Stasera Alice si è fermata a scuola dalle 6 alle 7 emmezza per una introductory session sul mondo del kindergarten, ovvero sul decimo girone dell'inferno.
La scuoletta reggyo è per nani dai 2 ai 4 anni, l'ultima classe, ovvero i nani "grandi" viene chiamata pre-K. Dopo c'è il selvaggio mondo del Kindergarten per un'anno, e poi le scuole elmentari e medie, che in genere sono unite. Molte scuole pubbliche e private hanno quindi nani dai 5 ai 14 anni e oltre.
Come si sceglie il Kindergarten giusto?
Per intanto dovete muovervi in fretta, tipo almeno un annetto prima, quindi all'incontro c'erano i genitori dei nani trenni di Alice. Già in paranoia per dove mandare il figlio tra due anni.
Poi dovete scegliere se volete la scuola pubblica o privata. Visto che a Tribeca le scuole pubbliche sono fiche, c'è tanta gente che ci manda il pupo. Ce n'è talmente tanta che le scuole fanno una lotteria e i posti vanno ai fortunati vincitori.
Le scuole private invece selezionano.
Volete sapere come?
Per intanto quando mandate l'iscrizione dovete mandare un essay su vostro figlio, una bella presentazione di una pagina su quanto è fica la vostra progenie. "Concentratevi sui suoi punti di forza dal punto di vista cognitivo e sociale.Che così si fanno un'idea se avete un diavolo della Tazmania, un tocco di ricotta, un ammasso di neuroni inarrestabili o un nano medio-dotato." (dice Alice parafrasando l'esperta)
Poi c'è l'intervista con i genitori.
Come diceva la l'esperta, quando andate ai tour e agli appuntamenti introduttivi ricordatevi che non siete voi che scegliete la scuola ma la scuola che sceglie voi. Siate carini, non fate domande arroganti, e ricordatevi una regola d'oro: qualunque domanda che inizi con "mio figlio-figlia..." è una domanda sbagliata.
"Le scuole vogliono bambini che sappiano adattarsi armoniosamente, non ovetti di porcellana da tenere sottovetro o maneggiare con cura.
Chiedete cose generali, in maniera educata... mandate il messaggio: "Qui è tutto meraviglioso, e maggico, voglio proprio sapere come fate a fare questa meraviglia!"
Le scuole vogliono genitori che non romperanno le palle nei prossimi dodici anni in cui vi terrano la creatura, dimostratevi alla mano e collaborativi. Gli esaminatori sono lì per sbattervi fuori, fate in modo di non dargliene motivo" (dice Alice parafrasando l'esperta)
Poi c'è l'intervista del nano.
In genere viene fatta a gruppi. Preparate vostro figlio, spiegategli che andate a giocare in una scuola nuova per un po', che ci saranno delle maestre che gli diranno cosa fare e che deve ascoltare, ricordategli di essere educato ma non mettetegli addosso troppo pressione, per lui deve essere un momento divertente, non deve viverlo come un'esame. Eccerto.
Ricordatevi che su cento rifiuti, 99 vengono fatti sulla base dei genitori e uno solo è dovuto al comportamento del nano durante l'intervista, nel caso morda un'insegnante bestemmiando in croato o si ingoi il tappo di un pennarello mentre urina sulle verdure diplastica.
Infine non dimenticatevi del test.
Tutte le scuole, anche quelle pubbliche, richiedono il WPPSI-III, (pronunciato “whipsy"), che è una sorta di misuratore del Q.I.
Del vostro nano.
Di anni 4.
Il test è diviso in 8 parti, 4 linguistiche e 4 di logica.
Le parti linguistiche sono:
Vocabolario: come si chiama quel pezzo di stoffa con cui ti soffi il naso?
associazioni di parole con spiegazione: cucchiaio e forchetta stanno assieme perchè...
Argomentazione: "Che cos'è una casa?" oppure "Cosa succede se metto la mano sul fornello della cucina acceso?"
Storie disegnate da rimettere insieme in sequenza.
Le parti logiche sono:
Scarto dell'oggetto sbagliato: Cucchiaio, forchetta, coltello, forbici... quale levi?
Una costruzione da rifare uguale.
Sequenze: rosso blu giallo, rosso blu giallo, rosso... cosa viene dopo?
Indovinelli: "penso ad una cosa di vetro, trasparente, che mi serve per bere, cos'è?"
L'esame dura dai 35 ai 90 minuti, a seconda della velocità del nano, a porte chiuse con la mamma fuori.
Vedete di non dargli troppi zuccheri la mattina, e assicuratevi che dorma bene.
Il test non si può rifare.
Ma ci sono associazioni private che, per 1000 dollari, vi "allenano" il nano per il test.
E adesso che vinca il più folle!
Alice perplimatrice
ma un bell'asilo impestato di varicella, come l'abbiamo fatto tutti noi, no?
