Sunday, May 26, 2019

Mamme 2

Qui in Francia la festa della mamma é oggi.

Alice é incappata in questo video, che é vecchio probabilmente, ma che le ha fatto partire un embolo.



Breve analisi:

'Ste povere tapine vengono convocate perché qualcuno si é lamentato del loro lavoro, sono state accusate di negligenza, minacciate di "provvedimenti", criticate da un vecchio che pare mastro Geppetto.
Mentre sono lí che stanno giá calcolando quanto potrebbero prendere di disoccupazione... zac!
Carrambata ed entrano i figli: "sorpresa, mammina, siamo solo noi, che volevamo tirarti in faccia un carico di 400 tonnellate di sensi di colpa!" Sorrisi, gggioia, e tarallucci e vino.
Quanto ammore!

Ora Alice vuole sparare che ci sia un video, non incluso nella versione finale, in cui una mamma spacca la scrivania in testa al vecchietto urlando: "Ma fatti i cazzi tuoi! Ma credi che non me li faccia giá da sola i sensi di colpa? Che non me li dia a cadenza settimanale i gagliardetti 'Mammma di cacca del giorno'?  Ma davvero oltre a farmi un mazzo cosí, lavorare, gestire figli, vita relazionale, amici famiglia, lavoro... devo pure avere Geppetto che viene a farmi sentire inadeguata?"
Finale splatter, Geppetto con 20 punti di sutura e un occhio nero, la scrivania sullo sfondo, la mamma che se ne va tenendo il figiuolo per mano "Amore, la prossima dimmelo mentre siamo a casa io e te, che vuoi che mi metta ad attaccare le figurine dei calciatori assieme, ok? Tipo una delle tante volte che vieni a farmi compagnia in bagno mentre faccio la cacca!"


Carpisa, che ha prodotto il video, forse faceva meglio a farsi una borsa di cavoli loro...

Alice mammizzatrice


Sunday, May 19, 2019

Dormire in Classe


L'aveva giá fatto l'anno scorso, e quindi quest'anno i bimbi piú grandi l'aspettavano al varco:
"Quando facciamo lo sleepover? Quandofacciamolosleepover?Quandofacciamolosleepover?"

Si é arresa, ed assieme a Collega Nuova Adorata (e al Collega che si era pigliato la ciabattata) hanno ospitato al venerdí sera, 12 bambini di 5 anni.
Il programma era:
 costruzione capanne,
millemila libri che sarebbero saltati fuori dalla valigia delle storie di Alice,
giochi di luce che manco il Circo Orfei... e pizza.
I bambini volevano la pizza.
Anzi.
Volevano FARE la pizza.

Alice la pizza non l'ha mai fatta.
Gliela fa la Mater quando viene, perché mai affaticarsi?
Peró, peró, mica poteva dire di no!
 Quindi ha invocato il dio del Licolí, ha acceso un cero su una baguette e alla fine ci ha provato. Tutto quello che poteva andare male é andato male.







Tipo che ad un certo punto ha chiuso gli occhi per starnutire, e in quella frazione di secondo Lady Oscar é passato accanto al tavolo dove gli altri sei stavano impastando chiedendo: "Volete piú acqua, ragazzi?" Poi c'é stato il rumore delle cascate del Niagara, dello sciaquone che scroscia, della diga che si apre ed una caraffa intera d'acqua si é riversata sul tavolo, tra gli squittii dei bambini felici che a quel punto avevano deciso che chissene della pizza, oggi famo la colla!

E hanno ricominciato da capo.

Tipo che il forno si é rotto, ed hanno usato un forno d'emergenza, alimentato da un criceto grasso e un sorcio ubriaco.
Tipo che avevano la mozzarella triste, quella francese.

Tipo che avevano 3 tipi di farina diversa perché Alice voleva fare un approccio scientifico, testare differenti marche e livelli di durezza e poi - quando ha sternututo la seconda volta - i bambini gliele hanno mischiate tutte assieme.

PERÓ.
Peró l'impasto ha lievitato da Ddio (fatto alle 14.30 dai bambini, messo in forno con la luce accesa, coperto come manco un inuit in inverno, tirato fuori alle 19.30 che stava tentando di evadere dalla ciotola).

Peró l'hanno mangiata senza battere ciglio. Tutta (eccerto, son francesi!) .

Per evitare azzardi ha fatto piú che della pizza delle pizzette da aperitivo, che cosí i bambini le hanno pure spiaccicate e smanacciate ancora un po'.

Poi probabilmente erano sufficientemente pesanti da far sí che a mezzanotte erano tutti addormentati sul pavimento della classe spiaggiati come le otarie.
Con la collega si sono batture un cinque silenziato, so sono versate un bicchiere di vino e fatte fuori gli avanzi di gelato.
Qualche diapositiva delle pizzette bizzarre e della classe in versione gipsy-landia















Alice pizzettatrice

Sunday, May 12, 2019

Le Mamme

Alice non l'ha mai festeggiata la festa della mamma. 
Né da bambina (Sí, si', la Mater é una di quelle madri bistrattate che non ha ricevuto le cornici fatte di bastoncini di ghiacciolo, né le poesie o i posaceneri a forma di cuore...), né da adulta.

Ma ad ogni festa della mamma non puó non pensare Lei, alla mamma dello Gnomo, e chiedersi se ci pensa, se lo pensa. 
Se fa male, se sorride, se piange o se fa tutto quanto assieme. 
Se stringe un po' piú forte i due bimbi che ha accanto, e se i video e le foto sceme che Alice e lo Gnomo le mandano le fanno da balsamo o da sale sulla ferita.

