Alice, il Grinta e lo Gnomo sono in partenza.
Vanno nel solito campeggino in Corsica, tra le mucche selvatiche, i rovi di more e i fiumi da guadare.
Ci vanno con la Mater, il GGG (Il Grande Gigante Gentile, il fratello 19enne e folle di Alice) e Temistocle, il Cugino Spartano dello Gnomo, di 6 mesi piú grande.
Per prepararsi alla partenza Alice e il Grinta sono entrati in un Decat-hooh-nnoo (luogo di perdizione del Grinta) una mattina qualsiasi, e non fosse per un principio di disidratazione dello Gnomo starebbero ancora a vagare lí dentro, nutrendosi di integratori dietetici e dormendo nel reparto sacchi a pelo...
Hanno fondamentalmente dimezzato le scorte di magazzino portandosi via:
- 2 tende. Da circo.
- 3 sacchi a pelo termici, adatti per andare a dormire, più che tra le dune corse, sui marciapiedi di Montreal. La notte di natale.
- Pile, lampadine e torcie sufficienti per riprodurre i fuochi d'artificio di San Giovanni (gli acquisti di luminarie sono degenerati quando il Grinta ha proclamato: "Servono nel caso lo Gnomo si perda la notte, chiaramente, che lí é tutto selvaggio e poi ce lo mangiano i cinghiali". A quel punto Alice voleva comprare anche un paio di razzi segnalatori e qualche lampione da stadio).
- Tutti i possibili strumenti creati dalla scienza e dalla tecnologia per garantire il galleggiamento dello Gnomo e di Temistocle (braccioli, noodles, salvagenti, canotti, riproduzioni in miniatura del Titanic e delle imbarcazioni vichinghe)
- Un numero non quantificabile di barrette energetiche da corridore, che il Grinta si é ridato alla corsa ed é intenzionato ad allenarsi sfidando le vacche selvatiche...
- Creme di protezione solare sufficienti a spalmare l'intera popolazione di Ile Rousse per tutta l'estate (lo Gnomo é tuttora color fiordilatte, Alice pianifica di smollarlo nudo in spiaggia travestito da fantasma formaggino).
Poi la carta di credito ha cominciato a piangere lacrime di sangue e loro si sono placati.
Domani, incastrati dentro la Mater-Mobil (che tra le valigie implose nel retro, i seggiolini con i ragazzetti urlanti stipati dentro e la piramide Azteca di bagagli e fornelletti da campeggio ancorata con i tiranti sul tettuccio finirà per sembrare un barbapapà senza forma nè senso) loro partiranno intrepidi alla volta di Savona per imbarcarsi sul traghetto notturno.
Se sopravvive, ed arriva in Corsica nel pieno delle sue facoltà mentali, Alice considererà il viaggio un incredibile successo.
Alice preparatrice
Wednesday, July 29, 2015
Saturday, July 25, 2015
La Casa nei Monti
In 34 anni Alice ha cambiato 17 case.
Non sono troppe ma non sono poche.
La casa nei monti, quella spersa tra i boschi e i castagni, lei non la conta perché non ci ha mai davvero davvero vissuto ma tra tutte é l'unica a non essersi persa.
L'ha costruita il Nonno dei Monti da giovane, che era capo mastro muratore, ed ha poi continuato a lavorarci tutta la vita, aggiungendo, sistemando e riparando.
Lei ci andava quando era piccola piccola, ed ora c'é un ricordo appollaiato ad ogni angolo:
Ricorda Il Nonno dei Monti, 25 anni fa, perennemente al lavoro con aggeggi intriganti e rumorosi:
- saldatrici che facevano fuoci d'artificio - ma non guardarli che diventi cieca!-
- segatrici elettriche che ronzavano una pioggia di trucioli - ma stai lontana che ti tagli o che ti scheggi -
- zappe, vanghe, rastrelli immensi - quelli, si, vieni vieni a darmi una mano nell'orto! - e poi a sera restavano le bolle nei palmi, e Alice le accarezzava fiera manco fossero cicatrici da guerriero ninja.
Ricorda La Nonna dei Monti, ancora vispa e fortissima, anche lei con le mani mai ferme:
Raccoglieva, a seconda della stagione, funghi, ciliegie, castagne, fichi... e poi i penún (quei piantini verdi e paffuti che chissá come si chiamano in italiano?) che i canarini della nonna si divoravano come se fossero sostanze psicotrope,
Le permetteva di girare la manopola dello schiaccia-pomodori da cui uscivano fiumi infiniti di conserva, con un profumo che si spandeva per chilometri e pareva di vivere dentro un pomodoro pachino,
La sera, armata di ferri o uncinetto, faceva comparire metri e metri di centrini, presine, maglioncini e coperte variopinte, con colori impensabili e alle volte pure un po' psichedelici.
