Sunday, June 30, 2013

This Is Sparta

Alice e il Grinta, per i parametri newyorchesi, sono due bradipi narcolettici, due cozze attaccate allo scoglio, due lumache bavose su una foglia d'ortica.

Alice e il Grinta, in 6 anni a broccolino hanno cambiato casa 1 volta sola.
Un unico trasloco, fatto tutto grazie alle loro potenti braccia... ed alla forza bruta di un manipolo di valienti economisti (Santi Subito gli amici russi, che galoppavano per le scale come stambecchi alpini portandosi a braccia armadi, divani e scatoloni!).
(I precedenti traslochi italici furono tutti fatti allo stesso modo. Da che Alice ha memoria un trasloco e' una sorta di festa - in cui si spostano scatole - che richiede infiniti preparativi e si strascica per mesi: Serve un gruppo di amici, della musica un po' tamarra, un furgoncino rimediato da qualche cugino di terzo grado e poi via! Giornate preparatorie a impacchettare, poi un vorticare di sali e scendi con pacchi pacchetti e balletti, oddio non ci passa, aspetta smontiamolo, no, vai di la'... tira! Sto tirando, tu spingi! Fai perno...  e poi mesi interi di post-sbornia, circondati da scatole che finsicono per diventare parte dell'arredamento).

In compenso alcuni amici di Alice e il Grinta qui traslocano un paio di volte all'anno e sono dei veri professionisti del moving process.
Alice e il Grinta non perdono occasione di collaborare durante i traslochi... un po' perche' della sana ginnastica aggratis non fa mai male, un po' perche' 'sti amici traslocano talmente tanto che se li perdono d'occhio chissa' dove finiscono... meglio stargli alle calcagna.

Domani per esempio Smirne trasloca. Quinto trasloco in 4 anni. Visto che il marito e' in trasferta a Parigi Alice e il Grinta si sono trasferiti da lei per aiutare... e per la prima volta, assisteranno ad un trasloco "professionale".
Un gruppo di guerrieri spartani, a petto nudo e con i bicipiti tutti belli oleati, e' previsto per le 9 del mattino in assetto di guerra.
Gli Spartani avranno le spalle di Ercole e le mani di una bambolina di porcellana cinese, ed IMPACCHETTERANNO l'intera casa, avvolgendola in drappi di stoffa e gomma scoppiettina (come si chiama gia'?!) creerano piramidi di scatole secondo un ordine logico cosmico, utilizzando il potere del Dio Tetris e ottimizzando i tempi e gli spazi.
Poi galopperanno veloci su e giu' per i tre piani senza ascensore, caricheranno il tutto sulla loro magica carrozza, guideranno fino al nuovo castello dove lasceranno con dolcezza e attenzione tutti i mobili e lo scatolame... e RIMONTERANNO la casa.
Cioe' si metteranno li', con brugole e grambiulini, e rimettere le posate nel loro nuovo cassetto e rimontare il letto in compensato!

Alice e' esaltatissima.
Si nota?

Saturday, June 29, 2013

bzzzzzz.....

E' uno di quei giorni.
Quei giorni in cui Alice vaga a tentoni per la casa con passo incerto.
Quei giorni in cui  Alice fa avanti e indietro dal letto al frigo e si schiaffa in faccia abbastanza cubetti di ghiaccio da farci un igloo.
Quei giorni in cui Alice minaccia il Grinta "Fallo tu il caffè... Dai! Uffaa... Guarda che esco, eh! Guarda che vado fuori e faccio una scenata..."
Quei giorni in cui il Grinta la implora di stare in casa, "Che chissà cosa pensano i vicini".

Quei giorni in cui una fottuta zanzara panzer decide di fare un occhio nero ad Alice, e lei vaga per casa con una faccia che pare la pubblicità progresso del Telefono Rosa, un occhio totalmente chiuso, gonfio e rosso, e l'altro furente e indemoniato.
Ok, è messa male, ma dovreste vedere la zanzara, eh!