ReplyDeleteterribile
ReplyDeletevalescrive
mi stai dicendo che gli americani affrontano il primo colloquio quando hanno quattro anni... ora si spiegano diverse cose! :-/
ReplyDeleteAiuto: mi sembra peggio di un esame di stato!Già il fatto di fare una selezione per i bambini mi pare disumano, poi in questi termini direi che è esagerato o almeno non vorrei sottoporvi la mia bambina!Proprio stamattina leggevo un articolo sulla scuola pubblica scritto da Lorenzo (Jovanotti) con cui mi trovo molto d'accordo, ne riporto un pezzo significativo: "La scuola di Stato è quella che si finanzia con le tasse dei cittadini, anche di quelli che non hanno figli e anche di quelli che mandano i figli alla scuola privata, è questo il punto. E’ una conquista, è come l’acqua che ti arriva al rubinetto: poi ognuno può comprarsi l’acqua minerale che preferisce ma guai a chi avvelena l’acqua del rubinetto per vendere più acque minerali. E’ una conquista della civiltà che diventa un diritto nel momento in cui viene sancito. Ma era un diritto di tutti i bambini già prima, solo che andava conquistato, andava affermato. La scuola pubblica va difesa, curata, migliorata."
ReplyDeleteIl link alla notizia completa è: http://www.melodicamente.com/2011/03/jovanotti-scrive-una-lettera-a-favore-della-scuola-pubblica/
aiuto!
ReplyDeletemeglio non dimenticare però che l'intelligenza misurata così dipende molto da quanto sono colti (in senso tradizionale) i genitori, che, a sua volta, in US dipende dai soldi che hai speso per acculturarti (università).
speriamo nelle eccezioni per rivoltolare il sistema!
figli scemi di intelligentoni e figli saggi di tonti
(sono arrivata qui dalladoratrice)
Si, il tuo post conferma la mia impressione/certezza che l'oceano che separa l'Italia dall'America, non rappresenta solo una distanza geografica.
ReplyDeleteNei mesi in cui sono stata li' questa diversità l'ho avvertita per ogni cosa, soprattutto per quelle più banali, e spesso arrivava alla follia! Anche se le mie considerazioni si riferiscono solo al Sud degli Stati Uniti, eh!
Ma sai qual è la follia più grande? Che nonostante le loro stramberie, sto cercando un finanziamento per tornarci!!
A. nr 2
su due piedi mi viene da dire potentemente (con accento persiano) "this is madness" ... pensandoci bene pero`, tra la selezione che ricade al 99% sui genitori (suvvia, scommetto che anche te, potendo scegliere, faresti a meno di avere a che fare con certi genitori), e la lotteria, a me sembra piu` assurda la seconda ... se non fai una selezione, almeno fai una lista d'attesa .... boh ...
ReplyDeleteMmm... c'è decisamente un oceano di differenza tra la scuola americana e la scuola italiana, eh?
ReplyDeleteMinchia, la miglior difesa è l'attacco, eh? Prima che tu possa protestare per quanto cavolo ti fanno pagare, te lo presentano come un privilegio. E la gente ci casca pure, invece che mandarli a cagare... E la Gelmini ci vorrebbe a questo punto?
ReplyDeleteQuello che lessi riguardo alla metodologia di selezione per il Giappone era altrettanto allucinante (il libro si chiama Baburu, la grande bolla)... forse paese che vai allucinazione che trovi.
ReplyDeleteLadoratrice (portatrice si spera sana di ecudiélle )
ma se lo scartano alla privata e non vinci il posto nella pubblica...? ti attacchi? :)
ReplyDeleteEleonora, eh no! Se sei danaroso no! :-P
ReplyDeleteVale: Tale livello di follia si raggiunge per fortuna solo a manhattan, per questo parecchia gente attraversa il fiume e si trasferisce in New Jersey, o Brooklyn, o fuori dalla città, non appena i pargoli sono in età scolastica.
marica: Si, scafati da subbito :-(
FedericaSole: Grazie del linkino!
Ecudielle: Bengiunta! Piacere! :)
A nr.2 :) In bocca al lupo!! E dove vorresti venire?
in realtà il loro sistema educativo fa schifo fino al college, (oh, almeno secondo me, ecco) poi sfornano eccellenze nei dottorati e nella ricerca... misteri!
Kino: non volgliono la coda fuori dalla scuola, quindi danno 2 mesi di tempo per andare e buttare sulla scrivania la richiesta, epoi sorteggiano... non so, mi pare delirante pure a mmè, ma almeno da a tutti le stesse possibilità...
Paola :) Yes!
Boston: Eh sì, ma tieni contro che queste sono anche scuole d'elitè, che si contendono i pupi della Manhattan bene... senza esclusione di colpi!
Ladratrice: Vado a cercarmelo il libro sul giappone! Sai l'autore? Magari lo becco in inglese...
Taikiki: No, te lo prendono in una scuola pubblica nella stessa zona, ma non sarà quella più bella del quartiere... però un posto te lo garantiscono :)
Crepi il lupo!
ReplyDeleteVorrei tornare di nuovo al Sud, per ora mi accontento di approfondire le conoscenze dei paesi (ex?) schiavisti! Tornerei come visiting-scholar (sono un PhD student), ma il discorso fondi per ora non è roseo.. vedremo!
A. nr 2