava Lady Oscar a squarciagola e lo Gnomo che creava tombe etrusche e trulli pugliesi impilando sassolini nel mezzo della via).
Alice Versaillatrice
L'hanno rifatto. Sono andati ed ovviamente Alice ha preso nota delle nuove informazioni inutili da condividere con l'universo mondo.
1) Le statue, che l'altra volta erano tutte coperte e incappucciate come prigionieri di Guantanamo, si sono rivelate effettivamente degne del museo del bondage.
Alice conserva, a imperitura memoria:
- "Te prego, non mi lasciare qui in pasto alle foche... Giuro che non finiro' mai piu' i tuoi pandistelle":
- Trio al concerto: "Pensavo fosse Vasco, invece era Violetta!"
- L'antenato originale della piu' modesta metafora: "come un gatto appeso ai marroni"
Alice giurerebbe di aver visto un'albero a forma di Super Mario...
3) I corvi sono punk.
E ribelli.
E proletari.
E a tutti questi ori e questi marmi je cagano in testa.
4) ... E' comunque sempre un bel vedere.
Se andate in estate, sappiate che durante il weekend vi tocca scucire il grano, pero' tutte le fontane saranno in funzione e avrete musica rinascimentale lungo tutte le stradine.
Ecco qui Alice e lo Gnomo impegnati in un discreto, posato ed elegante ballo d'epoca...
(Ringraziate il Grinta per la foto a tradimento... e la totale assenza di pudore di Alice per la pubblicazione di codesto momento imbarazzante.
Alice ne approfitta inoltre per chiedere scusa a tutti quei poveri turisti che volevano andare a vedersi questo posto cosi' ricco di storia e di classe e dentro ci han trovato lei che cantava Lady Oscar a squarciagola e lo Gnomo che creava tombe etrusche e trulli pugliesi impilando sassolini nel mezzo della via).
Alice Versaillatrice
Wednesday, June 24, 2015
Creche, creche & mental crash!
Alice e il Grinta sono alla ricerca matta e disperatissima di una creche, ovvero di un nido per lo Gnomo, che il nido pubblico, quello che sarebbe stato a 3 isolati da casa, ha loro gentilmente riso in faccia e li ha messi alla porta.
(ricerca matta e disperatissima perchè 48 ore fa pareva che Alice avesse trovato un lavoro per settembre... 48 ore dopo non ne è più così sicura... però questo è il mental crush del post successivo!)
Ora, nella patria della baguette oltre ai nidi pubblici ci sono i nidi aziendali, ma per quelli, appunto, occorre essere lavoratori di un'azienda, condizione che nè lei nè il Grinta rispettano.
Oltre ai nidi aziendali ci sono i nidi privati, ma quelli, in quanto privati, costano dai 700 ai 900 eurazzi al mese, quindi sono stati scartati a priori.
Oltre ai nidi aziendali e a quelli privati ci sono i nidi parentali.
I nidi parentali sono gestiti dai genitori dei bambini iscritti, quindi oltre ad essere genitore sei pure parte del comitato di gestione. I nidi parentali richiedono, a ciascuna famiglia, circa 5 ore di presenza alla settimana dentro il nido, ad aiutare le educatrici in sezione, piu un paio d'ore alla settimana per svolgere mansioni varie ed eventuali (fare la spesa o le pulizie o le lavatrici o la contabilità o le riparazioni delle tapparelle che si spaccano e delle viti che si svitano etc.). Richiedono costante presenza alla riunione pedagogica e organizzativa mensile, l'adesione ad un comitato (ce ne sono vari, dal gruppo di bricolage a quello alimentare passando per quello amministrativo e contabile) e il 10% dello stipendio complessivo della famiglia (il resto è sovvenzionato dal comune che mette gli spazi e i sussidi).
Quindi Alice e il Grinta si sono lanciati sui nidi parentali, che però nella banliù scarseggiano, tipo che nella loro non ce n'è manco uno.
Quindi con la mappa dei trenini e delle metro e degli autobus alla mano hanno giocato al Labirinto Magico ed hanno cercato quelle poche creche parentali da loro raggiungibili in 40 minuti massimo di mezzi pubblici.
Quindi le hanno chiamate, 'ste creche, e sono persino riusciti a visitarne una, che ad Alice è parsa bellissima, con una stanza-piscina per giocare con l'acqua anche d'inverno, uno spazio giardino immenso fuori, i lettini per dormire a castello, in legno, che sembrano barche, fatti da un papà falegname anni fa... insomma, bella. E con un posto disponibile nella sezione dei grandi per lo Gnomo.
Quindi? Quindi al momento di consegnare i documenti vien fuori che no, che lo Gnomo nella scuoletta non ci può andare perchè non vive nel comune di Parigi ma nella banliù, ed è il comune di Parigi che sovvenziona.
Quindi! Ora hanno due possibilità:
- Andare al comune della banliù e chiedere che sovvenzionino la parte dello Gnomo per la scuoletta parentale parigina (cosa che faranno, ma che è un suicidio del raziocinio visto che a loro non ne verrebbe in tasca nulla, di finanziare un servizio che non gli appartiene...)
- Trovare qualche amico con residenza parigina, compiacente e con uno scarso senso del diritto (scarso almeno quanto il loro) e spostarsi la residenza a Parigi accollati all'amico per poter fare l'iscrizione.
Questi i consigli che han ricevuto dalla creche.
Hanno circa due giorni per venirne a capo.
Quindi?
Quindi stanno come quando il flipper ti sputa fuori in simultanea 10 palline da giocare, che ti pare di avere chissà che opportunità, ti affanni e ti arrabatti e tutte 'ste millemila occasioni si infilano via una ad una, te alla fine non combini una mazza e perdi pure la singola pallina che avevi a inizio gioco.
Alice crash-izzatrice
(ricerca matta e disperatissima perchè 48 ore fa pareva che Alice avesse trovato un lavoro per settembre... 48 ore dopo non ne è più così sicura... però questo è il mental crush del post successivo!)
Ora, nella patria della baguette oltre ai nidi pubblici ci sono i nidi aziendali, ma per quelli, appunto, occorre essere lavoratori di un'azienda, condizione che nè lei nè il Grinta rispettano.
Oltre ai nidi aziendali ci sono i nidi privati, ma quelli, in quanto privati, costano dai 700 ai 900 eurazzi al mese, quindi sono stati scartati a priori.
Oltre ai nidi aziendali e a quelli privati ci sono i nidi parentali.
I nidi parentali sono gestiti dai genitori dei bambini iscritti, quindi oltre ad essere genitore sei pure parte del comitato di gestione. I nidi parentali richiedono, a ciascuna famiglia, circa 5 ore di presenza alla settimana dentro il nido, ad aiutare le educatrici in sezione, piu un paio d'ore alla settimana per svolgere mansioni varie ed eventuali (fare la spesa o le pulizie o le lavatrici o la contabilità o le riparazioni delle tapparelle che si spaccano e delle viti che si svitano etc.). Richiedono costante presenza alla riunione pedagogica e organizzativa mensile, l'adesione ad un comitato (ce ne sono vari, dal gruppo di bricolage a quello alimentare passando per quello amministrativo e contabile) e il 10% dello stipendio complessivo della famiglia (il resto è sovvenzionato dal comune che mette gli spazi e i sussidi).
