Trovata dentro un parco.
Dannatamente poetica.
Omaggio a Peter Pan... e all'efficenza franscese'!
Wednesday, September 30, 2015
Monday, September 28, 2015
Del perche' lo Gnomo va all'Ecole
Al di la' del fattore economico (che comunque e' vero, ad Alice non la pagano tanto, ma quei soldini che le danno non son mica del Monopoli eh, e lei ci puo' accattare un sacco di parmigiano, di albi illustrati bellissimi e di biglietti del tegevve per andare e tornare dall'Itali') insomma, al di la' del fatto che se si e' in due a lavorare si stringe meno la cinghia, ci sono altri piu' validi motivi per cui hanno deciso che lo Gnomo avrebbe cominciato la scuola. Sicuro che voi potete pure vivere senza saperli, ma Alice li mette qui soprattutto per se' stessa, come promemoria per quando ogni tanto le piglia lo sconforto e la attanaglia il dubbio amletico, ecco.
Lo Gnomo va al nido perche':
1) Perche' Alice e' una nido-zista e crede fortemente che prima di essere forme di vita intelligenti (e infatti, lei e' una forma di vita ma mica poi cosi' sagace eh...) noi si sia animali sociali, e che soprattutto i piu' piccini debbano stare a rotolarsi tra di loro, prendersi a mazzate, imparare a volersi bene, passarsi germi e pidocchi, baci bavosi e morsi passionali, capocciate, tirate sul naso e abbracci consolatori.
2) Perche' Alice e' una nido-zista e troppa mamma tanta mamma solo mamma poi lei ha paura faccia pure male. Perche' mamma appunto ce n'e' una sola, ed e' stratosferica, eh, ma gli esseri umani sono al momento attorno ai 7 miliardi, ed e' bene imparare a relazionarsi con almeno una manciata di questi, ecco. E imparare a fidarsi, a prendere le misure, a scoprire che pure senza la mamma, che e' una sola ed e' strastosferica, si sta bene lo stesso e anzi ci si diverte persino.
3) Perche' e' una nido-zista, e sebbene inondi i pavimenti con giochi d'acqua e travasi, si riempia il soggiorno di farina e pasta di sale, imbratti i muri con schizzi di pittura, sebbene costruisca trafori del Frejus di cartone, inventi menate con i tappi del latte, concerti con le bottiglie e le lattine vuote, sentieri astrusi per il corridoio con le mollette e i biglietti del treno usati... insomma, resta il fatto che un nido ha dentro un sacco di cose assai fiche che in casa non ci sono.
4) Perche' e' una nido-zista, e sa che sara' una buona lezione anche per lei, da mamma, doversi fidare, allentare la presa e lasciarlo tra le braccia di un'altra. Anche se piangente. Almeno all'inizio.
5) Perche' e' una nido-zista ed anzi, pensa che lo Gnomo sia persino un po' "in ritardo", e che se fosse riuscita a trovargli un posto in creche l'anno passato sarebbe stato meglio e piu' facile per lui.
6) Perche' e' una nido-zista, l'ha detto? Si?
Alice nazi-nidizzatrice
Lo Gnomo va al nido perche':
1) Perche' Alice e' una nido-zista e crede fortemente che prima di essere forme di vita intelligenti (e infatti, lei e' una forma di vita ma mica poi cosi' sagace eh...) noi si sia animali sociali, e che soprattutto i piu' piccini debbano stare a rotolarsi tra di loro, prendersi a mazzate, imparare a volersi bene, passarsi germi e pidocchi, baci bavosi e morsi passionali, capocciate, tirate sul naso e abbracci consolatori.
2) Perche' Alice e' una nido-zista e troppa mamma tanta mamma solo mamma poi lei ha paura faccia pure male. Perche' mamma appunto ce n'e' una sola, ed e' stratosferica, eh, ma gli esseri umani sono al momento attorno ai 7 miliardi, ed e' bene imparare a relazionarsi con almeno una manciata di questi, ecco. E imparare a fidarsi, a prendere le misure, a scoprire che pure senza la mamma, che e' una sola ed e' strastosferica, si sta bene lo stesso e anzi ci si diverte persino.
3) Perche' e' una nido-zista, e sebbene inondi i pavimenti con giochi d'acqua e travasi, si riempia il soggiorno di farina e pasta di sale, imbratti i muri con schizzi di pittura, sebbene costruisca trafori del Frejus di cartone, inventi menate con i tappi del latte, concerti con le bottiglie e le lattine vuote, sentieri astrusi per il corridoio con le mollette e i biglietti del treno usati... insomma, resta il fatto che un nido ha dentro un sacco di cose assai fiche che in casa non ci sono.
4) Perche' e' una nido-zista, e sa che sara' una buona lezione anche per lei, da mamma, doversi fidare, allentare la presa e lasciarlo tra le braccia di un'altra. Anche se piangente. Almeno all'inizio.
5) Perche' e' una nido-zista ed anzi, pensa che lo Gnomo sia persino un po' "in ritardo", e che se fosse riuscita a trovargli un posto in creche l'anno passato sarebbe stato meglio e piu' facile per lui.
6) Perche' e' una nido-zista, l'ha detto? Si?
Alice nazi-nidizzatrice
Saturday, September 26, 2015
Baby (minimalist) Corner
Alice perplimatrice (che ha finito per cambiare lo Gnomo per strada invece che sulle piastrelle accanto all'immondizia...)
Thursday, September 24, 2015
Clean up face
Alice: "Grinta, pulisci la faccia dell Gnomo che sia caduto come Obelix dentro un alderone di pasta al pomodoro ed ha sugo pure dentro le orecchie...''
'Grinta: 'Tranquilla, ci penso io!''
Grinta prende un tozzo di baguette, lo sfrega sulla faccia unta e pomodorosa dello Gnomo con movimenti rotatori alla Karate Kid... E poi se lo mangia.
Che noi non si butta via niente.
Alice grintizzatrice
'Grinta: 'Tranquilla, ci penso io!''
