Anti -Christmas

Poichè la primavera è ormai sbocciata, e le strade di broccolino sono piene di alberelli in fiore (tra  l'altro qui ci sono 'sti alberi che producono simpatici fiorellini che puzzano di pesce e di cacca di cane... ma se ne parlerà in un post a parte).

Insomma, era davvero giunto il momento di ucciderlo.
Tirare fuori le lame e squartarlo in mille pezzettini.
Quindi la mattina del 31 marzo, battendo il record personale di resistenza pinifera, l'Albero di Natale è stato smembrato.
E non sorprendetevi se nella topaia noi teniam su abeti, palline e lucine fino al solstizio di primavera, che Alice ve l'aveva detto che un albero vero in casa le dava dipendenza e assuefazione, che sembrava di vivere nella furesta e tirava fuori la scimmia che è in lei.

Ora, la gente normale disfa l'albero e bon.
Alice e il grinta invece, visto che l'albero è clandestino, hanno eseguito il loro solito rito dell'
Anti-Christmas, che è una roba emotivamente e fisicamente parecchio intensa e impegnativa.

Perchè non si tratta mica solo di levar le decorazioni, e i festoni luccicosi, qui si devono distruggere le prove, eleminare le tracce, qui occorre accanirsi a mani nude e con seghetto, estirpare aghi di pino, sradicare rami, tranciare tronchi... roba da Grinch, o da Jack il Castoro.
Perchè da così:
 

Il pino diventerà prima così...

E poi cosà.



Ora la casa sembra improvvisamente più grande e nell'aria aleggia ancora lo spirito del poveretto, sotto forma di gradevolissimo e intensissimo aroma di pino.
Abbiamo imbustato il cadavere in tre immensi sacchi neri. E ora aspettiamo le tenebre, per sbarazzarci del tutto.

Buona primavera, gente!