La partenza da broccolino e' stata una fuga.
Alle 2.30, come previsto, la macchina per l'aeroporto era davanti alla topaia.
Alle 2.40, come prevedibile, Alice e il Grinta stavano ancora ripulendo casa, salendo e scendendo come sherpa per buttare le ultime cose (cosa diamine ci faveva un pollo nel freezer?! E da quanto tempo stava li'?!), lavando il frigo alla meglio con secchiate d'aceto e tirando candeggina sui pavimenti.
Alice, che si immaginava uno di quei saluti romantici e melodrammatici, con lei che passeggia nelle stanze vuote, e guarda un'ultima volta dalla finestra, e fa pensieri esistenziali e depressoni, non e' riuscita manco a tirarsi dietro la porta di casa, perche' come sempre erano in ritardo sul ritardo.
Il primo volto, Niu' Iorche - Toronto, lo Gnomo era particolarmente loquace (che dire logorroico poi fa brutto), e per placarlo Alice e il Grinta hanno passato due ore a tirargli pezzi di bagel e di pane, fino a quando il lievito non l'ha gonfiato come una rana toro e lui, ormai un ciclone di briciole, si e' accasciato a guardare fuori dal finestrino.
Nel volo lungo, Toronto - Bela Madunina, appena dopo il decollo Alice e lo Gnomo hanno lottato per la sopravvivenza. Lei, determinata a sedarlo e farlo dormire Ora e Subito, lo placcava con la mossa della Dea Dalle Cento Braccia, sferrando il famigerato Dondolio della Morte (ovvero un ninnamento che sembra piu' che altro un ottovolante di Gardaland, effettuatto alla velocita' dei neutrini del Cern, il cui obiettivo e' far perdere al bambino qualunque riferimento spazio-temporale facendogli credere di essere gia' addormentato. Perche' non si deve piegare il cucchiaio, sto cacchio di cucchiaio non esite. Quindi dormi. DORMI!). Lo gnomo dal suo canto attivava gli ultrasuoni perforanti e per poco non si crepavano i vetri dell'aereoplano e poi ci toccava fare il volo con le mascherine gialle.
Dopo 3 minuti che ad Alice sono persi 3 ore, ed ai passeggeri del volo due eoni (e pure du cojoni!), lo Gnomo ha picchiato la testa contro il cuscino ed e' crollato.
Poi per Alice ci sono state 8 ore emmezza di volo con 11 chili addormentati e sudati addosso, e il ragazzino si e' risvegliato arzillo e pieno di energia quando gia' era nel passeggino fuori dall'aereo... Alice aveva quell'aria sana e riposata che ha Gollum quando salta fuori dalla palude.
Comunque ci sono, sono arrivati. Esausti, sudati, un po' malaticci e con un sacco di casini ma siam qui, sull'altra sponda.
Come Alice riesce a scappare al jet-leg (mica il loro, quello dello Gnomo!) ritornera' pimpante e arzilla anche su questi schermi!
Alice jet-laggatrice
Monday, June 30, 2014
Saturday, June 21, 2014
Ultimo giorno a Broccolino
Sembra il titolo di un filmz, invece e' quello di un post.
Che pero' Alice non sa scrivere perche' non ha mica ancora capito che se ne va... ci impiega sempre minimo una settimana prima di metabolizzare le partenze e gli arrivi, lei e' lenta e retrograda, come la rotazione di Venere.
Per ora sta cercando di capire se puo' imbarcare tipo mezzo chilo di latte in polvere nel bagaglio a mano o se la fermano al primo check-in accusandola di trasportare cocaina appena tagliata. Tutto il resto sta come una risaia vercellese: avvolto dalle nebbie padane.
Alice traslocatrice (che ha un sacco di difficolta' a lasciare andare cose, posti, persone, minerali e animali)
Che pero' Alice non sa scrivere perche' non ha mica ancora capito che se ne va... ci impiega sempre minimo una settimana prima di metabolizzare le partenze e gli arrivi, lei e' lenta e retrograda, come la rotazione di Venere.