Oggi in pieno giorno ne ha uccisa una, malamente, schiacciandola con cattiveria contro il muro.
Il Grinta, che ha assistito alla carneficina entomologica, dichiara: "Aspetta, prendo un fazzoletto per pulire..."
Alice, con la voce di Al Pacino: "No. No, lasciala lì, che le altre la vedano e scapiscano chi comanda..."
Grinta: "Ehm... dalla tua faccia però non si direbbe..."


L'altra sera aveva fatto il bagno nell'olio di citronella e si era spuzzata con l'anti zanzare biologico fatto con non si sa che fiori e erbette di campo
Stanotte si cosparge di Napalm e mette sotto il cuscino una bombetta chimica.

Alice zanzara-sterminatrice

P.s. La cosa che ha del misterioso è che Alice viene presa a pugni dalle zanzare con una frequenza impressionante, ed almeno una volta a settimana si risveglia con un occhio semi chiuso o un labbro siliconato... mentre il Grinta si  aggira per casa senza manco un pallino rosso. Ma come? Perchè? Cosa dice Ri-educational Channel al riguardo?!

Friday, June 28, 2013

Il Parmigiano e lo Status Quo

Quando il Grinta ha delle epifanie, sente l'impellente desiderio di condividerle con Alice.
Cioè, prima marcia per casa avanti indietro con fare cosacco, possibilmente nudo (per il Grinta le idee sono come le zanzare, lo pungono meglio quando si sta in costume adamitico) viaggia con lo sguardo perso nelle crepe dei muri, tirando sospiri che fanno sventolare le foglie del basilico... finchè c'è un guizzo di follia che lo fulmina come una scarica elettrica e gli si stampa in faccia un sorriso da Stregatto.
Poi in genere cerca una sedia e, per quanto Alice tenti di nascondersi in bagno o sotto le coperte, si piazza seduto davanti a lei.
E comincia.
Può cambiare il contenuto, ma il tentativo è sempre lo stesso: riuscire a portare Alice, l'anti-cristo della logica matematica, lungo il sentiero del sapere, per condividere con lei le discese ardite e le risalite del cammino verso il Modello Vincente.

"No, ascoltami, è semplice: immagina di avere una forma di parmigiano".
(Alice ci è cresciuta, in mezzo alle forme di parmigiano, quindi fin qui ci arriva, dritta e spedita come sulla tangenziale della logica).
"Vuoi mangiarla in maniera ottimale".
(Primo scossone, e la tangenziale diventa subito una stradina statale ad una sola corsia. Come sarebbe che voglio mangiare il Parmigiano in maniera ottimale? Cioè tipo che parto dal cuore e lascio la crosta? Tento di non fare briciole? Magari lo mangio con un po' di miele?)
"Vuoi essere sicura che il valore del parmigiano di domani sia ottimale rispetto alla tua voglia di parmigiano oggi, giusto?"
(Eeeh? la stradina statale si trasforma in un sentiero sterrato pieno di dossi... )
"Cioè, tu vuoi mangiare un po' di parmigiano oggi, ma vuoi averne anche per domani... e soprattutto il valore del tuo parmigiano domani cambierà, quindi vuoi mangiarlo stando attenta a quanto vale il tuo parmigiano... mi segui?"
(Il già labile sentiero logico diventa improvvisamente una mulattiera alluvionata... Come sarebbe che il mio parmigiano cambia valore? Ma non l'avevo già pagato? Oddio, ho rubato il parmigiano? Dannazione, Grinta, vuoi farmi arrestare!?!
E poi se anche cambia valore io il mio parmigiano lo mangio in base alla voglia, no? Che magari oggi me ne faccio fuori  mezza forma tutta intera, e poi per 3 mesi vado avanti a burrate... che ne sai te?! Vado in base al mio latticino-metro, mica in base al listino dei prezzi o alle analisi di mercato... e te mica lo puoi sapere quando e quanta voglia di parmigiano ciò, tzè).

"Ecco. Prima pensavo che lo status quo fosse il consumo di parmigiano, invece no! Lo status quo è il parmigiano che rimane! Chiaro?! Ora tutto ha un senso! Mhua hahahaha"
(Et voilà. Ride. Il Grinta Esaltato ride. Alice invece brancola e miagola nel buio, il sentiero del sapere chissà dove diamine sta).

