Friday, February 16, 2018

Adozione, uno sguardo alle ombre.

C'è stato fermento nei vari gruppi di adozione & co, sia in quelli italiani che francesi...
Il notizione è il blocco decretato dal governo Etiope alle adozioni internazionali.
Si legge molta indignazione e molta frustrazione, un coro di "... e tutti quegli orfani? Che ne sarà di loro?" assieme ad una universale accusa a questi governi del terzo mondo che non permettono a noi occidentali di salvare i loro bambini. Si parla di nazionalismo cieco, di paesi che piuttosto che ammettere di aver bisogno stipano gli orfanotrofi come barili di sardine.

E ad Alice, francamente, cadono le braccia.

Perché c'é tutto un altro lato della medaglia fatto di storie, agghiaccianti, che pare nessuno voglia vedere e ascoltare.
Ci sono adozioni internazionali talmente deregolamentate da rappresentare un vero e proprio traffico di bambini, ci sono agenzie senza scrupoli, ci sono famiglie biologiche truffate,  ci sono dichiarazioni di enti come l'UNICEF - non "zia Clotilde apre un blog e dice la sua" - che denunciano come in alcuni casi l'adozione internazionale, quando non regolamentata, sia un incentivo al traffico di minori.
E ci sono documentari, ci sono inchieste, ci sono testimonianze, vere, di bambini che orfani non sono, ma che sono stati presi dalla loro famiglia di origine, spostati in una struttura a 8 ore di distanza dal loro villaggio e poi caricati su un aeroplano con destinazione gli Stati Uniti, la Francia, l'Italia, il Canada per soddisfare l'alta domanda di bambini da parte di genitori adottivi (totalmente ignari di aver partecipato al furto di un minore).


Alice vi racconta qui l'ultima, ma se leggete in inglese la trovate con video e foto e interviste tra gli articoli della CNN: ( qui è molto meglio e molto più chiaro!)



Lei si chiama Namata, o Mata, ed ha 6 anni quando dall'Uganda arriva negli Stati Uniti con la sua nuova famiglia adottiva.
Namata è amata, coccolata, cresce e impara in fretta l'inglese... dopo un anno e mezzo però i suoi genitori adottivi iniziano a capire che qualcosa non quadra: nel dossier che hanno ricevuto dall'agenzia di adozioni la madre di Mata la maltrattava, la lasciava senza cibo e Mata non è mai andata a scuola... eppure nei ricordi e nei racconti della bambina, che ora inizia a parlare in inglese, c'è una mamma amorevole, con cui cucinava assieme, che la accompagnava a scuola... certo, potrebbero essere fantasie di una bimba per cancellare un passato nero.
Potrebbero essere altro.

I genitori adottivi decidono di ingaggiare un investigatore privato in Uganda per rintracciare la madre biologica di Mata e cercare di vederci chiaro.
Viste le numerose adozioni internazionali, ci sono vere e proprie agenzie investigative e associazioni per adottati il cui lavoro è rintracciare le famiglie biologiche quindi non sorprende che dopo poco tempo ai genitori adottivi di Mata venga dato un contatto, ed assieme a Mata chiamano via Skype la sua mamma biologica.
Dalla chiamata Skype viene fuori, immediatamente, tutta la verità.
Viene fuori la storia di una mamma a cui viene offerta, per la propria figlia, l'opportunità di studiare all'estero, gratuitamente, ospitata da una famiglia accogliente. Mata avrebbe ricevuto un'eccellente educazione, sarebbe rimasta in contatto con la mamma e la famiglia... e sarebbe ritornata una volta terminati gli studi. Un'opportunità incredibile, un biglietto dorato della lotteria. E la mamma firma.

La sua firma verrà contraffatta su altri documenti, un falso dossier verrà stilato e una nuova "orfanella da salvare" creata.
Anche le date sono inquietanti: quando i genitori adottivi ricevono la chiamata che dice "abbiamo la bambina per voi" Mata è in realtà ancora a casa, con la sua famiglia. E' solo a quel punto che viene presa all'uscita da scuola, portata in un orfanotrofio a ore di distanza dal suo villaggio e poi presentata alla sua nuova famiglia adottiva per volare negli USA.

