Tuesday, April 30, 2013

Pacchi, Pacchetti... e Contropaccotti dell'inconscio

Sono le 18:00 del pomeriggio, Alice è ancora a scuola che traffica e sistema robe assieme ad un altro paio di maestrine quando la capa arriva correndo: "Ok, ok, dobbiamo uscire, c'è un pacco sospetto sulle scale del deck e qualcuno ha chiamato i pompieri, stanno evacuando l'edificio".
?
Alice sbircia dal vetro della porta:


"Capa, ma non è che è la borsa di qualche genitore? Non possiamo almeno darci una sbirciatina prima che arrivi la cavalleria e la contraerea?"
"E' troppo tardi, non ci lasciano più uscire da questo lato, dobbiamo andarcene..." dichiara mentre due pompieri bellissimi e immensi arrivano a falcate nella classetta... "E se quella dannata borsa è di qualcuna di voi vi uccido" bisbiglia piano.

Il finale?
Lieto: tanto subbuglio, strade chiuse pompieri e poliziotti a fiotte... per un tizio un po' distratto che si è dimenticato la sua borsa di paccottaglia del TriBeCa Film Festival sui nostri scalini... e tutte le maestrine ancora in vita.

Alice non ci ha prestato molta attenzione, al tutto, ed è stata molto tranquilla e zen durante tutta la trafila...
poi ieri notte ha sognato che bruciava il ponte di broccolino e dicevano che era colpa sua.

Alice deliratrice





Monday, April 29, 2013

Hanami

Questo era il weekend dell'Hanami.
Hanami in giapponese vuol dire "contemplazione dei fiori" ed è quel che fanno i giapponesi quando i ciliegi si tingono di bianco e rosa.
Contemplano.
Alice se li immagina passeggiare piano e in silenzio ed osservare le spirali dei peteli di ciliegio che danzano lievi nel vento.
Ma qui è Niù Iorche.
Qui celebriamo l'Hamami, ma facendo un bel casino tutti assieme!

Al Brooklyn Botanical Garden il tutto si trasforma in una festa sconclusionata dove qualsiasi cosa vagamente giapponese viene proposta e offerta tra i prati e gli alberi del parco:
C'è sushi, rock giapponese, musiche tradizionali, danze con spade e tamburi, disegnatori di fumetti con personaggi dagli occhi grandi quanto la faccia... e millemila appassionati di manga che vengono vestiti come i loro personaggi preferiti!
E' un po' come passeggiare per una strana Disneyland, dove si possono trovare:

Ombrellini di carta di riso e di seta di tutti i colori:

Pettinature abbaglianti che sfidano talvolta la forza di gravità:


Super eroi da ogni angolo spazio-temporale:

Cappelli interessanti e impegnativi da portare:


Vagonate di Kimoni:
...
E bestiole misteriose!

... I ciliegi Alice non li ha manco guardati, la prossima volta magari?
Alice giapponesizzatrice

Sunday, April 28, 2013

equivoci culturali

Pippi Calzelunghe ha quasi 3 anni ed è danese.
Come le sue 2 sorelle e la sua mamma anche lei è biondissima, minuta e con occhi da gatto.
La mamma è alta quanto una betulla, il padre è una quercia secolare, sono tutti sempre sorridenti, gentili, accomodanti... ed hanno un sacco di piccole manie alcune molto europee altre molto personali:

Per intanto Pippi è l'unica che si cambia le scarpe prima di entrare nella classetta, perchè la mamma non si capacita che i nani stiano dentro con le scarpe sporche e gli stivalacci zozzi.

Poi è una delle poche nane a venire a scuola vestita "da scuola", con sempre le stesse 4-5 robe addosso facili da lavare e comode da portare, mentre il resto della classetta alle volte è vestito come il jet set degli Oscar.

E sin dal primo giorno la madre ha portato un sapone apposta per Pippi ,da utilizzare invece del solito sapone liquido, perchè gli agenti profumati che si celano nei saponi possono nuocere la pelle e chissà che altro.
 
Infine, Pippi inizia la sua giornata sempre allo stesso modo, aprendo una piccola lunch box con dentro frutta e formaggio e passando i primi 15 minuti di scuola organizzando un piccolo pic nic privato.

Insomma, sono bizzarri, è vero, ma inoffensivi ed estremamente premurosi.

Epperò l'altra settimana a madre è stata minacciata dal custone del palazzo e da una passante al grido di "Si vergogni! La prossima volta chiamo la polizia!"... e la scuoletta ha ricevuto un paio di telefonate focose e furenti di gente che si lamentava... della madre di Pippi.
Che è successo?

