Wednesday, November 19, 2014

Alice contro il Cucchiaio d'Argento

Ecco qui una rubrica che nasce, sboccia e muore il tutto in un unico post!

Dunque, come sapete Alice non cucina.
Purtroppo pero' da che sono arrivati nella banliu' le tocca, perche' il Grinta anziche' perparare il pollo con le patate va a ricercare e a scoprire equazioni che salveranno il mondo. E lei anziche' andare a lavorare resta con lo Gnomo a vagare per Parigi e l'interland di Parigi... Oltre che  spaccarsi i marroni in cucina.
Cioe', il massimo che fa e' tirare 3 verdure in padella per lo Gnomo, o far bollire 4 chili di pasta e poi lanciarci dentro un barattolo di pesto con ancora l'etichetta... perche' comunque, se puo' evitarlo, lei non cucina.
E quando cucina e' complicato.
Perchè ci sono poi tantissimi elettrodomestici da cucina che per lei sono il male puro, e da cui si tiene da sempre alla larga:

-La pentola a pressione. Da piccola il Pater la terrorizzo' con racconti di pentole a pressione che esplodevano e partivano sfondando il soffitto verso la ionosfera, lei interiorizzo' che guai ad avvicinarsi ad quella roba, manco quando è smontata dentromlomscaffale, che è una bomba a pressione irascibile e imprevedibile come una nutria affamata.

-Il Forno. Una sorta di inferno a domicilio. Caldo, caldissimo, tutto buio... perche' mai incarcerare il cibo li' dentro?! Nah. Meglio aprire il freezer e farsi un gelato.

-Il Forno a Microonde. E' un po' come l'aeroplano, che tutti lo usano e nessuno sa come faccia davvero a funzionare... Alice non si fida. E poi ha sempre il terrore di ficcarci dentro qualcosa di sbagliato che possa invece squagliarsi, o esplodere, o prender fuoco. Comunque non c'e' pericolo, che alla toperi' mica ce l'hanno il microonde.

-Lo sbattiuova elettrico. Quelle due cose rotanti che fanno un sacco di rumore. Alice ha l'irrazionale terrore di restarci incastrata dentro, di lasciarci un dito, un'orecchia, l'intero reparto capelli.

Ma tant'e'. Lei ci teneva, a partecipare al concorso indetto qui, e quindi ci si e' messa di impegno ed ha cercato la ricetta piu' facile del mondo, dal librone che si vede nelle foto (dono del Pater... al Grinta, che vi credete? Che pure il Pater lo sa che Alice non cucina!) che ha fatto avanti e indietro dall'itali' a niu iorche e poi da niu iorche a pari'. Ha comprato (quasi) tutti gli ingredienti. Ha misurato tutto con precisione millimetrica. Ha portato gli ingredienti in soggiorno, che la cucina della toperi' e' bidimensionale e non c'e' spazio per cucinare e, dopo aver tirato una padellata allo Gnomo e averlo messo a dormire, e' partita all'attacco.


Allora, nel caso anche voi vi voleste cimentare servono:
4 mele  bone
della farina (150 grammi)
dello zucchero (200 grammi)
del latte (2dl)
2 uova (ma lei ne aveva uno solo, ha barato e ci ha buttato dentro un omogeneizzato alla mela scaduto come rimpiazzo)
40 tonnellate di burro fuso (no ma quasi, 100 grammi)
la cannella
un limone
mezza bustina di lievito
un po' di sale

Ah, gia', non non ve l'ha detto... e' una torta di mele, una roba che pure Paperoga riuscirebbe a fare.
Chiamiamola la Tortazzola di Mele.
(Ma se ci si aggiunge pure della pancetta diviene invece l'AntiCristo del veganesimo).



Tagliate le mele in quarti e poi a fettine sottili (maaaaamma mia quanto ci vuole a tagliare ste meleeee?!?) poi mettetele in una ciotola, spruzzatele di limone e di cannella.
Mischiate in un'altra ciotola tutto il resto allegramente e a caso: spaccate le uova (vabbe', lei uno solo piu' il vasetto di omogeneizzato), lanciateci dentro il burro fuso, lo zucchero, il lievito, il latte, la farina insomma tutto tutto tutto! La farina la ricetta diceva di setacciarla, lei l'ha messa dentro a manate e voi non fatelo, che poi vi viene la torta con i bubboni, i punti neri e i brufoli.

Ora fate incontrare questo impasto melmoso con le vostre mele con le lentiggini alla cannella, e mischiate il tutto.
 
Fate passeggiare del burro dentro la teglia,  lasciateci nevicare un po' di farina e a quel punto versate il pappone nello stampo.

Spalancate le fauci del forno (dovevate averlo gia' messo a 180 gradi, ma ve ne siete dimenticate) e abbandonate li' la vostra creazione per i prossimi 45 minuti.
Dopo 45 minuti controllate la cottura. Decidete che e' pronta.

Sbagliatevi e invece di spegnere il forno mettete il timer. Accorgetevene 20 minuti dopo, dall'odore di morte che proviene dalla cucina.

Mangiatene tutti, a colazione, che se si deve soffrire di cagotto e' meglio farlo in compagnia.


Alice avvelenatrice.

13 comments:

  1. sapere che non sono l'unica che teme la pentola a pressione pure spenta mi dà forza e coraggio :) non sono sola!!!