Quindi Alice e il Grinta si sono lanciati sui nidi parentali, che però nella banliù scarseggiano, tipo che nella loro non ce n'è manco uno.
Quindi con la mappa dei trenini e delle metro e degli autobus alla mano hanno giocato al Labirinto Magico ed hanno cercato quelle poche creche parentali da loro raggiungibili in 40 minuti massimo di mezzi pubblici.
Quindi le hanno chiamate, 'ste creche, e sono persino riusciti a visitarne una, che ad Alice è parsa bellissima, con una stanza-piscina per giocare con l'acqua anche d'inverno, uno spazio giardino immenso fuori, i lettini per dormire a castello, in legno, che sembrano barche, fatti da un papà falegname anni fa... insomma, bella. E con un posto disponibile nella sezione dei grandi per lo Gnomo.
Quindi? Quindi al momento di consegnare i documenti vien fuori che no, che lo Gnomo nella scuoletta non ci può andare perchè non vive nel comune di Parigi ma nella banliù, ed è il comune di Parigi che sovvenziona.
Quindi! Ora hanno due possibilità:
- Andare al comune della banliù e chiedere che sovvenzionino la parte dello Gnomo per la scuoletta parentale parigina (cosa che faranno, ma che è un suicidio del raziocinio visto che a loro non ne verrebbe in tasca nulla, di finanziare un servizio che non gli appartiene...)
- Trovare qualche amico con residenza parigina, compiacente e con uno scarso senso del diritto (scarso almeno quanto il loro) e spostarsi la residenza a Parigi accollati all'amico per poter fare l'iscrizione.
Questi i consigli che han ricevuto dalla creche.
Hanno circa due giorni per venirne a capo.
Quindi?
Quindi stanno come quando il flipper ti sputa fuori in simultanea 10 palline da giocare, che ti pare di avere chissà che opportunità, ti affanni e ti arrabatti e tutte 'ste millemila occasioni si infilano via una ad una, te alla fine non combini una mazza e perdi pure la singola pallina che avevi a inizio gioco.
Alice crash-izzatrice
Tuesday, June 23, 2015
Grafici e curve
Le visite di controllo e di routine dello Gnomo vengono fatte alla PMI, il centro di protezione maternita' e infanzia (nome che ad Alice ricorda sempre i panda in estinzione e i rinoceronti indiani...).
Di ritorno dalla visita il Grinta osserva i puntini fatti dalla dottoressa sui vari grafici:
"Bene, benissimo! E' sempre alto come un Watusso, guarda come 'sta a sbordare dalla curva!"
...
"Meraviglia meravigliosa! Guarda, non e' piu' inchiattato come un leone marino! Pesa SOLO 13 chili emmezzo!"
"Questo lo dici perche' non sei tu che te lo sollevi e te lo porti attaccato al collo in giro per le scalinate di Parigi e della Banliu'..."
"E guarda qua! La sua corpulescenza e' nella media della media del mondo, ha un fisico perfetto!"
...
"Ma manca il grafico piu' importante!"
"?"
"La Cuteness Curve! Dove sono i parametri di coccolosita' e simpatia? In quelli 'sto bambino sta ai massimi mondiali!"
"Sei senza speranza..."
"No, seriamente pero', il dottore non ti ha detto che e' abnormalmente bellissimo e simpatico?!"
Vi abbiamo presentato: Il Grinta, un modello di oggettivita' e rigore scientifico.
Alice sospiratrice
Di ritorno dalla visita il Grinta osserva i puntini fatti dalla dottoressa sui vari grafici:
"Bene, benissimo! E' sempre alto come un Watusso, guarda come 'sta a sbordare dalla curva!"
...
"Meraviglia meravigliosa! Guarda, non e' piu' inchiattato come un leone marino! Pesa SOLO 13 chili emmezzo!"
"Questo lo dici perche' non sei tu che te lo sollevi e te lo porti attaccato al collo in giro per le scalinate di Parigi e della Banliu'..."
"E guarda qua! La sua corpulescenza e' nella media della media del mondo, ha un fisico perfetto!"
...
"Ma manca il grafico piu' importante!"
"?"
"La Cuteness Curve! Dove sono i parametri di coccolosita' e simpatia? In quelli 'sto bambino sta ai massimi mondiali!"
"Sei senza speranza..."
"No, seriamente pero', il dottore non ti ha detto che e' abnormalmente bellissimo e simpatico?!"
Vi abbiamo presentato: Il Grinta, un modello di oggettivita' e rigore scientifico.
Alice sospiratrice
Sunday, June 21, 2015
Cattivi Propositi d'Estate
Oggi e' il primo giorno d'estate!
Estate = costumi, Bikini, pezzi di pelle scoperti, specchi nemici.Alice invecchiando ha scoperto che le importa sempre meno, dell'espansione e dell'estensione del suo corpo. Strano, no?
Estate = costumi, Bikini, pezzi di pelle scoperti, specchi nemici.Alice invecchiando ha scoperto che le importa sempre meno, dell'espansione e dell'estensione del suo corpo. Strano, no?
L'unica cosa che le spiace, e che un po' la intristisce, e' di aver passato tutti quegli anni in cui NON era grassa a coprirsi, attorcigliarsi in parei o annodarsi maglioni, a sudare dentro pantaloni piuttosto che mostrare ginocchia pallide convinta di essere un peloso pachiderma indiano.
Ora che al pachiderma indiano ci si avvicina davvero, invece, chissa' perche' si riscopre piu' indulgente verso se' stessa. Quindi si scusa con il resto del mondo, che comunque puo' tranquillamente guardare altrove, lei quest'estate ha in mente di darsi in pasto ai pantaloncini, ai vestitini e alle gonnelle. Non appena se li procura.
A voi augura, in questo primo giorno d'estate, di godervi il sole e il vento sulla pelle. E di sbattervene allegramente se avete la ciccia, la cellulite, le smagliature, le braccia flaccide, il culo basso, le tette piccole, le gambe storte, le orecchie a sventola o il naso di Gargamella.
E no, certo, non sarete gnocche, ma almeno sarete voi!
Alice estatizzatrice
Ora che al pachiderma indiano ci si avvicina davvero, invece, chissa' perche' si riscopre piu' indulgente verso se' stessa. Quindi si scusa con il resto del mondo, che comunque puo' tranquillamente guardare altrove, lei quest'estate ha in mente di darsi in pasto ai pantaloncini, ai vestitini e alle gonnelle. Non appena se li procura.
A voi augura, in questo primo giorno d'estate, di godervi il sole e il vento sulla pelle. E di sbattervene allegramente se avete la ciccia, la cellulite, le smagliature, le braccia flaccide, il culo basso, le tette piccole, le gambe storte, le orecchie a sventola o il naso di Gargamella.
E no, certo, non sarete gnocche, ma almeno sarete voi!
