Sunday, October 27, 2019

A rapporto dalla maestra!

Sono i primi giorni di ottobre, pure nella Baliù di Parí fa ancora un po' di sole, la scuola é iniziata da poco piú di un mese... e la maestra dello Gnomo chiede (rullo di tamburi...) un COLLOQUIO con i genitori.

Non c'é bisogno di avere la decennale esperienza di Alice come maestra per sapere che, se la maestra ti chiama ad ottobre, non é per dirti quanto é intelligente e fico tuo figlio, o per regalarti il gagliardetto "genitore dell'anno"... quindi vanno al colloquio giá con il capo chino e cosparso di cenere, presagendo che o lo Gnomo é stato messo con la testa nel cesso da uno di quinta, oppure sta giá provocando tic nervosi all'occhio della maestra.

La maestra, dalla faccia di luna piena e l'aria pacata di un buddha, esordisce tessendo le lodi del pargolo, che é intelligente, che ha tante passioni, e che "sapete, mi racconta un sacco di cose incredibili sui dinosauri, le ere geologiche, le creature degli abissi marini..." (eh, signora, sapesse a casa, i comizi che non ci fa il mini-Piero Angela!)

... e poi arriva al dunque: "Ma la metá del tempo, lui in classe non c'é. O meglio, sta seduto al banco,  non disturba eh... ma si fa chiaramente gli affari suoi, pensa alle sue cose. Io chiedo di scrivere e lui disegna, gli faccio una domanda e lui non ha idea di cosa io stia parlando... E non é che rifiuta esplicitamente, ma alle volte, comunque, non fa quello che gli si chiede" ( le va bene, maestra, perché noi a casa, per fare i compiti,  quelli che lei ci dá ogni giorno, é una guerra punica, un valzer di promesse e minacce, suppliche e grida... l'intero quartiere lo SA, quando noi stiamo facendo i compiti! Ieri si é sciolto sul tavolo come un gelato sul cruscotto d'estate, una massa molle, appiccicaticcia, inerme a cui a quanto pare dovevamo far scrivere "Lola Lit Dans son Lit" in corsivo... almeno, maestra, ci dia una frase divertente, con Cocó che fa la caccà, ma mica per lui, eh, per me, che mi annoio a mmmorte!)
"E sulla scrittura é ancora in difficoltà, non resta nei margini quando colora, non rispetta le proporzioni delle lettere, il segno non é chiaro... e sulla produzione orale anche, gli mancano almeno 4 suoni ed é difficile comprenderlo... ("6 maestra, gliene mancano 6, che in italiano pure GGIgante o CCIoccolato sono uno sputacchio pernacchioso") e quando facciamo sport corre in maniera tutta sua, agitato, scoordinato..."(Quello, maestra é perché lui non corre, mai. Lui vola come uno pteranodon o salta come un velociraptor. Alle volte mi viene voglia di estinguerlo, ma cosa vuole che le dica...  pensi che gli ho dovuto spiegare che no, che in panetteria non puó schiacciarsi contro i vetri della vetrina come una lucertola del deserto) e quindi direi che magari ha bisogno di un po' di aiuto, ecco"

Alice e il Grinta escono dunque dal colloquio con come missione procacciarsi una valutazione psicomotoria e una valutazione logopedica per il futuro paleontologo. Contando che i logopedisti nell'aria parigina sono come i parcheggi in centro a Natale, ovvero INTROVABILI, andranno ad accendere un cero alla statua di quel dislessico di Paolino Paperino e magari per dopo Natale ce la faranno.

Qui sotto una diapositiva dello Gnomo Gnomo a scuola...


14 comments:

  1. Dimanda: ma le maestre d'asilo dei vari continenti non avevano mai segnalato queste stesse difficoltà?
    L'ho sempre detto che dovevo fare la logopedista, che sono più ricercate degli aghi nei paglisuai, lo dissi pure al presidente della commissione di maturità, ma durante l'estate mi convinsero che non dovevo preoccuparmi dell'esame di fisica e neppure delle 40 autopsie da vedere e che sarei sopravvissuta nonostante tutto ed ora eccomi qua

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    1. Amanda, 40 autopsie! Sei la mia eroina!
      E sí, non saprei in Italia, ma qui le logopediste sono introvabili, con liste d'attesa di circa 9 mesi e prezzi che manco ti rifacessero la lingua con i birlocchi di Tiffany... ma non ci demoralizziamo e partiamo a caccia!
      Le insegnanti precedenti no, non hanno mai segnalato, ma io sí, a tutte loro... da che ha 3 anni :-D
      Prima dell'estate siamo andati da un ortofrenico (si chiamerá cosí in italiano?) a chiedere se non si potesse tagliare il frenulo della lingua, come ci aveva offerto il chirurgo quando lo Gnomo aveva 10 giorni... ma secondo lui c'é sufficiente motilitá, non si usa piú tagliare, non é cosí teribbile e quindi ci ha rigirato alla ricerca di un logopedista.
      Sulla scrittura boh, non mi preoccupo piú di tanto perché ritengo che le richieste e le aspettative siano un po' piú pressanti del dovuto, soprattutto qui a Parí, dove il programma prevede che questi, a gennaio, scrivano. Sotto dettatura. In CORSIVO.

