Il Grinta e il Pater sono tornati dalla loro circumnavigazione del Cervino.
Entrambi arrostiti dal sole, esausti e il Grinta con una allegra serie di aneddoti che spaziavano da:
"Ahaha! Ho avuto un calo di zuccheri e un attacco di disidratazione... ma dopo la zuppa del rifugio stavo daddio!" Mentre il Pater racconta di come al vederlo bianco come un lenzuolino si siano tutti preoccupati "Ah, ma poi si è ripreso benizzimo! Dovevi vederlo!"
"Sì, c'erano un paio di pezzi da fare con catene e corde... e sotto c'era un salto nel vuoto di 600 metri, ma la vista era bella assai, peccato che non sei venuta vè" Esclama esalatato mentre Alice ancora rimembra le arrampicate con il Pater e il sacro panico davanti alle canaline sulle pietraie strette e pericolanti.
"Eh, poi c'è stato quel piccolo incidente sul nevaio, dove non son riuscito a piantare lo scarpone e son partito giù per una discesa di 50 metri sulla neve e non riuscivo a fermarmi... poi però son riuscito a girarmi di pancia e ad aggrapparmi con le unghie e il mento e son riuscito a rallentare. Meno male eh, che sennò mi schiantavo contro le rocce a valle" dice giocherellando con i polpastrelli che nel frattempo hanno perso sensibilità da oltre 48 ore.
Insomma, a parte il fatto che 9 dei 12 alpinisti son finiti a fare il Toboga sul nevaio perchè il capogita non pensava fosse utile portare la corda da 30 metri, e per poco non si spaccavan tutti la testa sui massi, i maschi alfa sono tornati quasi tutti interi.
Alice ha dunque innalzato il suo Mojito felice di aver trascorso il suo weekend in compagnia di amiche vicine e lontane, a chiacchierare davanti a taglieri, a farsi piegare le gambe non da nevai e pietraie ma da intrugli all'assenzio e ad ascoltarsi concerti in giro. E poi si chiede... ma è possibile perdere anche la sensibilità del mento? Emmenomale che il Grinta ci ha la barba da Karl Marx, che sennò tornava raschiato come una carotina alla julienne!
Alice aspettatrice
ah, gli aneddoti della montagna! della serie ti ricordi quella volta che abbiamo camminato tutto il giorno sotto la pioggia sferzante, poi in un momento di tregua abbiamo cercato di montare la tenda ma ci siamo resi conto che non c'erano i picchetti e siamo stati vegli tutta la notte a tener ferma la tenda ed aravamo stanchi morti, bagnati e con le labbra blu per l'ipotermia? CHE SPASSO! :D
ReplyDelete(versione appena un po' romanzata di cose veramente successe)
grinta/carotina julienne é una immagine che rende bene l'idea. O_o'
ReplyDeletemarkino, mi hai fatto tornare in mente "quella volta che pioveva cosi' tanto, ma cosi' tanto, che nelle tende c'erano 30 centimetri d'acqua...".
ReplyDeletee comunque, io voglio le foto!!!!!!!
essu'!
:o)
Kino: Ahh! Le maggie della memoria, che avvolge tutte le cazzate del passato di un velo di ironia!
ReplyDeleteZion :D
Silvia: eh, le foto nun zì pò! Ma poi, sai, immagina Rasputin che rienerge da un cumulo di neve... il Grinta era uguale uguale!