Alice estatizzatrice
Le dici magra, si sente grassa
Son tutte bionde, lei è corvina
Vanno le brune, diventa albina
Troppo educata, piaccion volgari
Troppo scosciata per le comari
Sei troppo colta, preparata
Intelligente, qualificata
Il maschio è fragile, non lo umiliare
Se sei più brava non lo ostentare
Sei solo bella ma non sai far niente
Guarda che oggi l’uomo è esigente
L’aspetto fisico più non gli basta
Cita Alberoni e butta la pasta
Troppi labbroni non vanno più
Troppo quel seno, buttalo giù
Bianca la pelle, che sia di luna
Se non ti abbronzi, non sei nessuna
L’estate prossima con il cotone
Tornan di moda i fianchi a pallone
Ma per l’inverno la moda detta
Ci voglion forme da scolaretta
Piedi piccini, occhi cangianti
Seni minuscoli, anzi giganti
Alice assaggia, pilucca, tracanna
Prima è due metri, poi è una spanna
Alice pensa, poi si arrabatta
Niente da fare, è sempre inadatta
Alice morde, rosicchia, divora
Ma non si arrende, ci prova ancora
Alice piange, trangugia, digiuna
E’ tutte noi, è se stessa, è nessuna.
Son tutte bionde, lei è corvina
Vanno le brune, diventa albina
Troppo educata, piaccion volgari
Troppo scosciata per le comari
Sei troppo colta, preparata
Intelligente, qualificata
Il maschio è fragile, non lo umiliare
Se sei più brava non lo ostentare
Sei solo bella ma non sai far niente
Guarda che oggi l’uomo è esigente
L’aspetto fisico più non gli basta
Cita Alberoni e butta la pasta
Troppi labbroni non vanno più
Troppo quel seno, buttalo giù
Bianca la pelle, che sia di luna
Se non ti abbronzi, non sei nessuna
L’estate prossima con il cotone
Tornan di moda i fianchi a pallone
Ma per l’inverno la moda detta
Ci voglion forme da scolaretta
Piedi piccini, occhi cangianti
Seni minuscoli, anzi giganti
Alice assaggia, pilucca, tracanna
Prima è due metri, poi è una spanna
Alice pensa, poi si arrabatta
Niente da fare, è sempre inadatta
Alice morde, rosicchia, divora
Ma non si arrende, ci prova ancora
Alice piange, trangugia, digiuna
E’ tutte noi, è se stessa, è nessuna.
(Lella Costa)
Friday, June 19, 2015
Being stupid
Una delle cose che Alice sperimenta spesso nel corso della sua vita è il sentirsi stupida. Piu' volte al giorno (sta sviluppando una teoria al riguardo, ma questo in un altro post...).
E lo sa che volete un esempio e allora vi fa la lista. Suddivisa per aree geografiche.
Tipo che Alice in Ammeriga si sentiva stupida quando doveva:
Ordinare un hamburger (voglio solo un dannato hamburger. Dammi un hamburger. No, non il cheese burger che non voglio dover decidere pure il formaggio... Perchè mi torturi con queste domande inquisitorie? Che ne so come lo voglio cotto, che tipo di pane preferisco, se ci voglio le salse, che tipo di patatatine di contorno, se lo voglio deluxe... è un hamburger, mica il mutuo di una casa!)
Ricaricare il telefonino con l'operatore telefonico (Che io dico, te voglio dà li sordi, no? Non sei contento? No.)
Ricaricare il telefonino con una scheda prepagata. No, davvero quello è im pos si bi le.
Ci sono due numeri segreti da sgrattare: Uno è un numero telefonico (Segreto), a cui dovrete dire il numero Segreto che avete sgrattato, così che vi diranno qual'è il codice che dovrete dire ad un SECONDO numero di telefono.
Fare la spesa nei supermercati grandi, dove anzichè corsie normali tipo "Pane, pasta, carne, scatolame..." hanno le corsie etniche, e ti tocca andare a cercarti il riso in "Asia" assieme al curry, le pannocchie in "South America" accanto al chili e i formaggi in "Francia" assieme ai croissant.
Alice in Francia si sente stupida quando deve:
Ordinare un panino Jambon et Burre.
perche' come lei dice burre e' ormai evidente che non lo capisce nessuno. Mai. Al punto che quando e' da sola il panino lo prende jambon e fromage e ci da dentro di camambert.
Allo stesso modo si sente scema quando le chiedono la data di nascita dello Gnomo perche' nessuna la capisce quando lei pronuncia Août... come fa il mese di Agosto, Augusto August a diventare Ott'? Qualcuno ha mai denunciato i francesi per omissione e/o sequestro di lettere?
Dire il suo numero di telefono.
Perche' il suo numero di telefono ha un 81 e un 91 dentro. E per lei i numeri oltre il 79 in francese sono kriptonite. (katrevantecheee?)
Tentare di capire come funzionano i biglietti per i mezzi di trasporto tra la banliu' e Pari'. Che tipo alle volte vanno a zone, altre volte a tempo, altre volte boh... Che il biglietto della metro funziona anche sull'autobus, ma quello del trenino no, pero' se poi prendi la metro si, ma dipende da dove la prendi, e per dove, e con chi... e quanti cacchio di fiorini?!? Spesso e volentieri lei spende il doppio di quello che dovrebbe perche' si incasina, usa 3 biglietti diversi e finsice comunque per farsi del male fisico ai tornelli... Ha le gambe a strisce come un okapi a forza di sbatterci dentro.
Alice si sente internazionalmente stupida, sia in Francia che in Ammeriga, quando deve:
Fare lo spelling del suo cognome, che sia da nubile o da sposata.
Il cognome del Grinta ha 12 lettere tra cui una z, una x, una j e una h.
Il suo cognome da giovinetta imberbe ha 16 lettere.
Sopprimetela con un colpo di spillatrice alla trachea, fate prima.
Comprare da vestire. Perchè le taglie son diverse, e poi lei non capisce come sia possibile che tipo un reggitette sia come la combinazione di battaglia navale, con numeri e lettere. Ed è imbarazzante. Che lei ha passato i trent'anni e ancora non sa che tipo di tette porta in giro.
Alice stupidatrice
E voi? Ce li avete dei vostri quotidiani momenti stupidi?
E lo sa che volete un esempio e allora vi fa la lista. Suddivisa per aree geografiche.
Tipo che Alice in Ammeriga si sentiva stupida quando doveva:
Ordinare un hamburger (voglio solo un dannato hamburger. Dammi un hamburger. No, non il cheese burger che non voglio dover decidere pure il formaggio... Perchè mi torturi con queste domande inquisitorie? Che ne so come lo voglio cotto, che tipo di pane preferisco, se ci voglio le salse, che tipo di patatatine di contorno, se lo voglio deluxe... è un hamburger, mica il mutuo di una casa!)
Ricaricare il telefonino con l'operatore telefonico (Che io dico, te voglio dà li sordi, no? Non sei contento? No.)
Ricaricare il telefonino con una scheda prepagata. No, davvero quello è im pos si bi le.
Ci sono due numeri segreti da sgrattare: Uno è un numero telefonico (Segreto), a cui dovrete dire il numero Segreto che avete sgrattato, così che vi diranno qual'è il codice che dovrete dire ad un SECONDO numero di telefono.
