Thursday, November 12, 2015

L'ospedalè Francesè

Per una serie di sfortunati eventi Alice porta lo Gnomo al pronto soccorso pediatrico, dove passano assieme 5 ore uno abbracciato all'altra, ritratto vivente della cozza e dello scoglio di Verga.

Dell'ospedale pediatrico Alice ricorda principalmente due cose:

1) L'orda di bambini di ogni età e colore TUTTI rigorosamente nudi, con addosso solo il pannolino, che pascolano in sala d'attesa (tra cui lo Gnomo)... Sembrava di stare sul set di una pubblicità della P@mpers o della Benett0n.
(Se il bambino ha febbre, dopo il primo giro in triage le infermiere ti ordinano di spogliarlo interamente e di lasciarlo cosí, a prender fresco per favorire l'abbassamento della temperatura. Essendo il 70% dei bambin presenti affebbrati (si dice affebbrati?!?) il risulato è uno spogliatoio affollato da tanti mini-lottatori di sumo).

2) La dottoressa che dopo aver guardato le fresche lastre dei polmoni dello Gnomo per valutare se c'era o meno un'infezione le dice: "visto che non ho lastre pregresse ho guardato delle immagini su google, e comparandole con la lastra di tuo figlio ho tratto le mie conclusioni".
Quindi l'esimio dottor Google image ha dichiarato che lo Gnomo ha un infezione polmonare al lobo sfigato, e antibiotico sia.

Alice, che ha la verve di una larva e l'ottimismo di Leopardi,  è esausta.
Lo Gnomo in compenso si è ripreso, sta sfebbrato, e soprattutto privo di spasmi febbrili (li mortacci sua, lei ha perso tipo 20 anni di vita e per poco non le veniva il ciuffo bianco di Crudelia deMon dall'ansia!), ha smesso di vomitare come la bimba verde e rugosa dell'esorcista, ha ricominciato a mangiare come Obelix, a cantare e persino a litigare con Emune, il nuovo coinquilino.  E sta di là beato a creare Stoneage e cerchi nel grano organizzando le macchinine sul tappeto e a cantare row row your boat... mellily mellily mellilyyyy (si vede che l'ecole bilingue inizia a contagiarlo...)

Alice invece sta ancora cercando di ripigliarsi ed ha non pochi residui del Vomi-geddon da gestire.. Tipo, ma come diamine si lava un cuscino Ikea?!

Alice ospedalizzatrice

Monday, November 9, 2015

Alice e lo Gnomo alle volte giocano all'Eco del Monte.
Uno dice una roba e l'altro la ripete.
Ad infinitum.

"Treno"
"Teno"
"Treno"
"Teno"
"Treno"

"Trreno"

...

Ha detto treno.
Con la erre.
...
...
Una inequivocabile erre arrotata.
Una erre moscia.

Oddio.
Ma allora e' vero.
Ha davvero un figlio francese.


Alice francesizzatrice



Wednesday, November 4, 2015

The Parisianer

Al New Yorker lei ci si era abbonata appena arrivata a Broccolino, perche' le avevano detto che le avrebbe fatto bene leggerlo, che dentro c'erano sempre non solo articoli ma anche racconti e storie brevi.
Lei lo prendeva in mano ogni settimana e ci piangeva sopra, che ai tempi manco sapeva come chiedere dove stava il bagno, figurarsi leggersi roba di autori contemporanei... si consolava con l'ultima pagina, quella delle vignette.
Pero' ogni anno aveva rinnovato l'abbonamento, ed ogni anno andava un po' meglio.
Ed ogni settimana era bellissimo trovarselo dentro la buca perche' aveva sempre delle copertine strepitose.
Quando hanno sbaraccato la topaia ammerigana dentro c'erano circa 45 chili di New Yorker, tutti impilati sbilenchi... Impossible portarli via, il Grinta era stato categorico: "Gia' viaggiamo con 38 scatoloni di libri per bambini e albi illustrati al seguito... pure i giornali no!"
Allora Alice si era messa li', li aveva selezionati e aveva strappato le copertine piu' belle, per portarsele via.
Perche' le copertine del New Yorker sono vere e porprie opere d'arte (le potete guardare qui).
Sono di carta fragile, lucida ma leggera leggera. Sono da qualche parte, chissa' dove nella toperie, che aspettano l'avvento del Giorno Impossibile, quello in cui Alice si decidera' a comprare delle cornici e ad appendere della roba ai muri come una persona matura invece che appiccicare poster con il patafix e lo scotch manco avesse ancora 15 anni.

L'altro giorno passeggiava per Pari' ed ha scoperto una mini mostra, in cui
diversi illustratori hanno creato, ispirati appunto dal new Yorker, delle copertine per un immaginario Le Parisianer.
Ecco qui quelle che le son piaciute di piu':









Adesso pero' ci ha preso gusto e le piacerebbe tanto che qualcuno replicasse, importasse e si mettesse a creare le copertine del Torinesianer, con la mole, i Murazzi, i tori verdi e il Balon!