Dopo cena si sedevano fuori, al buio, lei con i ferri e la lana nel cestino, lui con la punta di un sigaro corto che brillava e Alice in mezzo, su una panchetta di legno, che litigava con l' uncinetto oppure andava a molestare le lucciole armata di barattoli di vetro.
Ricorda "Fulmine", un ceppo di legno che sembrava un cavallo (se lo si guardava dal giusto angolo e con taaanta convinzione) ci aveva messo due cordini-redini e cavalcava per ore assieme a quella gran fica di Lady Oscar.
Ricorda il "rifugio segreto" che aveva trovato al bordo della scarpata, dove un pomeriggio aveva trasferito mezza casa di nascosto (pentole, lampade, tappeti... che avesse avuto il colpo dell'interior desinger?). Poi si era presa una bella strigliata quando tutto il suo bottino venne scoperto un paio di giorni dopo, innaffiato dalla pioggia.
Ricorda il letto con i materassi vecchi, di lana, talmente alto che aveva bisogno di uno sgabellino per salire e scendere.
Ricorda le tre strisce rosse che comparivano dalla bocca della stufa la notte, quando si svegliava nel buio e le sembravano i denti un mostro. Buono. Buonissimo. O almeno cosí convinceva per rimettersi a dormire.
Per una serie di motivi, Dai 10 ai 15 anni non ci andó piú.
Quando ritornó per la prima volta tutto era rimpicciolito, ad Alice pareva di aver mangiato la metá del fungo del brucaliffo e le venne una malinconia dolcissima e terribile.
Ora lei aggiunge ricordi ai ricordi, e ci porta lo Gnomo.
Il posto é diverso, tanto, non c'é piú la sorgente a cui andare a prendere l'acqua, né il lavatoio. Non ci sono piú i vitelli dei vicini da andare ad accarezzare, o le oche assassine (maledette, le oche!), e neppure gli anatroccoli, é tutto molto piú curato, meno selvaggio.
Ma é sempre lui.
Alice ci porta lo Gnomo e spera.
Spera che, ovunque lo porti la vita (beh, al momento al timone esistenziale c'é solo l'irresponsabilitá e la precarietá dei suoi genitori), lo Gnomo trovi nella Casa tra i Monti terreno fertile per seminare ricordi, coltivare memorie e venire a raccoglierle a piene mani, prima o poi, quando vorrá. Come fa lei da ormai 34 anni.
Sarebbe un bel dono.
Alice ricordatrice
Non sono troppe ma non sono poche.
La casa nei monti, quella spersa tra i boschi e i castagni, lei non la conta perché non ci ha mai davvero davvero vissuto ma tra tutte é l'unica a non essersi persa.
L'ha costruita il Nonno dei Monti da giovane, che era capo mastro muratore, ed ha poi continuato a lavorarci tutta la vita, aggiungendo, sistemando e riparando.
Lei ci andava quando era piccola piccola, ed ora c'é un ricordo appollaiato ad ogni angolo:
Ricorda Il Nonno dei Monti, 25 anni fa, perennemente al lavoro con aggeggi intriganti e rumorosi:
- saldatrici che facevano fuoci d'artificio - ma non guardarli che diventi cieca!-
- segatrici elettriche che ronzavano una pioggia di trucioli - ma stai lontana che ti tagli o che ti scheggi -
- zappe, vanghe, rastrelli immensi - quelli, si, vieni vieni a darmi una mano nell'orto! - e poi a sera restavano le bolle nei palmi, e Alice le accarezzava fiera manco fossero cicatrici da guerriero ninja.
Ricorda La Nonna dei Monti, ancora vispa e fortissima, anche lei con le mani mai ferme:
Raccoglieva, a seconda della stagione, funghi, ciliegie, castagne, fichi... e poi i penún (quei piantini verdi e paffuti che chissá come si chiamano in italiano?) che i canarini della nonna si divoravano come se fossero sostanze psicotrope,
Le permetteva di girare la manopola dello schiaccia-pomodori da cui uscivano fiumi infiniti di conserva, con un profumo che si spandeva per chilometri e pareva di vivere dentro un pomodoro pachino,
La sera, armata di ferri o uncinetto, faceva comparire metri e metri di centrini, presine, maglioncini e coperte variopinte, con colori impensabili e alle volte pure un po' psichedelici.
Dopo cena si sedevano fuori, al buio, lei con i ferri e la lana nel cestino, lui con la punta di un sigaro corto che brillava e Alice in mezzo, su una panchetta di legno, che litigava con l' uncinetto oppure andava a molestare le lucciole armata di barattoli di vetro.
Ricorda "Fulmine", un ceppo di legno che sembrava un cavallo (se lo si guardava dal giusto angolo e con taaanta convinzione) ci aveva messo due cordini-redini e cavalcava per ore assieme a quella gran fica di Lady Oscar.
Ricorda il "rifugio segreto" che aveva trovato al bordo della scarpata, dove un pomeriggio aveva trasferito mezza casa di nascosto (pentole, lampade, tappeti... che avesse avuto il colpo dell'interior desinger?). Poi si era presa una bella strigliata quando tutto il suo bottino venne scoperto un paio di giorni dopo, innaffiato dalla pioggia.