Fare la spesa nei supermercati grandi, dove anzichè corsie normali tipo "Pane, pasta, carne, scatolame..." hanno le corsie etniche, e ti tocca andare a cercarti il riso in "Asia" assieme al curry, le pannocchie in "South America" accanto al chili e i formaggi in "Francia" assieme ai croissant.
Alice in Francia si sente stupida quando deve:
Ordinare un panino Jambon et Burre.
perche' come lei dice burre e' ormai evidente che non lo capisce nessuno. Mai. Al punto che quando e' da sola il panino lo prende jambon e fromage e ci da dentro di camambert.
Allo stesso modo si sente scema quando le chiedono la data di nascita dello Gnomo perche' nessuna la capisce quando lei pronuncia Août... come fa il mese di Agosto, Augusto August a diventare Ott'? Qualcuno ha mai denunciato i francesi per omissione e/o sequestro di lettere?
Dire il suo numero di telefono.
Perche' il suo numero di telefono ha un 81 e un 91 dentro. E per lei i numeri oltre il 79 in francese sono kriptonite. (katrevantecheee?)
Tentare di capire come funzionano i biglietti per i mezzi di trasporto tra la banliu' e Pari'. Che tipo alle volte vanno a zone, altre volte a tempo, altre volte boh... Che il biglietto della metro funziona anche sull'autobus, ma quello del trenino no, pero' se poi prendi la metro si, ma dipende da dove la prendi, e per dove, e con chi... e quanti cacchio di fiorini?!? Spesso e volentieri lei spende il doppio di quello che dovrebbe perche' si incasina, usa 3 biglietti diversi e finsice comunque per farsi del male fisico ai tornelli... Ha le gambe a strisce come un okapi a forza di sbatterci dentro.
Alice si sente internazionalmente stupida, sia in Francia che in Ammeriga, quando deve:
Fare lo spelling del suo cognome, che sia da nubile o da sposata.
Il cognome del Grinta ha 12 lettere tra cui una z, una x, una j e una h.
Il suo cognome da giovinetta imberbe ha 16 lettere.
Sopprimetela con un colpo di spillatrice alla trachea, fate prima.
Comprare da vestire. Perchè le taglie son diverse, e poi lei non capisce come sia possibile che tipo un reggitette sia come la combinazione di battaglia navale, con numeri e lettere. Ed è imbarazzante. Che lei ha passato i trent'anni e ancora non sa che tipo di tette porta in giro.
Alice stupidatrice
E voi? Ce li avete dei vostri quotidiani momenti stupidi?
Wednesday, June 17, 2015
Ponti, Lucchetti e Alternative sostenibili
Post di servizio.
A tutti quelli che, in nome dell'ammore romantico, vanno ad attaccar lucchetti su ponti centenari.
Siete teneri, eh, davvero. Alice vi guarda magnanima mentre vi baciate e vi fate il selfie accanto al lucchetto comprato apposta e scritto con l'uniposca, vi guarda cercare un invisibile spazietto in cui poter incastrare il vostro pegno d'ammore, e vi guarda mentre lanciate la chiave nella Senna, dove, assieme ad altre circa 700.000, rappresenterà probabilmente il più grande enigma archeologico della storia, altro che i guerrieri di terracotta cinesi.
Sappiate che avete i lucchetti contati, e che da ora in poi una piastra di plexiglass si interporrà tra voi e le grate di ferro, perche' il peso dei pegni d'ammore rischiava di far crollare tutto... quindi 'sto lucchetto dovrete attaccarvelo altrove.
Oppure potreste lasciar perdere il lucchetto e cercare nuove alternative romantiche!
Ecco quelle che Alice vi suggerisce:
La baguette dell'Ammore:
Con il solo uso degli incisivi intarsiate nella baguette l'uno il nome dell'altro, poi spalmateci sopra un po' di marmellata (o camambert e foigrois se siete tipi da salato) e assaporate il vostro ammore boccone dopo boccone.
La Poesia della Crêpe:
Scrivetele una melensa dichiarazione d'amore su una crepe usando la nutella come inchiostro e lo zucchero a velo come bianchetto.
Il Lampione Pomicione:
Appoggiatevi ad uno dei bellissimi lampioni parigini e dateci dentro, che non c'e' nulla di piu' romantico di una coppia nell'alone bianco con tutta la notte attorno!
La piantina dell'eternita':
Al mercato delle piante (che tra l'altro e' super romantico) comprate il vegetale che fa per voi (Alice opterebbe per roba resistente e colorata tipo dei rapanelli, ma voi magari siete un po' piu' classici e preferite che so, delle violette, un geranio una viola del penziero).
Scegliete uno dei tanti piccoli angoli grigio bigio e marrone magone, magari quell'aiuola triste tutta brulla o quell'angolo verde dove non ci cresce manco l'ortica e piantate li' il vostro germoglio d'ammore.
Eternita' un par di ciufoli, la piantina non durera' una settimana, ma considerando il numero di innamorati che popolano Pari' vorra' dire che la citta' sara' sempre un tripudio di fiori.
[Oppure potete fare come lo Gnomo, che e' un bambino-sassolino.
Raccogliete con cura e dedizione un numero indefinito di sassi.
Sedetevi comodi e lanciateli uno alla volta a turno con la vostra amata.
Ogni PLUF e' gia' di suo un desiderio esaudito.
Alice Lo Zen e L'arte del Sassolino l'ha imparato dallo Gnomo e lo consiglia tantissimo, e' roba rilassante, low-cost e a impatto e chilometro zero!]
Alice suggeritrice
A tutti quelli che, in nome dell'ammore romantico, vanno ad attaccar lucchetti su ponti centenari.
Siete teneri, eh, davvero. Alice vi guarda magnanima mentre vi baciate e vi fate il selfie accanto al lucchetto comprato apposta e scritto con l'uniposca, vi guarda cercare un invisibile spazietto in cui poter incastrare il vostro pegno d'ammore, e vi guarda mentre lanciate la chiave nella Senna, dove, assieme ad altre circa 700.000, rappresenterà probabilmente il più grande enigma archeologico della storia, altro che i guerrieri di terracotta cinesi.
Sappiate che avete i lucchetti contati, e che da ora in poi una piastra di plexiglass si interporrà tra voi e le grate di ferro, perche' il peso dei pegni d'ammore rischiava di far crollare tutto... quindi 'sto lucchetto dovrete attaccarvelo altrove.
Oppure potreste lasciar perdere il lucchetto e cercare nuove alternative romantiche!
Ecco quelle che Alice vi suggerisce:
La baguette dell'Ammore:
Con il solo uso degli incisivi intarsiate nella baguette l'uno il nome dell'altro, poi spalmateci sopra un po' di marmellata (o camambert e foigrois se siete tipi da salato) e assaporate il vostro ammore boccone dopo boccone.
La Poesia della Crêpe:
Scrivetele una melensa dichiarazione d'amore su una crepe usando la nutella come inchiostro e lo zucchero a velo come bianchetto.
Il Lampione Pomicione:
Appoggiatevi ad uno dei bellissimi lampioni parigini e dateci dentro, che non c'e' nulla di piu' romantico di una coppia nell'alone bianco con tutta la notte attorno!