Grinta prende un tozzo di baguette, lo sfrega sulla faccia unta e pomodorosa dello Gnomo con movimenti rotatori alla Karate Kid... E poi se lo mangia.
Che noi non si butta via niente.
Alice grintizzatrice
Tuesday, September 22, 2015
Il Mio Regno Per un Doudou
Benvenuti in Francia, patria della baguette, del formaggio puzzoso, del croissant... e del doudou.
Dicesi Doudou un fantoccio, un babaccio ma alle volte anche solo un pezzetto di stoffa che ogni singolo bambino francese si ritrova nella culla alla nascita e che portera' con se' fino almeno ai 5 anni compiuti.
Nel resto del mondo si chiama, piu' noiosamente, oggetto transizionale (l'ha chiamato cosi' il Sior' Winnicott, quello dell'attaccamento eh, uno che che se intende, mica mi sorella!) ed e' quel feticcio che, quando siamo soli e angosciati, ci ricorda chi ci vuole bene.
Mamma non c'e', io sono e triste e sperduto e quindi mi consolo un po' tenendomi vicino qualcosa che mi ricorda la mamma.
Tutto fila.
Nel resto del mondo l'oggetto transizionale PUO' esserci come no, nel senso che mica tutti i bambini vanno in giro con la coperta di Linus.
In Francia il doudou e' imperativo.
Bisogna averlo.
Non si puo' vivere senza.
All'ingresso dell'Ecole, le maestre hanno richiesto il doudou dello Gnomo. Quando Alice ha spiegato che no, lo Gnomo non ha un Doudou l'hanno guardata smarrite.
Quindi Alice e' andata a casa ed ha meditato sul doudou.
Occorre trovare un dannato doudou.
Lo Gnomo ha effettivamente un lenzuolo (si', mio figlio e' Linus) con cui si addormenta, che trascina in giro per casa e che coccola quando e' stanco, ed ha un panda di peluche che stringe mentre dorme (e che, varda che culo, ispirato dalle sue amichette francesi lui ha chiamato... dudu'!).
Quando Alice tenta di convincerlo che dovrebbe portarselo in giro, il suo Panda, e tenta di metterglielo nello zaino, lo Gnomo la guarda come fosse matta, si limita a riprendere il suo peluche, rimetterlo nel letto e coprirlo con una copertina.
Alice allora ripiega sul lenzuolo.
Che pero' e' troppo lungo, se lo da' allo Gnomo cosi' com'e' ci puo' impacchettare dentro 6 compagni di classe, e' come farlo andare in giro con un paracadute aperto ampresso, o una rete da pesca a strascico per acchiappare i tonni e le aragoste.
Quindi Alice fa una cosa che, se ci avesse pensato anche solo un secondo di piu', non avrebbe fatto: taglia il lenzuolino.
Di nascosto.
Prende le forbici e mutila l'oggetto transizionale dello Gnomo.
Roba durissima, da anni di analisi.
Poi chiede allo Gnomo se vuole portare il suo lenzuolino, che ora e' grande quando un klineex, all'Ecole.
Lo Gnomo si limita ancora una volta a guardarla come una matta, prende il mini-micro-lenzuolino e lo riporta nel letto, dove forse puo' tornare utile a Panda come perizoma o copricapezzolo.
E quindi niente, lo Gnomo e' l'unico bambino in suolo francese privo di doudou, cosa che fa agitare le maestre, perche' solo gli organismi monocellulari e i serial killer sono sprovvisti di doudou.
E allora Alice fa nuovamente una di quelle robe che, se ci avesse pensato anche solo un secondo di piu', non avrebbe fatto: Si inventa un doudou.
Cioe' porta alle maestre un peluche qualsiasi e afferma si tratti del doudou dello Gnomo.
"ah, bien, e' questo qui quindi?"
"Cerrrto, cerrrto. Lo adora!"
Al momento il doudou-farlocco sembra aver placato le maestre.
Ma da voi, ovunque voi siate, ce lo avete un doudou?!
Alice doudou-izzatrice
P.s. Piccolo omaggio alla memoria del lenzuolino. Vogliamo ricordarcelo cosi', durante il suo onorevole servizio in queste lunghe vacanze italiche, integro, versatile e smagliante!
Dicesi Doudou un fantoccio, un babaccio ma alle volte anche solo un pezzetto di stoffa che ogni singolo bambino francese si ritrova nella culla alla nascita e che portera' con se' fino almeno ai 5 anni compiuti.
Nel resto del mondo si chiama, piu' noiosamente, oggetto transizionale (l'ha chiamato cosi' il Sior' Winnicott, quello dell'attaccamento eh, uno che che se intende, mica mi sorella!) ed e' quel feticcio che, quando siamo soli e angosciati, ci ricorda chi ci vuole bene.
Mamma non c'e', io sono e triste e sperduto e quindi mi consolo un po' tenendomi vicino qualcosa che mi ricorda la mamma.
Tutto fila.
Nel resto del mondo l'oggetto transizionale PUO' esserci come no, nel senso che mica tutti i bambini vanno in giro con la coperta di Linus.
In Francia il doudou e' imperativo.
Bisogna averlo.
Non si puo' vivere senza.
All'ingresso dell'Ecole, le maestre hanno richiesto il doudou dello Gnomo. Quando Alice ha spiegato che no, lo Gnomo non ha un Doudou l'hanno guardata smarrite.
Quindi Alice e' andata a casa ed ha meditato sul doudou.
Occorre trovare un dannato doudou.
Lo Gnomo ha effettivamente un lenzuolo (si', mio figlio e' Linus) con cui si addormenta, che trascina in giro per casa e che coccola quando e' stanco, ed ha un panda di peluche che stringe mentre dorme (e che, varda che culo, ispirato dalle sue amichette francesi lui ha chiamato... dudu'!).
Quando Alice tenta di convincerlo che dovrebbe portarselo in giro, il suo Panda, e tenta di metterglielo nello zaino, lo Gnomo la guarda come fosse matta, si limita a riprendere il suo peluche, rimetterlo nel letto e coprirlo con una copertina.
