Alice ha imparato alla creche i segreti francesi dell'alimentazione e dello svezzamento dei nani.
Ecco qui un compendio etnologico comparato del tutto incompleto e inadeguato:
In Italia, patria della pasta, si parte dalle creme di farina e le verdurine, poi piano piano si aggiunge roba secondo un rigorosissimo calendario basato sulle stagioni, i cicli lunari e i flussi migratori dei cetacei. Tipo che c'è un momento per la mela e un momento per il fico, o il caco o il cavolo verza, e guai a sgarrare.
Tutto ė frullato, sminuzzato e cremoso. Se il bambino non mangia potete agevolemente dargli la passata per via endovenosa
Negli Usa, patria della libertà, fate come cavolo vi pare! Tipo che Alice era andata dal pediatra che a 5 mesi le aveva detto: "Donna, poi cominciare con la roba solida. Pezzetti. Di quel che vuoi, quel che mangiate voi lo date pure a lui"
"Scusa, ma se io mangio bagna caoda e peperoncino calabrese?"
"Allora pure tuo figlio, cosi' si abitua!"
"..."
" vabbe'... Cerca magari di ridurre sale e fritti, ecco. Mangia sano, dai! Ma ad ogni modo, mangera' quel che mangiate voi per i prossimi 18 anni di vita, quindi tanto vale cominci subito a farsi le papille gustative!"
In Francia? In Francia e' di nuovo tutto un frullare di verdure ma con un'eccezione: il formaggio.
Alice vede bimbi di 11 mesi sgranocchiare brie, camembert, fromage blue e gouda.
A quelli ancora senza denti ogni giorno viene servito ALMENO uno yogurt e ALMENO un formaggio cremoso.
Il Formaggio e' il bene, le farine sono il male. Ci sono bambini di un anno che non hanno mai assaggiato la pasta, per dire, e Alice si chiede come fanno a vivere.
Nella piramide alimentare francese la base e' il lattosio.
Se tagliate un bambino francese ne sgorghera' brie.
Secondo le leggi del pensiero logico, quindi, il vero fantasma formaggino era francese, ed era le phantasme petit fromage.
Quindi Alice adesso, per favorire l'integrazione culturale dello Gnomo nel mondo dell'Ecole, dentro la schiscetta gli ficca pure un mini brie.
Alice formaggiatrice