Alice "Grinta, tra una cosa e l'altra, la Mater, il Natale, lo Gnomo, i regali, il fratello Gigante Gentile, il pandoro l'albero vero con tutte le lucine... insomma e' un sacco che non scrivo cazzate sul blog!"
Grinta: "Scrivi: La felicita' non ha storia"
E cosi' sia. Che Alice e' talmente abituata a sentire il Grinta dire boiate e vaccate, che quando ne prende una buona e' davvero Natale, ed e' davvero il caso di segnarsela (che poi non e' sua sua eh, crediamo che sia di Donna Flor e i suoi due mariti, ma non ne siamo certi...).
Alice felicizzatrice
P.s. 10 minuti dopo il Grinta ritornava in se', spaccava una noce a testate e cantava a squarciagola That's Ammorreee finche' lo Gnomo, preso dalla disperazione e con i timpani sanguinanti, non si addormentava esanime.
Poi concludeva la giornata facendo per la gioia dell'intera famiglia il maniaco sessuale in mutande, calzini e cappotto.
p.p.s. Approfittate di questo momento di gioia alicifera, perche' l'arrivo di gennaio, con conseguente partenza della Mater e del Fratello Gigante Gentile, sara' all'insegna della disperazione nera. Si preannunciano vagonate di post depressoni e lagnosi. Sapevatelo.
Monday, December 30, 2013
Tuesday, December 24, 2013
Buon natale!
E il vostro, come sarà?
Alice spera di evitarsi quello alla Kubrick...
Alice auguratrice!
Alice spera di evitarsi quello alla Kubrick...
Alice auguratrice!
Monday, December 23, 2013
La malattia è il seme della violenza
Alice ha questa roba per cui, quando si prende un raffreddore, si trasforma in un Picasso.
Quando Alice si ammala un'intera parte della faccia, il lato destro, inizia a cedere: la narice destra cola, l'occhio destro lacrima, la palpebra destra si gonfia come un palloncino... E nel giro di un paio d'ore Alice può vantare due profili che non hanno più nulla in comune. Uno è il suo solito, quello da sconvolta spettinata... L'altro è di una ranocchia stanca che è appena stata schiacciata dalla ruota di un tir.
Il Grinta li chiama il lato buono e il lato cattivo.
"Amor mio, mi bassi un bazzoletto?"
"Aspetta... chi me lo sta chiedendo? Il lato buono o il lato cattivo?"
"Endrambi i lati si coalizzeranno a spudarti negli occhi se non di muovi!"
"Ahahaha! Dillo di nuovo, dillo di nuovo..."
"Maledetto. Io soffro e du ridi! Avvicinati che modifichiamo un po' pure il duo dannato profilo..."
"Amor mio, capiscimi... è che se tu fossi malata in modo più omogeneo sarebbe più facile prenderti sul serio, ma così come sei... come si chiamava quel cattivo di Batman con due facce?"
Chissà perchè ogni volta che Alice si ammala al Grinta spuntano lividi.
Alice picchiatrice
(che poi, mica facile menare con solo un occhio buono, eh...)
Quando Alice si ammala un'intera parte della faccia, il lato destro, inizia a cedere: la narice destra cola, l'occhio destro lacrima, la palpebra destra si gonfia come un palloncino... E nel giro di un paio d'ore Alice può vantare due profili che non hanno più nulla in comune. Uno è il suo solito, quello da sconvolta spettinata... L'altro è di una ranocchia stanca che è appena stata schiacciata dalla ruota di un tir.
Il Grinta li chiama il lato buono e il lato cattivo.
"Amor mio, mi bassi un bazzoletto?"
"Aspetta... chi me lo sta chiedendo? Il lato buono o il lato cattivo?"
"Endrambi i lati si coalizzeranno a spudarti negli occhi se non di muovi!"
"Ahahaha! Dillo di nuovo, dillo di nuovo..."
