Wednesday, September 22, 2021

Say YES to the DRESS - II

 GIUGNO

 PREMESSA (che non c'entra molto)

L'Elfo e il mondo della scrittura in corsivo (l'unica scrittura accettabile nelle scuole francesi) sono due rette parallele tendenti all'infinito.

Se da un lato é un'enciclopedia ambulante e logorroica, che vomita 5 termini tecnici al secondo, e in grado anche di dirti COME si scrivono le parole... nel momento in cui gli tocca schiacciarle e intrappolarle sul foglio è un disastro. 

Le lettere scappano, salgono, scendono fregandosene del rigo che dovrebbe tenerle a bada. Si ingrossano come dirigibili o si accavallano e schiacciano una sull'altra come su un autobus nell'ora di punta, perdono pezzi lungo la strada, si invertono, ne scompaiono due e ne arriva una che non c'era.

Le E diventano L, le A diventano O; la T ribelle e stilosa mette il trattino al contrario come il cappellino di Eminem, la M perde perennemente una gamba la G si ritrova sempre riflessa e sottosopra... insomma, per rilegge una riga scritta dall'Elfo serve una Stele di Rosetta.

Non solo, ma tutto prende dei tempi lunghi, lunghissimi. Tutto prende un sacco di energia, e di frustrazione, e di fastidio, e quindi ogni parola si trasforma in una guerra.

Da un anno una logopedista e l'Elfo si incontrano, al giovedì alle 11.30, alleati per epiche battaglie contro la lingua francese. Che comunque, se uno è disgrafico, è una bella merda di lingua, diciamocelo.

 Da un anno quindi, al giovedì, Alice va a prendere l'Elfo a scuola, vanno dalla logopedista, mangiano un panino sul bus, passano da casa e poi lei lo rilancia dentro la scuola giusto in tempo prima della campanella di fine dell'intervallo.

 

SVOLGIMENTO

È l'inizio di giugno; c'è aria di primavera, ed è giovedì. Alice e l'Elfo sono stati dalla logopedista, passano da casa come al solito ma  quando è il momento di rientrare a scuola, l'Elfo si presenta alla porta, con aria vaga... 

e con addosso un vestitino a fiori.

 

"Elfo, già lo sai, non a scuola"

 "Mamma, ci ho pensato bene, ci ho pensato tutta la notte... e sono pronto. Voglio mettere il vestito per andare a scuola"

"Elfo, son contenta che tu sia pronto, davvero... ora bisogna preparare gli adulti però, quindi prima mi fai parlare con il direttore e la tua maestra, e quando loro dicono che non c'è problema tu metti il vestito"

"che sciocchezza! C'è un sacco di persone che mettono il vestito a scuola e la maestra non dice nulla"

"Elfo, lo so, ma ne abbiamo parlato, non fare l'avvocato. Discuto con il preside e poi potrai mettere il vestito... tu sei pronto, perfetto!  Fammi preparare anche gli adulti"

"Allora domani" concede rabbioso " domani me lo metto"

"no, lo metti quando gli adulti sono pronti anche loro, ora levalo, dai, e andiamo che è tardi"


Davanti alla porta c'è il preside "Eccolo lì, mamma, tu gli parli e glielo dici, eh, che io domani metto il vestito..."

"sei logorroico e martellante... sì, gli parlo! Ora entra in classe"

"... buongiorno preside. Le rubo un minuto... lo vede quell' Elfo? Domani vuole venire con un vestito. Gli ho detto che serviva la vostra autorizzazione... Che famo, l'accendiamo?"

 Il preside di sicuro si accende perché diventa un bel bel rosso carminio, ma  non perde un colpo: 

" capisco, certo, certo, mi dia solo 48 ore di tempo, mando un'email a tutto il personale scolastico, lo preparo, se hanno domande hanno il tempo di venire a vedermi... magari la sua maestra ne parla anche un attimo in classe e poi via, può venire con auel che vuole"

 Alice ringrazia, riparte e pensa che meglio di così non poteva andare.

 

All'uscita della scuola la maestra dell'Elfo ferma Alice, per un colloquio d'urgenza:

Mai successo prima ( l'Elfo é uno con la testa fra le nuvole, che si distrae, che fa rotolare le matite a terra, cade dalla sedia... ma che a scuola tiene sempre un basso profilo, ama le regole, ha orrore delle punizioni e soprattutto gli fanno paura i gesti vuolenti, quindi quando c'è zuffa in cortile lui parte nella direzione opposta).