Alice illogicatrice




Wednesday, June 26, 2013

... domani è un altro jelly bean!

Alice è in vacanza, e quando è in vacanza il tempo sgrana ad un ritmo diverso.
E allora c'è anche il tempo di darsi risposte e cercare domande:





E voi, con i jelly beans che vi restano, che ci fate?

Alice contatrice

Monday, June 24, 2013

Alice e il suo Personal Madame Tussaud

A Tribeca, tra le lunch boxes dei nani e i mille snacks e snackkini che si sgranocchiano come criceti bulimici mentre vengono scorrazzati in giro sul loro passeggini a 4 ruote motrici,  va parecchio in voga il formaggino con la camicia.
Il formaggino con la camicia sta avviluppato in un bozzolo di cera colorata (di solito rossa o gialla) e salta fuori come una rotellina gommosa all'occorrenza.


Ora, Alice è cresciuta nel retro del negozio di formaggi del Pater, quindi sul fronte latticini è parecchio ricercata e schizzinosa (sono gli affetti collaterali dell'imparare le addizioni seduti su una forma di parmigiano reggiano, circondati da caciotte e tomini freschi).
Nelle orecchie di Alice ancora risuonano gli ammonimenti del Pater riguardo ai formaggini preconfezionali, e le macabre leggende vogliono ci finisca triturato e fuso tutto quel che non dovrebbe nemmeno venir considerato formaggio. Il formaggino Mio era un Frankenstein nocivo, frutto degli scarti, per sempre bandito dalla tavola, dove invece scorrevano fiumi di stracchino e burrata fresca, e tomini e gorgonzole pascolavano libere e felici. (Expat, confessatelo, vi sta scendendo la lacrimuccia, vero?!)

Però.
Però per il formaggino tondo Alice spezza una lancia.
Perchè no, non lo mangia mica, che lei manco a 32 anni disubbidisce al Pater... Però con la cera colorata ci si può fare un sacco di roba!





 

Alice Scultrice

Last Day

Venerdì, 21 giugno.
Ultimo giorno di scuola.
Alice saluta i suoi 30 nani.
Sono appena andati via.
Spegne le luci, si siede sul tappeto tondo e si guarda attorno... La classetta in silenzio fa sempre un certo effetto.
A settembre si riempirà di nuovi nani, e saranno piangenti, preoccupati, curiosi, emozionati, intraprendenti, confusi, speranzosi... e pure un po' terrorizzati.
Esattamente come Alice adesso, da sola sul tappetone nella penombra.

Che lei alla fine dell'anno ci arriva sempre così, con gli occhi lucidi e la voce rotta, impreparata alle montagne russe e con tutta una serie di perfetti nodi marinari tra la gola e lo stomaco.

Alice salutatrice

Saturday, June 22, 2013

Jazz Party, tra piume e bretelle... le foto

Siete pronti?
Allora...
Cominciamo con un tocco di romanticismo:


Passiamo per una carrellata di prendisole, che van via come il pane...

 Poi i rucchi e pettinature bellissime...


E tante facce buffe!


Anche nel caso dei nani certi vestiti erano strepitosi...


Ma la parte migliore erano i ballerini!




A proposito di ballerini... c''è anche un video imbarazzantissimo in cui Alice e il Grinta saltellano come degli indemoniati in mezzo a ballerini professionisti...  E se mai l'amor proprio e il senso della decenza abbassano la guardia capace che Alice vi regali 4 grasse risate e metta qui pure quello...  ma non sperateci!

Alice fotografatrice












Tuesday, June 18, 2013

Capita!

Capita, talvolta, di correre pericolosamente lungo le scale della metropolitana e di lanciarsi dentro un vagone al volo, sentendosi pure parecchio onnipotenti per quello scatto frizzante fatto all'ultimo scalino.
Capita, anche se più raramente, che uno sguardo veloce registri immediatamente il fatto che il vagone appena conquistato sia vuoto... (ed un vagone vuoto a New York è come un pacco di Pandistelle intatto a casa di Alice. Un ossimoro che semplicemente non più esistere).
Capita anche che la scritta lampeggiante sul display del vagone , prima di spegnersi completamente, dica "Last Stop".