"Maledetto. Io soffro e du ridi! Avvicinati che modifichiamo un po' pure il duo dannato profilo..."
"Amor mio, capiscimi... è che se tu fossi malata in modo più omogeneo sarebbe più facile prenderti sul serio, ma così come sei... come si chiamava quel cattivo di Batman con due facce?"
Chissà perchè ogni volta che Alice si ammala al Grinta spuntano lividi.
Alice picchiatrice
(che poi, mica facile menare con solo un occhio buono, eh...)
Sunday, December 15, 2013
la posta del C....
Alice e il Grinta in genere avevano la buca della posta sempre vuota. Al massimo ci trovavano un volantino per il nuovo centro yoga dove ti fanno pure la pulizia dell'aura e il riallineamento dei chakra, o il menù di un nuovo ristorante vitnamita.
Poi è arrivato lo gnomo.
E da allora, un giorno sì e uno no arrivano lettere e plichi. Che non sono d'ammore.
Arrivano dagli ospedali, che dicono "Sappiamo dove siete, ragazzi, e sappiamo che voi, o la vostra assicurazione, ora vederemo, ci dovete una paccata di soldi, just saying..."
E arrivano dall'assicurazione, che dice "Questi sono i conti che ci sono arrivati da questi ospedali, ma siamo dubbiosi... non siamo sicuri che ci piacciano, e se non ci piacciono ve li beccate voi, chiaro?"
E' un via vai di corrispondenza che ci si potrebbe fare un romanzo epistolare, con le cifre che cambiano e salgono e scendono come a Ok il Prezzo è Giusto e con il Grinta in versione ragionier Fantozzi, calcolatrice alla mano e matita rosichhiata dietro l'orecchia che si attacca al telefono, scrive papiri e compila formulari per dimostrare quanto pezzenti siano e per riuscire a non perdersi nel labirinto di scartoffie necessario per riuscire ad estirpare sconti e abbuoni.
Ora vogliamo sapere chi chi chi (chicchichirìchì) pensa questo sistema sanitario sia ragionevole.
Vengano fuori lentamente e con le mani alzate.
E ci spieghino come mai, anche dopo aver pagato per 6 anni, ogni anno, 4mila dollari circa di assicurazione a cranio, quando finalmente ci serve, e la usiamo, questi stanno a fare i conti della serva e a giocare sulle percentuali... e come Pilato se ne lavano le mani e ci dicono "eh, ma noi sta roba mica la copriamo, magari ne copriamo un pezzetto, magari una fettina... ma a noi il Vermont non piace, ma che ci facevate in Vermont?"
Che ci facevamo in Vermont? Raccoglievamo funghi porcini e cantavamo con le caprette di Heidi! Che te frega, scusa?
E almeno noi ce l'abbiamo, un'assicurazione con cui litigare e mercanteggare. Penza che culo indicibile!
Ora scusate, ma Alice deve andare, ha un sacco di origami e aereoplanini di carta da fare con la sua corrispondenza...
Alice infuriatrice
Poi è arrivato lo gnomo.
E da allora, un giorno sì e uno no arrivano lettere e plichi. Che non sono d'ammore.
Arrivano dagli ospedali, che dicono "Sappiamo dove siete, ragazzi, e sappiamo che voi, o la vostra assicurazione, ora vederemo, ci dovete una paccata di soldi, just saying..."
E arrivano dall'assicurazione, che dice "Questi sono i conti che ci sono arrivati da questi ospedali, ma siamo dubbiosi... non siamo sicuri che ci piacciano, e se non ci piacciono ve li beccate voi, chiaro?"
E' un via vai di corrispondenza che ci si potrebbe fare un romanzo epistolare, con le cifre che cambiano e salgono e scendono come a Ok il Prezzo è Giusto e con il Grinta in versione ragionier Fantozzi, calcolatrice alla mano e matita rosichhiata dietro l'orecchia che si attacca al telefono, scrive papiri e compila formulari per dimostrare quanto pezzenti siano e per riuscire a non perdersi nel labirinto di scartoffie necessario per riuscire ad estirpare sconti e abbuoni.