E' successo che al mattino, quando la mamma porta Pippi a scuola, lascia Mini-Pippi, la nanetta piccola di 9 mesi, nel passeggino, davanti alla scuola, incustodita.

Ora.
Non è che la smolla in mezzo ai prati di ortiche, eh, la lascia, per un tempo che varia dai 30 secondi ai 5 minuti (a seconda dell'umore di Pippi al mattino) davanti ad una scuola, con madri che vanno e vengono.
Non la lascia nemmeno in mezzo alla strada, che uno dice magari intralcia il traffico pedonale dei banchieri in doppio petto di Wall Street, no, perchè la scuola ha un deck, ci sono tre gradini ed una piattaforma rialzata che portano all'ingresso della scuoletta e lei parcheggia la carrozzina lì, sul balconcino.

Che è effettivamente una roba inconcepibile per un ammerigano, terrorizzato da rapimenti, incidenti, sparizioni e quant'altro...
Ma lei è danese.
Lei viene dal posto dei pisolini sotto zero.
Perchè in Danimarca e nei vari paesi nordici vige l'idea è che ai nani faccia un sacco bene dormire all'aria fredda (dal punto di vista medico credo sia perchè il respiro rallenta, e quindi non si risvegliano così di frequente). A quanto pare non è infrequente passare davanti a negozi e ristoranti e vedere, parcheggiate fuori, carrozzine con dentro nani avvoltolati e addormentati, mentre i genitori si sorseggiano un caffè o un birrozzo dentro il locale.
(Qui e qui ci sono un paio di articoli ai riguardo)

Quindi quando il passante ha sbraitato alla mamma di Pippi che la prossima volta "chiamerà la polizia e i servizi sociali, perchè qui si tratta di abbandono di minore" la mamma di Pippi ha sgranato i suoi occhi da gatta e non si è capacitata di cotanta follia!

Alice rifletteva che deve essere proprio bello crescere e vivere in un paese dove si possono lasciare i neonati in carrozzina davanti alle porte senza che nessuno presupponga che siano abbandonati o che verranno rapiti...
E pensava anche che se il paese in quesitone fosse pure con un bel clima caraibico beh, allora sarebbe proprio Alicelandia!

Alice Danimarchizzatrice






Saturday, April 27, 2013

spring chicken = giovane e inesperta fanciulla

Cosa fanno e maestre della scuoletta durante la loro pausa pranzo?
Leggono riviste pedagogiche?
Discutono di dilemmi educativi?
Nah.
Ultimamente passano la pausa pranzo dedicandosi con tenacia e passione alla riproduzione fedele di questa roba qui:


... E sebbene non abbiano costumi gialli e pelosi, il risultato è da Oscar.

Si chiameranno The Fabulous Spring Chickens.

Alice cocoodèizzatrice




Tuesday, April 23, 2013

Biechi Trucchi da Maestrina Perfida

Il parent workshop si avvicina.
Alice racconterà le prodezze nanesche tra pittura, specchi, tronchi d'albero e lampade, cubi di plexiglas e lucine di natale.
E non si capirà una beneamata mazza.
Ma non è questo il punto.

Il fatto è che alcuni dei genitori sono apparsi chiaramente esigenti ed Alice già teme l'orda di domande noiose: ma mio figlio è fico? Sveglio? Intelligente?
Dipinge come van Gogh o come Giotto?
Ma perchè non colora dentro le righe e fa il sole viola?
Ma perchè dipinge solo macchine da corsa e non paesaggi bucolici?
Ma come mai non dice tutti i nomi dei colori?
Ma lo impugna bene quel pennello?

Ma. Ma. Ma... ma Alice questa volta ha un'arma segreta ed ha deciso che punta sugli spiriti sensibili dei genitori:
Concluderà la sua presentazione con una "slideshow emotiva".
(Facce attonite dallo stupore, coraggio, dite tutti Ohhhh!)

Ora, la slideshow non ve la può mostrare, perchè naturalmente violerebbe 10mila vincoli di privacy ed Alice verrebbe gettata in gattabuia in pasto ai ratti metropolitani... però.
Però ora siete tutte sue cavie e le servite per un test sperimentale.
Siete pronti?

Allora,  pensate ad un nano a cui volete bene: il vostro pargolo, il nipotino, la cuginetta, vostra sorella quando era piccola, Calimero... fare voi.
Ci siete?
Bene, ora cliccate qui sotto, fate partire la musica, chiudete gli occhi e visualizzate una serie di immagini dove il nano adorato dipinge sorridendo, con altri nani che ridono attorno ad un cavalletto, con aria seria, con sguardo soddisfatto, correndo come un pazzo con un pennello in mano, con i capelli tinti di viola etc etc...
VIA!