Per ora sta cercando di capire se puo' imbarcare tipo mezzo chilo di latte in polvere nel bagaglio a mano o se la fermano al primo check-in accusandola di trasportare cocaina appena tagliata. Tutto il resto sta come una risaia vercellese: avvolto dalle nebbie padane.
Alice traslocatrice (che ha un sacco di difficolta' a lasciare andare cose, posti, persone, minerali e animali)
Saturday, June 14, 2014
Un trasloco perfettamente disorganizzato
Ecco per voi, in 7 punti, i segreti per ottenere un trasloco perfettamente disorganizzato.
1) Impegnatevi per avere, un mese prima del trasloco, pochissimi soldi, perche' cosi' c'e' piu' gusto.
2) Fate in modo far coincidere il momento del trasloco con l'apice dello stress lavorativo, perche' cosi' c'e' piu' gusto.
3) Fate 30 scatole di libri e poi spargetele per la casa. Usatele come ferma-porte, come fasciatoio per lo gnomo, come appendiabiti, come giganti cubi di Lego per fare il vostro personale Empire State Building. E sbatteteci dentro il mignolino del piede un minimo di 2 ed un massimo di 5 volte al giorno. Perche' cosi' c'e' piu' gusto.
4) Indite uno Stoop Sale!
Lo Stoop Sale, meraviglia americana, consiste nel prendere la vostra robaccia, portarla tutta per strada davanti a casa, e appostarsi come degli avvoltoi agli angoli delle strade per convincere gli sfortunati passanti a portarsi a casa per pochi dollari i vostri mobili, vestiti, libri, lampade, roba da cucina e paccottaglia assortita. Qui e' roba seria, fatta da professionisti che offrono limonata e biscotti fatti in casa, mettono cartelloni e volantini e, come i madonnari, decorano i marciapiedi con frecce, disegni e rappresentazioni dell'ultima cena fatta con il gessetto bianco.
5) Dimenticatevi di stampare i volantini per lo stoop sale.
6) Finito lo Stoop Sale godetevi la vostra casa piena di scatole e priva di mobili e beni primari. Per una settimana circa.
7) Passata una settimana, convocate il Pirata barbagrigia, colui che si carichera' sul suo galeone le 30 scatole di libri. Aggiungete alle 30 scatole di libri la culla dello gnomo, il passeggino dello gnomo e il seggiolino dello gnomo. Vendete un rene e pagate il Pirata Barbagialla, poi tirate su un'Ara Pacis e immolate un totano, una trota e una lattina di sardine alla dea dei venti e delle maree e pregate che la vostra spedizione arrivi a destinazione tutta intera e soprattutto asciutta, che sono libri.
A quel punto, godetevi per una decina di giorni la vostra casetta di Sergio Endrigo, quella senza soffitto e senza cucina, in cui resterete accampati senza mobili e senza una mazza.
Alice disorganizzatrice
1) Impegnatevi per avere, un mese prima del trasloco, pochissimi soldi, perche' cosi' c'e' piu' gusto.
2) Fate in modo far coincidere il momento del trasloco con l'apice dello stress lavorativo, perche' cosi' c'e' piu' gusto.
3) Fate 30 scatole di libri e poi spargetele per la casa. Usatele come ferma-porte, come fasciatoio per lo gnomo, come appendiabiti, come giganti cubi di Lego per fare il vostro personale Empire State Building. E sbatteteci dentro il mignolino del piede un minimo di 2 ed un massimo di 5 volte al giorno. Perche' cosi' c'e' piu' gusto.
4) Indite uno Stoop Sale!