La piantina dell'eternita':
Al mercato delle piante (che tra l'altro e' super romantico) comprate il vegetale che fa per voi (Alice opterebbe per roba resistente e colorata tipo dei rapanelli, ma voi magari siete un po' piu' classici e preferite che so, delle violette, un geranio una viola del penziero).
Scegliete uno dei tanti piccoli angoli grigio bigio e marrone magone, magari quell'aiuola triste tutta brulla o quell'angolo verde dove non ci cresce manco l'ortica e piantate li' il vostro germoglio d'ammore.
Eternita' un par di ciufoli, la piantina non durera' una settimana, ma considerando il numero di innamorati che popolano Pari' vorra' dire che la citta' sara' sempre un tripudio di fiori.
[Oppure potete fare come lo Gnomo, che e' un bambino-sassolino.
Raccogliete con cura e dedizione un numero indefinito di sassi.
Sedetevi comodi e lanciateli uno alla volta a turno con la vostra amata.
Ogni PLUF e' gia' di suo un desiderio esaudito.
Alice Lo Zen e L'arte del Sassolino l'ha imparato dallo Gnomo e lo consiglia tantissimo, e' roba rilassante, low-cost e a impatto e chilometro zero!]
Alice suggeritrice
Monday, June 15, 2015
Tanti auguri, Mater
AUGURI MATER!
Tranquilla, non sei ancora cosi' "nonniina"... ma visto che qualche mese fa hai giocato a fare gli origami con la retina, e ti han fatto quasi l'occhio bionico che parevi RoboCop quando gia' stava messo maluccio in fondo potevamo pure quasi per davvero convincerti che si trattava di un 5 e un 6!
Alice candelinatrice (e perculatrice)
Tranquilla, non sei ancora cosi' "nonniina"... ma visto che qualche mese fa hai giocato a fare gli origami con la retina, e ti han fatto quasi l'occhio bionico che parevi RoboCop quando gia' stava messo maluccio in fondo potevamo pure quasi per davvero convincerti che si trattava di un 5 e un 6!
Alice candelinatrice (e perculatrice)
Sunday, June 14, 2015
Garagisti e betoniere
Grazie agli autobus notturni da 20 euro a viaggio qui ha fatto un'incursione la Mater (aka nonniina).
Il tasso di girelle e di ringo al cioccolato della toperie è al momento ai massimi storici e lo Gnomo ha moltiplicato (per 10 al cubo) il suo parco macchine. Passa il tempo a organizzarle, rigoroso e maniacale, secondo le imperscrutabili leggi del feng shui della Pirelli.
Da grande sarà un garagista strepitoso.
Ed Alice una betoniera al cioccolato.
Alice ingrassatrice e felice
Il tasso di girelle e di ringo al cioccolato della toperie è al momento ai massimi storici e lo Gnomo ha moltiplicato (per 10 al cubo) il suo parco macchine. Passa il tempo a organizzarle, rigoroso e maniacale, secondo le imperscrutabili leggi del feng shui della Pirelli.
Da grande sarà un garagista strepitoso.
Ed Alice una betoniera al cioccolato.
Alice ingrassatrice e felice
Friday, June 12, 2015
Bombe dal cielo
Un uccello misterioso ha cagato in testa ad Alice.
Un pennuto che mangia probabilmente ghiande al plutonio e che le ha sparato in testa un nocciolo di baobab che ha fatto TOC! quando e' atterrato sulla sua zucca e che le ha quasi sfondato il cranio.
La banliu' e' una jungla, ragazzi.
Alice piccionizzatrice
Un pennuto che mangia probabilmente ghiande al plutonio e che le ha sparato in testa un nocciolo di baobab che ha fatto TOC! quando e' atterrato sulla sua zucca e che le ha quasi sfondato il cranio.
La banliu' e' una jungla, ragazzi.
Alice piccionizzatrice
Thursday, June 11, 2015
Ode-d'8
8 e' un filo acciambellato
come un gatto appisolato
E' catena, elica, fiocco,
un ombelico ed il suo doppio.
E' luna piena al pelo del mare
e il suo riflesso che la sta a guardare.
Non e' magico o speciale
lui e' un tipo assai normale!
Non e' 4, pi greco o 7
non ha virgole o sbarrette.
Sembran due zeri innamorati
che si baciano tra i prati
Sembran due 3 che calmi e quieti
si bisbigliano segreti.
Ma e' solo lui, un semplice 8
senza gambe per andar di trotto...
Pero' puo' sempre rotolare...
e con un po' d'elio persino volare!
Se si sdraia e' un infinito
o un anello attorno a un dito.
Sul mio dito c'e' un anello,
da 8 anni, sempre quello.
Alla tua mano pure, uguale,
un anello, all'anulare.
8 e' un numero rotondo,
siam io e te e il nostro mondo.
E' una clessidra senza grani
per i giorni di domani,
Che poi domani chissa' com'e'?
Intanto c'è oggi, qui, con te.
Te che ti amo, ti odio e ti adoro
o mio Grinta, mio strazio e tesoro!
Per questo anniversario bello panciuto
ti offro quel che ti e' sempre piaciuto:
Cenetta con vino e tiramisu'...
Ma i piatti domani li farai tu!
Alice celebratrice
(e un grazie al Grinta, per essersi ricordato stamattina dell'anniversario di matrimonio ed aver inspirato sta Saffo dei poveri! Grinta, il regalo nun ce l'ho, ma hodedOtto che tanto basta il penziero, giusto?!)
come un gatto appisolato
E' catena, elica, fiocco,
un ombelico ed il suo doppio.
E' luna piena al pelo del mare
e il suo riflesso che la sta a guardare.
Non e' magico o speciale
lui e' un tipo assai normale!
Non e' 4, pi greco o 7
non ha virgole o sbarrette.
Sembran due zeri innamorati
che si baciano tra i prati
Sembran due 3 che calmi e quieti
si bisbigliano segreti.
Ma e' solo lui, un semplice 8
senza gambe per andar di trotto...
Pero' puo' sempre rotolare...
e con un po' d'elio persino volare!
Se si sdraia e' un infinito
o un anello attorno a un dito.
Sul mio dito c'e' un anello,
da 8 anni, sempre quello.
Alla tua mano pure, uguale,
un anello, all'anulare.
8 e' un numero rotondo,
siam io e te e il nostro mondo.
E' una clessidra senza grani
per i giorni di domani,
Che poi domani chissa' com'e'?
Intanto c'è oggi, qui, con te.
Te che ti amo, ti odio e ti adoro
o mio Grinta, mio strazio e tesoro!
Per questo anniversario bello panciuto
ti offro quel che ti e' sempre piaciuto:
Cenetta con vino e tiramisu'...
Ma i piatti domani li farai tu!
Alice celebratrice
(e un grazie al Grinta, per essersi ricordato stamattina dell'anniversario di matrimonio ed aver inspirato sta Saffo dei poveri! Grinta, il regalo nun ce l'ho, ma hodedOtto che tanto basta il penziero, giusto?!)
Wednesday, June 10, 2015
Finestre bugiarde
Si ringrazia lo Gnomo per l'occhio clinico, che se non fosse stato per lui che si sbracciava tentando il suicidio in strada e facendo il richiamo della civetta nana in amore ("Uhuuuu. U!... Uhuuuuu U!") Alice non l'avrebbe mai notato... (E infatti ci è passata davanti per 9 mesi come se niente fosse)
P.s. E' l'intera colonna di finestre centrali, ad essere finta!