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    2. Per quanto riguarda il frenulo linguale ora tendiamo ad essere più conservativi, si opera se ci sono difficoltà di deglutizione o se la lingua per intenderci disegna un cuore netto uscendo dalla bocca. Le logopediste hanno file d'attesa chilometriche perfino nel welferistico Südtirol circa due mesi per la prima valutazione poi mmmmmmmmmesi per la presa in carico, però quello che mi preoccupa di più per lo Gnomo è la difficoltà a lasciarsi coinvolgere a scuola, perché? È un bambino pieno di interessi, cosa non gli piace?

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    3. Lui la lingua un po' a cuore ce l'ha, ma il tizio ritiene che ci sia sufficiente mobilitá e che con abbondante terapia dalla logopedista tutto sia rimediabile... Boh. La scuola invece non gli piace perché "Si fanno sempre le stesse cose, non posso disegnare, devo stare sempre tutto il tempo lunghissimo seduto ad ascoltare la maestra e mi annoio, non si parla mai di dinosauri, o animali o mare". Ovvero: non é lui il Maestro o il Direttore, e dover fare quello che gli dicono gli altri, senza poter nemmeno avere un posto al tavolo di negoziazione, lo trova ingiusto e noioso.

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  2. Anche noi a rapporto dalla maestra a meno di un mese dall'inizio della prima elementare. La iena si rifiutava di ascoltare la maestra, incrociava le braccia e diceva "che barba", salvo poi fregarsi un libro di astronomia dalla biblioteca di classe e leggerlo di nascosto sotto il banco. Non parliamo di disegni, colorare negli spazi e fare cerchietti nei quadretti... è dura, però devo dire che sta andando meglio anche in classe, mentre i compiti a casa non sono mai stati un problema, speriamo che duri 😅

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    1. :-D Ahhh... Lucia, mi consoli!! E comunque anche lui sotto il banco ha 3 libri imboscati... Noi come compiti abbiamo righe di lettere da fare, e mentre lui si accascia come una spugna molle sul tavolo gemendo: "Ma io mi annoioooo a scrivere solo e sempre la stessa letteraaaa" io resisto alla tentazione di lululare assieme a lui "Puuree iooooooo!!"
      :-D
      In bocca al lupo a voi e alla piccola iena!

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    2. Non so come funzioni lì, ma qui i compiti a casa arrivano solo il venerdì. Per non so bene quale congiunzione astrale, però, riusciamo a fare qualcosina tutti i giorni (la maestra ha lamentato una discreta mancanza di prerequisiti in tutta la classe, cose tipo seguire i tratteggi, colorare nei bordi, etc etc) per mantenere l'allenamento. La iena si è innamorata delle cornicette e così ogni giorno, su un quaderno apposito che teniamo a casa, ne facciamo 4 file: 2 che lui chiama "del giorno", con disegnetti che mi invento sul momento in base a quello che succede nella giornata e 2 "formali" (sempre opera della iena) perchè sono solo sequenze di forme geometriche da fare dentro i quadretti e da colorare. Ti giuro che a volte non lo riconosco più, una volta non mi avrebbe mai proposto lui (perchè questa delle cornicette è nata da una sua idea!) di fare qualcosa di extra.

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  3. non sarà un poco superdotato il vostro gnomo? prendetelo con le pinze non sono una scenziata, ma dall'esterno mi sembra un bimbo molto intelligente e credo che i programmi della scuola siano un tantinello noiosetti. Pero ci vuole un parere professionale, d'où il logopedista. Coraggio!

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    1. Mah, lo Gnomo é uno che ha "boccini", ovvero ossessioni, passioni e fame di sapere su cose precise e definite... decise da lui. Ma che quindi non ha alcuna voglia di cerchiare 5 mele rosse o di scrivere che il "ratto ride nella strada"... D'altro canto, noiosi saranno noiosi, ma alla sua calligrafia gli esercizi oggettivamente servono, lo stufano ANCHE perché fa fatica :) Vedremo quando troveremo la Santa Logopedista! :-)

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  4. Mi rivedo due anni fa...con la differenza che il mio proprio diceva che non voleva scrivere perchè era stanco e le cose erano "troppoooo lunghe" e che lui camminava come Godzilla (Gobbo di Notre Dame per i meno esperti).
    Anche noi percorso...il responso è stato favorevole al pupo (un po' meno alle maestre).
    Ora in terza la situazione è cambiata (ma lo scrivo piano, non si sa mai)..
    Michela

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    1. Michela, allora ok, c'é speranza! Un saluto dal mio Pachiocefalosauro al tuo Godzilla!
      :)

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  5. Come sarebbe bello se alla scuola non fossero cosi psico rigidi e lui potesse copiare quello che gli piace, tipo le storie di dinosauri, cosi si annoierebbe di meno. invece deve scrivere cretinate tipo "il ratto ride sulla strada/le rat rie dans la rue" che a pronunciarlo in francese puo avere un assonanza, ma senso zero per un bambino moderno che ha tanti stimoli. E tutto perchè qualche idiota in un ministero a Parigi lo ha deciso

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    1. Guarda, le robe che gli fanno leggere e scrivere sembrano scioglilingua o anagrammi della settimana enigmistica... fanno oggettivamente cagare!! ... poi un po' a casa scrive per i fatti suoi, eh, ma robe tipo "Stegosauro" o "Calamaro Gigante" :-D... ed ovviamente in italiano, che é fonetico e quindi richiede zero sforzo mnemonico!

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edddaì, blatera un po' con me!