Ora vogliamo sapere chi chi chi (chicchichirìchì) pensa questo sistema sanitario sia ragionevole.
Vengano fuori lentamente e con le mani alzate.
E ci spieghino come mai, anche dopo aver pagato per 6 anni, ogni anno, 4mila dollari circa di assicurazione a cranio, quando finalmente ci serve, e la usiamo, questi stanno a fare i conti della serva e a giocare sulle percentuali... e come Pilato se ne lavano le mani e ci dicono "eh, ma noi sta roba mica la copriamo, magari ne copriamo un pezzetto, magari una fettina... ma a noi il Vermont non piace, ma che ci facevate in Vermont?"
Che ci facevamo in Vermont? Raccoglievamo funghi porcini e cantavamo con le caprette di Heidi! Che te frega, scusa?
E almeno noi ce l'abbiamo, un'assicurazione con cui litigare e mercanteggare. Penza che culo indicibile!
Ora scusate, ma Alice deve andare, ha un sacco di origami e aereoplanini di carta da fare con la sua corrispondenza...
Alice infuriatrice
Saturday, December 7, 2013
La settimana in pillole
Che non pensiate che qui noi si stia a contare le crepe sui muri, tzè!
Allooora:
Alice è tornata a lavorare alla scuoletta. Si alza alle 6 assieme allo gnomo, si butta fuori di casa alle 7 e un quarto e ci ricompare, sui gomiti, alle 6 di sera. Prima o poi riuscirà anche a prendere il ritmo e a trovare tutto ciò umano.
I nani, a dicembre, sono delle bombe batteriologiche. Alice è circondata da fiumi di moccio, candele pericolanti, arabeschi di muco essiccato sulle guancie e starnuti esplosivi che sono vere e proprie catapulte di germi. Alice c'è arrivata totalmente impreparata, a questa piccola succursale di Lourdes, che in genere lei si costruisce le sue difese immunitarie a partire da settembre, mentre a questo giro è stata scaraventata nel mezzo del fuoco nemico.
Ne consegue che Alice si è ammalata. Tossisce come una foca in amore, ha gli occhi gonfi da rana-toro e il cervello ottenebrato dal muco. Rantola, ha perso la voce e il sonno. A casa si mette in quarantena lontana dallo gnomo per il terrore puro di contagiarlo e incasinargli la produzione di lobi polomonari, e al lavoro si trascina confusa da un naso colante all'altro. Potesse si ibernerebbe. Oggi proverà a fare il bagno idromassagio nel vivinC.
Lo gnomo e la Mater e il Nano Gigante Gentile stanno una meraviglia, e vanno a spasso per broccolino a passo di marcia. La Mater, tirandosi ampresso il pesantisismo passeggino, ha persino raggiunto a piedi il ponte di Brooklyn, facendosi, tra andata e ritorno, quei 10 chilometri puliti da maratona.Se non fa attenzione se la ritrova in New Jersey... le toccherà metterle un paio di sassi nella borsa per rallentarle lo sprint.
Il Grinta ha ricevuto le prime offerte di colloqui preliminari. Che poi mica è detto che glielo offrano davvero il lavoro, eh. Però almeno qualcuno se lo fila, ecco.
I posti sono:
Istanbul.
Santiago del Cile.
Changsha, nella sperduta Cina.
A Istanbul c'è il caffè buono, quindi va bene.
In Cile si parla spagnolo, così Alice non dovrà impararsi un'altra lingua, quindi va bene.
Riguardo a Changsha Alice sta ancora tentando di trovare qualche lato positivo. Prima o poi ce la fa.
Ni hao.
