In vista dell'ennesimo colloquio con la direttrice della sua scuola (il tema é sempre lo stesso: il futuro di Alice. Che per la direttrice é nella scuola, mentre per Alice é a fare la madonnara davanti a Notre Dame) Alice ha prodotto quella che lei chiama la Lista de M.E.R.D.A.
ovvero: "Montessori, Educazione Retrograda, Dirigista, Alienante"(un papiro lungo quanto le pagine gialle di Torino e provincia), una critica, non troppo costruttiva, al metodo Montessori".
Ecco i 7 punti principali per cui Alice, al pensiero di lavorare ancora in una scuola puramente Montessori, viene colta da orticaria, alopecia e riflusso gastrico.
La mette qui, e chissá... Magari qualche altra anima Anti-Montessoriana passerá da qui e assieme potranno pianificare una guerriglia pedagogica.
1 - Montessori é McDONALD. Ovunque tu vada, sulla punta dell'Everest o in un atollo caraibico, a Niú Iorche o tra le mucche della Valle Po il materiale é SEMPRE quello, sempre nello STESSO ordine, le presentazioni sono SEMPRE uguali, sempre nello STESSO ordine. Un'educazione che non diversifica mai, che non si adatta mai a nulla. Come se tutti i bambini fossero uguali, come se dovessero imparare tutti allo stesso modo, con gli stessi strumenti, nello stesso ordine. Una tristessa infinita.
Nelle scuole che seguono il Reggio Emilia Approach ogni scuola, ogni classe, ogni anno é diversa e unica, perché sono i bimbi che decidono, che scelgono che si organizzano.
2 - Montessori é LAVORO. Montessori é morte al gioco, soprattutto al gioco libero...
vuoi costruire? Fai la torre rosa a 10 cubetti. E stai contento. Vabbé dai, se proprio non ne puoi fare a meno ti propongo un'estensione della presentazione, ovvero ti autorizzo a usare 'sti 10 cubetti in un ordine leggermente differente... ma non te ne approfittare bambino!
Non ci sono Lego, Kapla, materiali tridimensionali con cui creare.
Non c'é gioco simbolico, travestimenti, spazio per l'immaginazione.
La giornata i bambini la passano a manipolare (secondo i precetti e nel modo spiegato dall'adulto); a memorizzare (le informazioni selezionate per loro dall'adulto), a ripetere (i gesti e le competenze che l'adulto ha impartito e spiegato).
Con il Reggio Emilia Approach i bambini scoprono, sbagliano, esplorano... Con Montessori ripetono quello che l'adulto ha mostrato/spiegato.
3 -Montessori é SILENZIO. I bambini devono bisbigliare. Alice, deve bisbigliare! Il rumore deconcentra e distrae. Non c'é bisogno di parlarsi. Bisogna focalizzarsi sul proprio lavoro.
Ma che vita é, a 4 anni a bisbigliare manco fossero sempre a visitare i malati terminali?
Nelle scuole Reggio Emilia é sempre fermento, rumore, movimento, risate, e anche bisticci... c'é vita, e la vita é rumorosa, pure in fondo al mare, dove a quanto pare le balene fanno un gran casino!
4 -Montessori é SOLITUDINE. É lavoro individuale, tu sul tuo banco da uno, con il tuo materiale, e se proprio un tuo compagno vuole guardarti lavorare (non puó toccare il tuo materiale, che per Montessori la proprietá privata é sacra!) deve stare in posizione da osservatore, come un Umarell *, dritto, in piedi, con le mani dietro la schiena.
Ma e la condivisione? La complicitá?
Alla base del Reggio Emilia Approach c'é l'idea che si impara ASSIEME, con l'altro, dall'altro, dall'incontro, aiutandosi, scontrandosi e confrontandosi.
5 -Montessori é IMPARARE competenze e concetti.
- imparare il sistema decimale ai 5 anni (addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, operazioni con resti e cambi)
- imparare a tracciare le lettere (in corsivo, perché solo il corsivo é degno di vita e rispetto... lo stampatello é da bestie e lo script é troppo facile... quindi li si impara DOPO) a 4 anni.
- imparare i paesi europei, i nomi dei differenti solidi geometrici, le figure piane, le bandiere... un lavoro mnemonico costante.
... E poi? Cosa diamine se ne fa un bambino della capacitá di sommare 5467 + 3809?
Cosa gliene frega di saper dire: piramide a base triangolare?
Cosa se ne fa di tutte queste competenze, quando poi non puó esercitarsi a esprimere un'idea, dialogare, confrontarsi con gli altri, negoziare, risolvere un conflitto, gestire le sue emozioni, inventare qualcosa di nuovo, trovare nello sbaglio una nuova via?
Che senso ha a 3, 4, 5, anni Imparare quando invece si dovrebbe Scoprire?
In una classe Reggio Emilia i bambini imparano a stare assieme, ascoltarsi, spiegarsi. Imparano a prendere rischi, imparano che sbagliando di scoprono cose nuove, imparano che assieme si va piú lontano.
6 -Montessori é VECCHIEZZA. No seriamente, che metodo é quello che utilizza ancora gessi e lavagne d'ardesia e tavole di memorizzazione per la moltiplicazione e la divisione? Che metodo é che prevede che PRIMA si scriva in corsivo e POI si legga in minuscolo?
Che metodo é che utilizza le stesse robe da quasi 100 anni? Immutate? Come se i bambini e la societá fosse ancora quella del 1927 italiano (oddio... ci sono robe inquietantemente simili tra l'Italia del 2019 e quella del 1927... ma questo é un altro post).
Le scuole di Reggio Emilia collaborano con la Lego Fundation, usano STEAM e giocano a fare Coding. Si inventano anche nuove scritture, riflettono sul perché servono numeri, e lettere, e suoni, e sono esposti a arte, creativitá, poesia e altri mille linguaggi diversi.
7 -Montessori é ILLUSIONE. l'illusione data ai genitori é che i bambini saranno "liberi"... in realtá c'é una struttura rigida, predefinita e immutabile. Tutto é deciso dall'adulto e il bambino esegue. C'é piú libertá nella scuola pubblica di banliú dello Gnomo, dove ha l'occasione di giocare con delle costruzioni e fare del teatro, o uscire all'aperto 3 volte al giorno, che nella scuola Montessori di Alice.
Oh, poi ci sono anche robe belle eh, sicuramente.
Datele qualche giorno e riuscirá pure a farci un post!
* Una diapositiva di un bambino montessoriano nella classica in posizione d'osservatore. |
Alice de-Montessorizzatrice