Viene fuori che è così che (alcune) agenzie di adozione ottengono la rinuncia alla patria potestà dei genitori biologici: facendogli firmare quello che appare essere un contratto per un'educazione all'estero ma che in realtà è un adoption agreement. Viene fuori che ci sono vere e proprie "riunioni informative" spesso fatte dopo la messa della domenica, in villaggi e zone rurali, per convincere madri e famiglie a mandare i figli a studiare all'estero.
Vien fuori che quel che è successo a Mata e alla sua mamma è una pratica comune, e che di bimbe come Mata ce n'è tante. Troppe.
Vien fuori che l'alta richiesta di bambini da adottare, e i tanti soldi che girano attorno all'adozione internazionale, creano un vero e proprio mercato, con un'alta domanda, altissima, e che in paesi in via di sviluppo, dove non ci sono reti protettive, leggi che tutelino l'integrità della famiglia e verifichino effettivamente l'autenticità di documenti e certificati... le agenzie di adozione prosperano.
Prosperano fino a quando il numero di denunce, investigazioni e inchieste non raggiunge livelli tali per cui le autorità locali decidono finalmente di "chiudere", e di vietare le adozioni internazionali.
A quel punto il circo si sposta, e le agenzie cercano una nuova nazione in cui creare nuovi orfani.
Prima era il Guatemala, poi il Congo, l'Uganda... ora l'Etiopia.


La storia di Mata ha un lieto fine. Struggente e bellissimo.
Ci sono i video che raccontano del ritorno di Mata tra le braccia della sua mamma, di come la sua famiglia adottiva l'abbia riportata a casa.
Sono ancora in contatto con Mata, e sono felici di come stia crescendo forte, felice... e con la sua famiglia.



Ma è una storia che racconta anche di un immenso vuoto legale e giuridico, che fa sì che persino le autorità governative statunitensi, di fronte all'evidenza di un caso di traffico di minori si siano potute permettere di dire ai genitori adottivi di Mata "mah, fate come volete, se volete tenerla, potete tenerla", come se Mata fosse un pacco postale, come se i diritti della famiglia d'origine non contassero nulla.
 E infatti ci sono altre famiglie adottive che sono state informate, che SANNO che i bambini che hanno adottato dall'Uganda hanno una famiglia e dei genitori che li cercano... e che hanno deciso di fare finta di nulla.

Questo, è il motivo per cui l'Etiopia chiude alle adozioni internazionali.
Non perchè sia un governo capriccioso che vuole affamare i propri bambini.
Per proteggere bambine come Mata.
Per proteggere famiglie come la sua.

L'adozione è un mondo incredibile, bellissimo... E terribile. C'è ancora tanta strada da fare per garantire adozioni etiche, ma si può iniziare col prendere atto dei suoi lati oscuri, si può iniziare a indignarsi non per la chiusura di alcuni paesi alle adozioni internazionali... ma per la mercificazione di bambini e minori che porta alla chiusura delle adozioni internazionali.

Se avete tempo, e voglia, qui sotto (in inglese) alcuni video, documentari e filmati sulle conseguenze della "adoption industry".

Etiopia



Congo (un estratto, ma su youtube c'è l'intero documentario)




Un articolo scritto dalla African and Child Policy Forum con dati e informazioni sulle adozioni dalla Africa.