Alice allora ripiega sul lenzuolo.
Che pero' e' troppo lungo, se lo da' allo Gnomo cosi' com'e' ci puo' impacchettare dentro 6 compagni di classe, e' come farlo andare in giro con un paracadute aperto ampresso, o una rete da pesca a strascico per acchiappare i tonni e le aragoste.
Quindi Alice fa una cosa che, se ci avesse pensato anche solo un secondo di piu', non avrebbe fatto: taglia il lenzuolino.
Di nascosto.
Prende le forbici e mutila l'oggetto transizionale dello Gnomo.
Roba durissima, da anni di analisi.
Poi chiede allo Gnomo se vuole portare il suo lenzuolino, che ora e' grande quando un klineex, all'Ecole.
Lo Gnomo si limita ancora una volta a guardarla come una matta, prende il mini-micro-lenzuolino e lo riporta nel letto, dove forse puo' tornare utile a Panda come perizoma o copricapezzolo.
E quindi niente, lo Gnomo e' l'unico bambino in suolo francese privo di doudou, cosa che fa agitare le maestre, perche' solo gli organismi monocellulari e i serial killer sono sprovvisti di doudou.
E allora Alice fa nuovamente una di quelle robe che, se ci avesse pensato anche solo un secondo di piu', non avrebbe fatto: Si inventa un doudou.
Cioe' porta alle maestre un peluche qualsiasi e afferma si tratti del doudou dello Gnomo.
"ah, bien, e' questo qui quindi?"
"Cerrrto, cerrrto. Lo adora!"
Al momento il doudou-farlocco sembra aver placato le maestre.
Ma da voi, ovunque voi siate, ce lo avete un doudou?!
Alice doudou-izzatrice
P.s. Piccolo omaggio alla memoria del lenzuolino. Vogliamo ricordarcelo cosi', durante il suo onorevole servizio in queste lunghe vacanze italiche, integro, versatile e smagliante!
Sui Monti |
In Nave |
In Campeggio |
Sunday, September 20, 2015
Planned Parenthood
Tanto tempo fa, durante una conversazione con la tipella dell'agenzia delle adozioni che chiameremo Male di Inverno (ha un suo perchè, fidatevi), ad Alice venne fatto un commento che indicava chiaramente non solo come Inverno del Male fosse pro-life e anti-abortista (che buon per lei, eh, il mondo è bello perchè è vario) ma che stesse dando per scontato lo fosse anche Alice... Come a dire, "Mbè, se ti sei pigliata il nano di un'altra è palese che sei contraria all'aborto".
No, ma 'spetta un momento.
Perchè sì, per casa le sta scorrazzando e canticchiando un bimbo nato da un'altra mamma. Da una donna che ha scelto, liberamente e per sua volontà, di portare a termine una gravidanza non programmata e fare un piano di adozione per il suo bambino.
Alice è - e sarà - grata a M. per il resto della vita e delle vite a venire.
M. è uno degli esseri che solcano questa terra a cui deve di più, e ne ammira il coraggio, la lucidità, la forza d'animo e il cuore immenso. Alice è felice, e lusingata, e dannatamente fortunata perchè sa che M. (Ooh... e B! Che pure il bio-babbo qui fa la sua parte eh!) sarà non solo nella vita dello Gnomo ma anche nella sua e quella del Grinta.
E quando Alice quel giorno ha messo piede nella stanzettina travaglio dell'ospedale del Vermont ha visto, sul volto di tutte le persone coinvolte, il peso di questa decisione. Immensa. Bellissima e Terribile.
Detto questo, forse proprio perchè lei ci è entrata, in quella stanzettina di ospedale del Vermont, Alice è anche assai felice e sollevata che M. abbia potuto SCEGLIERE.
Che M. abbia DECISO di portare a termine una gravidanza, con tutte le implicazioni fisiche ma soprattutto psicologiche ed emotive del caso.
Alice, se M. avesse deciso diversamente, non avrebbe lo Gnomo da strapazzare e annusare, e lo sa bene.
Eppure (per Alice) è fondamentale che M. abbia potuto vagliare anche la possibilità di interromperla, quella gravidanza. E' fondamentale (per lei) che TUTTE le donne dell'universo mondo possano decidere quel che diamine vogliono fare del proprio corpo, che a nessuna venga imposto un parto, cosi' come a nessuna venga imposto un aborto.
Ci sono infinite discussioni scientifiche ma soprattutto filosofiche su quando nasca una vita, quando parlare di individuo, quando di mero ammasso di cellule. C'è chi ritiene si tratti di un essere senziente nuovo di pacca da subito, chi da ancora prima che si manifesti, chi al terzo mese, chi alla nascita... Ognuno ha le proprie, legittime e personalissime idee, dettate da quel che la vita gli ha messo davanti, dal proprio credo, a dallo sguardo che hanno sul mondo, sulla vita e la morte. E proprio perchè si tratta di idee, legittime e personalissime, sarebbe bene lasciare che ciascuno faccia le sue legittime e personalissime scelte, in base al cuore, la pancia e alla testa che si ritrova, senza voler andare a decidere cosa deve succedere o meno nell'utero della vicina di casa, ecco.
Alice è per "ciascuno si faccia gli uteri suoi". E ci tiene che ciascuna possa scegliere.
E il fatto che Male di Inverno, che lavora per una agenzia di adozioni, abbia dato per scontato che Alice sia pro-life è una cosa che ai tempi la lascio' molto perplessa.
Quindi per compensare, ai tempi, fece una donazione qui, a Planned Parenthood.
Ad Alice piace, Planned Parenthood, perchè sono lì per tutti. E per tutto.
Interruzioni di gravidanza e problemi di infertilità; pillole del giorno dopo e pervenzione dei tumori al seno; terapia di coppia e cura dei disturbi alimentari.
