Salve, qui é la Francia.
Siamo tecnicamente in lockdown da lunedì.
Tecnicamente.
Tecnicamente perché, quando Alice é uscita al sabato con la sua ennesima certificazione elettronica per andare a fare la spesa settimanale, fuori era un giorno come tutti gli altri, solo un po' piú surreale.
Essendo ritornati tutti in modalitá "vigipirat" anti-attentati le forze dell'ordine hanno roba un pelino piú importante da fare che andare a fare le pulci ai commercianti o ai ragazzetti in giro... il risultato é che il lockdown é lasciato diciamo alla buona volontá e alla logica dei cittadini.
E si vede.
Perché se TECNICAMENTE sono aperti solo i negozi essenziali, nella pratica, almeno qui nella banliú parigina, si sono italianizzati parecchio, e "fatta la legge... trovato l'inganno".
Il parrucchiere non é tecnicamente indispensabile... ma d'altro canto nulla vieta alla signora del negozio di tenere la serranda alzata, mettere un tavolino davanti alla porta e vendere i suoi indispensabili balsami e creme anti-doppie punte.
Il fioraio non é tecnicamente indispensabile... ma pure lui, con la serranda a metá e un banchetto di fiori davanti alla porta, offre fondamentali bouquet da annusare nella solitudine del vostro lockdown.
Idem per l'estetista, che vende gli smalti, per il negozio di bric e brac e per il negozio di thé e tisane.
La soluzione indicata dal decreto sembra essere non la chiusura dei commerci non indispensabili... ma la vendita alla porta del negozio.
Tutto ció fa sí che sul marciapiede si creino code e intasamenti, perché ovviamente la gente si mette a chiacchierare per accattarsi il pettine ergonomico o le begonie fresche.
Intanto le mamme della scuola dello Gnomo si danno appuntamento tramite whatzuppi al parchetto con i thermos di caffé, perché va bene tutto, ma la socialitá e il rituale del caffettino con le amiche rientrano evidentemente nella categoria dei FONDAMENTALI.
Alice é, fondamentalmente, stanca.
Il Venerdí qui si sono registrati oltre 800 morti e oltre 4000 posti occupati in terapia intensiva.
Cioé, lei lavora con 32 bambini dai 2 ai 5 anni che talvolta mordono, spesso sbavano, sovente urlano... e alle volte le pare abbiano piú autocontrollo, e comprensione del valore civico della regola, che il resto del mondo.
Alice covidizzatrice
Tutto il mondo è paese (di imbecilli)
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