Monday, June 8, 2015
"Ma Non ti Somiglia per Nulla"
Quando decisero di adottare Alice era sicura che avrebbero avuto un adozione interracial.
Avrebbe messo la mano sul fuoco che la sua futura prole sarebbe stata afro-americana o quasi per certo sudamericana (che' dai, parlano entrambi spagnolo! E poi c'era il Grinta, con le sue origini argentine, gia' pronto a vestire il futuro bebe' con il poncho multicolore e a tirarlo su a chimichurri!).
Quindi Alice, nell'attesa, si era sfondata il cervello con libri, articoli e ricerche sulle adozioni interracial.
A vagonate.
Quando poi era comparso lo Gnomo, bianco che piu' bianco c'era solo il Coccolino concentrato, ha pensato che tutti 'sti libri erano stati un acquisto sbagliato, e avrebbe dovuto invece informarsi piu' a fondo su robe tipo le protezioni solari a copertura totale-universale-perenne e le creme dermatologicamente testate.
Adesso che lo Gnomo cresce pero' pensa che in fondo, a ben vedere, quei libri la' le stan tornando utili.
Uno dei mantra, ritrovabile in TUTTE le pubblicazioni, era il fatto che in un'adozione interracial e' un po' come girare con un occhio di bue perennemente puntanto addosso, nel senso che TUTTI, con un semplice sguardo, si rendono conto che sei una famiglia "non-convenzionale" e che molti sentiranno il bisogno di chiedere, o commentare, o raccontare o anche solo guardare un po' di piu', ecco. E che quindi è bene essere "preparati" e sapere cosa dire, e quanto dire, e come dire e perchè.
Ora. Alice ha gli occhi scuri, i capelli scuri mossi e a carciofo e viene presa frequentemente per una donna del magreb.
Lo Gnomo ha gli occhi blu blu, i capelli biondi fini e dritti come spaghi, e viene preso frequentemente per un piccolo tedesco o (e gggiustamente!) irlandese.
Se lei e lo Gnomo sono ai giardini da soli, e qualcuno attacca bottone (ok, generalmente e' Alice che attacca bottone, ma questo e' un altro discorso), tra le prime 5 frasi dell'interlocutore c'e' inevitabilmente il :"Ma non ti somiglia per nulla!" Seguito da: "Tuo marito ha gli occhi blu ed e' biondo, vero?"
No. Il Grinta ha gli occhi verdi ed i capelli castani (per questo se lui va a spasso assieme a loro o e' in giro da solo con lo Gnomo nessuno dice mai una mazza, che in fondo non si somigliano tantissimo ma manco fanno a pugni, ecco).
Quindi quando l'interlocutrice immancabilmente le chiede se lo Gnomo è il ritratto del Grinta, o da chi ha preso la fossetta sul mento, o chi in famiglia ha gli occhi blu Alice puo' fare tre cose:
1) Mentire, perche' non ha voglia di stare a raccontare tutta la storia di Adamo, Eva, la Mela e la Open Adoption. Dice che si', lo Gnomo e' il ritratto sputato e ri-sputato del padre e poi passa oltre.
2)Andare dritta al sodo, sorridere e dire "E' adottato". (E a quel punto si aprono un'infinita' di scenari che magari affrontera' in un altro post. Nah, meglio in altri 5, che e' roba lunga).
3) Svicolare. Ovvero dribbla la domanda o fa finta di non capire bene onde evitare di doversi impelagare nel francese e ri-direziona la conversazione su robe facili e gestibili tipo le anatre dello stagno che han fatto i pulcini o il gatto randagio che ha fatto la cacca nella sabbiera.
Il fatto e' che lei e lo Gnomo per la gente sono strambi:
Non e' chiaro agli occhi della gente che lo Gnomo sia adottato, perche' non e' COSI" diverso da lei... ma al tempo stesso tra di loro non c'e NULLA in comune.
Quindi la gente chiede.
Chiede tanto.
Chiede sempre.
Chiede forse piu' spesso e soprattutto con piu' ingenuita' che se lo Gnomo fosse nero, o asiatico.
Chiedono perche', effettivamente, nella maggior parte dei casi non se l'aspettano e cascano dal pero.
Ed allora ben vengano tutte quelle pagine lette su come rispondere e su cosa dire, che hanno preparato Alice non tanto a gestirsi ma a gestire le reazioni delle persone, che sono diverse ed imprevedibili e sempre davanti allo Gnomo, che nel frattempo cresce, ascolta, guarda e forse, si spera, impara che la sua e' una storia bella da raccontare e di cui non avere paura.
Alice raccontatrice
Avrebbe messo la mano sul fuoco che la sua futura prole sarebbe stata afro-americana o quasi per certo sudamericana (che' dai, parlano entrambi spagnolo! E poi c'era il Grinta, con le sue origini argentine, gia' pronto a vestire il futuro bebe' con il poncho multicolore e a tirarlo su a chimichurri!).
Quindi Alice, nell'attesa, si era sfondata il cervello con libri, articoli e ricerche sulle adozioni interracial.
A vagonate.
Quando poi era comparso lo Gnomo, bianco che piu' bianco c'era solo il Coccolino concentrato, ha pensato che tutti 'sti libri erano stati un acquisto sbagliato, e avrebbe dovuto invece informarsi piu' a fondo su robe tipo le protezioni solari a copertura totale-universale-perenne e le creme dermatologicamente testate.
Adesso che lo Gnomo cresce pero' pensa che in fondo, a ben vedere, quei libri la' le stan tornando utili.
Uno dei mantra, ritrovabile in TUTTE le pubblicazioni, era il fatto che in un'adozione interracial e' un po' come girare con un occhio di bue perennemente puntanto addosso, nel senso che TUTTI, con un semplice sguardo, si rendono conto che sei una famiglia "non-convenzionale" e che molti sentiranno il bisogno di chiedere, o commentare, o raccontare o anche solo guardare un po' di piu', ecco. E che quindi è bene essere "preparati" e sapere cosa dire, e quanto dire, e come dire e perchè.
Ora. Alice ha gli occhi scuri, i capelli scuri mossi e a carciofo e viene presa frequentemente per una donna del magreb.
Lo Gnomo ha gli occhi blu blu, i capelli biondi fini e dritti come spaghi, e viene preso frequentemente per un piccolo tedesco o (e gggiustamente!) irlandese.
Se lei e lo Gnomo sono ai giardini da soli, e qualcuno attacca bottone (ok, generalmente e' Alice che attacca bottone, ma questo e' un altro discorso), tra le prime 5 frasi dell'interlocutore c'e' inevitabilmente il :"Ma non ti somiglia per nulla!" Seguito da: "Tuo marito ha gli occhi blu ed e' biondo, vero?"
No. Il Grinta ha gli occhi verdi ed i capelli castani (per questo se lui va a spasso assieme a loro o e' in giro da solo con lo Gnomo nessuno dice mai una mazza, che in fondo non si somigliano tantissimo ma manco fanno a pugni, ecco).