E poi capita, in percentuali minime e quasi inesistenti, che proprio mentre realizzate che no, probabilmente non dovreste essere su questo vagone, le porte si chiudano, e voi vi ritroviate in viaggio su una metropolitana deserta, nel mezzo del nulla.
Capita anche che la metropolitana si fermi nel tunnel 7 e tre quarti, e resti lì, nel limbo sotterraneo.
Capita che entriate  immediatamente in Survival Mode e vi sentiate fortunatissimi perchè avete con voi gli avanzi di un picnic e persino una copertina...  e pensate felici che se vi dimenticano lì dentro potrete comunque sopravvivere per le prossime 24 ore senza problemi.
Capita che dopo una serie di lunghissimi minuti però veniate presi dall'ansia che spengano le luci, e  l'oscurità popolata da ratti transgenici vi inghiotta... e  decidiate quindi di pigiare il tasto rosso, quello dell'allarme mondiale, quello che non si pigia mai, quello che risveglia il Gran Guidatore.
Capita, ma non ne siamo sicuri, che il Gran Guidatore probabilmente si pigli uno spaghetto non da poco, perchè ricevere una chiamata da un treno vuoto deve essere un po' inquietante.
Capita che il Gran Guidatore vi berci addosso per la vostra imbecillaggine, ma che vi rassicuri dicendo che tra un po' (tra un po' quanto? Minuti? Ere geologiche? Vite Karmiche?) la metro su cui siete tornerà indietro, nel mondo reale.
 Capita che, quando ritornate finalmente alla luce della fermata della metro, le facce della gente in attesa sulla pensilina si tingano di sorpresa, perplessità e confusione, soprattutto quando vedono  scendere dalla metropolitana vuota... due solitari passeggeri.
Vestiti da anni '20.
Con tanto di finte perle, piume e bretelle.
Certo, non capita a tutti, ma indovinate un po' a chi capita?!

Alice metropolitanizzatrice.

Sunday, June 16, 2013

Piume e bretelle

In genere nella settimana delle celebrazioni Alice e il Grinta si viziano con un musical, che è una di quelle robe che altrimenti non andrebbero mai a vedere.
Quest anno, un po' per ristrettezze, un po' per pigrizia, un po' perchè l'unico musical che vorrebbero vedere è praticamente esaurito fino al 2015... si danno al jazz.
E per celebrare il fatto che 6 anni fa hanno ballato a piedi nudi nell'erba assieme ad amici e famigliari oggi vanno a sgambettare a Governors Island, per il Jazz Age Lawn party

Poichè la festa è a tema anni '20, Alice ha trovato un vestitino da 8 dollari in un negozio dell'usato (che a vedere lo stato della stoffa capace che arrivi direttamente dal 1922) ed il Grinta ha conquistato un paio di bretelle (le bretelle fanno nolto nonno... Alice ha pensato andassero alla grande negli anni '20, ma non ne è sicura al 100%).
 Avrà pure una piuma nei capelli (Alice, non il Grinta).

... e le scarpe da ginnastica daranno un tocco futuristico al tutto.
Poi vi dirà, ora intanto va a deforestarsi le gambe e a tentare di dare un'aria anni '20 al fungo atomico che ha in testa...