    ReplyDelete
  2. Cavolo 200 gr di zucchero sono tanti! Golosa! :)

    Aneddoto pentola a pressione: Non sono leggende quelle di tuo padre. Io ho sempre avuto il terrore, come te, e non me lo sono mai spiegato. Quando sapevo che c'era una pentola a pressione sul fuoco mi allontanavo allarmata dalla cucina, non potevo nemmeno soffrirne il fischio. Poi un giorno mia madre mi raccontò che quando ero piccola, l'età dello Gnomo circa, ero in cucina sul seggiolone ed è esplosa la pentola con la quale mia madre stava cuocendo il minestrone. Nessun ferito, apparentemente. Però, guarda un po', mi è rimasta inconsapevolmente questa fobia!

    ReplyDelete
  3. Grandissima! Anche io sono un po' come te, ma le mie fobie sono l'allarme anti incendio e gli ingredienti con nomi scientifici che ci vuole una laurea in chimica per conoscerli. Sono mesi che vorrei scrivere un post anche io sulle mie doti in cucina, ma chissà quando avrò tempo.

    ReplyDelete
  4. Questa cosa della pentola a pressione deve essere una leggenda che tutti i genitori ci raccontano perche' pure io ho la stessa identica paura!

    ReplyDelete
  5. Alice! Ma che bellezza! Un commento solo non basterebbe a questo post:
    prima di tutto, la torta sembra proprio buona, altro che avvelenatrice. Ed e' la prima volta in vita mia che vedo un omogeneizzato in una ricetta. Questa si' che potrebbe essere una nuova rubrica "I mille usi degli omogeneizzati in cucina".

    Poi, grazie per aver partecipato al mio concorso stralunato!! Sei una partecipante perfetta.

    Infine, pentola a pressione: a me era scoppiata. Avevo circa 12 anni, mi avevan detto di cuocerci i fagioli e io cosi' ho fatto. Fagioli ovunque. Il tutto perche' non li avevo sciacquati dall'ammollo nel bicarbonato, vera causa dell'esplosione.

    ReplyDelete
  6. Hahaha!!!!
    Mi fai ripensare che dovrò pubblicare il ricettario della cuoca scazzata (aka ricette in meno di ventiminuti e zero supervisione) la cui lista aumenta r aumenta. Che poi è solo.una lista, senza ricette, perché appunto la cuoca è pigra.
    la pentola a pressione pure qui sta in panchina. Ci provano padri, suocere e zie a e rassicurarmi ogni volta che vengono. Ma niente. La vera domanda è allora perché me la son fatta regalare????
    (Ne ho anche una da microonde, molto più rassicurante nei modi -se io microo. Mon fa paura certo- ma poi mi fa impressione mangiare cose cotre.nella plasticaccia)
    baci a voi parisiens!

    ReplyDelete
  7. Ma proprio da un dolce dovevi iniziare che sono tra la cose più difficili ed ostiche?

    Ma un bel minestrone no? Bastava tagliare le verdure e buttarle in acqua! ;)

    ---Alex

    ReplyDelete
  8. This comment has been removed by the author.

    ReplyDelete
  9. non sembra niente male e poi che belle le tovagliette con le mucche, io ti darei un premio anche solo per quelle! :-)

    ReplyDelete
  10. Oh... la torta del compliblog!
    ^_^

    Auguri!

    ReplyDelete
  11. a fare i dolci non sono capace. Bravissima!!!

    ReplyDelete
  12. Fede, Ali, Baby & Squa: apriamo un associazione, un gruppo di supporto, un club privato per soli "Pentola-a-pressione-fobici"!

    Ali:) Vedi?! Non sono mica balle allora... roba da Post Traumatic Stress Disorder!

    Clyo: post post post! Voglio vedere la cucina british all'opera!! :-D

    Baby1979: anche tu nell'associazione assieme a me e Fede! Comunque i nostri genitori devono essersi letti la stessa rubrica pedagogica in quegli anni!

    Slicing: Figurati anzi, grazie a te per l'ispirazione... se non fosse stato per il tuo post non avrei MAI, mai, mai aperto il forno!
    Ma scusa, a te scoppia la pentola mentre sei a casa da sola... e non ha nessun sintomo da Post Traumatic Stress Disorder?! Sei un mito. Entri nel club come Divinita' a Cui Aspirare.

    Squa: voglio il ricettario della cuoca scazzata! Che io sono pigra, distratta e pasticciona... magari c'e' qualcosa che riesco a fare pure io!? Io lo so perche' ti sei fatta regalare la pentola: perche' i nemici e' meglio tenerseli vicino e sott'occhio, naturalmente!

    Alex :-D Quello infatti non viene male e lo faccio... alle volte pure senza talgiare troppo, che se son pigra poi frullo tutto e via... peccato che i miei minestroni frullati vengano sempre con dei colori tristissimi, che sembra siano gia' stati digeriti!

    Otta: tu si che sai notare il tocco di classe! Muuuu! :-D

    Rabb-it: ...sai che MAI me ne sarei accorta?!? Ma come hai fatto????


    Zion: e infatti nemmeno io! Prometti che se ci provi, uno di questi giorni, poi ce lo racconti?! Cosi' non sono la sola a fare il Foodblog for Dummies (ma il Dummy sarei io, eh!)

    ReplyDelete
  13. Oh,mi era sfuggita la domanda.

    Molto semplice, a destra del blog almeno dal pc la vedo lì, c'è la barra del calendario, quando ho visto che i primi post sono di novembre ho aperto il link... anche il mio blog è nato a novembre, con un post scritto ad agosto, ma vabbé, perché sono un coniglio curioso e mi sono accorta che il primo post a suo tempo non lo lessi.


    Ecco spiegato.

    ReplyDelete

edddaì, blatera un po' con me!