Non giudicano, non impongono, informano e mostrano TUTTE le scelte possibili. E in un paese senza sanità pubblica, in cui tutto si paga, e si paga CARO (un interruzione di gravidanza e' sui 1000 dollari, un parto, regolare e senza problemi, e' sui 35mila. Obama Care e' stato un cambiamento immenso, ma tipo nel 2012 c'erano 48 milioni di cittadini americani senza assicurazione sanitaria) ecco, in tutto questo gran casino loro sono un po' come un faro nella nebbia.
Al momento Planned Parenthood e' a rischio, visto che si parla di azzerare i fondi federali.
Se vi va, donate.
E se non vi va, tranquilli, va bene uguale.
Alice donatrice
No, ma 'spetta un momento.
Perchè sì, per casa le sta scorrazzando e canticchiando un bimbo nato da un'altra mamma. Da una donna che ha scelto, liberamente e per sua volontà, di portare a termine una gravidanza non programmata e fare un piano di adozione per il suo bambino.
Alice è - e sarà - grata a M. per il resto della vita e delle vite a venire.
M. è uno degli esseri che solcano questa terra a cui deve di più, e ne ammira il coraggio, la lucidità, la forza d'animo e il cuore immenso. Alice è felice, e lusingata, e dannatamente fortunata perchè sa che M. (Ooh... e B! Che pure il bio-babbo qui fa la sua parte eh!) sarà non solo nella vita dello Gnomo ma anche nella sua e quella del Grinta.
E quando Alice quel giorno ha messo piede nella stanzettina travaglio dell'ospedale del Vermont ha visto, sul volto di tutte le persone coinvolte, il peso di questa decisione. Immensa. Bellissima e Terribile.
Detto questo, forse proprio perchè lei ci è entrata, in quella stanzettina di ospedale del Vermont, Alice è anche assai felice e sollevata che M. abbia potuto SCEGLIERE.
Che M. abbia DECISO di portare a termine una gravidanza, con tutte le implicazioni fisiche ma soprattutto psicologiche ed emotive del caso.
Alice, se M. avesse deciso diversamente, non avrebbe lo Gnomo da strapazzare e annusare, e lo sa bene.
Eppure (per Alice) è fondamentale che M. abbia potuto vagliare anche la possibilità di interromperla, quella gravidanza. E' fondamentale (per lei) che TUTTE le donne dell'universo mondo possano decidere quel che diamine vogliono fare del proprio corpo, che a nessuna venga imposto un parto, cosi' come a nessuna venga imposto un aborto.
Ci sono infinite discussioni scientifiche ma soprattutto filosofiche su quando nasca una vita, quando parlare di individuo, quando di mero ammasso di cellule. C'è chi ritiene si tratti di un essere senziente nuovo di pacca da subito, chi da ancora prima che si manifesti, chi al terzo mese, chi alla nascita... Ognuno ha le proprie, legittime e personalissime idee, dettate da quel che la vita gli ha messo davanti, dal proprio credo, a dallo sguardo che hanno sul mondo, sulla vita e la morte. E proprio perchè si tratta di idee, legittime e personalissime, sarebbe bene lasciare che ciascuno faccia le sue legittime e personalissime scelte, in base al cuore, la pancia e alla testa che si ritrova, senza voler andare a decidere cosa deve succedere o meno nell'utero della vicina di casa, ecco.
Alice è per "ciascuno si faccia gli uteri suoi". E ci tiene che ciascuna possa scegliere.
E il fatto che Male di Inverno, che lavora per una agenzia di adozioni, abbia dato per scontato che Alice sia pro-life è una cosa che ai tempi la lascio' molto perplessa.
Quindi per compensare, ai tempi, fece una donazione qui, a Planned Parenthood.
Ad Alice piace, Planned Parenthood, perchè sono lì per tutti. E per tutto.
Interruzioni di gravidanza e problemi di infertilità; pillole del giorno dopo e pervenzione dei tumori al seno; terapia di coppia e cura dei disturbi alimentari.
Non giudicano, non impongono, informano e mostrano TUTTE le scelte possibili. E in un paese senza sanità pubblica, in cui tutto si paga, e si paga CARO (un interruzione di gravidanza e' sui 1000 dollari, un parto, regolare e senza problemi, e' sui 35mila. Obama Care e' stato un cambiamento immenso, ma tipo nel 2012 c'erano 48 milioni di cittadini americani senza assicurazione sanitaria) ecco, in tutto questo gran casino loro sono un po' come un faro nella nebbia.
Al momento Planned Parenthood e' a rischio, visto che si parla di azzerare i fondi federali.
Se vi va, donate.
E se non vi va, tranquilli, va bene uguale.
Alice donatrice
Thursday, September 17, 2015
Ce ici n'est pas un broccolo
Santa Pazienza ha velleità da interior design.
Al secondo giorno di lavoro ha incaricato ad Alice cartelli, cartelloni, disegni vari e svariati per abbellire la sezione e la stanza della nanna.
Essendo Alice al suo secondo giorno si è ben guardata dal dirle "varda che io so fare solo gli omini stecco e manco l'elefante dentro al boa del Piccolo Principe mi vien bene" No, Alice con aria rilassata e sicura è andata a cercarsi matite, pennelli e forbici ed ha prodotto. Obbrobri eh, che però vai a capire come han ricevuto consensi.
Il giorno dopo Santa Pazienza ha trovato dei disegni di frutta e verdura per decorare l'angolo della pappa ed assieme lei e Alice appiccicano in giro sul muro banane, pomodori, biberon e persino un bell'ananas per dare un tocco esotico.
La direttrice viene a vedere. Osserva il muro e poi commenta "questi frutti... Lieviano nel vuoto"
Alice teme di essersi persa nella traduzione, fa la faccia a punto interrogativo e tace, ma Santa Pazienza pare invece aver compreso il messaggio, e le spiega: "nella vita reale, la frutta e i vegetali sono sempre appoggiati a qualcosa. Occorre creare una linea d'appoggio, sennò si confondono i bambini. Tipo se vuoi mettere un orsetto alla finestra, sotto deve esserci un prato, sennò sembra che l'orsetto sia sospeso nel nulla, non è credibile"
...