Lo Stoop Sale, meraviglia americana, consiste nel prendere la vostra robaccia, portarla tutta per strada davanti a casa, e appostarsi come degli avvoltoi agli angoli delle strade per convincere gli sfortunati passanti a portarsi a casa per pochi dollari i vostri mobili, vestiti, libri, lampade, roba da cucina e paccottaglia assortita. Qui e' roba seria, fatta da professionisti che offrono limonata e biscotti fatti in casa, mettono cartelloni e volantini e, come i madonnari, decorano i marciapiedi con frecce, disegni e rappresentazioni dell'ultima cena fatta con il gessetto bianco.
5) Dimenticatevi di stampare i volantini per lo stoop sale.
6) Finito lo Stoop Sale godetevi la vostra casa piena di scatole e priva di mobili e beni primari. Per una settimana circa.
7) Passata una settimana, convocate il Pirata barbagrigia, colui che si carichera' sul suo galeone le 30 scatole di libri. Aggiungete alle 30 scatole di libri la culla dello gnomo, il passeggino dello gnomo e il seggiolino dello gnomo. Vendete un rene e pagate il Pirata Barbagialla, poi tirate su un'Ara Pacis e immolate un totano, una trota e una lattina di sardine alla dea dei venti e delle maree e pregate che la vostra spedizione arrivi a destinazione tutta intera e soprattutto asciutta, che sono libri.
A quel punto, godetevi per una decina di giorni la vostra casetta di Sergio Endrigo, quella senza soffitto e senza cucina, in cui resterete accampati senza mobili e senza una mazza.
Alice disorganizzatrice
Monday, June 9, 2014
Lunedì II
Sarà l'inarginabile inondazione spaziale e mentale del trasloco.
Saranno le nebbie placide della maternità.
Saranno le precipitazioni improvvise da ultima settimana di lavoro, con piovaschi, acquazzoni e alti livelli di umidità.
Sarà la grandine di punti interrogativi che ha in testa che non smette mai.
Alice non sa bene a quale evento atmosferico interiore dare la colpa ma chiaramente le si è appannato l'orologio e non si è resa conto che oggi lei e il Grinta celebrano 10 anni di follia assieme.
È che il tempo vola quando ci si diverte!
E comunque la colpa è tutta della gocciola al cioccolato balocco, che le ha scombinato il risveglio e il risettaggio mentale.
Alice dimenticatrice.
Saranno le nebbie placide della maternità.
Saranno le precipitazioni improvvise da ultima settimana di lavoro, con piovaschi, acquazzoni e alti livelli di umidità.
Sarà la grandine di punti interrogativi che ha in testa che non smette mai.
Alice non sa bene a quale evento atmosferico interiore dare la colpa ma chiaramente le si è appannato l'orologio e non si è resa conto che oggi lei e il Grinta celebrano 10 anni di follia assieme.
È che il tempo vola quando ci si diverte!
E comunque la colpa è tutta della gocciola al cioccolato balocco, che le ha scombinato il risveglio e il risettaggio mentale.
Alice dimenticatrice.
Lunedì
Sono le 6 di mattina. Tu sei lì che inzuppi le tue gocciole al cioccolato balocco nel thè bollente.
Fuori piove ed è presto, molto presto, casa tua è una campo fiorito di scatole aperte e semi chiuse, con aiuole di pluriball e cespugli di roba ancora da selezionare agli angoli delle porte (lasciare? Portare? Che roba pigliare?)... ma può ancora essere una bella giornata!
A meno che la gocciola al cioccolato balocco non ti sia nemica.
A meno che la gocciola al cioccolato balocco non decida, da provetto camikaze, di spezzarsi in volo e precipitare nel thè bollente generando un esplosione vulcanica aromatizzata all'arancia che ti schizza negli occhi e ti ustiona la palpebra sinistra rendendoti, se non cieca, polifemica.
Sono le 6 del mattino, fuori piove, devi andare al lavoro, non hai l'ombrello, la casa sembra Guernica di Picasso (manca solo la testa dei toro)... e tu già sei arrivata alla gocciola che fa traboccare il vaso!
Alice lunedizzatrice
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