Alice travestitrice

Tuesday, June 11, 2013

6 Bis

Ok, con questo Alice chiude ufficialmente la stagione celebratoria... Ma c'è una postilla, perchè manca un post all'appello!
Ieri aveva scritto in realtà una roba un po' strappaviscere, perchè si sa che la distanza alle volte fa brutti scherzi e alle volte le fiacca lo spirito... Poi ha pensato che diamine, una festa è una festa, si celebra, mica si sta qui a pelar cipolle e lagnarsi di quel che si è perso o meno, giusto?
Quindi senza paturnie, e tentando a fatica di tenere gli occhi asciutti e non alluvionarsi d'emozione, occorre trovare un modo per celebrare questo incredibile mezzo anno di vita del Super Nipote, che coincide anche con la celebrazione del mezzo anno di vita di Alice come zia!
Quindi, in via eccezziunale, perchè in questo blog le facce non si mettono quasi mai, che a noi piace tramare nell'ombra, eccolo qui, il Super Nipote, piccino piccino come quando l'ha visto la zia, che era una bellezza da spupazzare, annusare... e stuzzicare mentre dormiva!
Che poi la gente penza la zia sia di parte quando dice che sei una b'llesssa della natura.
Buon semi-compleanno, beddu de zzia!



Alice celebratrice

6


Che è strano, a vedere le prime foto sembra quasi fosse una roba seria... Io e te con i cappelli scemi comprati a Porta Palazzo e i nostri vestiti elegatizzimi da 100 euri ciascuno.
Io e te, che non ci pensavamo manco per niente a fare una cosa del genere (ah! Potere della burocrazie ammerigana e delle esigenze di visto!) io e te che alla cerimonia in comune ci siamo sentiti entrambi silenziosamente male, e nelle foto davanti all'Ufficiale Gentiluomo che ci ha accasati abbiamo le facce verdi e grigie, e le occhiaie fino al mento.
Io che ancora adesso non so quali siano i diritti e i doveri dei coniugi, perchè come il tizio ha iniziato ad elencarli, per la prima volta in vita mia mi sono sentita svenire come una pallida damina dell'Ottocento e mancava poco che  mi accasciassi sulle poltrone di finto-velluto del comune, o ancora peggio che mi schiantassi a terra come un tronco di pino.
Tutto quello che ricordo della cerimonia in comune sono le mia dita dei piedi, perchè le muovevo tantissimo. Mi ero auto-convinta che ossigenandomi gli alluci non sarei svenuta.

Però mi ricordo la festa-picnic sul prato, la damigiana di vino del Pater, la griglia, gli amici e i parenti che avevano spadellato assieme a noi, la chitarra, la musica, quel benedetto pescespada che ha scassato i marroni nel forno per ore, tu che balli con la Mater, il Pater che prova a tirarmi in un tango, il cappellone di cartone fatto da me per le offerte, perchè noi si era in partenza da lì a poco, e le girandole di carta colorata, 80, fatte a mano da me nei momenti di delirio. Perchè Alice quei giorni anzichè prendersi il Prozac faceva girandole.

Credo proprio che alla maggior parte della gente, un matrimonio come il nostro faccia cagarissimo, senza i fiori, le bomboniere, la lista nozze, manco i tavoli c'erano... ma io che te devo dì, lo rifarei proprio uguale uguale uguale.

Alice sposatrice.