Alice pensa che se lei prendesse un cesto di frutta, la lanciasse per aria e scattasse una foto sarebbe esattamente così, tutta in giro e sparpagliata... invece dice:
"Come la risolviamo, sta cosa della linea di terra?"
La direttrice suggerisce: "Magari con un cestino? E mettete la frutta nel cestino! Passo dopo a vedere..."
Passano un paio di minuti prima che Santa Pazienza realizzi e verbalizzi la stessa cosa che ha pensato Alice: "Eppero anche i cestini, mica volano..."
E fu così che Alice si ritrovò a disegnare un pensile da cucina aperto, contenente banane, pomodori, biberon e persino un nell'ananas per dare un tocco di esotico.
E gia' grazie che non le han fatto fare un trompe d'oeil della tavola dell'ultima cena, per 'ste benedette banane!
Alice van goghizzatrice
Al secondo giorno di lavoro ha incaricato ad Alice cartelli, cartelloni, disegni vari e svariati per abbellire la sezione e la stanza della nanna.
Essendo Alice al suo secondo giorno si è ben guardata dal dirle "varda che io so fare solo gli omini stecco e manco l'elefante dentro al boa del Piccolo Principe mi vien bene" No, Alice con aria rilassata e sicura è andata a cercarsi matite, pennelli e forbici ed ha prodotto. Obbrobri eh, che però vai a capire come han ricevuto consensi.
Il giorno dopo Santa Pazienza ha trovato dei disegni di frutta e verdura per decorare l'angolo della pappa ed assieme lei e Alice appiccicano in giro sul muro banane, pomodori, biberon e persino un bell'ananas per dare un tocco esotico.
La direttrice viene a vedere. Osserva il muro e poi commenta "questi frutti... Lieviano nel vuoto"
Alice teme di essersi persa nella traduzione, fa la faccia a punto interrogativo e tace, ma Santa Pazienza pare invece aver compreso il messaggio, e le spiega: "nella vita reale, la frutta e i vegetali sono sempre appoggiati a qualcosa. Occorre creare una linea d'appoggio, sennò si confondono i bambini. Tipo se vuoi mettere un orsetto alla finestra, sotto deve esserci un prato, sennò sembra che l'orsetto sia sospeso nel nulla, non è credibile"
...
Alice pensa che se lei prendesse un cesto di frutta, la lanciasse per aria e scattasse una foto sarebbe esattamente così, tutta in giro e sparpagliata... invece dice:
"Come la risolviamo, sta cosa della linea di terra?"
La direttrice suggerisce: "Magari con un cestino? E mettete la frutta nel cestino! Passo dopo a vedere..."
Passano un paio di minuti prima che Santa Pazienza realizzi e verbalizzi la stessa cosa che ha pensato Alice: "Eppero anche i cestini, mica volano..."
E fu così che Alice si ritrovò a disegnare un pensile da cucina aperto, contenente banane, pomodori, biberon e persino un nell'ananas per dare un tocco di esotico.
E gia' grazie che non le han fatto fare un trompe d'oeil della tavola dell'ultima cena, per 'ste benedette banane!
Alice van goghizzatrice
Wednesday, September 16, 2015
I girini della creche
Alice sta al primo piano, assieme ai girini.
Sono lei ed una collega che chiameremo Santa Pazienza, perche' con Alice e' stata davvero gentile, ha risposto a tutte le sue domande bizzarre, si e' fatta carico di tutte le cose complicate o noiose e le ha spiegato le stesse cose tipo 10mila volte (che lei alle volte impiega tutti e 3 i suoi neuroni (Melchiorre, Baldassarre e Frodo) nella decodifica del francese, capisce miracolosamente cosa viene detto... e poi dopo 5 secondi se l'e' dimenticato, perche' non c'era nessuno al front office dell'ufficio memoria).
I girini al momento sono 2, ve li presenta:
Pippi Calzelunghe 10 mesi:
Capelli rosso fuoco, occhi enormi, blu elettrico, un sorriso sempre pronto e un urlo costante. Cioe', lei probabilmente e' convinta di cantare, gorgheggiare e fare le scale come Maria Callas, ma il risultato, oggettivamente, e' una serie di urla dai decibel cosi' intensi che e' gia' tanto che non si crepino le finestre!
Pippi gattona, si tira in piedi, adora fare cucu', mangia come un Unno e si addormenta serafica attaccata al suo Dudu' senza fiatare nemmeno.
A pancia in giu' alza le gambe, alza le braccia e se non fosse per questa cosa fastidiosa chiamata forza gravitazionale starebbe gia' a fare il secondo tour attorno all'equatore. Quando non tenta di planare fa push up e panche addominali, e' uno palestratissimo, super tonico che Alice lo guarda in azione e si stanca solo a vederlo.
Sa come divertirsi e occuparsi da solo, basta lasciagli un paio di chiavi di plastica da sgranocchiare e qualche pallone da acciuffare ogni tanto.
Dorme assieme al suo dudu' pure lui, ma prima di addormentarsi se la racconta un po', canticchia e brontola.
Mangia, ma secondo un ordine misterioso che consoce solo lui, quindi occore fare ambaraba'cicci'cocco' tra lo yogurt, la crema di verdure e la carne prima di beccare quella giusta...
Ci sono altri 3 girini che non sono ancora arrivati, sono i super-minions:
3 bimbi nati tra luglio e settembre, che planeranno in creche tra un mese circa.
Ed a quel punto saranno al completo.
Ed Alice sarà in pieno panico.
Alice presentatrice
Sono lei ed una collega che chiameremo Santa Pazienza, perche' con Alice e' stata davvero gentile, ha risposto a tutte le sue domande bizzarre, si e' fatta carico di tutte le cose complicate o noiose e le ha spiegato le stesse cose tipo 10mila volte (che lei alle volte impiega tutti e 3 i suoi neuroni (Melchiorre, Baldassarre e Frodo) nella decodifica del francese, capisce miracolosamente cosa viene detto... e poi dopo 5 secondi se l'e' dimenticato, perche' non c'era nessuno al front office dell'ufficio memoria).