E sulla cara vecchia wiki c'è anche una pagina con la lista degli scandali legati all'adozione internazionale  


Alice adozionizzatrice







16 comments:

  1. E qui si parla della Cina. Potrebbero essere circa 20 000 i bambini vittime di traffico, all'anno.
    http://www.sixthtone.com/news/1644/china%E2%80%99s-amber-alert-brings-missing-children-home

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  2. Ho due figli, uno nato in Vietnam e uno in Etiopia.
    Non sono una mamma a tutti i costi, sono una mamma caparbia e tenace che ad un certo punto del suo percorso a capito che i suoi figli erano semplicemente già nati, altrove.
    Ho seguito le leggi italiane, quelle vietnamite, quelle etiopi....non ho scelto, ho atteso...ho atteso che le autorità dei due paesi ci ritenessero idonei per due bimbi a cui la sorte aveva negato una mamma e un papà.
    Sono diventata mamma in un caso di un nome (senza neppure una foto), nell'altra ho visto il suo viso prima che per la legge diventasse mio figlio.
    Non voglio essere polemica, sono d'accordo che l'adozione, come ogni altra cosa al mondo vada regolamentata e vadano sanzionati tutti i comportamenti non corretti....in primo luogo per poter guardare in viso i miei bambini sapendo che per loro sono diventata una risorsa quando tutte le altre vie erano state tentate.
    Ti leggo da tanto ...ma questa volta senza il sorriso.
    Perchè quando i miei figli (uno dei quali ora grandicello)leggono certi spaccati dell'adozione non hanno la possibilità di replicare...
    Ci sono corruzione, illegalità e malcostume in tutti gli aspetti della nostra vita e società...e vanno combattuti.
    Ma l'adozione non è pietà verso i poveri orfani, non è quanto siete bravi, non è un gesto buono.
    L'adozione sono due sofferenze che si incontrano e sanno generare una nuova speranza...
    Non mi sento una ladra di bambini...so' di aver agito seguendo le leggi (italiane e straniere)...non mi è stato concesso di portare a mano i documenti (tanti) che hanno reso possible l'incontro con i miei figli, ma sono stata in tribunale, ho affermato davanti ad un'autorità locale che mi sarei presa cura di loro per sempre, dopo che in un'analoga udienza era stato sancito il loro stato di abbandono.
    Mi spiace, ma troppe volte si affronta il tema dell'adozione senza sapere, solo partendo dagli episodi di illegalità ( che purtroppo ci sono)...
    Sarebbe però come commentare le nascite partendo dagli scambi di culla, o di provette...
    Sono stata in due istituti in due continenti, ho visitato i loro paesi e ho pianto pensando che nessuno potesse prendersi cura di loro lì (due bambini sani e meravigliosi) senza doverli sradicare e portare a migliaia di km di distanza, in un Paese dove saranno sempre "differenti" ( a causa di un'ignoranza e un razzismo che esiste...e che fa davvero male quando a pagarne le conseguenze sono i tuoi figli).
    Mi spiace, questa volta non rido
    Michela

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  3. scusate gli errori, non ho riletto
    ha capito....

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  4. ho riletto i tuoi vecchi post...io non ho scritto nessuna letterina, non ho scelto l'etnia di mio figlio ( per qualsiasi tribunale italiano è il primo motivo per negare l'idoneità)...nelle analisi fatte ai miei figli..uno era femmina e nell'altro era evidente che non erano le sue.....questo per dirti

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  5. Mammamia - Michela grazie del tuo commento! Congratulazioni per il tuo percorso, e per la tua bella famiglia :-)
    Sono molto contenta che tu non rida, perché io non ho riso manco un po' scrivendo questo post, e mi ritrovo in molte delle cose che scrivi.

    Capisco che in quello che ho scritto c'é qualcosa che ti che ti ferito, o che ti ha fatto arrabbiare, e mi spiace, ma non capisco cosa.
    Ho riportato una storia VERA.
    Che io ho trovato terribile.

    Mi spieghi perché non avrei dovuto?

    Non é certo indicativo della tua storia, o della mia, o di quella di tante altre adozioni... ma é UNA storia. Una storia brutta. Mata esiste davvero. Quella é la sua vita. E la sua é una storia che secondo me non dovrebbe assolutamente essere messa sotto lo zerbino o taciuta.
    E che tra l'altro non critica in alcun modo i genitori adottivi ma semmai alcune agenzie di adozioni che lucrano, in maniera sistemica, spostandosi di nazione in nazione, approfittando dell'ingenuitá umana.