Ricorda il letto con i materassi vecchi, di lana, talmente alto che aveva bisogno di uno sgabellino per salire e scendere.
Ricorda le tre strisce rosse che comparivano dalla bocca della stufa la notte, quando si svegliava nel buio e le sembravano i denti un mostro. Buono. Buonissimo. O almeno cosí convinceva per rimettersi a dormire.
Per una serie di motivi, Dai 10 ai 15 anni non ci andó piú.
Quando ritornó per la prima volta tutto era rimpicciolito, ad Alice pareva di aver mangiato la metá del fungo del brucaliffo e le venne una malinconia dolcissima e terribile.
Ora lei aggiunge ricordi ai ricordi, e ci porta lo Gnomo.
Il posto é diverso, tanto, non c'é piú la sorgente a cui andare a prendere l'acqua, né il lavatoio. Non ci sono piú i vitelli dei vicini da andare ad accarezzare, o le oche assassine (maledette, le oche!), e neppure gli anatroccoli, é tutto molto piú curato, meno selvaggio.
Ma é sempre lui.
Alice ci porta lo Gnomo e spera.
Spera che, ovunque lo porti la vita (beh, al momento al timone esistenziale c'é solo l'irresponsabilitá e la precarietá dei suoi genitori), lo Gnomo trovi nella Casa tra i Monti terreno fertile per seminare ricordi, coltivare memorie e venire a raccoglierle a piene mani, prima o poi, quando vorrá. Come fa lei da ormai 34 anni.
Sarebbe un bel dono.
Alice ricordatrice
Friday, July 17, 2015
Chi ha paura del Libro Cattivo?
Venezia è una città sull'acqua, con tanti canali, un gran bel carnevale e un sindaco che ha paura dei libri per bambini.
Questo post si ricollega un pochino a questo post qua, perché ancora una volta si parla della Fantomatica Teoria del Gender, che è un po' tipo il sangue di drago, la bava di strega e lo sputo di demone... roba brutta bruttissima zolfica che puzza di aglio e pesce morto e che nessuno però ha mai visto o sa davvero com'è.
Il Sindaco di Venezia però pare saperne un sacco, di Teoria del Gender, ed ha stilato una lista di libri sovversivi, scritti da Demoni Genderiferi e intrufolati di nascosto nelle scuole e nelle biblioteche della sua città sull'acqua.
Si tratta di libri per bambini.
Di albi illustrati, per la precisione.
Alice, che negli albi illustrati ci sguazza, ha letto la lista e ci ha ritrovato tanti, tantissimi titoli che sono cari e vecchi amici, classici della letteratura per bambini, storie bellissime e coloratissime ora messe misteriosamente al bando dalla città sull'acqua.
Ed adesso ve ne presenta alcuni, di questi vecchi amici quindi, se non avete voglia, saltate al fondo del post perchè qui parte un pippozzo ad alto contenuto di Boh! e di libri per bambini, siete stati avvisati eh, procedete a vostro rischio e pericolo e sappiate che il Sior Sindaco di Venezia vi consiglia caldamente di interrompere qui, ora! Subito! Incoscienti! Prima che sia troppo tardi e vi genderizziate tutti!
Alcuni libri è davvero impossibile capire perché siano stati radiati e scacciati dai loro scaffali...
tipo:
1) Piccolo Blu e Piccolo Giallo, un libro del 1959 (roba nuova eh!) di Leo Lionni (pluripremiato illustratore italiano! Ma come si fa a radiarlo dalle scuole?!?)
Ecco, cosa tu ci abbia visto Caro Sindaco di Venezia Alice proprio non lo sa... forse il fatto che piccolo blu e piccolo giallo abbracciandosi diventino verdi? Già troppo spinta come roba? Scene di sesso tra chiazze di colore? Pornografia cromatica? Boh!
2) Sempre di Lionni: Guizzino, la storia di un pesciolino tutto nero che, grazie alla sua intelligenza e alla sua diversità saprà salvare tutto il branco di pesci rossi. Cosa diamine non ti piace Esimio Sindaco di Venezia di Guizzino?! Che è nero? Che è un pesce negraccio che aiuta la comunità invece che rubbare?! Boh!
3) Ancora di Leo Lionni (che evidentemente deve averti fatto qualcosa, dai, diccelo, cosa ti ha fatto Leo Lionni? Ti ha insultato la mamma? Rigato la gondola? Bruciacchiato il gatto con i petardi?!) Pezzettino. Una storia bellissima in cui un pezzetto piccolo piccolo cerca a chi appartiene davvero per poi scoprire che, sebbene piccino, ha un senso e una identità tutta sua, unica e speciale.