I girini al momento sono 2, ve li presenta:
Pippi Calzelunghe 10 mesi:
Capelli rosso fuoco, occhi enormi, blu elettrico, un sorriso sempre pronto e un urlo costante. Cioe', lei probabilmente e' convinta di cantare, gorgheggiare e fare le scale come Maria Callas, ma il risultato, oggettivamente, e' una serie di urla dai decibel cosi' intensi che e' gia' tanto che non si crepino le finestre!
Pippi gattona, si tira in piedi, adora fare cucu', mangia come un Unno e si addormenta serafica attaccata al suo Dudu' senza fiatare nemmeno.
Superman 7 mesi:
Ciuffo-cresta sempre dritto, dona enormi sorrisi sdentati e tenta, inarrestabile, di prendere il volo:A pancia in giu' alza le gambe, alza le braccia e se non fosse per questa cosa fastidiosa chiamata forza gravitazionale starebbe gia' a fare il secondo tour attorno all'equatore. Quando non tenta di planare fa push up e panche addominali, e' uno palestratissimo, super tonico che Alice lo guarda in azione e si stanca solo a vederlo.
Sa come divertirsi e occuparsi da solo, basta lasciagli un paio di chiavi di plastica da sgranocchiare e qualche pallone da acciuffare ogni tanto.
Dorme assieme al suo dudu' pure lui, ma prima di addormentarsi se la racconta un po', canticchia e brontola.
Mangia, ma secondo un ordine misterioso che consoce solo lui, quindi occore fare ambaraba'cicci'cocco' tra lo yogurt, la crema di verdure e la carne prima di beccare quella giusta...
Ci sono altri 3 girini che non sono ancora arrivati, sono i super-minions:
3 bimbi nati tra luglio e settembre, che planeranno in creche tra un mese circa.
Ed a quel punto saranno al completo.
Ed Alice sarà in pieno panico.
Alice presentatrice
Monday, September 14, 2015
Lo Gnomo Abatantuono
"Mamma, Bottanaaa Daai"
Urla lo Gnomo.
"?! Come, Gnomo?" Chiede sbigottita Alice, che ok, non ha esattamente la sobrieta' di linguaggio di Maria Goretti, ma manco va in giro sbraitando come Vittorio Sgarbi, ecco...
"Bottana, mamma, bottana"
Amore, parliamone, capisco che sei arrabbiato per l'abbandono al nido, ma cosi' e' un po' eccessivo...
"Bottana mamma, bottana papa', bottana nonna..."
Diamine, un'intera famiglia di meretrici!
Poi indica il foglio, su cui ha fatto tre scarabocchi e un enorme cono rovesciato:
"(l)i'! bottana!"
Illuminzione.
"Certo, amore, sei andato in montagna con la mamma, il papa' e i i nonni... verda che bel monte che hai fatto qui... facciamo che anziche' chiamarlo montagna gli diamo un nome, lo chiamiamo Monviso! Eh? Che bello il Monviso..."
"Ti. Bottana Moiso"
Montagna.
Bottana = Montagna.
Vivaiddio che non siamo in italia, gente.
Alice bottanatrice
Urla lo Gnomo.
"?! Come, Gnomo?" Chiede sbigottita Alice, che ok, non ha esattamente la sobrieta' di linguaggio di Maria Goretti, ma manco va in giro sbraitando come Vittorio Sgarbi, ecco...
"Bottana, mamma, bottana"
Amore, parliamone, capisco che sei arrabbiato per l'abbandono al nido, ma cosi' e' un po' eccessivo...
"Bottana mamma, bottana papa', bottana nonna..."
Diamine, un'intera famiglia di meretrici!
Poi indica il foglio, su cui ha fatto tre scarabocchi e un enorme cono rovesciato:
"(l)i'! bottana!"
Illuminzione.
"Certo, amore, sei andato in montagna con la mamma, il papa' e i i nonni... verda che bel monte che hai fatto qui... facciamo che anziche' chiamarlo montagna gli diamo un nome, lo chiamiamo Monviso! Eh? Che bello il Monviso..."
"Ti. Bottana Moiso"
Montagna.
Bottana = Montagna.
Vivaiddio che non siamo in italia, gente.
Alice bottanatrice
Saturday, September 12, 2015
Del perche' si latita dal blog
No, che Alice ne avrebbe di robe da scrivere eh, tipo della vita in creche, delle colleghe, dei bimbi, dell'ecole dello Gnomo, del mezzi pubblici francesi, del Grinta che fa a dice cose bizzarre anzicheno'.
Ma ha un problema.
Grandissimo.
PREMESSA (infinita. Diciamo che la premessa e' tutto il post, ecco)
La legge di Murphy vuole che, soprattutto in fatto di bambini, cani e abilita' digestive, e' bene NON vantarsi mai, che il rischio e' di tirarsi addosso una vagonata di sfiga canalizzata.
Alice quindi si e' sempre ben guardata dal commentare o condividere le usanze gnomiche relative ai cicli di sonno e veglia, perche' a lei ha detto bene, e lo Gnomo e' un drogato di sonno proprio come Alice. Prima, quando vivevano nell'anarchia della diade madre-nullafacente-irresponsabile&figiuolo loro andavano a dormire alle dieci emmezza di sera (dopo aver ballato, saltato sul letto e divorato una decina di libri) e lo Gnomo si svegliava, in tutta calma, verso le nove emmezza del mattino, magari pure un quarto alle dieci, ecco.
Undici ore di ininterrotto, sacrosanto, inattaccabile riposo. Mai un risveglio, mai un suono, manco uno starnuto, per dire.
E non fatele pensare a quei pisolini pomeridiani stratosferici, di due ore, due ore emmezza, da cui lei si risvegliava con la bava e le righe del cuscino in faccia!
Lei e lo Gnomo amano e adorano il sonno.