Alice copertinatrice


Tuesday, November 3, 2015

Pre-Halloween:

"Gnomo, c'e' la festa alla tua ecole, e ti puoi travestire da tutto quello che voi! Pensa che fico! Cosa vuoi essere? Un cane?"
"No".
"Un gatto?"
"No".
"Un dinosauro?"
"No".
"Un coccodrillo?"
"No".
...
"Gnomo, sto a corto di idee... varda che se non mi tiri fuori qualcosa faccio due buchi in un lenzuolo e ti mando a fare il fantasma formaggino..."
"io treno"
"Come?"
"Io treno!"
"Vuone essere un treno?"
"Ti".

...

Uno scatolone, due pennellate e una mini-torcia di decathlon  piu' tardi:


(E si', il faro frontale era una pila lampeggiante funzionante!)

Ecco a voi il treno per Hogwarts delle 7.50, al momento in cerca del suo binario 9 e 3/4...


Alice trenizzatrice
(Ma la prossima volta fantasma formaggino e via!)

Sunday, November 1, 2015

Una breve postilla, ancora sul Sior Estivil ma non solo

Ovvero di come  una risposta ai commenti...  divenne un post!

Una cosa che Alice ha imparato, lavorando tra i bambini in 3 diverse nazioni, è che gran parte di ciò che lei credeva universale e inciso nella pietra è in realtà arbitrario, culturale, mutevole e vaporoso.
Dalla cannottiera della salute ai ciucci, dallo svezzamento all'educazione al sonno, dal livello di contatto fisico accettabile o di autonomia auspicabile, dal doudou al dentifricio con o senza fluoro... È verissimo tutto e il contrario di tutto, e per ogni validissima teoria educativa e pedagogica che si può abbracciare ne esiste una ostinata e contraria, altrettanto abbracciabile.

Ed alla fine della fiera la cosa che lei trova bella e affascinante del lavorare con i bimbi è proprio quello, ovvero che esistono ben pochi pilastri universali e immutabili, che ogni bambino è unico, che ogni famiglia funziona a modo suo, che lei impara roba Ogni. Singolo. Giorno.
Siete per il cosleeping fino ai tre anni o per l'Estivil a partire dalle sei settimane?
Fate allattamento ad oltranza, o siete partite da subito di latte artificiale?
Vi lanciate in uno svezzamento con pappine oppure vi affidate all'autosvezzamento e date pezzettini e pezzetti?
Spannolinate ai 7 mesi o aspettate i 4 anni?
Fa uguale, purchè funzioni per voi e siate una famiglia serena! Che alla fine l'importante è che siate soddisfatti della vostra scelta e che il vostro bimbo cresca bene.

Alice vorrebbe  piu' indulgenza e piu' serenita' verso chi fa scelte diverse con i propri figli, vorrebbe che si posassero le armi, si terminassero le crociate tra madri e magari si stilasse un patto di non belligeranza tra visioni educative diverse... anche per questo le erano tanto piaciute queste foto qui!


Quel che provoca dei problemi ad Alice, appunto,  è il lavoro. Nel senso che lei a casa fa come je pare, ma al lavoro mica son figli suoi... E al lavoro al momento l'educatrice Italiana che è in lei fa a pugni con quella Francese che come un alien le cresce dentro... E prende per i capelli quella Americana.

Alice educatrice (con crisi di identita' e di appartenenza nazionale)

P.s. Grazie a tutti i commenti, ma soprattutto a  Licia e Valeriascrive perche' si, alla fine quel che conta e' l'equilibrio e la serenità che uno trova!



Wednesday, October 28, 2015

Estivil era francese

Oh, voi, madri italiane, con i pargoli che a 4 mesi come a 3 anni non vi fanno dormire!
Il problema e' geografico, sappiatelo, perche' in Francia ogni bambino, a partire dai 3 mesi, DORME.
E quando Alice dice DORME sta parlando di un minimo di 6 ore per notte filate senza scassare i marroni a nessuno.
In francese si dice che "Il fait ses nuits" Fa le sue notti.
Fare le notti e' vitale, fondamentale. Se il bambino non fa le notti la colpa e' dei genitori perche' i bambini francesi sono biologicamente programmati per dormire.
Lo conoscete Estivil, no?
E' quello del magico metodo per far dormire i bambini, che, a volerlo riassumere alla carlona suona piu' o meno cosi':
"Prendete un bambino, diteje buonanotte, mettetelo dentro una stanza e chiudete la porta. Riaprite la porta l'indomani mattina"

Estivil dicono sia nato in Spagna, ma Alice non ci crede. Quello era Francese fino al midollo, profumava di camambert e nascondeva la baguette sotto il cuscino!
Qui in Francia il metodo Estivil si chiama "la norma".
Qui in Francia se un bimbo piange in culla per 20 minuti non e' perche' sta pensando che i genitori sono morti e lui e' orfano e solo in una landa desolata, ma e' perche' deve "scaricare le energie per rilassarsi, poi dorme". E" 'na roba energetica, ecco.