Alice riassumitrice
Allooora:
Alice è tornata a lavorare alla scuoletta. Si alza alle 6 assieme allo gnomo, si butta fuori di casa alle 7 e un quarto e ci ricompare, sui gomiti, alle 6 di sera. Prima o poi riuscirà anche a prendere il ritmo e a trovare tutto ciò umano.
I nani, a dicembre, sono delle bombe batteriologiche. Alice è circondata da fiumi di moccio, candele pericolanti, arabeschi di muco essiccato sulle guancie e starnuti esplosivi che sono vere e proprie catapulte di germi. Alice c'è arrivata totalmente impreparata, a questa piccola succursale di Lourdes, che in genere lei si costruisce le sue difese immunitarie a partire da settembre, mentre a questo giro è stata scaraventata nel mezzo del fuoco nemico.
Ne consegue che Alice si è ammalata. Tossisce come una foca in amore, ha gli occhi gonfi da rana-toro e il cervello ottenebrato dal muco. Rantola, ha perso la voce e il sonno. A casa si mette in quarantena lontana dallo gnomo per il terrore puro di contagiarlo e incasinargli la produzione di lobi polomonari, e al lavoro si trascina confusa da un naso colante all'altro. Potesse si ibernerebbe. Oggi proverà a fare il bagno idromassagio nel vivinC.
Lo gnomo e la Mater e il Nano Gigante Gentile stanno una meraviglia, e vanno a spasso per broccolino a passo di marcia. La Mater, tirandosi ampresso il pesantisismo passeggino, ha persino raggiunto a piedi il ponte di Brooklyn, facendosi, tra andata e ritorno, quei 10 chilometri puliti da maratona.Se non fa attenzione se la ritrova in New Jersey... le toccherà metterle un paio di sassi nella borsa per rallentarle lo sprint.
Il Grinta ha ricevuto le prime offerte di colloqui preliminari. Che poi mica è detto che glielo offrano davvero il lavoro, eh. Però almeno qualcuno se lo fila, ecco.
I posti sono:
Istanbul.
Santiago del Cile.
Changsha, nella sperduta Cina.
A Istanbul c'è il caffè buono, quindi va bene.
In Cile si parla spagnolo, così Alice non dovrà impararsi un'altra lingua, quindi va bene.
Riguardo a Changsha Alice sta ancora tentando di trovare qualche lato positivo. Prima o poi ce la fa.
Ni hao.
Alice riassumitrice
Sunday, December 1, 2013
il Grinta, alle 8.30 del mattino: "Forse non è stata una buona idea. Questo bambino ora è sempre tra le braccia di qualcuno, tuo fratello è in fase di crescita e ci mangerà tutta la spesa... Ed ho appena sentito tua madre usare le parole Potere Contrattuale mentre gli cambiava il pannolino".
La Mater è arrivata.
Dopo 7 anni, per la prima volta da questo lato dell'oceano e a piede libero.
A tentare di tenerla a bada c'è il Nano, il fratello diciassettene di Alice alto quanto un palo della luce e con la voce di Piero Pelù, che ipnotizza lo gnomo con suoni e vibrati da derviscio.
Sono arrivati e dalle valigie sono esplosi Panettoni, Pandori e Pandistelle, libri per lo gnomo, libri per Alice, lettere, messaggi, regali e forme di parmigiano reggiano.
Non so da voi, ma qui oggi è Natale, e il calendario può farsi friggere.
Alice felice
La Mater è arrivata.
Dopo 7 anni, per la prima volta da questo lato dell'oceano e a piede libero.
A tentare di tenerla a bada c'è il Nano, il fratello diciassettene di Alice alto quanto un palo della luce e con la voce di Piero Pelù, che ipnotizza lo gnomo con suoni e vibrati da derviscio.
Sono arrivati e dalle valigie sono esplosi Panettoni, Pandori e Pandistelle, libri per lo gnomo, libri per Alice, lettere, messaggi, regali e forme di parmigiano reggiano.
Non so da voi, ma qui oggi è Natale, e il calendario può farsi friggere.
Alice felice
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