 Ora, Alice deve ottenere come effetto quanto meno degli occhi arrossati e liquidi, o dei pizzicorini in gola, così che i genitori, presi dalla commozione, non le sfracassino le balle con le loro ansie da competizione curricolare.
Però se le dite che vi si sono strizzate le budella e avete pianto come delle mucce al macello ancora mejo!

Alice Commuovitrice (per biechi fini!)

Sunday, April 21, 2013

Luoghi Aliceschi di Perdizione

La scorsa settimana la Capa della scuoletta ha portato Alice in un mondo di perdizione e balocchi.
Si chiama Materials For the Arts ed è una fondazione per artisti squattrinati e scuole indebitate.
Il meccanismo è semplice: se un'azienda ha roba vecchia o fuori catalogo, magari dei fondi di magazzino o un vecchio stock do roba che non serve più e ingombra solo... ZAC!
Ecco che lo porta a MFTA, che lo piazza amorevole su uno dei mille scaffali.
A quel punto le varie scuolette, o le tante associazioni artistiche e culturali in cerca di materiali possono andare e prendere a quattro palmenti.
 

A gratis.

A material for the Arts si trova di tutto, anche cose che Alice non pensava esistessero e ora non ne può più fare a meno!
Manichini, scampoli immensi di stoffe dai colori improbabili, bottoni di ogni colore e dimensione, bulloni, viti, mattonelle, assi di legno, vecchie macchine da scrivere e calcolatrici del mesozoico, fili, tubi colorati per i nenon, risme di carta dai formati immensi e i colori sbiaditi dal sole, vecchi libri, latte di colore iniziate, carta da parati a rotoloni, pluriball, baracche di natale, levigatrici, tastiere per computer, cornici, lastre di plexiglas...

Non è un'idea bellissima? Anche perchè onestamente, a parte Alice, o una scuola, o una bizzarra compagnie di artisti, chi mai potrebbe impazzire per vecchi bulloni e bottoni di plastica?!

Dopo "Proprietaria di una Children Public Library ", che comunque resta ancor ail lavoro dei suoi sogni,  Alice ha trovato una nuova occupazione per quando sarà grande: "Regalatrice di scarti per il bene dell'arte".

(Tra l'altro quando è andata lei c'era anche una mostra in allestimento con i lavori creati grazie ai materiali di Materials For The Arts)



Alice lavoratrice

P.s. Il Grinta sospira: "Sei ancora lontana anni luce dal buonsenso economico".





Saturday, April 20, 2013

strategie botaniche

Delle tante piante che Alice ha ucciso con metodica disattenzione le ultime sopravvissute sono il basilico e l'aloe.
Perchè entrambe sono piante astute e strategiche, sebbene in modi totalmente opposti:

L'Aloe se ne Fotte. Con la maiuscola. L'Aloe è un guerriero spartano in verde.
Che tu ci sia o no a lei non importa, ha sempre quell'aria di superiorità come a dire: "Tzèh, questo secondo te è 'secco'? Dovresti vedere quel che ha visto mia nonna nel deserto del Gobi!"
Quindi Alice bagna l'Aloe una volta al mese (forse meno) ma all'Aloe va bene così perchè lei è una dura, una tosta e non si fa mica spaventare da qualche settimana di siccità.

Il basilico è tutta un'altra faccenda.
Il basilico non appassisce, lui sviene come una damigella della corte del Re Sole.
Una roba che non si può non notare!
Ma la parte migliore del basilico è che in realtà è tutta scena. Te lo vedi lì, in punto di morte e preso da un moto di pietà gli butti un bicchiere d'acqua... e lui risorge, si innalza sghignazzando e manca poco che vada a farsi una corsetta al parco tanto si sente bene!

L'aloe Alice la bagna perchè la ammira, perchè è minimalista e incazzata.
Il Basilico Alice lo bagna perchè soddisfa i suoi deliri di onnipotenza (ogni volta che lui si affloscia Alice  gli versa un po' d'acqua poi tende le mani verso le foglie striminzite e tuona: "Vive!! Vivee!!").

Il tulipano? Il Tulipano è spacciato.

Alice giardinieratrice

Friday, April 19, 2013

totoclasse

Alice è sommersa di lavoro, naviga in un mare di filmati e foto e tenta annaspando di dare un senso, di potare e di tagliare le 4 ore di video che ha raccolto per tirarne fuori 15 minuti da presentare ai genitori.
Lei. Che non è mai stata brava a fare i riassunti.
Quindi portate portate pasiensa e speditele un paio di cesoie, del caffè... e un sacco a pelo, che manca poco e dorme nella classetta.