4) Sono io il più Bello, di Mario Ramos (di nuovo, un autore famosissimo e bravissimo): una storia tutta da ridere, con un lupo divertente e vanitoso che va in giro a prendere complimenti fino a quando qualcuno non lo rimette al proprio posto. O Sagace Sindaco di Venezia, che ti ha fatto il Lupo? E' così vanitoso che hai deciso che era un lupo troppo checca e effemminato per essere presentato ai piccoli bambini veneziani?! Boh!
5) Storia incredibile di due principesse - che sono arcistufe di essere oppresse.
Divertente, buffo, ironico, la storia di due principesse (una una draghetta, l'altra una leggiadra fanciulla) che però non hanno nessuna voglia di fare quel che le loro famiglie pretendono: la draghetta è uno spirito sensibile, adora vestirsi bene ed essere educata mentre la principessa ama pasticciare e ruzzolare in giro... O Saggio sindaco di Venezia, ti rosica l'eventualità che una bimba possa divertirsi a rotolarsi nel fango invece che imparare come tenere la forchetta e fare l'inchino?! Boh!
6) Salverò la principessa: un classico, una principessa in una torre e un prode cavaliere... solo che il cavaliere è la sua amichetta che sfida le peripezie del condominio per andare a salvarla.
O Benemerito Sindaco di Venezia, cosa turba la tua sensibilità in codesto libro? Una bimba che gioca a fare il cavaliere? Forse che tutte le fanciulle veneziane devono vestirsi di ricamini e imparare a fare il tombolo? Boh!
7) A caccia dell'orso. Qui Alice miagola nel buio. Non riesce davvero a immaginare cosa possa aver spaventato il Povero Piccolo sindaco di Venezia mentre leggeva questo libro semplicissimo, poetico e pieno di onomatopee con cui giocare. Forse il libro gli ha fatto un dispetto, è caduto sul sindachevole ditino mignolo mentre andava scalzo e gli ha fatto venire l'unghietta incarnita. Boh!
8) Seguimi! Una storia d'amore che non ha niente di strano. Con illustrazioni molto particolari, la storia d'amore tra un elefante ed una bella formichina con il vitino a vespa! O Nostro Eccelsissimo Sindaco di Venezia, forse ti sembrava un matrimonio interrazziale? Roba contro-natura che avrebbe popolato di incubi le povere menti dei bimbi veneziani? Eri terrorizzato all'idea di dover spiegare come avrebbero consumato il loro matrimonio l'elefante e la formichina?! Boh!
9) Dov'è la mia mamma? Ecco. questo è uno dei libri preferiti di Alice, l'ha letto in tutte le classi, di tutte le età e in tutte le lingue e sa le prime 10 pagine a memoria. Perché c'è Rita, che è una farfalla volenterosa ottimista ma incasinatrice che tenta di aiutare una scimmietta a ritrovare la sua mamma, facendo uno sbaglio dopo l'altro (eccerto, perchè mica i piccolini di Rita somigliano a lei, sono brucozzi colorati!), c'è la paura di perdersi ma anche un sacco di risate e soprattutto c'è il finale tutto abbracci. O te, Sindaco di Venezia, unto dal Signore, cosa ci hai visto mai, in Rita e la scimmietta, da rivoltarti tanto?! Boh!
10) La cosa più importante. Anche questo libro Alice l'ha consumato . Gli animali della giunga discutono e battibeccano su quale sia la caratteristica più importante da avere: "le spine!" dice il porcospino (e la pagina si apre per mostrare un mondo in cui TUTTI gli animali hanno le spine come il porcospino) "La proboscide!" sostiene l'elefante (e via, tutti gli animali si immaginano con proboscidoni di svariati colori) "i piedi palmati!" afferma la papera (e così piedi palmati per tutti, anche per i serpenti e gli elefanti!) fino a quando il gufo non metterà ordine. O tu, Sapiente sindaco di Venezia, ma perché invece di fare come i bambini, e farti una risata guardando le illustrazioni divertenti con gli animali tutti con i denti da castoro, o con le orecchie lunghe da coniglio, hai deciso di buttarlo via? Ti fa così paura un libro che inneggia alla diversità come risorsa? Un libretto con dentro un leone con il collo da giraffa e un maiale con le ali? Boh!
11) il segreto di Lu, la storia di un Lupetto che va in una scuola per porcellini e come prevedibile se la passa male fino a quando il porcellino Ciccio non lo aiuterà ad integrarsi. O Sincachissimo Sindaco di Venezia, è dunque l'amicizia tra un maiale e un lupo una roba immonda e innaturale, inadatta ai piccoli veneziani?
Alcuni titoli invece, se fa uno sforzo di fantasia e di creatività, Alice può persino capire perchè siano stati messi al bando, tipo
1) Piccolo uovo, illustrato dal mitico Altan, è la storia di un ovetto che ha un po' paura di nascere e si fa prima un giro nelle varie possibili famiglie (numerose, piccole, monoparentali, omosessuali, eterosessuali e bla bla bla)...