Mentre saliamo le scale, in italiano, chiede all' Elfo : "Tu sai perchè mi vuole parlare? Siamo nei guai?"

"Quando sono tornato in classe ho alzato la mano, mi sono messo in piedi ed ho detto che da domani verrò a scuola con un vestito, che lo dicevo così erano preparati, e lo sapevano... e che avevo il diritto di mettermi quello che volevo"

Alice lo guarda con un misto di incredulità e ammirazione: "ma ti avevo detto che parlavo con il preside..."

"E io ho parlato con la maestra, così siamo a posto, no mamma?"

Voilà.

Dopo una chiacchierata a 4 (è arrivato pure il preside) sono usciti di lì ed erano un po' emozionati. 

Che a pensarci; tutto 'sto casino per un vestito e millemila adulti che devono pianificare, preparare, discutere... fa ridere, mancol'Elfo volesse andare a scuola nnudo, che diamine...  piú che un vestito pareva  'na rivoluzione.

E comunque la nostrq piccola rivoluzione é che da giugno l'Elfo i vestiti se li mette pure per andare alla scuola nella banliù, e se ne fotte delle prese in giro e anzi, delle volte sa attaccare dei pipponi strepitosi sulla libertà individuale e sul diritto di vestirsi come ci fa stare bene. 

Sempre con il ruggente leopardato...
 

... resta da risolvere sto problemino del leopardato....


Alice vestitizzatrice.

Wednesday, September 15, 2021

Classe Decouverte. Ovvero la legge del contrappasso della madre italiana


PRE-PREMESSA:

L'anno scorso (quindi in seconda elementare), a maggio, la scuola pubblica dell' Elfo aveva previsto una gitarella.

Di 9 giorni.

Sulla costa atlantica. A rinvigorire le tempra e fortificare il morale.

Perchè si sa, il fanciullo francese é educato all' autonomia, l'indipendenza, la libertà. Nella patria della baguette nulla é più aberrante che un mammone o un bamboccione!

L'Elfo, terrorizzato all' idea, aveva dichiarato ripetutamente che no, lui non ci sarebbe andato, che 9 giorni erano troppi, che era vergognosamente lontano, che lui non aveva mai dormito in una casa senza di di loro e non intendeva iniziare a farlo, che lui in classse non aveva amici, tutto era uno schifo e che lui si sarebbe nascosto in un posto segretissimo in casa e non sarebbero mai riusciti a trovarlo per metterlo sull'autobus.

Poi arrivò il Covid per l'ennesima volta, e ciao ciao alla gita. Alice e il Grinta sospettano che l'Elfo abbia realizzato dei riti sciamanici in giardino, per soggiogare il preside e convincerlo a non autorizzare le pertenze.

 

PREMESSA..

L'elfo ha iniziato la terza elementare. 

Ha un nuovo maestro e una nuova classe perché in Francia piace shakerare i bambini ogni anno, un  po' come i mojitos, per vedere l'effetto che fa...

Quindi quest'anno ha un maestro maschio, che chiameremo IronMan perché ha il pizzetto come Robert Downey e lo stesso sguardo un po' buono e un po' scazzato.




 ADESSO:

L'Elfo é appena rientrato a casa con i fogli da firmare per... (rullo di tamburi...): 

la fantomatica gita.

Per TUTTE le terze elementari... quindi sono circa 120 i  bambini che partono. 

Per 9 giorni.

A oltre 500 chilometri di distanza.

Viaggio in autobus.

Sulla responsabilità di un animatore comunali per quel che riguarda i pasti, l'addormentamento, i risvegli... 

 

DIVIETO  di chiamare telefonicamente... vietato qualsiasi contatto durante i 9 giorni.

MA...  la famiglia può spedire delle lettere. 

E  consigliano di dare ai bambini buste affrancate con l'indirizzo di casa già scritto, nel caso volessero spedire 4 righe a casa... 

 Harry Potter docet.

 

 

 Alice comunque tra le tante scartoffie ha appena firmato un foglio in cui c'è scritto che se l'Elfo si ammala, lei avrà il diritto di comunicare quotidianamente... con l 'educatore che si occuperà di lui. 

