"Boia faus siamo a Torino"
Alice annebbiatrice
P.s. Che qui la nebbia è un evento super straordinario. A Turin invece è la condizione atmosferica naturale. Un po' come la neve sui monti, la forfora sulle spalle o il limone sulle cozze.
P.p.s. Il Grinta la odia con tutto il cuore, ad Alice invece piace un sacco (a meno che non debba guidare lungo le statali).
Santo cielo, che nebbia!
ReplyDeleteE lo so che ai Piemontesi e ai Lombardi la neve in genere piace...
yeah, la nebbia è in grado di fornire ad un triste paesaggio brianzolo, fatto di villette e capannoni, un'atmosfera timburtoniana, per la quale ti aspetti che da dietro la curva spunti un cavaliere ...
ReplyDeletecerto, se invece devi guidare è solo una rottura di balle ..
Francamente anche se "fa scena" non sono una grande amante della nebbia. Per fortuna qui al mare non c'è mai!
ReplyDeleteoggi nebbia anche a lisbona! pare di essere tornati tra la laguna veneta e il polesine :/
ReplyDeleteio mi associo al grinta nell'odio.
e' divertentissimo quando i vecchi di 80 anni ti sbucano dalla nebbia a fari spenti poco dopo che ti sei immesso in strada da uno stop credendo non arrivasse nessuno! :-P
ReplyDeleteAnche qua e' la normalita' ma non e' poi cosi' bella, quando esci di casa ti inzuppi tutto e l'ombrello non serve a niente
@MarKino: fidati, Venezia in gennaio, di sera, con la nebbia e' FAVOLOSA!
ReplyDeleteSul guidare, sono d'accordo pero'.
Oh, non abito a Venezia, c'ero solo per un fine settimana. Dalle mie parti la nebbia e' come a NY: una rarita'.
Oh basta là... ma è proprio vero
ReplyDeleteSi, quando la sera saliva il nebbione denso (brianzolo, lo stesso di MarKino), quello che non faceva vedere ad un metro, in un certo modo mi piaceva, creava una atmosfera particolare, creava silenzio...
ReplyDeleteNon pensavo che avrei mai pensato alla nebbia in questo senso!
mmm no femmina di mare sono, solo una volta mi ritrovai nella selva oscura in località sorrentina annebbiata....e quella nebbiona che viene dal mare ti garantisco che si taglia col coltello, cmq ho letto la tua risposta prima la mia mail è miavettorchiocciolalivepuntoit......ovviamente il punto ce lo devi mettere....perchè la tua non mi ricordo dove l' ho messa....il cavetto secondo me l' hai scordato a casa di qualcuno ....ah le palle di trump non ho capito se si appendono col lingotto....per la size prova la dieta di starbene la trovi nel web e ti calcola anche quanta ciccia c' avemo, sono straconvinta che l' open space sull eremo è divino ti mando proprio le coordinate satellitari così ci giri intorno ....spero....kissettini
ReplyDeleteun OT...
ReplyDeletePerché non c'entra niente col post ma... ho letto l'ultimo libro di Faletti(mio fratello ne è fan accanito e io risparmio i soldi dell'acquisto,ma leggo... poi questo parlava di calcio difficile che se lo lasciasse sfuggire) e mi siete venuti in mente. (Voi a Carlo Conti, ma questo ve lo spiego un'altra volta! No magari vi risparmio ;-))
No non è ambientato a New York o a Torino... ci sta solo un Il Grinta e :-D mi siete venuti in mente mentre leggevo: quindi se vi hanno fischiato le orecchie per un'oretta ieri... ero io.
Sì ci ho messo un'ora a leggerlo.
E no, non dico altro... sia mai che vi rovino il piacere della lettura, se vi piace il genere.
Ciao
oh... la nebbia... che anche a me piace un sacco e qui dove sto non c'è mica.
ReplyDeleteoddio, l'ho vista 2 volte in 5 anni, ma non era mica quella vera che non vedi dall'altra parte della strada...
godetevela. e ditele che mi manca, che magari un giro da 'ste parti se lo fa.
Anche a me piace tanto la nebbia. Mi dà una sensazione di protezione, neanche fosse antiproiettile.
ReplyDeletecomunque...non può essere paragonata alla nebbia che incontro io ogni mattina per andare alla scuola del paesello ;))))nebbia in val padana...mica per niente...niente a vedere con NY (purtroppo) ;))))
ReplyDeleteDal mio paesello in collina vedo spesso Turin city avvolta dalla nebbia!! anch'io oooodio la nebbia!!
ReplyDeleteDebora dal Piemonte natalizio!
Mi ci metto anch'io:
ReplyDeletee se l'albero fosse semplicemente la Natura (e non la suocera, je,je,). Il dio di Spinoza è geneticamente portato a dare, e l'uomo raccoglie i doni in un modo egoistico pensando solo ai vantaggi immediati. E se le cose venissero presentati ai bambini in modo di generare, non dico un senso di colpa, ma almeno "avarness" della necessità di annaffiare (mai concimare, per amore di dio).
In quanto agli immagini forti di MarKino, all'epoca del primo figlio credevamo ai " giocatoli educativi". Un giorno ho trovato in una libreria di questo genere un libro per bambini di 2-3 anni. Come i Barbapapa nella prima pagina mostrava un mondo idilliaco dedicando le pagine successive all'ingratitudine degli uomini. Ma a differenza dei Barbapapa qui non si trovava una sintesi dialettica ma il mondo ritornava alla normalità solo dopo la scomparsa del uomo. Non ho comprato il libro ma a distanza di più anni di quelli che ha tuo marito mi ricordo nitidamente le sue pagine. Vedi tu.