Quindi quando l'interlocutrice immancabilmente le chiede se lo Gnomo è il ritratto del Grinta, o da chi ha preso la fossetta sul mento, o chi in famiglia ha gli occhi blu Alice puo' fare tre cose:
1) Mentire, perche' non ha voglia di stare a raccontare tutta la storia di Adamo, Eva, la Mela e la Open Adoption. Dice che si', lo Gnomo e' il ritratto sputato e ri-sputato del padre e poi passa oltre.
2)Andare dritta al sodo, sorridere e dire "E' adottato". (E a quel punto si aprono un'infinita' di scenari che magari affrontera' in un altro post. Nah, meglio in altri 5, che e' roba lunga).
3) Svicolare. Ovvero dribbla la domanda o fa finta di non capire bene onde evitare di doversi impelagare nel francese e ri-direziona la conversazione su robe facili e gestibili tipo le anatre dello stagno che han fatto i pulcini o il gatto randagio che ha fatto la cacca nella sabbiera.
Il fatto e' che lei e lo Gnomo per la gente sono strambi:
Non e' chiaro agli occhi della gente che lo Gnomo sia adottato, perche' non e' COSI" diverso da lei... ma al tempo stesso tra di loro non c'e NULLA in comune.
Quindi la gente chiede.
Chiede tanto.
Chiede sempre.
Chiede forse piu' spesso e soprattutto con piu' ingenuita' che se lo Gnomo fosse nero, o asiatico.
Chiedono perche', effettivamente, nella maggior parte dei casi non se l'aspettano e cascano dal pero.
Ed allora ben vengano tutte quelle pagine lette su come rispondere e su cosa dire, che hanno preparato Alice non tanto a gestirsi ma a gestire le reazioni delle persone, che sono diverse ed imprevedibili e sempre davanti allo Gnomo, che nel frattempo cresce, ascolta, guarda e forse, si spera, impara che la sua e' una storia bella da raccontare e di cui non avere paura.
Alice raccontatrice
Saturday, June 6, 2015
Le barbe-chiù!
Il Grinta ha trascinato Alice e lo Gnomo al Barbecue dell'Università.
L'evento riservato a i cervelli economici e alle loro famiglie era nel mezzo del bosco, a sud di Parí, vicino al campus, accanto ad un bucolico laghetto in cui lo Gnomo ha tentato a più riprese di porre fine alle sue sofferenze.
L'evento cominciava alle 12.00. In nome della loro proverbiale fancazzimme la famiglia Toposkewicz arrivava sul luogo poco prima delle 13.00, quindi con un ritardo infimo rispetto alle loro potenzialita'.
La gente era al caffè, il cibo era pressochè finito e loro si sono avventati sull'ultimo piatto di formaggi senza pietà nè pudore fino a quando il cameriere ha strappato loro il vassoio, terrorizzato che si sgranocchiassero pure quello, ed ha messo via gli avanzi rimasti prima che loro potessero fare la scarpetta o buttarsi di faccia sugli ultimi 4 macaroons.
Alle 14.30 il barbecue era finito e ognuno se ne tornava a casa sua.
Loro sono rimasti in riva al lago a guardarsi perplessi... Poi han fatto una passeggiata nel bosco, han saccheggiato una panetteria e la giornata è migliorata assai.
I francesi e l'arte del barbecue devono ancora incontrarsi.
Alice barbecuizzatrice
L'evento riservato a i cervelli economici e alle loro famiglie era nel mezzo del bosco, a sud di Parí, vicino al campus, accanto ad un bucolico laghetto in cui lo Gnomo ha tentato a più riprese di porre fine alle sue sofferenze.
L'evento cominciava alle 12.00. In nome della loro proverbiale fancazzimme la famiglia Toposkewicz arrivava sul luogo poco prima delle 13.00, quindi con un ritardo infimo rispetto alle loro potenzialita'.
La gente era al caffè, il cibo era pressochè finito e loro si sono avventati sull'ultimo piatto di formaggi senza pietà nè pudore fino a quando il cameriere ha strappato loro il vassoio, terrorizzato che si sgranocchiassero pure quello, ed ha messo via gli avanzi rimasti prima che loro potessero fare la scarpetta o buttarsi di faccia sugli ultimi 4 macaroons.
Alle 14.30 il barbecue era finito e ognuno se ne tornava a casa sua.
Loro sono rimasti in riva al lago a guardarsi perplessi... Poi han fatto una passeggiata nel bosco, han saccheggiato una panetteria e la giornata è migliorata assai.
I francesi e l'arte del barbecue devono ancora incontrarsi.
Alice barbecuizzatrice
Friday, June 5, 2015
Le mercatèn de le franscè
Con l'arrivo della primavera a Parí finiscono i monsoni perenni dell'inverno, l'umidita' palustre, il cielo grigio, il buio che cala implacabile alle 4 emmezza del pomeriggio ed i francesi possono finalmente dedicarsi alla loro principale passione-ossessione.
Il mercatino.
Il mercatino e' sempre una versione in piccolo della Balon Torinese con l'aggiunta di quel tocco bizzarro proprio degli yard-sales ammerigani (o stoop sales broccolinesi).
Per intanto chiariamo subito che ci sono due tipi di mercatini:
Il brocante.
Il Brocante e' il mercatino d'antiquariato fico, con specchi incrostati che costano mille euro, sedie in vimini sfondate per non meno di 300 euro e poi millemila pezzi di anticaglia e modernariato che pero' sono chic, liberty, eleganti e fanno molto francia bohemienne (peccato che il vero bohemienne di oggi, quello non solo spettinato ma pure squattrinato vada all'Ikea e viva nell'universo del truciolato pressato).
Ad Alice piace andare ai Brocante per fare foto nostalgiche in bianco e nero, odorare vecchi libri, e provare la botta di adrenalina che sempre le viene quando passeggia tra roba delicata, che lei ha il terrore le pigli tipo uno spasmo, un tic, o il suo primo attacco epilettico e finisca per tirar giu' le statuine dei pastorelli in ceramica dell'epoca del re Sole sbriciolando al suolo il valore di un monolocale nel settimo arrondissement. .
Il Vide Grenier
Accanto al brocante c'e' il proletario e sfattone Vide Grenier che invece e' la fiera dell'usato & rubbato non garantito. La maggior parte e' gente come Alice o come voi che svuota gli armadi, prende la roba che e' piccola, vecchia, non va piu' o fa cagare e la riversa per strada vendendola per 50 centesimi al pezzo o giu' di li'.
Alice ADORA i Vide Grenier perche' ci si trova sempre delle robe impensabili, gente bizzarra e un compendio antropologico di umanita' che i Brocante non hanno.
Ai Vide Grenier ci sono sempre i bambini che vendono i giocattoli vecchi, ci sono i nonni che si disfano degli attrezzi da lavoro usati e le zie che tirano fuori i centrini e i gomitoli di lana avanzati.
Ci trovi il triciclo scassato, gli stivali da pioggia scollati, il vestito elegante con la macchia di sugo.
Alice al Brocante puo' permettersi al massimo una cartolina vintage sbiadita. O una pallina per l'albero di natale rotta (che ha irresponsanilmente comprato).