Al punto che svegliare lo Gnomo e' piu' o meno come svegliare un adolescente all'alba di domenica mattina. Che lei entra in camera cinguettando come Biancaneve e sventolando una baguette profumata e lui si nasconde sotto le lenzuola, artiglia il materasso e ulula "nnoooo!! Nanna, io nannaaaa!"
E lei lo capisce, eh, che si da' il caso che pure Alice, al mattino, abbia bisogno di una museruola, di un guinzaglio corto... E di spatola e cartavetro per staccarla dal caldo bozzolo del piumino.
Ora che lei lavora e lo Gnomo va a scuola loro sono passati, nel giro di un paio di giorni, dal fusorario di San Francisco a quello di New York.
Se prima si mangiava alle 9 di sera ora alle 18.30 si butta la pasta, come nei riformatori, negli ospedali e negli ospizi.
La mattina la prima sveglia e' alle 6.30, quando dovrebbe essere illegale anche solo aprire gli occhi, figuriamoci compiere azioni eretiche come mettersi i calzini o farsi un caffe'!
Si e' persa l'usanza del croissant della panetteria, rimpiazzato dai tristissimi biscotti al sesamo della Carrefour.
SVOLGIMENTO DEL POST:
Ci si sveglia gia' stanchi. Figuratevi a fine giornata.
Ma soprattutto Alice, dopo un anno di fancazzismo totale, non ha piu' la stamina della lavoratrice, le 8 ore le paiono lunghissime, sull'autobus del ritorno le cala la palpebra ed alle 9 di sera e' gia' morta riversa.
Dicono che poi ci si riabitua,eh, lei intanto fa i conteggi per capire quanto manca alla pensione. O almeno alle vacanze di Natale, ecco.
Alice latitatrice
Ma ha un problema.
Grandissimo.
PREMESSA (infinita. Diciamo che la premessa e' tutto il post, ecco)
La legge di Murphy vuole che, soprattutto in fatto di bambini, cani e abilita' digestive, e' bene NON vantarsi mai, che il rischio e' di tirarsi addosso una vagonata di sfiga canalizzata.
Alice quindi si e' sempre ben guardata dal commentare o condividere le usanze gnomiche relative ai cicli di sonno e veglia, perche' a lei ha detto bene, e lo Gnomo e' un drogato di sonno proprio come Alice. Prima, quando vivevano nell'anarchia della diade madre-nullafacente-irresponsabile&figiuolo loro andavano a dormire alle dieci emmezza di sera (dopo aver ballato, saltato sul letto e divorato una decina di libri) e lo Gnomo si svegliava, in tutta calma, verso le nove emmezza del mattino, magari pure un quarto alle dieci, ecco.
Undici ore di ininterrotto, sacrosanto, inattaccabile riposo. Mai un risveglio, mai un suono, manco uno starnuto, per dire.
E non fatele pensare a quei pisolini pomeridiani stratosferici, di due ore, due ore emmezza, da cui lei si risvegliava con la bava e le righe del cuscino in faccia!
Lei e lo Gnomo amano e adorano il sonno.
Al punto che svegliare lo Gnomo e' piu' o meno come svegliare un adolescente all'alba di domenica mattina. Che lei entra in camera cinguettando come Biancaneve e sventolando una baguette profumata e lui si nasconde sotto le lenzuola, artiglia il materasso e ulula "nnoooo!! Nanna, io nannaaaa!"
E lei lo capisce, eh, che si da' il caso che pure Alice, al mattino, abbia bisogno di una museruola, di un guinzaglio corto... E di spatola e cartavetro per staccarla dal caldo bozzolo del piumino.
Ora che lei lavora e lo Gnomo va a scuola loro sono passati, nel giro di un paio di giorni, dal fusorario di San Francisco a quello di New York.
Se prima si mangiava alle 9 di sera ora alle 18.30 si butta la pasta, come nei riformatori, negli ospedali e negli ospizi.
La mattina la prima sveglia e' alle 6.30, quando dovrebbe essere illegale anche solo aprire gli occhi, figuriamoci compiere azioni eretiche come mettersi i calzini o farsi un caffe'!
Si e' persa l'usanza del croissant della panetteria, rimpiazzato dai tristissimi biscotti al sesamo della Carrefour.
SVOLGIMENTO DEL POST:
Ci si sveglia gia' stanchi. Figuratevi a fine giornata.
Ma soprattutto Alice, dopo un anno di fancazzismo totale, non ha piu' la stamina della lavoratrice, le 8 ore le paiono lunghissime, sull'autobus del ritorno le cala la palpebra ed alle 9 di sera e' gia' morta riversa.
Dicono che poi ci si riabitua,eh, lei intanto fa i conteggi per capire quanto manca alla pensione. O almeno alle vacanze di Natale, ecco.
Alice latitatrice
Sunday, September 6, 2015
E il terzo giorno mangiò la foglia
Il terzo giorno di Ecole dello Gnomo è quando l'inserimento finisce.
Il terzo giorno è quindi quando lo Gnomo resta lí per 8 ore, mangia, dorme e fa merenda.
È anche il giorno in cui lo Gnomo ha imparato al mattino a dire "No, 'cola no!"
È il giorno in cui, all'ingresso della scuola, lo Gnomo si avvinghia al passeggino piangente e rifiuta di scendere.
Il terzo giorno è quando la maestra deve scollarlo come un pezzo di tappezzeria tenacemente appiccicato al muro paterno, è quando quindi lo si lascia lí disperato che si dimena tra le braccia della povera maestra, in compagnia di altri 8 nani piangenti, 10 nani perplessi e due maestre con parecchio da fare e speriamo si siano prese un po' di fiori di Bach sennò non ci arrivano alle 16.30!
Al ritorno lo ritrovano con il ciuccio e piangente, ma le maestre ne tessono le lodi.
Restano soprattutto sconvolte dalle capacità divoratrice dello Gnomo "mamma mia, ha mangiato tutto, TUTTO!"
E dalle sue doti letargiche:"ha dormito per ben due ore!".
Domani è un altro giorno.