Sunday, June 9, 2013

9

Era una bella serata, era quasi  estate. Alice ai tempi faceva la libraia per la Libreria dei Folli, ed aveva da poco montato il banchetto di libri in Piazza Madama.
L'evento era una noia, un comizio politico dove l'età media era il doppio della sua, e già sapeva che avrebbe venduto poco o nulla, ma pazienza.
Le piaceva il montaggio, le piaceva guidare il furgone scassato e rumoroso della libreria, un Ducato bianco con il portellone dispettoso e il sedile duro, le piaceva scaricare le scatole e mettere i libri fuori in torrette e geometrie strane.
Le piaceva anche l'attesa, in quel tempo un po' morto da passare con un libro in una mano e la sigaretta nell'altra ad aspettare che il comizio finisse e qualcuno si avvicinasse a scombinare un po' la bancarella e guardare qualche titolo.
Lui passava per caso, con un amico, andavano nella pizzeria dall'altro lato della piazza. L'aveva visto l'ultima volta 3 o 4 anni fa,  nel locale dove faceva la barista.
"Vieni a prendere una birra con noi quando hai finito"
"Non so manco quando finisco, e devo sbaraccare tutto il circo..."
"Vengo a darti una mano a mettere via"
 Era tornato, e le aveva portato gli scatoloni fino al Ducato.
Avevano preso una, due, tre birre, poi  Alice aveva offerto: "Ti accompagno a casa, tanto abitiamo sempre a 3 isolati di distanza, giusto?"
"Giusto", e lui aveva caricato la sua scassatissima bicicletta granata sul Ducato.
Avevano parcheggiato lontanissimo (cercare parcheggio per un Ducato è un piccolo dramma che meriterebbe un post o un intero blog a parte) avevano camminato piano con la bici al passo, erano arrivati al portone di casa di Lui e Lei aveva detto:
"Dai, ti accompagno io a casa"
Avevano girato i tacchi e continuato a parlare fin sotto casa di Lei, e Lui:
"Dai, ti riaccompagno"
Nuova giravolta, fin sotto casa di Alice.
"Devo portare giù il cane tonto"
"Ti aspetto"
Avevan chiacchierato su una panchina, con il cane tonto semi addormentato accanto a domandarsi: "Perchè non torniamo a casa a dormire?! Non c'è manco un'altro cane a farmi compagnia... Che manica di disturbati nottambuli"
"Riporto su il cane tonto e ti riaccompagno a casa, dai"
"Ti aspetto"
Quella sera han fatto avanti e indietro per 6 volte, fino a quando il cielo aveva iniziato a farsi più chiaro ed Alice, realizzando che erano le 5 del mattino e sarebbe dovuta andare a lavorare entro le prossime 3 ore, aveva tirato fuori le chiavi di casa ed dicendo: " Ok... Buonanotte".
C'è stato un momento strano, in cui si sono guardati ma senza dire nulla, nessuno dei due si è mosso, poi Alice ha spinto il portone e fatto le scale due alla volta, senza voltarsi. Ed era un po' contenta ed un po' triste.
Non si erano nè baciati, nè abbracciati... non si erano manco tenuti per mano, o scambiati il numero di telefono.  Alice non si ricorda nemmeno di che diamine avessero parlato, per oltre 5 ore, nel mezzo della notte...  Però tutto è cominciato così.  Con un Ducato, una bicicletta scassata, una pila di libri, un cane tonto, una panchina... e tre isolati, tutti da chiacchierare lungo una notte d'estate.
 Era il 9 giugno.
Di 9 anni fa.
(Poi vabbè, l'accompagnarsi 30 volte sotto casa a vicenda ha semplificato la vita al Grinta, che il giorno succesivo ha trovato il numero di telefono di Alice sulle pagine gialle e l'ha invitata a vedere "I Sette Samurai"... ma questa è un'altra storia).



(Presa da qui)

Alice festeggiatrice

Saturday, June 8, 2013

Nel giardino del Cappellaio Matto

E' ormai evidente che il Brooklyn Botanical Garden ha una passione per i travestimenti.
Dopo il festival giapponese con centinaia di persone vestite da cartoni animati e supereroine scosciate, Alice e il Grinta sono andati alla serata delle rose.
 Alla serata delle rose c'era la banda che suonava musica degli anni '20, c'era un'orda di bambini, c'erano le rose... e c'erano millemila cappelli!
Alcuni più o meno tradizionali:

 Altri alquanto bizzarri...

 Altri ancora creati per l'occasione:

 C'era pure una parata di cappelli, con tanto di premiazione.

Ma la cosa più divertente, per Alice, è stato farsi un giro nel roseto e scoprire tutti i nomi delle varie rose!
Ci sono le rose romantiche:

 Quelle curiose: (La rosa Taboo non mi sembrava così osè..)


 ... e quelle create apposta per personaggi famosi:



Cappelli bizzarri, rose strane... fermi tutti! Inizia ad essere chiaro come mai Alice adori questo posto,
sembra di cascare tra le pagine di Alice nel Paese delle meraviglie!