    Ti faccio un esempio.
    Io sono una maestra. Mi reputo una BUONA maestra, mi formo, mi informo, sono rispettosa, attenta, sensibile e con una pazienza che manco tutti i santi del calendario, conosco paccate di buone maestre... e se io vedo una maestra che tira una sberla ad un bambino... lo dico, mannaggia. (e mi costa un CASINO dirlo).
    Se sono un medico, e vedo un esempio di mala-sanitá, lo denuncio.
    Se sono un panettiere e dentro alla farina ci trovo un topo morto, lo faccio rpesente. Ed é ovvio che in genere nella farina i topi morti non ce li trovo, ci mancherebbe! Dovrebbe esserci solo deliziosa e candida farina... Ma quando capita, per far sí che vengano presi provvedimenti, occorre parlare, no?

    Tu la conoscevi questa storia?
    Qualcuno in Italia ha scritto o ha riportato la storia di Mata?
    NO.

    Tutti a indignarsi perché l'Etiopia chiude... e nessuno a spiegare come mai, a guardare i dati di UNICEF o ONG.

    Tu scrivi "si affronta il tema dell'adozione senza sapere, solo partendo dagli episodi di illegalitá".
    Io non parto da lí ma non per questo chiudo gli occhi, anzi.
    Scrivo di adozione da oltre 4 anni, stracciando i marroni al prossimo, ho parlato dei momenti forti, follemente belli, tragicamente terribili, del bello, del brutto e alle volte, come in questo post, anche dello schifo. Perché spero che, appunto, riconoscendolo e denunciandolo lo schifo possa essere eliminato e debellato. Come ho scritto nel post l'adozione é incredibile, bellissima... e terribile (come sai bene anche tu del resto, dalla sensibilitá che si sente quando scrivi delle tue lacrime e del tuo dolore nel doverli sradicare, e nel loro doversi scontrare con razzismo e ignoranza).

    Mi piace molto la tua frase: "Sarebbe come commentare le nascite partendo dagli scambi in culla"... se i neonati oggi hanno braccialetti al polso e ai piedi é proprio perché qualcuno, degli scambi in culla, ne ha parlato e altri hanno cercato di rimediare e di evitare di ripetere gli stessi errori ;)

    (non so bene cosa rispondere all'ultimo tuo commento perché non ho capito cosa c'entra... ma magari sono io che sto svarionata dalla sinusite e dalla tachipirina...)

    Grazie per aver condiviso qui un pezzetto della tua storia.
    Spero tu abbia voglia di tornare a chiacchierare, é un tema che mi sta molto a cuore, e mi pare anche a te <3

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  6. Certo che bisogna denunciare, ci mancherebbe...in tutti i campi, anche quando è difficile farlo.
    Ma...
    Forse tu ed io (e molti altri) sappiamo cosa significhi adottare, ma non tutti conoscono davvero quale sia la procedura .
    Sai in questi 12 anni quante domande cretine o indelicate mi sono state fatte(spesso alla presenza dei miei due figli)?!
    Lo avete scelto?
    L'avete pagato molto?
    La mamma vera è morta?era una prostituta?perché lo hanno lasciato, ha dei problemi?siete andati a prenderlo?
    Purtroppo sull'adozione c'è molta ignoranza(nel senso di non conoscenza)....e non so, magari ho letto male io, ma ho avuto la sensazione che il tuo post non aiutasse a capire.

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  7. Bene! Se siamo d'accordo sull'importanza del denunciare... allora siamo d'accordo sull'importanza di questo post ;)

    Le domande sceme, purtroppo le conosco bene e arrivano sempre in formato maxi-famiglia o a grappoli... ma ancora non capisco, cosa c'entrano secondo te con la storia di Mata?

    Il fatto che ci sia ignoranza vuol dire che occorre dare un'immagine dell'adozione il piú vera possibile. E nel mare di storie VERE, ci sono mille variazioni di luci e ombre (e devo ancora digerire per un altro paio di mesi prima di parlare di rehoming, per dire...).
    Starsene a rimirare solo quelle che scintillano non credo alla lunga faccia bene a nessuno.