Nel frattempo, come ogni anno, parte il totoclasse!
A quali nani insegnarà Alice l'anno prossimo?

Fatevi avanti, e suggerite, cosa preferireste voi?
I duenni tutti abbracci e pasticci con davanti un anno pieno di sorprese?
I trenni con le magiche avventure nel mondo del bagno e le loro logiche bizzarre e lineari?
I quattrenni con il loro realismo fantastico?

C'è di che non dormirci la notte...
E infatti Alice non dorme!

Alice tentennatrice



Tuesday, April 16, 2013

Ancora sulla subway

La metropolitana è un sorta di portale verso mondi paralleli: entri che sei nella zona dei grattacieli, con attorno modelle impellicciate e signori in doppiopetto... vieni strizzato in una latta assieme ad un sacco di altra umanità bizzarra... esci e sei nel bel mezzo del mercato cinese, accolta dalla puzza di pesce e dalle scritte in ideogrammi, oppure nel quartiere ebraico con i signori tutti vestiti di nero e le bambine con le calze di nylon pure ad agosto... o ancora nella spiaggia dei russi, grandi come armadi e con l'aria arcigna.
Ci sono 21 linee, tra numeri e lettere, e ti portano da un capo all'altro del mondo senza che tu nemmeno te ne accorga, con il naso dentro un libro (ed una protettiva patina di germi che ti avvolge con amore).
Alice si ripromette a cicli alterni di vederle tutte, le millantamila fermate della metropolitana (anche perchè alcune sono davvero bellissime!) ma poi un po' la pigrizia, un po' la claustrofobia dei tunnel... e niente, ancora non ce l'ha fatta.

Il New Yorker ha  pubblicato questa "mappa-economica", dove per ogni stazione metropolitana si può vedere il reddito medio della popolazione che ci vive:
 (questa è la metropolitana che prende Alice vicino al parco)


Le la cosa bella è che dà proprio l'idea di come la città sia a macchie e chiazze sgangherate, e di come tra una fermata della metro e l'altra alle volte ci sia un'abisso enorme!

Alice metropolitanizzatrice




Sunday, April 14, 2013

Wednesday, April 10, 2013

sub(a)way

In metropolitana ci si cambia le scarpe, si mangia, di legge e soprattuto si guardano millemila schermi, di tutte le dimensioni possibili (alle volte quando via la luce, il vagone resta in silenzio, viaggia veloce  nel buio della galleria e i volti della gente sono tutti illuminati di azzurrino e bianco).
In metropolitana non si può dormire, e se passano i controllori e ti vedono fare la pennica ti becchi la multa... ciò non toglie che Alice in metropolitana si sia fatta ronfate epiche, perdendo persino la sua fermata.
In metropolitana c'è ci canta, chi balla, chi vende caramelle e chi predica la fine del mondo... Alice ha sempre tanti suggerimenti per quelli che le predicano le fiamme dell'inferno alle 7.20 del mattino in un vagone affollato, ma il mondo è bello perchè e vario.

In metropolitana parecchia gente ci passa circa 2 ore al giorno, tra andare e tornare dal lavoro. Praticamente è come farsi la Torino Cuneo, ma tutta sottoterra e senza finestrini.Va da sè che in metropolitana è come in amore o in guerra: il pendolare professionista non guarda in faccia nessuno e non ci si alza manco davanti ad una zoppa incinta con 6 borse della spesa e un passeggino.

In metropolitana trovare un posto durante l'ora di punta ti fa partire con 500 punti bonus felicità.

I vagoni nuovi della metropolitana di Niù Iorke hanno lunghe panche azzurre, senza dei veri e propri posti definiti.
Il che vuol dire che sulla stessa seduta ci possono stare 5 adolescenti pelle e ossa... o due omoni.
Il che vuol dire che alle volte si creano, tra un posto e l'altro, interstizi visibili e allettanti ma non abbastanza ampi perchè l'intera massa corporea possa riposarsi e accascarsi a sedere. Sono i posti-miraggio. Quelli che li vedi da lontano e pensi "è fatta!" poi arrivi e ti rendi conto che no, non c'è spazio manco per una tua mezza natica, figuriamoci tutto il paracarro!
Alice ha ancora la percezione dello spazio italica e promisqua, quindi tende a cacciarsi negli interstizi, sgomitare un po' e accomodarsi... però poi resta seduta in punta tutta impettita, perchè ha paura che qualcuno la sgridi.