Con questa interpretazione del pianto del bambino i francesi quindi restano imperturbabili e sereni mentre i pargoli diventano cianotici, ululano rabbiosi, si sgolano dimenandosi come carapaci ribaltati.
 E quando esausti ed esanimi si addormentano riversi dichiarano "aveva proprio bisogno di piangere un pochino...".
I francesi si evitano vagonate di sensi di colpa e si assicurano lunghe notti.

Alice invece ci ha degli scompensi mica da poco.

Alice addormentatrice.

Monday, October 26, 2015

10 Libri di cacca

Come purtroppo sanno tutte le sue amiche con prole compresa tra gli 0 e i 9 anni, Alice ha una passione per i Libri di Cacca.

Secondo lei ognuno dovrebbe avere almeno un Libro di Cacca in casa, perche' davvero ci sono giorni che risollevano tantissimo il morale!
Quindi Alice vi lascia qui, non richiesta, una meravigliosa Bibliografia di Cacca (suvvia, non ringraziatela! Non c'e' bisogno!).

Chi me l'ha fatta in testa

La Bibbia fecale, il primo e inimitabile capolavoro nell'immenso mondo dei libri di cacca!
Ci sono dentro tantissime cacche, descritte minuziosamente e con poesia (tipo che quella di capra sono "graziosi gnocchetti color cioccolata"),  e MAI la parola cacca.
La piccola talpa si ritrova sto tortone sulla capoccia e cerca di capire chi sia stato a farglielo... Gli altri animali fanno ciascuno una dimostrazione della loro produzione fecale per discolparsi, ma per fortuna lei trova un paio di mosche, espertissime in materia, che dopo una rapita analisi le spiegano che e' stato Gianmaria, il cane del macellaio! Evito lo spoiler, ma il finale merita...


 Le ça

Intraducibile, credo, ma geniale!
La mamma trova "ça" (questo) sul tappetto, e il bimbo spiega che, si', e' " le ça". La mamma lo prende e lo butta via, il bimbo lo cerca, la mamma piega che ha tirato lo sciaquone e non c'e' piu'... Lui si dispera perche' voleva giocarci, con "le ça", e la mamma e' stata davvero davvero cattiva... poi per fortuna, solo nella sua stanza, ritrova il suo amato ça: il chat, il gattone di casa (il vero autore della cacca sul tappeto).











Le cacche del coniglio

Fa parte di una serie (c'e' anche la pipi' di qualcun'altro, Alice pero' non se lo ricorda bene...).
Il coniglio fa un mare di cacche che confondono gli abitanti della citta', ma soprattutto non si ferma mai, mangia e caga, caga e mangia e presto l'intera citta' e' invasa da cacche di coniglio... gli animali, scocciati, lo gettano dentro un dirupo. Da cui ne uscira', imperturbabile, colmandolo di cacche.

 

 

 

Le puzze dell'elefante


L'elefante fa puzze a tutto spiano!
Le fa nella piscina e l'acqua diventa tiepida e piena di bolle, le fa per strada e non si respira... ma e' soprattutto alla notte che fa un sacco di puzze rumorosissime! Gli animali, stufi di passare le notti in bianco per sto scorreggione, lo cacciano dalla citta', ma senza di lui e' tutto silenzioso e noioso.
Tornano allora a riprenderselo, e lo mettono a gonfiare palloncini con le scureggie come nei migliori film da cinepanettone!





1, 2, 3, Cacca


La cacca e' fondamentale anche per la matematica!
Ecco un counting book di cacche, ciascuna differente.













Everyone poops   & The gas we pass

Tutti fan la cacca e' semplice, interessante, bizzarro... ad Alice piace soprattutto per le illustrazioni!

E come lui anche il secondo, dello stesso autore, che questa volta si cimenta nella spiegazione e illustrazione delle scorreggie.









L'incredibile storia di Lavinia

Lavinia e' una piccola fiammiferaia dei giorni nostri. E' Natale ed e' li' tutta sola e infreddolita quando una limousine si ferma inchiodando e ne esce una tizia un po' stramba, una fata, che le dona un anello magico. Lavinia prova a chiedere alla fata cosa faccia di cosi' magico questo anello e quella, risalendo in macchina e sgommando via le urla dal finestrino: "Trasforma tutto in caccaaaa!" 
Come dono e' ben stambo, ma Lavinia e' una ragazzina intraprendente e sapra' usare il potere dell'anello in suo favore.






Il trattamento Ridarelli

I ridarelli non si sa davvero come siano fatti, ma si sa cosa facciano:
Quando un adulto non e' gentile con un bimbo, fa il prepotente o non mantiene una promessa ecco che i ridarelli si organizzano per dargli il loro "trattamento", ovvero una cacca di cane appositamente posizionata lungo il percorso, come punizione per la loro scortesia verso i piu' piccini.
Quindi, se pestate una cacca, fatevi qualche domanda...

La cacca, storia naturale dell'innominabile

Infine, per gli amanti delle opere enciclopediche ecco qui un libro bellissimo sulle varie bizzarrie legate alla cacca (chi la fa piu' grande, chi la fa piu' piccola, come mai le balene la fanno rosa, e pure galleggiante come un bel iceberg confetto...)








Buona cacca a tutti,

Alice lettrice