Alice li ha ancora accompagnati alla stazione, poi ha pure buttato 2 euro e 40 di biglietto per poter arrivare fino al binario e salutarli da li', facendo le pernacchie e gridando "ciaauuu" come fanno i bergamaschi mentre si chiudevano le porte.
Poi ha preso il suo autobus ed e' andata alla scuoletta.
Mentre Alice conosceva la reincarnazione di Pippi Calzelunghe, una cosina di 10 mesi che canta sa fare le facce come Gigi Sabani, ha i capelli rossissimi e gli occhi di un blu soprannaturale, il Grinta arrivava con lo Gnomo all'Ecole.
Il resoconto sintetico (non per merito di Alice, ma perche' suvvia, cosa volete che racconti il Grinta?! la sua prima versione del tutto e' stata: "Tutto bene, dai"), testuale e fedelissimo e' il seguente:
"Lo Gnomo e' arrivato gasato, ha giocato fuori, poi prima ancora che le maestre dovessero chiederglielo si e' messo seduto con un puzzle a un tavolino. L'ho salutato, tipo 5 volte, perche' era indaffarato ma volevo essere sicuro lo capisse, mi ha detto ciao, fatto pure bye bye con la mano e alle 9 meno dieci ero fuori di li'. Lui era tranquillo, ce n'erano 4 che piangevano.
Al ritorno era messo un po' male, tipo che aveva il ciuccio (lo Gnomo non ha mai usato il ciuccio se non per dormire) l'aria un po' sconfortata e quando mi ha visto si e' messo proprio a piangere. Pero' si e' ripigliato in fretta. Non ha quasi mangiato. Ha dormito. Poi mi ha straziato tutto il pomeriggio per giocare con i treni.
Quindi tutto bene"
Ad Alice lo Gnomo ha dichiarato: " (t)anti bimbi" e poi una roba in aramaico che sono in realta' i nomi delle due maestre, ma tutti attaccati, e con dentro un sacco di rumore di fondo.
Direi che il succo della faccenda l'ha colto.
Ripetera' giovedi'.
Quando Alice l'ha salutato alla stazione, alla mattina, le e' venuto in mette quella roba che ha detto chissa' chi, chissa' dove e chissa' quando del fatto che avere un figlio e' come avere un pezzo di cuore che va in giro da solo.
Poi per fortuna ha mangiato un pain au chocolat e il cioccolato, e' scientificamente provato e clinicamente testato, assorbe e argina tutte le lacrime e le pretese filosofiche di Alice.
Alice ecolizzatrice
p.s. Buon viaggio, cuore!
Tenerezza estrema!
ReplyDelete- come è andato l'inserimento a scuola?
ReplyDelete- ha pianto un po', poi ha dovuto farsene una ragione.
- ma chi, il piccolo?
- no, la mamma
Bene bene, tutto bene, dai col babbo è più facile! :-)
ReplyDeleteE' stato un piacere leggere i tuoi resoconti, spassosissimi :D
ReplyDeleteAlla prossima*°*
MaryA
il bello di un diario pubblico è che,se una volta che ha imparato a leggere le righe e tra le righe, un pezzo di cuore decide di saperne un po' di più della sua madrepellegrina, si trova con un fazzoletto in mano e una voglia di pan o chocolat che le madeleine di Proust gli fanno un baffo
ReplyDeleteEra tranquillo perché non aveva capito che poi sarebbe rimasto"da solo"
ReplyDeleteOra è battezzato. A posto ;-)
Tutta salute quel pianto liberatorio alla fine, caro Gnomo!
ReplyDeleteAnche Tegolina ha fatto i suoi primi 2 giorni al childcare questa settimana ed è stato impagabile il recupero: ha corso attraverso il giardino come un folle per abbracciarmi subito e mi voleva raccontare tutto quello che ha fatto nel suo linguaggio ostrogoto!
Belli loro e povere noi mamma: quanti pensieri!!
<3 <3 <3
ReplyDeletemarica :)
ReplyDeleteLuciano: ahahahahaaa! E infatti ala creche dove lavoro c'e' un inserimento che va a rilento non per il bimbo, che gioca e se la spassa senza problemi, ma per la mamma, che fa fatica a restare tranquilla :-D
Mocaliana: evviva il babbo! ;)
MaryA: grazie mille e a presto :)
Amanda: Sti cuori son dei vagabondi! Fortuna che qualche morsetto di cioccolato e un paio di lacrime in compagnia non posso che fare bene!
Alice: eeeesattoooo! :-D
Sabina: in bocca al lupo a te e Teg per la nuova avventura allora! :) direi che il tuo se la sta cavando mooolto meglio del mio! :-D
Silvia: il cuore ringrazia per i tuoi cuori :)