Ha scoperto che c'é una festa a parte, una giorno per le "Mamme Biologiche",  il sabato precedente la festa della mamma... e l'ha trovato tristissimo. 
La stanca, questa infinita diatriba tra chi é la Vera Mammmma (con 4 emme) e chi é posticcia... 
Le lotte per chi ha diritto a questo titolo che alle volte viene dato a priori, per la buona volontá ("Io mi sento giá madre") alle volte negato perché va conquistato ( "madre é chi li cresce, i figli, non chi li abbandona"). 
Alice non lo sa, chi sia piú madre, chi sia meno madre, chi sia vera o chi sia finta...
Sa che lo Gnomo é Figlio. 
E come tutti i figli, appartiene al mondo.


Filastrocca dei Figli del Mondo

Tu figlio di chi sei? Son figlio di due stelle
Nel cielo ce n'è tante ma le mie son le più belle
Tu figlio di chi sei? Del sole e della luna
Non splendono mai insieme: cala l'altro e sorge una
Tu figlio di chi sei? Son figlio del villaggio
Dieci madri, venti padri, cento cuori di coraggio
Tu figlio di chi sei? Di un grande albero solo
Ma così alto e forte che da lui io spicco il volo
Tu figlio di chi sei? Di un amore, di un viale
Di un bue e di un asinello, di un dio, di un ospedale
Il nostro nome è uomini, siamo figli e figliastri
Di altri figli degli uomini, della terra e degli astri.

Di Bruno Tognolini.
Tratto da Rime Raminghe, Edizioni Salani.


Alice mammizzatrice

Saturday, May 11, 2019

Centro

Collega dell'altra classe: "Ti vedo un po' stanca oggi"
Alice: "Mah, sí, credo di aver mangiato troppo in pausa pranzo ed ho il coma digestivo..."
Collega dell'altra classe: "Eh, ma in effetti ti vedo un po'..." E fa il gesto all'altezza dei fianchi tipico del Nilo quando esonda nei giorni di pioggia.
Alice, confusa: "Come?"
Collega dell'altra classe, mentre si allontana ed é ormai alla porta della classe:  "Eh, dico, un po' grassa, no?"

Ed Alice, seguendo un istinto atavico e giusto,  prima ancora di rendersene conto con un movimento sinuoso e fluido piega la gamba, sfila la ciabatta montessoriana...  E la lancia.
Centrando il collega in piena schiena.


Sicuramente, in un pensionato della Valle Po, sua nonna stava avendo un'esperienza extra-corporea, che ha permesso ad Alice di avere, per una volta nella vita, una mira micidiale. Lei che manco centra il bidone dell'umido con il torsolo della mela.

Alice ciabattatrice.

Thursday, May 2, 2019

Un allievo a quattro zampe.

Ad Alice piace avere una bestia in classe (oltre ai 27 bagarozzi, si intende).
L'anno scorso erano le lumanche, quest'anno pensava quasi a dei pesci, ma un animale della classe impossibile da toccare é una roba un po' triste, secondo lei...
Per fortuna le é venuta in aiuto la collega della classe dei grandi (la classe dei ragazzi dai 9 ai 12 anni), che lei adora, con un'idea strepitosa che a 'sto punto condivide qui, che magari pure a voi interessa, visto che probabilmente c'é una roba equivalente anche in Italia:

A quanto pare servono famiglie che accolgano, per 8 o 10 mesi, i cani guida per ipovedenti e non vedenti, mentre fanno la loro scuola.
Ora, un cane guida, anche quando non é ancora diplomato e ufficialmente promosso, viene considerato a tutti gli effetti un cane al lavoro, quindi ha libero accesso OVUNQUE.
Scuole incluse.
Giá si capisce dove sta andando a parare questo post, eh?

La collega, che qui chiameremo "La Carica dei 101",  sta facendo il percorso per diventare famiglia accogliente e nel frattempo le hanno quindi dato, per 3 settimane, un cane di un anno emmezzo, giá parzialmente allenato, per "testare" la scuola, assicurarsi che non ci siano bambini allergici o terrorizzati da bestioni a quattro zampe e vedere se appunto é fattibile diventare una scuola che accoglie e prepara un cane guida (che poi, la ciliegina sulla torta sarebbe se il cane andasse ad un bimbo, perché sarebbe un cane giá abituato alla scuola e ai bambini!).
Prima delle vacanze quindi un labrador nero enorme e dalla pazienza sconfinata é venuto al pomeriggio nella classe di Alice, scortato da due ragazzi della classe dei grandi in qualitá di ambasciatori e responsabili del cane. I ragazzi hanno spiegato le regole e hanno dato tutto il necessario ai 27 giovani bagarozzi  e, il giorno successivo, il cane ha fatto la giornata con loro.

L'hanno portato a spasso, gli hanno dato da bere, da mangiare, fatto fare gli esercizi, hanno imparato i gesti da fare per dargli gli ordini, gli hanno asciugato la bava, l'hanno probabilmente stordito di abbracci e carezze, hanno scritto il suo nome millemila volte come gli innamorati, gli hanno fatto disegni, ritratti e dichiarazioni d'amore.... tipo che qui c'é un disegno che una delle bimbe le ha regalato al pomeriggio intitolato "Alice con il cane"  (la bimba ha probabilmente problemi visivi e ha disegnato Alice con solo un terzo della sua larghezza reale ed un giro vita che neanche BarbieAnoressica. I capelli da elmo vichingo peró sono estremamente realistici).



Se improvvisamente sentite dentro di voi che un cucciolo di labrador é un bisogno primario e irrinunciabile per poter sopravvivere... ecco alcuni link che Alice ha trovato con robe analoghe in Italia:

Per toscana e centro  qui ci sono un po' di info   ...e  Qui per la Lombardia e il nord


Alice canizzatrice