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  8. Frequento famiglie adottive da tanto, frequento forum, enti per il post adozione...credimi di storie brutte ne ho viste (purtroppo anche da molto vicino)...lungi da me voler passare un messaggio "filtrato"...ma l'adozione non è questo...
    Il rischio di un post come questo è di passare il messaggio che il mondo adottivo è corrotto, sporco,....e non credo sia così.
    Se si vuole educare, credo ( ma tu lo sai meglio di me), prima si spiega cosa fare, o perché, o come....non si parte con quello che non deve succedere....
    Scusa, probabilmente è una cosa che mi tocca molto...ed è difficile spiegarsi con poche righe ( un figlio in braccio e l'altro che sta facendo la parafrasi dell'Odissea)...
    Se ti va di conoscermi: alessanrolinh.blogspot.it

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  9. Grazie, verró con piacere a leggerti dalle tue parti :)

    Io penso che l'adozione sia TUTTO.
    Sia questo, e molto altro... ma che sia ANCHE questo.
    E penso che nel mondo dell'adozione ci sia ANCHE corruzione.
    Ci siano ANCHE agenzie e enti fraudolenti.
    Ci siano ANCHE un sacco di soldi che viaggiano e che passano di mano in mano.
    E non voler voler scoperchiare sto vaso di Pandora, per timore di rovinare o distorcere l'immagine, non aiuta.
    Parlare di malasanitá non vuol dire che tutti gli ospedali fanno schifo e li chiudiamo tutti domani perché sono solo fonte di tangenti... vuol dire tentare ripulire, gettare il marcio e permettere al buono di continuare il suo lavoro.
    Idem per l'adozione e le sue declinazioni meno "luccicose e arcobalenifere".

    Ci sono enti e agenzie etiche, che rispettano i diritti dei bambini e delle famiglie, che si prodigano per ripristinare il diritto a una famiglia a quei bambini che hanno perso le loro radici... Credo che anche per tutelare e riconoscere il loro lavoro occorra puntare il dito verso pratiche illecite, per dire.
    ... E se si vuole educare, si spiega anche che appunto l'adozione non é solo stelline e confetti, e sí, si spiega anche a COSA fare attenzione, cosa pretendere e cosa richiedere, si parla dei soldi (che sono tanti) che smuove, si parla della necessitá di leggi che regolino e tutelino.
    ... Cioé, qui due statunitensi avevano tra le mani un chiaro caso di child trafficking e le istituzioni hanno risposto: "Beh... Se non volete darla indietro, tenetevela eh"... Io sono basita. Ci sono ancora due sorelle che non sono state riconsegnate. Che non verranno riconsegnate. Silenzio da parte degli enti, silenzio da parte delle istituzioni... Trovo il tutto gravissimo. E di questa cosa ne voglio parlare. E mi piacerebbe che se ne parlasse di piú.

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  10. Gravissimo, concordo.
    Ma se il medico sbaglia si punisce lui, non si chiude l'ospedale.
    Se un ente agisce illegalmente lo si chiude o si caccia il referente responsabile dell'illecito, non si bloccano le adozioni.
    Ho visto gli orfanotrofi etiopi....che fine faranno quei bimbi?finiranno per strada!
    Mio figlio avrebbe potuto essere uno do loro ...il solo pensiero mi angoscia.
    È giusto che tutti i minori siamo tutelati, TUTTI, ma è disumano che per "colmare un'ingiustizia"se ne commettano a migliaia.
    E l'adozione non è mai arcobaleni e luccichii, l'adozione nasce da un enorme ingiustizia (e i bimbi ne porteranno sempre le conseguenze addosso) e non è mai una benedizione...è l'ultima risorsa (soprattutto quella internazionale).
    Le famiglie che grazie ad essa si formano, invece, cercano di essere arcobalenose e luccicose...lo devono ai loro figli.

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  11. Anche io avevo letto questa storia e ho avuto I brividi... Terribile

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  12. Cara, non leggo i commenti perché già solo il post mi ha tolto il sonno, e già ce n'era poco.

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edddaì, blatera un po' con me!