Cipollina ha 4 anni e arriva da lontano, è stata adottata, e per i suoi genitori è un piccolo miracolo, un segno del divino.
Ha capelli lunghissimi e nerissimi, gli occhi che sembrano due noccioline nere e una passione per le scarpe che brillano e per i delfini.
Il papà di Cipollina è morto ieri mattina, dopo 2 giorni in ospedale, per un'attacco cardiaco.
Ieri sera la mamma ha racimolato le parole più chiare e meno dure che ha trovato ed ha tentato di spiegare quel che spiegare non si può.
Alla mattina seguente Cipollina viene a scuola, si siede al tavolo dei pastelli, ti guarda negli occhi e ti dice, con tono calmo e fermo, gli occhi rossi ed un mezzo sorriso di incredulità:
"Lo sai che mio papà è morto, ieri? E' morto per davvero!
Il cuore gli si è rotto ed è morto, in ospedale".
E tu ascolti. E visto che parole proprio non ne hai, e la voce non ti viene, e pure il tuo di cuore oggi si sente un po' rotto, tutto quel che riesci a fare è offrire qualche colore scalfito e aiutare Cipollina a finire di colorare un grosso enorme cuore.
Però poi arriva un momento che le parole ti tocca andarle a stanare con la doppietta e la sciabola, perchè Cipollina punta i suoi fari neri su di te e, con la stessa voce seria, ti dice:
"Voglio che i miei amici lo sappiano.
You tell them.
Tu lo dici, mentre io mi siedo in braccio a te".
E allora, anche se pensavi di no, le parole le trovi.
E intanto speri che lei che ti siede raggomitolata in braccio, giocherellando nervosa con le sue scarpe che brillano, presti attenzione al tuo tono calmo e all'abbraccio fermo, e non si accorga del tuo cuore che martella pazzo contro le sue spalle, nè faccia caso a quel tremito delle mani che ti scappa via.
E davanti a 22 nani tenti di spiegare pure tu, come la mamma ieri sera, una cosa che tanto spiegare non si può.
Povera Cipollina. E povera anche la mamma.... Che tragedia per questa famiglia.
ReplyDeleteE' incredibile come i bambini siano resilient. Anche a me era successa una cosa del genere diversi anni fa, ma la bambina a cui era morta la mamma diceva: "mia mamma non e' in pradiso, smettila di dire cosi, e' proprio morta". Io rabbrividisco ancora oggi...
ReplyDeleteDavvero una tragedia. Mi chiedo se a 4 anni si abbiano queste reazioni così pacate a questo genere di eventi perchè non si è vissuti ancora abbastanza per capire il significato di "per sempre", "mai più".
ReplyDeletePrimo: sono sicuro che te la sei cavata egregiamente di fronte alla situazione.
ReplyDeleteSecondo: mannaggia, quanto e' dura l'avventura
Che brutta situazione, povera cipollina. E brava (e coraggiosa) Alice.
ReplyDelete:-(
ReplyDelete[per alcuni la vita sembra essere piu' dura che per altri]
:-(
ReplyDelete---Alex
brava Alice, sei stata sicuramente bravissima.
ReplyDeletee per la piccolina e sua madre una profondissima tristezza. I bambini dovrebbero poter essere sempre felici.
(ca@@o! questo tuo post mi ha fatto piangere lacrimoni giganti)
valescrive
Come te, nessuno... Speciale nella leggerezza, speciale nei momenti bui...
ReplyDeleteQuando è morta mia nonna avevo 6 anni e ricordo perfettamente la bara chiusa con lei dentro, ma non credo fossi cosciente di quello che significava. Però me lo ricordo come fosse ieri (34 anni fa).
ReplyDeleteChe tragedia per Cipollina.
Povera Cipollina :-(
ReplyDeleteLa vita ci riserva spesso delle situazioni difficili da comprendere, meno male ke c'è chi ci sta accanto e sostiene.
Anche se è ancora piccola sono sicura ke Cipollina avrà sentito il tuo affetto.
che momento difficile. però a occhio mi sa che l'hai gestito bene.
ReplyDelete..beh Alice se il tuo cuore battere forte sono riuscita a sentirlo io a distanza di spazio e di parole.. allora CIpollina ha scelto veramente la persona giusta tra le cui braccia andare a rifugiarsi in un dolore cosi' forte.. un bacio
ReplyDeletesarai stata sicuramente bravissima.
ReplyDeletee davvero i bambini non si rendono conto, ma poi purtroppo la mancanza la sentono, come tutti noi. ah, quanto è dura!
Sto ancora cercando di ingoiare il groppo che mi è venuto a pensare al groppo che hai dovuto ingoiare tu mentre cercavi di restare il punto solido e rassicurante in quella situazione. Ti abbraccio.
ReplyDeletebrave, tutte e tre.
ReplyDeleteperche' la morte non la puoi infiorare e perche' le cose piu' chiaramente le dici meglio e'.
e' un segno di rispetto, per tutti.
un abbraccio
L'hai raccontato in modo così delicato che immagino quanto te la sia cavata bene. Non so come la stia vivendo Cipollina, probabilmente è così piccola da non rendersi conto, ma ricordo un mio compagno alle elementari che aveva perso il papà. Una forza così non l'ho più incontrata in nessun altro. Forse proprio perché gli aerano spiegato le cose come stavano...
ReplyDeletesad :(
ReplyDeletehttp://riruinglasgow.wordpress.com/
Io non ricordo cosa mi disse mia madre, quando ero bambino, per spiegarmi la morte di mio padre, che avvenne sei mesi dopo la mia nascita.
ReplyDeleteMa ricordo bene, ed è sempre dentro di me, quel vago senso di smarrimento di allora.
E l'ho rivisto/rivissuto ora, sentendo la storia di Cipollina.
Non lo so...
Ma so che tu sei stata brava.
Davvero.
d.
Perchè succedono certe cose? Non capisco, non dovrebbero esistere.
ReplyDeleteTu brava. Bravissima.
Mi hai fatto piangere...
ReplyDeleteMi dispiace moltissimo; vorrei tanto che queste cose non esistessero...
Lolly
... lo fò generico perchè sennò mi magono, ma ve lo volevo proprio dire:
ReplyDeleteGrazie.
A tutti!
... ecco :)
Alice ringraziatrice
In realtà credo che a quattro anni si renda conto benissimo di cosa significhi la morte.
ReplyDeletePerò è vero anche che i bambini sono resilienti.
In ogni caso, questo racconto mi ha fatto proprio piangere...