L'università del Grinta ha inviato un messaggio per studenti e professori in possesso di passaporti
da Iran, Iraq, Libia, Somalia, Sudan, Siria e Yemen.
Il messaggio di Princeton e' :
"Non viaggiate. Non uscite dal paese. Abbiamo allertato avvocati ed enti universitari per capire quali sono i passi da fare per garantire che i nostri studenti e i nostri professori possano entrare e uscire dal paese... ma per il momento, state qui".
Trump ha appena segnato un ordine temporaneo che vieta, a chi ha un passaporto da uno di questi paesi, di entrare o di richiedere un visto.
In america la comunita' iraniana conta tipo un milione di persone. Le cui famiglie hanno al momento perso il diritto di prendere un aereo e venire a visitare.
La statua della libertà oggi scricchiolava parecchio.
Alice è andata a vedersi l'incontro in biblioteca di un autore per ragazzi.
Lui è Jerry Spinelli, lei lo conosce perchè le pagine di Stargirl ai tempi le inzuppò di lacrime, e pure Loser la fece un po' scricchiolare dentro.
Lei gli incontri con gli autori un po' li teme, e infatti non ci va spesso... perché insomma, è possibile pure che uno scriva storie belle ma poi sia una carogna infame, no?
Ci sono un sacco di cuochi che fanno torte bellissime e dolcissime e poi magari quando il ristorante è chiuso vanno a prendere a bastonate le foche, che ne sappiamo?!
E invece Alice è andata, si è trovata davanti un Gandalf senza barba, con tanta voglia di chiacchierare... ma soprattutto un orda di ragazzini tra i 9 e i 13 anni che non avevano paura di alzare la mano e fare domande.
Ad un certo punto, rispondendo ad una bambina minuta, hai circa 11 anni, a detto una cosa forse banale, ma bellissima:
"Voi andate a scuola per imparare ad eccellere, ad essere i migliori. Se io potessi inventare una scuola, nella mia scuola ci sarebbero classi come: "Fallimento per principianti" "Introduzione al fallimento" "tecniche avanzate di fallimento"... perchè vi insegnano a riuscire, a vincere, e vi insegnano che sapete fare il meglio... ma poi uscite da scuola, e al primo fallimento siete persi. Crollate, vi disperate, pensate di essere dei falliti.
Invece dalla mia scuola uscirebbe gente che quando poi va nel mondo se inciampa in un fallimento gli dice: "Eccoti qui! Vieni, camminiamo un po' assieme e insegnami qualcosa"... Perchè i fallimenti (nel suo caso quei 4 libri che scrisse inizialmente e che nessuno ha mai voluto... ha pubblicato il suo primo titolo a 41 anni) sono le pietre nel fiume che mi hanno permesso di saltellare fin qui, fino a voi".
E allora lei si augura, e vi augura... tanti fallimenti! Tanti strepitosi sbagli e casini che vi possano portare, saltello dopo saltello, dove sperate di andare, o dove nemmeno voi immaginavate di arrivare :)
Alice fallitrice
p.s.
(La giusta colonna sonora per questo post è questa canzone qui)
Come le volte precedenti, NESSUNO dei posti su cui al momento Alice e il Grinta si spaccano la testa è certo che sia davvero quello dove finiranno tra 6 mesi... potrebbe essere che nessuna delle università che al momento lo hanno contattato per il primo giro di intervista alla fine si pigli il Grinta... potrebbe essere che nel frattempo qualcosa di meglio salti fuori... potrebbe essere che invece di andare a scrivere papers e fare ricerca il Grinta finisca a fare cappuccini a Montreal, o chupitos a Lisbona, per dire.
Potrebbe essere che sì, potrebbe essere che no.
Sto benedetto" potrebbe", se da un lato porta un sacco di opportunità, si trascina appresso una bella coda di frustrazione.
Nel frattempo oggi il Grinta vola per Santiago. E no, non la Santiago de Compostela dove Alice andò sbarbina a fare l'Erasmus, a scoprire i segreti delle tapas e innamorarsi delle coste galiziane.
Santiago Chile.
Nel frattempo, Ottawa, dove sognano di andare ad allevare orsi polari, potrebbe aver già scelto chi ha passato il turno e lasciato il Grinta in panchina.
Nel frattempo, visto che la situazione socio politica è orrida, saranno probabilmente loro a mettere in panchina Istanbul e Ankara.
Nel frattempo, Alice e il Grinta sono talmente confusi che non sanno nemmeno bene loro cosa sperare.
E allora parte la raccolta dati.
Siete pronti?
VOI.
Voi, se poteste scegliere un posto a caso, in tutto il globo... Dove vorreste andare?
E perchè?
Oggi in Ammeriga è vacanza.
Si festeggia Martin Luther King.
Oggi lo si festeggia ma per anni, quando era vivo, vegeto e faceva politica, lo si considerava un criminale.