Oddio, no, possibile? Ci sono famiglie che non sono quella del Mulino Bianco o della pasta Barilla? Non sia mai che i piccoli, fragili bimbi veneziani lo scoprano!!
2) Nei panni di Zaff, la storia di un bimbo, maschietto e pisello dotato, a cui piacciono il rosa e i vestiti da bimba... Perché si sa, che se hai pene e testicoli devi necessariamente amare il blu, le macchinine e le figurine dei calciatori Panini e se per caso sei come Zaff allora fan bene i tuoi compagni a sfondarti di mazzate e a percularti nei giradinetti fino a quando non hai 50 anni.
3) E con tango siamo in tre, la storia (vera! i protagonisti vivono tuttora nello zoo di Central park a New York)) di due pinguini maschi che covano e crescono un piccolo di pinguino.
Ecco, questo è davvero un libro difficile da mandar giù per il Povero Sindaco di Venezia... un po' perché la storia è vera, e tira una grande sberla in faccia a chi dice che l'omosessualità è contro-natura, un po' perché c'è dentro non solo questa roba assurda che sono le coppie omosessuali, ma persino questa controversa pratica chiamata adozione, per cui cresci qualcuno che, non essendo passato per la tua vagina (o per una vagina comunque conosciuta) chiaramente NON è TUO. che bizzarie son mai?!
4) Buongiorno Postino. Il postino della foresta porta pacchi alle varie famiglie: le scimmie ricevono due scimmiette, gli ippopotami un ippopotamino... e i pinguini un uovo bellissimo, che stavano aspettando da tanto tempo! Dall'uovo esce... un coccodrillino, che viene portato a conoscere i suoi fratellini e sorelline più grandi.
Di nuovo, Alice capisce che una roba così innaturale e poco ortodossa come l'adozione possa traumatizzare la fragile mente del Sindaco di Venezia.
Alice pensa anche che il Sindaco di Venezia abbia ragione.
Ha ragione ad aver paura dei libri illustrati per bambini,
Ha ragione a temere gli scrittori e gli illustratori di mondi con bimbi vestiti di rosa, leoni con il collo da giraffa, draghette che prendono il te e Pezzettini che trovano il proprio posto nel mondo.
Ha ragione perché la letteratura per ragazzi è, effettivamente, pericolosa, rivoluzionaria, colorata... e non adatta a menti bigotte.
Ha ragione perché i libri per bambini che lui ha messo nella lista dei "cattivi" sono tutti libri coraggiosi e originali.
Ha ragione perché alle volte bastano 4 parole e due chiazze di colore per mandare un messaggio potentissimo, per generare domande, aprire orizzonti e imparare a vedere il mondo con sguardi altrui.
Ha ragione.
E per questo Alice vi chiede, a voi cari lettori di blog, di farli circolare questi sovversivi di carta il più possibile.
Vi chiede di andare in libreria e comprarne uno, anche solo uno.
Vi chiede di andare in biblioteca e richiederne l'acquisto se non sono ancora sugli scaffali.
Vi chiede di regalarli agli amici, ai figli degli amici, a chi lavora con i bambini ma anche a chi, semplicemente, ha ancora la capacità di apprezzare un buon libro.
Perché l'altro grande segreto è che oltre ad essere pericolosi e sovversivi i libri per bambini sono per tutti. Che pure a 75 anni si può godere di una bella illustrazione e di una bella storia!
Buona lettura, andate, sparpagliate e, soprattutto se siete della parti di Venezia, lasciateli in giro, a portata delle mani di bimbi!
Alice sparpagliatrice
P.s. La lista completa è questa:
P.p.s. Tutte le immagini arrivano dal webz, principalmente da Ibs!
Questo post si ricollega un pochino a questo post qua, perché ancora una volta si parla della Fantomatica Teoria del Gender, che è un po' tipo il sangue di drago, la bava di strega e lo sputo di demone... roba brutta bruttissima zolfica che puzza di aglio e pesce morto e che nessuno però ha mai visto o sa davvero com'è.
Il Sindaco di Venezia però pare saperne un sacco, di Teoria del Gender, ed ha stilato una lista di libri sovversivi, scritti da Demoni Genderiferi e intrufolati di nascosto nelle scuole e nelle biblioteche della sua città sull'acqua.
Si tratta di libri per bambini.
Di albi illustrati, per la precisione.
Alice, che negli albi illustrati ci sguazza, ha letto la lista e ci ha ritrovato tanti, tantissimi titoli che sono cari e vecchi amici, classici della letteratura per bambini, storie bellissime e coloratissime ora messe misteriosamente al bando dalla città sull'acqua.
Ed adesso ve ne presenta alcuni, di questi vecchi amici quindi, se non avete voglia, saltate al fondo del post perchè qui parte un pippozzo ad alto contenuto di Boh! e di libri per bambini, siete stati avvisati eh, procedete a vostro rischio e pericolo e sappiate che il Sior Sindaco di Venezia vi consiglia caldamente di interrompere qui, ora! Subito! Incoscienti! Prima che sia troppo tardi e vi genderizziate tutti!