 

Partenza prevista al primo di Ottobre.

Probabile che al 30 settembre, nascosta nel sottoscala, assieme  all' Elfo, ci  troverete anche lei.

 

Alice Ansiogenizzatrice

Thursday, September 9, 2021

Say YES to the DRESS

 Gennaio:

"voglio una gonna"

risposta distratta.


Febbraio:

"voglio una gonna" 

Risposta tergiversante

 

Marzo:

"voglio una gonna"

 Risposta possibilista 


Maggio

"voglio una gonna"

"va bene. Va bene, vieni qui, scegli, prendiamola online"


A Maggio arrivano, recapitati a casa, 2 vestiti.


Uno azzurro con i fiori.

 

Uno leopardato.

 

Scelti dall' Elfo.

"sono bellissimi. Voglio metterli per sempre"

"Oddio, sul leopardato, Elfo,  ecco,  ne possiamo parlare un pochino?... Cioé io avrei delle opzioni alternative che magari fan sanguinare meno gli occhi..." 

 "No. Sono perfetti", e abbozza una piroetta per vederfe l'effetto che fa.

 

Sono dei vestiti che arrivano anche con una serie di regole e limitazioni:

Si indossano in casa, 

E se si esce fuori, 

al parco, 

al mercato, 

con gli amici...   Deve sempre esserci qualcuno accanto. 

 

E non a scuola. 

A scuola no. `

"Ma perché?"

perché la gente é stronz Perché no.

 

Sono dei vestiti che arrivano anche con un sacco di conversazioni, di riflessioni, di avvertimenti.

Sono vestiti che comunque ad Alice fanno paura. 

Che avrebbe volentieri evitato di prendere (Oh, quello leopardato di sicuro, eh!)

Che maporcazozza ma una tuta anni '80 come i bambini dello Zecchino d'Oro, no? Che é tanto facile pure da lavare e non impegna...

Lei potesse li nasconderebbe nel fondo dell'armadio.

Perché un elfo di 7 anni che esce per la banliù parigina con un vestito leopardato le sembra un agnello lanciato nell'arena dei leoni. 

Perchè le sembra lui troppo piccolo, e i pregiudizi intorno troppo grandi.

D'altro canto, se un elfo di 7 anni ha il coraggio e la determinazione di metterselo, 'sto cacchio di vestito maculato... lei non può che ammirarne la tenacia, e seguirlo.

 

E quindi va bene.


 Ora però se qualcuno lo riesce a canalizzare verso dei gusti meno trash-kitch, ecco, quello sì che non sarebbe male!

 

Elfo leopardato in arrampicata


 Alice vestitizzatrice.

Sunday, September 5, 2021

Ciculata

 Lei ha 95 anni.

Vive in una casa di riposo nel paesello in mezzo ai monti, é la Super Nonna, 

Ha 2 ruote motrici, é armata di ferri e uncinetti che non a paura di usare per produrre chilometri di improponibili combinazioni cromatiche ed ha, da sempre, una passione per il cioccolato.


Quando Alice era piccola, a casa della Super Nonna c'era una di quelle vecchie tavole di campagna che "giravano" e si aprivano a libro, e ad Alice sembrava sempre la tavola di Diabolik o di Batman, con il cassetto segreto sotto.

La Super Nonna nel cassetto  segreto ci nascondeva parecchie cianfrusaglie, la rubrica del telefono... e la "ciculata": fondente o nocciolato Novi, roba seria. Che condivideva con Alice per comprarne il silenzio, perché appunto la cioccolata non le faceva bene.


La cioccolata continua a non farle bene, eh alla Super Nonna, ma lei continua a nascondersela in giro, pure nella casa di riposo, e quando Alice é andata a trovarla questa estate ha scoperto che la Super Nonna fa pure la spacciatrice di biscotti clandestini.

"Ho un cliente solo, ché lui non ha la paghetta dalla famiglia, e gli piacciono i biscotti, allora passa al mattino e io gli dó un biscotto. Uno solo alla volta eh, che poi sennó finiscono pure per me".


Alice si augura pure lei di invecchiare spacciatorice di biscotti.

 

Alice Nonnizzatrice