E allora oggi, oltre a festeggiare il lavoro fatto da Martin Luther King, approfittiamone un po' per ricordarci tutto il lavoro che ancora c'è da fare!
Un paio di cose che si spera cambino in fretta?
- La prima è il livello di Incarcerazione di Massa della comunità nera e sudamericana.
(Non credo ci sia qualcosa del genere con sottotitoli in italiano purtroppo, ma direi che la grafica comunque rende bene).
- La seconda è alla brutalità sistemica della polizia nei confronti della comunità nera, che ha portato alla morte di ragazzini di 15, 16, persino di 12 anni, disarmati, per mano di poliziotti, (parte del cosiddetto institutional racism di cui blaterava qui ) che poi è quel che il movimento Black Lives Matters sta cercando di cambiare.
Una delle reazioni più generali e più comuni che il movimento ha generato è "Nah... No, non sono le vite dei neri che contano, sono TUTTE le vite che contano! Sennò sti neri fetusi sono razzisti!" E via, un'ondata di gente e video e proteste con cartelli dichiaranti ALL lives matter.
Che poi è una reazione ridicola.
Come se ad un movimento per la prevenzione del tumore al seno arrivino in massa oppositori con cartelli che dicono: "TUTTI i cancri contano! Dove la mettete la prostata? State discriminando la prostata, stronze!"
O come se voi andate ad una manifestazione per la fine della caccia alla balene e vi ritrovate attorno gente che vi grida: "Vergogna! E invece dei tonni pinna gialle ve ne fottete! Razzisti"
Tutte le vite dovrebbero contare uguale.
Ma in questo momento, quelle dei neri contano meno.
Così meno che c'è bisogno persino di un movimento per ribadirlo, che contano.
Fategli passare il primi 10 mesi in America, poi spostatevi in Francia e mandatelo in una scuola bilingue Inglese Francese.
Infine trasferitevi nuovamente in America, lanciatelo in una preschool in inglese ma con circa un terzo dei bambini che NON parla inglese.
In tutto questo voi però continuate a parlare esclusivamente italiano in casa, ma a leggergli libri in 4 diverse lingue.
Infine stringete amicizia e vedete più volte a settimana sia i vostri vicini francesi (con cui quindi parlate francese) che la vostra vicina Venezuelano-Israeliana (con cui parlate in spagnolo, mentre le bambine parlano ebraico tra loro... e con lo Gnomo).
Per verificare il fatto che ormai vostro figlio ritenga il non capire un cazzo di quel che si dice attorno a lui la normalità socioculturale andate ad una festa di compleanno in cui, dei 12 invitati, l'unico bambino non israeliano è il vostro.
Stappatevi una birra ed ammirate come, da provetto Gigi Sabani, vostro figlio ascolti le conversazioni in ebraico degli altri bambini e ripeta la qualunque, senza avere idea di cosa stia effettivamente dicendo.
Domani sarebbe la befana (che qui in America non esiste ovviamente, e quando Alice prova a spiegare che c'è una vecchia con le gonne rattoppate e il porro sul naso che va in giro con la scopa a portare regali o carbone gli stranieri la guardano orrorizzati (si dice orrorizzati?!) e indietreggiano sorridendo nervosi)... Ma lo Gnomo ha dichiarato che, dopo Babbo Natale, basta gente strana che viola la privacy della sua casa. Ha chiuso a doppia mandata la porta prima di andare a letto.
Il Grinta è partito per 4 giorni a Chicago, dove avrà 8 interviste, per 8 università diverse, sparpagliate in 3 continenti.
E' partito carichissimo di ottimismo e vuotissimo di senso pratico:
Ha preso un primo Uber alle 6 del mattino e per poco non dimenticava il passaporto a casa.
Arrivato a Penn Station, quando stava salendo sul suo secondo Uber verso l'aeroporto, si è accorto di aver lasciato la valigia sul treno (Ritrovata. Non l'avevano ancora fatta saltare né bruciata con lanciafiamme).
Quindi è già una gran cosa che invece di essere che so, chiuso dentro una toilette di Mc Donaldz seduto sulla tazza con la carta igienica come cintura di sicurezza sia effettivamente atterrato a Chicago.
Dove sta scricchiolando di freddo ed è afflitto perchè il parrucchiere che gli ha tagliato i capelli "Ha fatto un disastro!" (cit. dal Grinta), ha ancora robe fondamentali da fare tipo "lustrare le scarpe" (cit. dal Grinta) e procurarsi "una buona cremina per il viso" (cit. dal Grinta).
Più che dei colloqui sembrano degli speed dating.
Che prenda anche una manicure, purché torni vittorioso!
L'anno nuovo lo hanno aspettato in compagnia dei vicini francesi, che hanno organizzato una cena a base di... crepes. Dolci.
Hanno pasteggiato con il moscato ed Alice è entrata nel 2017 con i globuli rossi che facevano il trenino alla brigitte Bardot cantando Cole- le sterol ... sterol... pe reppe peppè peppè!...
Quindi bene ecco.