Alcuni libri è davvero impossibile capire perché siano stati radiati e scacciati dai loro scaffali...
tipo:
1) Piccolo Blu e Piccolo Giallo, un libro del 1959 (roba nuova eh!) di Leo Lionni (pluripremiato illustratore italiano! Ma come si fa a radiarlo dalle scuole?!?)
Ecco, cosa tu ci abbia visto Caro Sindaco di Venezia Alice proprio non lo sa... forse il fatto che piccolo blu e piccolo giallo abbracciandosi diventino verdi? Già troppo spinta come roba? Scene di sesso tra chiazze di colore? Pornografia cromatica? Boh!
2) Sempre di Lionni: Guizzino, la storia di un pesciolino tutto nero che, grazie alla sua intelligenza e alla sua diversità saprà salvare tutto il branco di pesci rossi. Cosa diamine non ti piace Esimio Sindaco di Venezia di Guizzino?! Che è nero? Che è un pesce negraccio che aiuta la comunità invece che rubbare?! Boh!
3) Ancora di Leo Lionni (che evidentemente deve averti fatto qualcosa, dai, diccelo, cosa ti ha fatto Leo Lionni? Ti ha insultato la mamma? Rigato la gondola? Bruciacchiato il gatto con i petardi?!) Pezzettino. Una storia bellissima in cui un pezzetto piccolo piccolo cerca a chi appartiene davvero per poi scoprire che, sebbene piccino, ha un senso e una identità tutta sua, unica e speciale.
4) Sono io il più Bello, di Mario Ramos (di nuovo, un autore famosissimo e bravissimo): una storia tutta da ridere, con un lupo divertente e vanitoso che va in giro a prendere complimenti fino a quando qualcuno non lo rimette al proprio posto. O Sagace Sindaco di Venezia, che ti ha fatto il Lupo? E' così vanitoso che hai deciso che era un lupo troppo checca e effemminato per essere presentato ai piccoli bambini veneziani?! Boh!
5) Storia incredibile di due principesse - che sono arcistufe di essere oppresse.
Divertente, buffo, ironico, la storia di due principesse (una una draghetta, l'altra una leggiadra fanciulla) che però non hanno nessuna voglia di fare quel che le loro famiglie pretendono: la draghetta è uno spirito sensibile, adora vestirsi bene ed essere educata mentre la principessa ama pasticciare e ruzzolare in giro... O Saggio sindaco di Venezia, ti rosica l'eventualità che una bimba possa divertirsi a rotolarsi nel fango invece che imparare come tenere la forchetta e fare l'inchino?! Boh!
6) Salverò la principessa: un classico, una principessa in una torre e un prode cavaliere... solo che il cavaliere è la sua amichetta che sfida le peripezie del condominio per andare a salvarla.
O Benemerito Sindaco di Venezia, cosa turba la tua sensibilità in codesto libro? Una bimba che gioca a fare il cavaliere? Forse che tutte le fanciulle veneziane devono vestirsi di ricamini e imparare a fare il tombolo? Boh!
7) A caccia dell'orso. Qui Alice miagola nel buio. Non riesce davvero a immaginare cosa possa aver spaventato il Povero Piccolo sindaco di Venezia mentre leggeva questo libro semplicissimo, poetico e pieno di onomatopee con cui giocare. Forse il libro gli ha fatto un dispetto, è caduto sul sindachevole ditino mignolo mentre andava scalzo e gli ha fatto venire l'unghietta incarnita. Boh!
8) Seguimi! Una storia d'amore che non ha niente di strano. Con illustrazioni molto particolari, la storia d'amore tra un elefante ed una bella formichina con il vitino a vespa! O Nostro Eccelsissimo Sindaco di Venezia, forse ti sembrava un matrimonio interrazziale? Roba contro-natura che avrebbe popolato di incubi le povere menti dei bimbi veneziani? Eri terrorizzato all'idea di dover spiegare come avrebbero consumato il loro matrimonio l'elefante e la formichina?! Boh!
9) Dov'è la mia mamma? Ecco. questo è uno dei libri preferiti di Alice, l'ha letto in tutte le classi, di tutte le età e in tutte le lingue e sa le prime 10 pagine a memoria. Perché c'è Rita, che è una farfalla volenterosa ottimista ma incasinatrice che tenta di aiutare una scimmietta a ritrovare la sua mamma, facendo uno sbaglio dopo l'altro (eccerto, perchè mica i piccolini di Rita somigliano a lei, sono brucozzi colorati!), c'è la paura di perdersi ma anche un sacco di risate e soprattutto c'è il finale tutto abbracci. O te, Sindaco di Venezia, unto dal Signore, cosa ci hai visto mai, in Rita e la scimmietta, da rivoltarti tanto?! Boh!
