Saturday, January 26, 2013

l'invitato a sorpresa!

Venerdì sera c'era il cocktail party alla scuoletta.
Per l'annuale Cocktail Party Alice e le altre maestrine spingono mobili contro le pareti, accendono candele, spargono petali di rosa e potpourri in ciotole di legno, mettono luci soffuse, fanno una playlist con Frank Sinatra e compagnia bella e proiettano video dei nani sui vari muri della scuola.
Poi aspettano con occhio verace la mezza dizzina di camerieri bonazzoni che viene a servire per l'occasione, le casse di vino che compaiono dove prima c'erano pannolini e barattoli di pittura per bambini, e gli stuzzichini a base di gamberi e mini polpettine che vengono serviti in vassoi argentati.
Il Cocktail party è l'occasione per mettersi in ghingheri e socializzare con i genitori.
(Alice in ghingheri è un'Alice con i leggins neri, gli scarponi da neve e un vestito di lana. Nero. In pratica una sciura siciliana un po' emo).
In genere il Cocktail Party finisce spesso per essere una serata in cui i genitori inseguono le varie maestre per avere, tra un bicchiere di vino e una mozzarellina, una chicchierata su come procede lo sviluppo socioemotivo e cognitivo della prole.

Ma Alice ha un'arma segreta, e ai Cocktail party si trascina sempre ampresso il Grinta perchè assieme fanno minoranza etnica e le domande quindi finiscono per essere un po' più varie e meno nano-centriche (ma perchè siete qui? Dove vi siete conosciuti? Dove andrete? Quando? Ma quanto tempo? Due fiorini!).

A questo cocktail party c'era un invitato speciale, apposta per Alice.
Si chiama Norovirus.
Porta in dono "Explosive Diarrhea and Projectile Vomiting" (Non ve lo traduce, non c'è bisogno). Una roba che non si vedeva dai tempi dell'Esorcista.
Il virus le ha donato i primi sintomi nel mezzo della festa, durante la quale Alice andava a incipriarsi il naso a lungo e di frequente.
Una mamma chiedeva ad un'Alice verde in faccia: "Sei più felice, ora, dopo 6 anni a New York?"
E Alice annuiva, perchè altro non poteva articolare e le pareva la risposta più veloce...
"... E cosa ti manca dell'Italia, a parte i parenti?" e Alice invece di rispodere si accasciava a terra, su una seggiola ergonomica per nani di 2 anni, e biscicava "Sorry, sono distrutta!"
La madre la squadrava perplessa,  tirava le sue conclusioni "'Sta degenerata ubriacona deve essersi attaccata alla damigiana!" sorrideva imbarazzata e lasciava la scena, per andare a raccontare  il lato alcolista di Alice alle altre madri.
Alice cercava rifugio nell'unico spazio non utilizzato dalla festa, nell'unico angolo nascosto alla vista (l'ha già detto, vero, che la scuoletta è un open space? Si?) e si accasciava su un divano perdendo i sensi...
Rinveniva solo per una spettacolare performance di Projectile Vomiting, e non potendo riattraversare inosservata la scuoletta e raggiungere il bagno senza incappare in genitori, finiva per abbracciare una delle mini-tazze dei nani nel micro-bagno.

A fine serata la capa impietosita l'ha portata a casa in macchina fino a broccolino, non dopo averle dato un quantitativo di sacchetti di plastica da tenere in mano sufficiente a soffocare la totalità delle tartarughe di mare.

Ora Alice pensa al circuito chiuso delle videocamere.
E a quei preziosi fotogrammi in cui una sciura siciliana un po' emo abbraccia una tazza del bagno per nani.

Alice  norovirusizzatrice

8 comments:

edddaì, blatera un po' con me!