Tutto questo per dire che la cosa migliore del dogsitteraggio a Tribeca è che al lavoro lei ci va a piedi, guarda il cielo azzurro e sorride.

P.s.
Va anche detto alla lunga la metropolitana potrebbe pure mancarle,  perchè si,  a prenderla magari viene un esaurimento nervoso, ma annoiarsi? Mai!





Alice metropolitanizzatrice

Tuesday, April 9, 2013

comunicazione di servizio!

Alice e il Grinta hanno lasciato la topaia e broccolino, e sono nuovamente a TriBeca, a dog-sitterare l'orso arancione.
Non si aspettavano però di trovare il loro ospite a quattro-zampe tutto tosato e pronto per l'estate, nel pieno della muta del pelo e quindi un po' stinto, poco arancione e molto grigio.

Quindi d'ora in poi l'orso arancione viene ufficialmente rinominato l'Orso Grigio.

Alice dog-sitteratrice

P.s. le foto dell'orso arriveranno al più presto, quando ricomparirà il solito Hudini, ovvero il dannato cavetto della macchina foto.

Monday, April 8, 2013

Brontolo

Brontolo è un melodrammatico quarantenne intrappolato nel corpo di un duenne.
Quando qualcuno rompe le uova nel paniere a Brontolo (tipo quando Alice gli impedisce di allagare il bagno, o di tuffare le mani nella tazza del water) Brontolo alza gli occhi al cielo, irrigidisce la schiena, tira gli angoli della bocca e inizia a gesticolarefrenetico  borbottando in Brontolese il suo sconforto e il suo sdegno.
Quando si arrabbia sembra un nonno di Cuneo a cui hanno rubato il parcheggio.

Giusto per dare un'idea di chi stiam parlando, ecco.

Ieri la collega Viaggiatrice mostra una foto del suo matrimonio, dove si vede Viaggiatrice avvolta in un classico vestito bianco, che sventola in alto il bouquet.
Brontolo, in un momento di benevolenza, osserva la foto a lungo poi dichiara serio: "Sembri una principessa"
Viaggiatrice: "Grazie Brontolo!"
Prezzemolina interviene: "Fammi vedere!" e allunga le mani verdi di tempera sul foglio
Viaggiatrice: "Attenta, hai ancora della pittura sulle mani, e sporchi la foto..."
Brontolo guarda le impronte verdi lasciate sul bianco del vestito, gesticola puntando alla foto e dichiara:
"Ecco. Ora ci sono tante caccole del naso sul tuo bel vestito".

E se ne va.

Alice caccolatrice

Thursday, April 4, 2013

pasqua e uova

Avete aperto le uova di pasqua?
L'avete trovata la sorpresa?
Qui si fa la caccia alle uova, ed Alice quest anno ne ha avute anche un paio alla scuoletta, di "eggs hunting".
I genitori hanno preparato le sorprese, le hanno "in-vuovate" e poi sono venuti a sparpagliare uova plasticose in giro per la classe.
Quindi, a quel che Alice ha capito, le uova sono di plastica, e DENTRO ci sono cosine da mangiare!
Perchè a quanto pare è vietato mettere robe non commestibili dentro il cibo, quindi i placidi ovetti kinder, o le giganti uova di pasqua con sorpresa dentro sono bandite, severamente vietate per legge e non si possono mettere in valigia, così come non ci si può portare scorie radioattive e mitragliette.
Ma torniamo a voi!
Dicevamo, l'avete trovata la sorpresa?

Ebbene, Alice vi sfida, fatevi avanti se ne avete una più obbrobbriosa e teribbile di quella che ha trovato lei:

La sorpresa triste Alice l'ha trovata nel porta-uovo di plastica...quindi nessun uovo di cioccolata è stato maltrattato o violato nella sua integra commestibilità!

Alice sorpresizzatrice

Tuesday, April 2, 2013

tree hugger

L'altro giorno tornando a casa c'era davanti a lei una ragazza afroamericana più o meno della stessa età di Alice che, metodicamente, accarezzava il tronco di ciascun albero del viale, sorridendo e guardando in alto le fronde.
Alice ha superato i primi 5 alberi sentendo la mano fremere e innervosirsi, bisognosa di corteccia sotto i polpastrelli... poi ha pensato che i passanti dietro di lei e la tipa le avrebbero prese per folli.
Poi ha pensato che tanto folle lo è già, ed allora tanto vale abbracciare gli alberi e sorridere.
Presa da qui




Alice Treehuggeratrice