E rieccomi qui, sopravvissuti al vortice della SuperConferenza, spossata ma soddisfatta, vitale quanto un'otaria spiaggiata dopo un'indigestione di acciughe.
In ordine sparso (perchè lungo il viaggio ho perso neuroni e accumulato sbronze) questo è più o meno quel che è successo:
Il volo verso Washington era per Minnie la prima esperienza in aereoplano. Io ero seduta accanto a lei. Nel corso dei 50 minuti di volo Minnie ha eroicamente fissato il suo sguardo in un punto indefinito del sedile davanti, ha stritolato la mano della sottoscritta ed ha sudato parecchio.
Quando l'aereo ha toccato terra, probabilmente a causa dell'improvviso rilassamento del sistema nervoso e gastrico, ha vomitato copiosamente.
L'hotel era una sorta di reggia papale: cristalli, lacchè, omini vestiti da guardia svizzera, piscina, paestra e stanze grandi quanto la topaia intera. Inebriata dalla ricchezza ho deciso di abbandonare le mie vesti proletarie e di godere di cotanto lusso: ho trascorso un totale di 5 ore dentro una piscina a idromassaggio ed ora non son per niente sicura di poter vivere senza.
La Iacuzi è l'oppio del deltoide.
Veterana divideva la stanza con la mia valigia. Il mio corpo invece era perennemente imbucato nelle stanze di altre colleghe, impegnato ad ingurgitare liquidi ad alto tasso alcolico.
Per 4 notti ho sperimentato la vita da college americano:
Ho visto vasche da bagno riempite di ghiaccio con bottiglie di vodka come iceberg fluttuanti e lattine di birra galleggianti come boe di segnalazione.
Ho visto un branco di insegnanti vagare di notte per le strade deserte di Washington cantando canzoni a proposito di ragnetti, unicorni e compagni bella.
Per 5 giorni, dalle 8.30 alle 5.30 sono stata seduta in stanze più o meno grandi davanti a tizi più o meno intelligenti, ad ascoltare cose più o meno interessanti.
Ho assistito ad un paio di bellissime conferenze, ed ho sentito il mio cervello espandersi e fare PLOP! come uno scoppiettante pop corn.
Ho assistito ad una serie di conferenze decenti che mi hanno confortato parecchio: non sono io che sono matta ed ho lo sfasamento culturale, è proprio questa scuola che dal punto di vista metodologico-didattico-organizzativo è un roito .
Ho pure assistito ad un sacco di conferenze che facevano assolutamente pettare, ma questo fa parte del gioco, credo. Ovviamente tra le conferenze che faceva pettare c'era quella di Veterana (perchè sì, veterana ha presentato. Una cosa incomprensibile senza nè capo nè coda), ma non vi ammorbo, e poi parlarne male è come sparare sulla croce rossa.
Sono tornata con una nuova terribile scoperta:
Il costo di tutta la baracca (hotel, volo, iscrizione alla conferenza) si aggira sui 1.100 dollari a cranio.
E a quanto pare ho firmato un contratto per il quale se mi licenzio o se mi licenziano sono costretta a risarcire il costo della conferenza.
Il mio senso di claustrofobia è ai massimi storici.
Dopo 5 giorni di pasti freddi e panini, tornare tra le braccia del Grinta, avvolta dalle sue strepitose paste agli zucchini... priceless!
Durante la mia assenza il Grinta pare aver coltivato le blatte con amore e dedizione... per il 15 di dicembre, quando i suoceri arriveranno, probabilmente le avremo addestrate a compiere circonvoluzioni sul lavello e a creare motivi geometrici sui muri.
Ora vado in escursione in bagno. Ricordatemi così, armata di Raid e con la ciabatta con la suola carrarmata come vessillo.
Alice blat(t)eratrice
Quando Alice non c'è le blatte ballano!
ReplyDelete---Alex
PS = bentornata!
bhe alis, da esperienza personale, circa il 5% dei talk di una conferenza e` interessante ... per il resto le conferenze servono a sbronzarsi a spese di qualcun altro ... quindi a te sembra esser andato nella media :)
ReplyDeleteAllora, ti dico in questo post perché ho paura che i commenti di quello prima te li perderai. Ho letto la minaccia e va benissimo, noi purtroppo hai visto che abbiamo gli orari dettati dal piccolo tiranno, se no saremmo stati ben più presenti e molesti anche noi (e anche il piccolo tiranno).
ReplyDeletePoi, te la butto lì: ho visto che sei una capra cornuta pure tu. Noi torniamo il 10 gennaio dall'Italia e il mio, di compleanno, è di lì a pochissimo. Quindi, un sabato appena dopo il 10, è probabile che si festeggi. Se riuscite a passare, stappiamo assieme...
Alex :-D... e trombano! E si riproducono! Arrggg...
ReplyDeleteKino, allora ho fatto tutto! Sono una donna conferenziera al 100% ;)
Super Ggiovane: Volentieri! Te prepara i bicchieri e noi, se il Grinta non e' troppo incasinato eil nostro amico ci sopporta un'altra volta, riproveremo l'ebbrezza del chinabus (mi sa che ci ho preso gusto)
washington è bellissima, mi è piaciuta un sacco :-)
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