Alice Botanical gardenizzatrice

Wednesday, June 5, 2013

Sweet Dreams

Uno dei segreti della longeva relazione tra Alice e il Grinta è la proverbiale narcolessia di Alice che compensa per l'innata insonnia del Grinta.
Alice dorme ovunque e in qualsiasi situazione (no, aspè, tranne in aereo), voi ditele dove appoggiare la testa e in 5 minuti netti è nel mondo dei sogni, con la bavetta alla bocca e la bolla di muco al naso come ogni manga giapponese che si rispetti.
Alice quindi non ha problemi a vivere con un Grinta che nel letto si porta il computer, che si ascolta musica, video, o programmi radiofonici disteso nel talamo nuziale... lei non batte ciglio e crolla stesa in tempo zero anche quando lui, nel cuore della notte, le resta accanto con la luce accesa, un block notes sulle ginocchia, una penna per aria e lo sguardo perso nelle crepe del soffitto alla ricerca della dimostrazione necessaria all'ultimo teorema.

Alice è una tale campionessa di pisolo estremo che non ha problemi  nemmeno a riaddormentarsi, quindi delle volte il Grinta la sveglia nel cuore della notte bisognoso di aiuto per dormire. In quei casi Alice tira fuori la sua vocina soporifera (sperimentata con successo quando faceva la maestrina in Italia, e c'erano quei 24 nani da addormentare tutti nello stesso momento) e racconta storie soporifere o descrive spiagge caraibiche e prati svizzeri finchè l'insonne non crolla.

Recentemente però l'insonnia del Grinta aveva raggiunto livelli allarmanti, certe notti occorrevano oltre 40 minuti di vocina soporifera per convincerlo a russare... ed Alice finiva per riaddormentarsi nel mezzo (ve l'ha detto, vero che è bravissima a dormire?), lasciando il Grinta con gli occhi ancora sbarrati.

Oggi, Alice e il Grinta hanno trovato un nuovo alleato nella lotta contro l'insonnia Grintesca!
il Grinta ha trovato questo   e lo spara a tutto volume con gli amplificatori prima di spegnere la luce.
Il suo preferito è quello con il rumore del rollio della barca di legno e della risacca.

Quindi ogni sera loro anzichè a dormire vanno in barca.
Alice sprimaccia il cuscino, raccomanda il Grinta di fare attenzione ai pirati, o di non far ribaltare la gondola, o di cazzare la randa... e poi trapassa nel mondo dei sogni. Perchè per fortuna lei dorme pure se le sparate i miniciccioli sul davanzale della finestra.
Il Grinta resta un po' in mare, a fare il nostromo, e poi pure lui cede al sonno.

E' il vicino di casa, che non sappiamo cosa ne pensi di questa nuova geniale trovata, ecco.

Alice ronfatrice


Sunday, June 2, 2013

Little Free Libraries

Se passeggiate per Niù Iorche, fino al primo di settembre, aguzzate il vostro occhio libresco perchè potrebbe capitarvi di inciampare in una delle tante Little Free Libraries.
Alice ne ha trovate due, entrambe per caso, attirata in parte del profumo delle pagine e in parte dall'architettura stramba:

La libreria funghetto, per i giorni di pioggia:
 E le panchine leggibili per stravaccarsi al sole:
Ora ha scoperto che non ce ne sono mica due, o tre, o quattro... ma dieci!
Tutte sparpagliate downtown, tutte ideate da architetti un po' scocomerati ed originali.


Tra le mille mila cose da fare non appena chiude la scuoletta (yeeh! Macarena tutti assiemeeee) e prima che incominci il Summer Camp (ululati di disperazione, pessimismo e fastidio) [che poi a leggere la lista sembra che Alice abbia a disposizione un semestre intero per grattarsi la pancia e andarsene a zonzo, e invece nisba, si tratta di una settimana rosicata e poi via, di nuovo in mezzo ai nani!] insomma, nella Lista dell'Estate Alice ci ha messo pure questa qui: "Andare a vedersi per benino tutte le Little Free Libraries".

Ah. Ed ha anche aggiunto, alla lista di lavori che farà da grande, quello di "Ideatrice di Free Public Libraries".
Che tanto di robe del genere, così inutili e indispensabili, ce n'è sempre bisogno, no?

Alice Librarizzatrice