Alice al Vide Grenier e' tutta un'altra storia. Alice al Vide Grenier ha il potere d'acquisto di Rockfeller a porta Portese, e immancabilmente finisce per portarsi a casa tutte le cagate del paese convinta di aver fatto un affarone perche' "il triciclo senza sellino si puo' riparare, gli stivali da pioggia si faranno risuolare e il vestito elegante sara' perfetto per il prossimo carnevale... Grinta sono tutte offerte Stre Pi To Se!"
"Amor mio, se vuoi diamo via la topaia e andiamo a vivere nella discarica, cosi' tu e le tue offerte strepitose vi sentirete piu' a casa..."
"Taci, essere insensibbile... Lo so, effettivamente c'e' una remota, remotisssssima eventualita' che nulla di tutto cio' che ho preso verra' aggiustato e/o usato, e che restera' solo a prendere polvere e ad essere materia oscura su cui inciampare per casa, ma costano cosi' poco! Sono Offerte! Quasi regalate! E poi guarda che bei colori che hanno... "
"Oddiomio. Tu sei inerme carne da macello per il marketing. Lo sai vero?"
Alice Vide Grenierizzatrice
P.s. Se passate da Pari' o dalla Francia in generale e volete farvi una passeggiata per un mercatino dell'usato state tranquilli che di sicuro ne trovate uno, basta cercarli qui: https://vide-greniers.org/ Buona caccia!
Il mercatino.
Il mercatino e' sempre una versione in piccolo della Balon Torinese con l'aggiunta di quel tocco bizzarro proprio degli yard-sales ammerigani (o stoop sales broccolinesi).
Per intanto chiariamo subito che ci sono due tipi di mercatini:
Il brocante.
Il Brocante e' il mercatino d'antiquariato fico, con specchi incrostati che costano mille euro, sedie in vimini sfondate per non meno di 300 euro e poi millemila pezzi di anticaglia e modernariato che pero' sono chic, liberty, eleganti e fanno molto francia bohemienne (peccato che il vero bohemienne di oggi, quello non solo spettinato ma pure squattrinato vada all'Ikea e viva nell'universo del truciolato pressato).
Ad Alice piace andare ai Brocante per fare foto nostalgiche in bianco e nero, odorare vecchi libri, e provare la botta di adrenalina che sempre le viene quando passeggia tra roba delicata, che lei ha il terrore le pigli tipo uno spasmo, un tic, o il suo primo attacco epilettico e finisca per tirar giu' le statuine dei pastorelli in ceramica dell'epoca del re Sole sbriciolando al suolo il valore di un monolocale nel settimo arrondissement. .
Il Vide Grenier
Accanto al brocante c'e' il proletario e sfattone Vide Grenier che invece e' la fiera dell'usato & rubbato non garantito. La maggior parte e' gente come Alice o come voi che svuota gli armadi, prende la roba che e' piccola, vecchia, non va piu' o fa cagare e la riversa per strada vendendola per 50 centesimi al pezzo o giu' di li'.
Alice ADORA i Vide Grenier perche' ci si trova sempre delle robe impensabili, gente bizzarra e un compendio antropologico di umanita' che i Brocante non hanno.
Ai Vide Grenier ci sono sempre i bambini che vendono i giocattoli vecchi, ci sono i nonni che si disfano degli attrezzi da lavoro usati e le zie che tirano fuori i centrini e i gomitoli di lana avanzati.
Ci trovi il triciclo scassato, gli stivali da pioggia scollati, il vestito elegante con la macchia di sugo.
Alice al Brocante puo' permettersi al massimo una cartolina vintage sbiadita. O una pallina per l'albero di natale rotta (che ha irresponsanilmente comprato).
Alice al Vide Grenier e' tutta un'altra storia. Alice al Vide Grenier ha il potere d'acquisto di Rockfeller a porta Portese, e immancabilmente finisce per portarsi a casa tutte le cagate del paese convinta di aver fatto un affarone perche' "il triciclo senza sellino si puo' riparare, gli stivali da pioggia si faranno risuolare e il vestito elegante sara' perfetto per il prossimo carnevale... Grinta sono tutte offerte Stre Pi To Se!"
"Amor mio, se vuoi diamo via la topaia e andiamo a vivere nella discarica, cosi' tu e le tue offerte strepitose vi sentirete piu' a casa..."
"Taci, essere insensibbile... Lo so, effettivamente c'e' una remota, remotisssssima eventualita' che nulla di tutto cio' che ho preso verra' aggiustato e/o usato, e che restera' solo a prendere polvere e ad essere materia oscura su cui inciampare per casa, ma costano cosi' poco! Sono Offerte! Quasi regalate! E poi guarda che bei colori che hanno... "
"Oddiomio. Tu sei inerme carne da macello per il marketing. Lo sai vero?"
Alice Vide Grenierizzatrice
P.s. Se passate da Pari' o dalla Francia in generale e volete farvi una passeggiata per un mercatino dell'usato state tranquilli che di sicuro ne trovate uno, basta cercarli qui: https://vide-greniers.org/ Buona caccia!
Wednesday, June 3, 2015
cookie monster!
Ok.
Mentre Alice divora solo inermi Pandistelle regolarmente acquistati all'ingrosso in comodi pacchi da 25 chili, pare che questo suo blogghino cleptomane sgranocchi impunito e senza vergogna i cookies di voi ignari visitatori.
E poiche' Alice non sa mettersi a dieta, e non sa nemmeno lo spelling corretto di quella cosa li' che chiamano accatiémmelle, figuratevi voi se sa limitare gli appetiti del suo blogghino, o spiegare alla gente che qui ci mangiamo i dolcini altrui!
Tra i lettori dei deliri interiori di Alice c'e' qualcuno che le sa spiegare sta roba?
Ma che davvero che senno' deve chiudere?
Ma che davvero che senno' la multano?
Ma tipo che poi deve pagare in pandistelle e gocciole, giusto?
Ma tipo che poi le arrivano gli omini neri antisommossa ad arrestarle il blogghino bulimico?
Alice cookiezzatrice
Mentre Alice divora solo inermi Pandistelle regolarmente acquistati all'ingrosso in comodi pacchi da 25 chili, pare che questo suo blogghino cleptomane sgranocchi impunito e senza vergogna i cookies di voi ignari visitatori.
E poiche' Alice non sa mettersi a dieta, e non sa nemmeno lo spelling corretto di quella cosa li' che chiamano accatiémmelle, figuratevi voi se sa limitare gli appetiti del suo blogghino, o spiegare alla gente che qui ci mangiamo i dolcini altrui!
Tra i lettori dei deliri interiori di Alice c'e' qualcuno che le sa spiegare sta roba?
Ma che davvero che senno' deve chiudere?
Ma che davvero che senno' la multano?
Ma tipo che poi deve pagare in pandistelle e gocciole, giusto?
Ma tipo che poi le arrivano gli omini neri antisommossa ad arrestarle il blogghino bulimico?
Alice cookiezzatrice
Monday, June 1, 2015
Just in Brooklyn III
(Appena fuori da uno studio Yoga pieno di tizie snelle, toniche e bionde. Peccato davanti ci fosse una strada a doppia corsia intasata di traffico...)
Alice yoghizzatrice
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