Tremolina, una delle nane della classe di Alice, è partita due settimane fa.
Tremolina è silenziosa, bellissima, educatissima, spesso e volentieri un po' imbronciata, disegna omini-girini di tanti colori, odia sporcarsi, quando pensa si stropiccia sempre un codino.
E' nel sud-ovest del Giappone assieme alla mamma, per i funerali del nonno, dovrebbe tornare lunedì.
Alice smanetta su internet da un po', ma non riesce a trovare da nessuna parte un modo per capire se e quanto il villaggio in riva all'oceano dove al momento è Tremolina sia stato colpito dal terremoto.
Alice si chiede quanto si può capire di una cosa così a tre anni.
Alice si chiede anche quanti anni di vita abbia già perso il babbo, rimasto qui mentre moglie e figlia sono laggiù.
E vorrebbe scrivergli una e-mail, ma pensa anche che ci saranno già tanti altri a chiedere, chiamare, mandare messaggi, e teme di rompere le palle.
Allora continua a girare su internet.
Se le trovate un sito, una mappa o qualcosa al riguardo la fate felice, ecco.
Alice aspettatrice
http://japan.person-finder.appspot.com/ ho visto che è attivo questo, credo,adesso pure in inglese e non solo in giapponese, ma non ho aperto il link per la fretta di mettertelo qui, spero sia funzionante e utile.
ReplyDeleteAnche a costo di sembrare invadente io contatterei il padre. Fammi sapere.
ReplyDeleteStavo per postare lo stesso sito di Ladoratrice. Lo ha messo su google e sì, è anche in Inglese.
ReplyDeleteStavo per postarti lo stesso link di Ladoratrice. Prova anche a guardare sul sito della NHK (se non lo avessi già fatto), http://www3.nhk.or.jp/nhkworld/, troverai sicuramente tante informazioni.
ReplyDeleteQuesto terremoto mi ha lasciato annichilita. Io non ho parenti in Giappone, ma ci sono stata a giugno e non posso credere che sia successo davvero. I giapponesi sono persone così meravigliose...
Spero di esserti stata utile.
P.s. Sono d'accordo con Eleutera, io contatterei il padre.
vedrai che nel sud-ovest del giappone non hanno subito gravi danni. Non ti preoccupare, ma...manda una mail al babbino, secondo me gli fa piacere. Al massimo non risponde.
ReplyDeleteIo avrei chiosato con: al massimo non risponde, il bucaiolo. La tragedia mi acuisce lo spirito cattivo, deve esser quella roba di cui si parlava giorni fa, le emozioni le reazioni e gli esorcismi. Che a me l'immagine del codino mi ha devastato.
ReplyDeletehttp://www.nytimes.com/packages/flash/newsgraphics/2011/0311-japan-earthquake-map/index.html?ref=asia
ReplyDeletetrovato cosi' un po' a caso, se sai il nome esatto piu' qualche coordinata puo' aiutare. Una mail al papino non credo disturbi, non e' mica invadente quanto una telefonata, ma non ti aspettare risposta a breve, a meno che non sia gia' sollevato e tranquillo.
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ReplyDeleteeh però mica ci puoi lasciare così sulle spine.... facci sapere, eh!
ReplyDeleteFacci sapere.
ReplyDeleteciao Alice, io ti leggo sempre con molto piacere, ma un po' per indole, un po' per mancanza di tempo (ti leggo dall'ufficio!!!), non ho mai commentato...
ReplyDeleteora però mi sembra importante, anche perché capisco bene la tua apprensione: io ho tanti amici in Giappone ed ero terrorizzata visto che la loro zona è stata colpita!
Non ti preoccupare, il sud-ovest del Giappone non ha subito alcun danno e sicuramente tremolina starà benissimo! Una mail o una telefonata al papà però farà sicuramente piacere!
Spero comunque che tu abbia già avuto notizie! :-)
Ha ragione Laura, la botta è arrivata a nord-est di Honshu (Sendai, Chiba, Fukushima) e il sud-ovest ha sentito relativamente poco, niente che spaventerebbe un giapponese. Google ha più risorse di quanto ti possa interessare qui
ReplyDeletehttp://www.google.com/crisisresponse/japanquake2011.html
Anche questo mi pare bello esauriente
http://earthquake.usgs.gov/earthquakes/eqinthenews/2011/usc0001xgp/#maps
Io il padre non so se lo sentirei, sicuramente non per telefono. Ci starà già provando un milione di persone a lui più prossime. Sono quei casi che la solidarietà è una bella cosa ma non è detto che la si desideri. Un'email però ha il vantaggio di poter essere lasciata lì fino a che si ha agio di rispondere.