Alice ecolizzatrice
Il terzo giorno è quindi quando lo Gnomo resta lí per 8 ore, mangia, dorme e fa merenda.
È anche il giorno in cui lo Gnomo ha imparato al mattino a dire "No, 'cola no!"
È il giorno in cui, all'ingresso della scuola, lo Gnomo si avvinghia al passeggino piangente e rifiuta di scendere.
Il terzo giorno è quando la maestra deve scollarlo come un pezzo di tappezzeria tenacemente appiccicato al muro paterno, è quando quindi lo si lascia lí disperato che si dimena tra le braccia della povera maestra, in compagnia di altri 8 nani piangenti, 10 nani perplessi e due maestre con parecchio da fare e speriamo si siano prese un po' di fiori di Bach sennò non ci arrivano alle 16.30!
Al ritorno lo ritrovano con il ciuccio e piangente, ma le maestre ne tessono le lodi.
Restano soprattutto sconvolte dalle capacità divoratrice dello Gnomo "mamma mia, ha mangiato tutto, TUTTO!"
E dalle sue doti letargiche:"ha dormito per ben due ore!".
Domani è un altro giorno.
Alice ecolizzatrice
Tuesday, September 1, 2015
Quindi tutto bene!
Alice li ha ancora accompagnati alla stazione, poi ha pure buttato 2 euro e 40 di biglietto per poter arrivare fino al binario e salutarli da li', facendo le pernacchie e gridando "ciaauuu" come fanno i bergamaschi mentre si chiudevano le porte.
Poi ha preso il suo autobus ed e' andata alla scuoletta.
Mentre Alice conosceva la reincarnazione di Pippi Calzelunghe, una cosina di 10 mesi che canta sa fare le facce come Gigi Sabani, ha i capelli rossissimi e gli occhi di un blu soprannaturale, il Grinta arrivava con lo Gnomo all'Ecole.
Il resoconto sintetico (non per merito di Alice, ma perche' suvvia, cosa volete che racconti il Grinta?! la sua prima versione del tutto e' stata: "Tutto bene, dai"), testuale e fedelissimo e' il seguente:
"Lo Gnomo e' arrivato gasato, ha giocato fuori, poi prima ancora che le maestre dovessero chiederglielo si e' messo seduto con un puzzle a un tavolino. L'ho salutato, tipo 5 volte, perche' era indaffarato ma volevo essere sicuro lo capisse, mi ha detto ciao, fatto pure bye bye con la mano e alle 9 meno dieci ero fuori di li'. Lui era tranquillo, ce n'erano 4 che piangevano.
Al ritorno era messo un po' male, tipo che aveva il ciuccio (lo Gnomo non ha mai usato il ciuccio se non per dormire) l'aria un po' sconfortata e quando mi ha visto si e' messo proprio a piangere. Pero' si e' ripigliato in fretta. Non ha quasi mangiato. Ha dormito. Poi mi ha straziato tutto il pomeriggio per giocare con i treni.
Quindi tutto bene"
Ad Alice lo Gnomo ha dichiarato: " (t)anti bimbi" e poi una roba in aramaico che sono in realta' i nomi delle due maestre, ma tutti attaccati, e con dentro un sacco di rumore di fondo.
Direi che il succo della faccenda l'ha colto.
Ripetera' giovedi'.
Quando Alice l'ha salutato alla stazione, alla mattina, le e' venuto in mette quella roba che ha detto chissa' chi, chissa' dove e chissa' quando del fatto che avere un figlio e' come avere un pezzo di cuore che va in giro da solo.
Poi per fortuna ha mangiato un pain au chocolat e il cioccolato, e' scientificamente provato e clinicamente testato, assorbe e argina tutte le lacrime e le pretese filosofiche di Alice.
Alice ecolizzatrice
p.s. Buon viaggio, cuore!
Poi ha preso il suo autobus ed e' andata alla scuoletta.
Mentre Alice conosceva la reincarnazione di Pippi Calzelunghe, una cosina di 10 mesi che canta sa fare le facce come Gigi Sabani, ha i capelli rossissimi e gli occhi di un blu soprannaturale, il Grinta arrivava con lo Gnomo all'Ecole.
Il resoconto sintetico (non per merito di Alice, ma perche' suvvia, cosa volete che racconti il Grinta?! la sua prima versione del tutto e' stata: "Tutto bene, dai"), testuale e fedelissimo e' il seguente:
"Lo Gnomo e' arrivato gasato, ha giocato fuori, poi prima ancora che le maestre dovessero chiederglielo si e' messo seduto con un puzzle a un tavolino. L'ho salutato, tipo 5 volte, perche' era indaffarato ma volevo essere sicuro lo capisse, mi ha detto ciao, fatto pure bye bye con la mano e alle 9 meno dieci ero fuori di li'. Lui era tranquillo, ce n'erano 4 che piangevano.
Al ritorno era messo un po' male, tipo che aveva il ciuccio (lo Gnomo non ha mai usato il ciuccio se non per dormire) l'aria un po' sconfortata e quando mi ha visto si e' messo proprio a piangere. Pero' si e' ripigliato in fretta. Non ha quasi mangiato. Ha dormito. Poi mi ha straziato tutto il pomeriggio per giocare con i treni.
Quindi tutto bene"
Ad Alice lo Gnomo ha dichiarato: " (t)anti bimbi" e poi una roba in aramaico che sono in realta' i nomi delle due maestre, ma tutti attaccati, e con dentro un sacco di rumore di fondo.
Direi che il succo della faccenda l'ha colto.
Ripetera' giovedi'.
Quando Alice l'ha salutato alla stazione, alla mattina, le e' venuto in mette quella roba che ha detto chissa' chi, chissa' dove e chissa' quando del fatto che avere un figlio e' come avere un pezzo di cuore che va in giro da solo.
Poi per fortuna ha mangiato un pain au chocolat e il cioccolato, e' scientificamente provato e clinicamente testato, assorbe e argina tutte le lacrime e le pretese filosofiche di Alice.
Alice ecolizzatrice
p.s. Buon viaggio, cuore!
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