10) La cosa più importante. Anche questo libro Alice l'ha consumato . Gli animali della giunga discutono e battibeccano su quale sia la caratteristica più importante da avere: "le spine!" dice il porcospino (e la pagina si apre per mostrare un mondo in cui TUTTI gli animali hanno le spine come il porcospino) "La proboscide!" sostiene l'elefante (e via, tutti gli animali si immaginano con proboscidoni di svariati colori) "i piedi palmati!" afferma la papera (e così piedi palmati per tutti, anche per i serpenti e gli elefanti!) fino a quando il gufo non metterà ordine. O tu, Sapiente sindaco di Venezia, ma perché invece di fare come i bambini, e farti una risata guardando le illustrazioni divertenti con gli animali tutti con i denti da castoro, o con le orecchie lunghe da coniglio, hai deciso di buttarlo via? Ti fa così paura un libro che inneggia alla diversità come risorsa? Un libretto con dentro un leone con il collo da giraffa e un maiale con le ali? Boh!
11) il segreto di Lu, la storia di un Lupetto che va in una scuola per porcellini e come prevedibile se la passa male fino a quando il porcellino Ciccio non lo aiuterà ad integrarsi. O Sincachissimo Sindaco di Venezia, è dunque l'amicizia tra un maiale e un lupo una roba immonda e innaturale, inadatta ai piccoli veneziani?
Alcuni titoli invece, se fa uno sforzo di fantasia e di creatività, Alice può persino capire perchè siano stati messi al bando, tipo
1) Piccolo uovo, illustrato dal mitico Altan, è la storia di un ovetto che ha un po' paura di nascere e si fa prima un giro nelle varie possibili famiglie (numerose, piccole, monoparentali, omosessuali, eterosessuali e bla bla bla)...
Oddio, no, possibile? Ci sono famiglie che non sono quella del Mulino Bianco o della pasta Barilla? Non sia mai che i piccoli, fragili bimbi veneziani lo scoprano!!
2) Nei panni di Zaff, la storia di un bimbo, maschietto e pisello dotato, a cui piacciono il rosa e i vestiti da bimba... Perché si sa, che se hai pene e testicoli devi necessariamente amare il blu, le macchinine e le figurine dei calciatori Panini e se per caso sei come Zaff allora fan bene i tuoi compagni a sfondarti di mazzate e a percularti nei giradinetti fino a quando non hai 50 anni.
3) E con tango siamo in tre, la storia (vera! i protagonisti vivono tuttora nello zoo di Central park a New York)) di due pinguini maschi che covano e crescono un piccolo di pinguino.
Ecco, questo è davvero un libro difficile da mandar giù per il Povero Sindaco di Venezia... un po' perché la storia è vera, e tira una grande sberla in faccia a chi dice che l'omosessualità è contro-natura, un po' perché c'è dentro non solo questa roba assurda che sono le coppie omosessuali, ma persino questa controversa pratica chiamata adozione, per cui cresci qualcuno che, non essendo passato per la tua vagina (o per una vagina comunque conosciuta) chiaramente NON è TUO. che bizzarie son mai?!
4) Buongiorno Postino. Il postino della foresta porta pacchi alle varie famiglie: le scimmie ricevono due scimmiette, gli ippopotami un ippopotamino... e i pinguini un uovo bellissimo, che stavano aspettando da tanto tempo! Dall'uovo esce... un coccodrillino, che viene portato a conoscere i suoi fratellini e sorelline più grandi.
Di nuovo, Alice capisce che una roba così innaturale e poco ortodossa come l'adozione possa traumatizzare la fragile mente del Sindaco di Venezia.
Alice pensa anche che il Sindaco di Venezia abbia ragione.
Ha ragione ad aver paura dei libri illustrati per bambini,
Ha ragione a temere gli scrittori e gli illustratori di mondi con bimbi vestiti di rosa, leoni con il collo da giraffa, draghette che prendono il te e Pezzettini che trovano il proprio posto nel mondo.
Ha ragione perché la letteratura per ragazzi è, effettivamente, pericolosa, rivoluzionaria, colorata... e non adatta a menti bigotte.
Ha ragione perché i libri per bambini che lui ha messo nella lista dei "cattivi" sono tutti libri coraggiosi e originali.
Ha ragione perché alle volte bastano 4 parole e due chiazze di colore per mandare un messaggio potentissimo, per generare domande, aprire orizzonti e imparare a vedere il mondo con sguardi altrui.
Ha ragione.
E per questo Alice vi chiede, a voi cari lettori di blog, di farli circolare questi sovversivi di carta il più possibile.
Vi chiede di andare in libreria e comprarne uno, anche solo uno.
Vi chiede di andare in biblioteca e richiederne l'acquisto se non sono ancora sugli scaffali.
Vi chiede di regalarli agli amici, ai figli degli amici, a chi lavora con i bambini ma anche a chi, semplicemente, ha ancora la capacità di apprezzare un buon libro.
Perché l'altro grande segreto è che oltre ad essere pericolosi e sovversivi i libri per bambini sono per tutti. Che pure a 75 anni si può godere di una bella illustrazione e di una bella storia!
