Saturday, January 14, 2017

Lo Gnomo e la Cadrega

Come complicare la vita a vostro figlio?

Fategli passare il primi 10 mesi in America, poi spostatevi in Francia e mandatelo in una scuola bilingue Inglese Francese.
Infine trasferitevi nuovamente in America, lanciatelo in una preschool in inglese ma con circa un terzo dei bambini che NON parla inglese.
In tutto questo voi però continuate a parlare esclusivamente italiano in casa, ma a leggergli libri in 4 diverse lingue.
Infine stringete amicizia e vedete più volte a settimana sia i vostri vicini francesi (con cui quindi parlate francese) che la vostra vicina Venezuelano-Israeliana (con cui parlate in spagnolo, mentre le bambine parlano ebraico tra loro... e con lo Gnomo).
Per verificare il fatto che ormai vostro figlio ritenga il non capire un cazzo di quel che si dice attorno a lui la normalità socioculturale andate ad una festa di compleanno in cui, dei 12 invitati, l'unico bambino non israeliano è il vostro.
Stappatevi una birra ed ammirate come, da provetto Gigi Sabani, vostro figlio ascolti le conversazioni  in ebraico degli altri bambini e ripeta la qualunque, senza avere idea di cosa stia effettivamente dicendo.

Ad Alice è venuto un flash e gli è tornato in mente il corto di Aldo Giovanni e Giacomo e della Cadrega.

E' ora forse di aggiungere un tocco di sadismo e introdurre un po' di piemontese nel mix.

Alice linguizzatrice


13 comments:

  1. Pensa che io ho a che fare con bimbi sordi, magari pakistani che a casa dovrebbero parlare magari l'urdu con i genitori, i cui padri magari hanno imparato l'italiano sul posto di lavoro, le cui madri, solo a volte, parlano un po' di inglese, i cui fratelli vanno alla scuola tedesca essendo venuti a vivere in sudtirol e noi si dovrebbe decidere in che lingua far fare logopedia a queste creature; ma può succedere anche che abbiano la madre polacca che parla 6 lingue molto bene, il padre romano ed i fratelli che parlano tedesco e abitino in un paesino così inerpicato in una valle dove esiste solo la scuola di lingua tedesca ed il padre con le lacrime agli occhi si rende conto che dovrà accantonare la lingua delle sue radici perché necessariamente , quel bambino sordo dovrà fare logopedia in tedesco; o bimbi macedoni sordi che per anni fanno logopedia in italiano perché la seconda lingua parlata in casa è l'italiano, ma poi la crisi fa perdere il lavoro al papà e via si parte per la Germania e anni di logopedia vengono buttati alle ortiche insieme alle poche certezze della creatura; quindi, Alice, credimi lo Gnomo, dopo una iniziale confusione, sarà un bimbo poliglotta figlio di questo mondo e niente altro, i problemi stanno altrove. Pensa che significa, non sentire nulla e poi improvvisamente accendere l'audio su una babele, quello sì è difficile altro che decifrare la stele di Rosetta

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    1. Quanto hai ragione! Soprattutto dove sei tu, con gia' un mix linguistico di fondo per tutti, deve essere una sfida incredibile per un bimbo sordo riuscire a sbrogliarsi tra tutti quei suoni diversi, figuriamoci quando nel mix vengono lanciate un altro paio di lingue!

      Alice ammiratrice

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  2. Cara, i mei figli sono cresciuti altrettanto poliglotti e linguisticamente confusi, ma una bella dose quotidiana di termini piemontesi se la sono beccata fin dai giorni dello svezzamento. Che lingua mai può rendere A BOCE FERME, o FATE FURB detto bene dal cuore? E come resterebbero impressionate le ragazzine Israeliane di fronte a un bel SETS PROPI NA BANDA 'D CIUC!

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    1. E' un peccato che le mie misere abilità informatiche non mi permettano di mettere qui una foto del nostro frigo, dove capeggiano in smagliante forma un magnetico conta scritta "Ciarea" e un altro con il sempiterno motto: "Fa non el badola" ;)

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    2. Cara, ti racconto ancora questo: ai miei due rumpibale adolescenti piace mandarmi sms in piemontese, e per scrivere usano il tedesco, per esempio stamattina che mio figlio ovviamente è uscito con i capelli bagnati e -10 gradi, gli ho scritto se aveva freddo e lui: no, no, tüt a pöst. :-)

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  3. Mi rivedo molto in questa tua esperienza. Io sono nata a Torino a da ragazza ho viaggiato coi miei trascorrendo qualche anno negli Stati Uniti e poi il liceo l'ho fatto in Francia. Grande gnomo! Ora vivo a LA e alle mie due figlie americane parlo italiano e a volte francese ma penso sia l'ora di introdurre il sardo :)

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    1. Ahaha!! Bene, allora poi si riesce a dare un senso a tutta questa babele! :)
      Uh! Anche io la vorrei una infarinatura di sardo!!

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  4. Vabbe', ma lo Gnomo lo sa che sta in buona compagnia, no? Il Sig. Tenace gli manda una pacca sulla spalla di compassione.

    Comunque il dire parole senza conoscerne il significato e' un buon indizio di resilienza. ;)

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    1. Slicing: Pacca ricevuta... e contraccambiata!!
      La prossima volta che si incontreranno discorreranno in Esperanto :-D

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  5. Io continuo a credere che vien su proprio bene!
    (Che poi io rimpiango di conoscere solo poche lingue)

    ---Alex

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  6. per uno che tra i Brambilla, i Fumagalli e cadreghe c'è cresciuto (senza parlare il dialetto locale), quello sketch di Aldo Giovanni e Giacomo sa di vita vissuta ...

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  7. Ahahahahah da barottina doc me lo ricordo eccome!!!!
    Tienici aggiornati sulle lezioni di piemontese allo Gnomo :-D

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  8. Con questo post hai mandato in fumo venti minuti di "opossum "
    Sono scoppiata a ridere immaginando lo gnomo biascicare in israeliano!! Che poi è una lingua con suoni veramente strani per orecchi europei.
    Per me vien su gran bene il ragazzo- l'idea che imiti parole già ad un primo incontro mi da l'idea di un'apertura impressionante. Non so , io alla sua età e per molti anni a seguire mi sarei isolata... ma anche con un gruppo di italiani.
    Un abbraccio forte allo gnomo
    V

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edddaì, blatera un po' con me!