Alice sparpagliatrice
P.s. La lista completa è questa:
P.p.s. Tutte le immagini arrivano dal webz, principalmente da Ibs!
Tuesday, July 14, 2015
Giù dalla valle!
Alice e lo Gnomo sono tornati nell'afosa Turin mentre il Grinta è rimasto tra le balle di fieno a studiare e a correre per i sentieri come uno stambecco ubriaco.
Ritornano dalla val d'Aosta portando con sé
- un'intossicazione da affettati, salumi, crema di Cogne, tegole e strudel di mele;
- un nuovo vocabolario tecnico che garantirà alla Gnomo una radiosa carriera da garagista o da casellante (ruspa, trebbiatrice, betoniera, moto, carretto ed uovo-via sono ormai al centro delle nostre quotidiane conversazioni. Non sorprendetevi se tra un paio di settimane Alice andrà in giro a dare fuoco a qualsiasi mezzo di locomozione...);
- un nuovo culto, chiamato il Bubismo.
Buba, la divinità madre artefice del cosmo è la cugina ottenne dello Gnomo. Nell'interpretazione ortodossa dell'universo Bubocentrico la mancanza della Buba è uguale a morte, distruzione e disperazione, la presenza della Buba è invece garante di pace, sorrisi e stridolini di giubilo;
- la scoperta dello zaino-porta-bambino da montagna, nuova passione del Grinta nonchè orrore dello Gnomo... immaginate voi che meraviglia le passeggiate tra i sentieri..
- il tombolo. Dopo i dervisci una delle cose più rilassanti e ipnotiche da guardare! (qui)
Alice ritornatrice
Ritornano dalla val d'Aosta portando con sé
- un'intossicazione da affettati, salumi, crema di Cogne, tegole e strudel di mele;
- un nuovo vocabolario tecnico che garantirà alla Gnomo una radiosa carriera da garagista o da casellante (ruspa, trebbiatrice, betoniera, moto, carretto ed uovo-via sono ormai al centro delle nostre quotidiane conversazioni. Non sorprendetevi se tra un paio di settimane Alice andrà in giro a dare fuoco a qualsiasi mezzo di locomozione...);
- un nuovo culto, chiamato il Bubismo.
Buba, la divinità madre artefice del cosmo è la cugina ottenne dello Gnomo. Nell'interpretazione ortodossa dell'universo Bubocentrico la mancanza della Buba è uguale a morte, distruzione e disperazione, la presenza della Buba è invece garante di pace, sorrisi e stridolini di giubilo;
- la scoperta dello zaino-porta-bambino da montagna, nuova passione del Grinta nonchè orrore dello Gnomo... immaginate voi che meraviglia le passeggiate tra i sentieri..
- il tombolo. Dopo i dervisci una delle cose più rilassanti e ipnotiche da guardare! (qui)
Alice ritornatrice
Wednesday, July 8, 2015
Miracoli in Alta Quota...
Miracolo, miracolo!
A furia di mangiare polenta taragna lo Gnomo ha fatto l'uovo!
E che ovo!
(Se siete delle persone normali apprezzerete la vista del massiccio del Gran Paradiso sullo sfondo, dietro il cucuzzone Gnomico...
Se siete invece siete affetti da una patologica ossessione per gli autoveicoli pure voi come lo Gnomo non vedrete altro che il trattore e il camion delle balle di fieno in lontananza ...)
Alice miracolizzatrice
(Lo foto scomparira quando meno ve l'aspettate nel solito alone di mistero e bla bla bla che come sempre Alice tira la pietra e nasconde la mano!)
Friday, July 3, 2015
Arrivati!
Dopo 6 ore di treno Alice, il Grinta e lo Gnomo sono arrivati in una Torino alla griglia sfrigolante.
Nelle prime 36 ore hanno:
- mangiato preoccupanti quantitativi di pizza (tutti assieme, a tutti i pasti. Al tegamino, al forno e dal panettiere)
- dilaniato un intero pacchetto di gocciole (Alice)
- andato a scalare i monti correndo prima dell'ora di cena (il Grinta, che alle volte viene preso dalla sindrome di Forrest Gump)
- sperimentato per la prima volta una battaglia di gavettoni ai giardini (lo Gnomo).
Se la stanno godendo da matti, sta Italia!
Alice italí-zzatrice
Nelle prime 36 ore hanno:
- mangiato preoccupanti quantitativi di pizza (tutti assieme, a tutti i pasti. Al tegamino, al forno e dal panettiere)
- dilaniato un intero pacchetto di gocciole (Alice)
- andato a scalare i monti correndo prima dell'ora di cena (il Grinta, che alle volte viene preso dalla sindrome di Forrest Gump)
- sperimentato per la prima volta una battaglia di gavettoni ai giardini (lo Gnomo).
Se la stanno godendo da matti, sta Italia!
Alice italí-zzatrice
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