E' quel momento dell'anno.
Quello in cui si mangia tacchino (che fa schifo ed è una carne con dentro enzimi pisolini, quindi la digestione di una fettina scatena una reazione equivalente a 40 botticini di sonnifero)... e in cui si dice grazie.
Alice grazie, per le cose belle, lo dice (quasi) tutti i giorni. Perché è dannatamente facile dire grazie per lo Gnomo, per gli amici buoni, per la Nutella, per la Mater, il Pater e la famigghia, per il rumore delle pagine, per il caldo sotto il piumino quando fuori ci sono i pinguini, per le dita dei piedi a uvetta candita quando si esce dalla vasca.
Più difficile è dire grazie invece per le robe difficili, o incasinate o grigie.
Ma una volta all'anno ce la può fare.
E quindi Alice per questo Thanksgiving ringrazia:
- Tutti quelli che l'hanno presa per scema irrecuperabile facendola sentire un'inetta, a partire dall'insegnante della prima elementare dalle suore fino ad arrivare all'impiegato della posta questa mattina. Grazie perché sono tutti punti Karmici. E grazie perchè ha imparato che probabilmente hanno ragione loro, e lei è inetta... E che per fortuna vive bene uguale.
- Tutte le volte che la malinconia l'ha presa per i piedi, le ha fatto lo sgambetto e le si è aggrappata al collo come un koala, perché ha imparato che alle volte la cosa migliore è fermarsi, sciogliersi in una pozza di lacrime e poi ripartire.
- Tutte le volte che ha pensato :"non ne ho più". Perché poi, vai a capire come è o come non è... arriva sempre qualcuno arriva a sorpresa le dà un abbraccio e lei resuscita.
- Tutti i tanti tantissimi sbagli che ha fatto. Perché in fondo, se il risultato finale e quello che ha stasera, valevano tutti la pena.
- Poi un grazie alle macchine in affitto. Che la agitano e le fanno sudare le mani... Ma che la portano da gente e cose belle.
Loro oggi partono per i monti del nord, a festeggiare con la famiglia biologica dello Gnomo.
E già solo per questa cosa qui ci sarebbe da riempire annali di "grazie"... ma si ferma qui, e vi lascia un po' di spazio qua sotto per ringraziare anche voi, magari per quelle cose né bianche e né nere che fanno rosicare e bestemmiare... ma che un po' fanno anche bene; e fanno crescere.
Alice ringraziatrice
(Epperò il tacchino no, non si può!)
e grazie a te per i tuoi bei post! bon appetit
ReplyDeleteMerci!
DeleteBella idea quella di ringraziare per le cose piu' complicate, che a ringraziare per quelle belle siamo buoni tutti! :-) Io allora ringrazio per l'ansia, la distanza dalla famiglia e le notti insonni della piccoletta!
ReplyDeleteBrava! L'ansia è sempre una risorsa... anche se un po' stronza. La distanza fa si che la famiglia ci adori... E le notti insonni diventeranno un sacco di memorie, si opacizzeranno di nostalgia pure quelle! ;)
DeleteIo ringrazio Alice, e tutti i suoi insegnamenti!!!!
ReplyDeleteahahaha! Io comunque ringrazio te, che resti un tassello non da poco in questa strana congiunzione astrale di coincidenze che ci ha fatto una famiglia :)
Delete100esimo post del 2016!
ReplyDeleteE se non mi ricordo male in questo periodo scattano anche i nove anni del blog.
Ottima mira.
(involontaria o meno!)
Felice Ringraziamento a te e a tutti quelli che lo festeggiano.
Dalle mie parti un'americana, in Valsesia mica a Londra :-D, organizza da un po' un Ringraziamento con un associazione che raccoglie i fondi per intercultura... lo ho scoperto quest'anno... non vi partecipo, ma la ho trovata una bella iniziativa per i ragazzi che poi possono usufruire della borsa di studio per fare un'esperienza di un anno all'estero.
ah... fossi nata qualche decennio dopo! ;-)
No no... va bene così.
Scherzavo!
Accipicchia! Io nemmeno me ne ero accorta e il mio blog compie un compleanno a due cifre?!? Ma quindi io quanti anni ho?!? :-D
Deleteper la vita di mio padre, anche quest'anno si è compiuta.
ReplyDeleteper la mia vecchia mamma smemorella, ma che non si dimentica mai di desiderare i miei baci.
per il 3/4 che forse non cercava me, ma mi ha tenuta.
per i figli che non ho avuto, che mi fanno amare tutti quelli degli altri, ma senza invidia.
per il lavoro che faccio che mi stare bene in mezzo agli altri.
per non essere stata mai considerata una persona speciale, la normalità è una dimensione più felice
Quanti bei grazie, Amanda.
DeleteIo ringrazio te, non solo perché hai sempre dei pensieri che fanno pensare, ma perché sai sempre scrivere in un modo così semplice e delicato che mi fa sempre un gran bene leggerti.
:-)
Deleteper le notti che passo con Tommaso in braccio: oggi mi lasciano stanca e svuotata, ma domani saranno ricordi di coccole che non potro' piu' dare;
ReplyDeleteper la sua salute fragile e per quella altrettanto vacillante di suo papa', che mi ricordano dei nostri limiti e dell'importanza di prendermi cura dei nostri corpi
per la lontananza dalla famiglia: ho sempre voluto essere indipendente e cavarmela da sola. Bene. Non ho scelta, ma questo significa non smettere mai di crescere e di imparare.
per il lavoro che vuole troppo: perche' ho imparato a ridimensionarlo...forse pure troppo.
Grazie Alice per aiutarci a ringraziare.
Martacci, quanto sono contenta di leggerti qui ogni tanto!
DeleteE sì, i limiti dei nostri corpi, di questa cosa fragile e incasinata e perfetta e precaria che ci fa da involucro... mettono tutto in prospettiva.
Un grazie a te, ed un grande abbraccio.
Ma grazie a te!
ReplyDeleteMa grazie a lei, Alex! ;)
DeleteGrazie per i miei colori, anche quelli scuri e opachi...che quando quelli chiari riescono ad emergere mi sembrano ancora più brillanti.
ReplyDeleteGrazie per la mia vestaglia vola, che quando la metto la mia gatta Lola non resiste e si accoccola sulle gambe (ed è l'unico momento in cui lo fa).
Grazie per il mio cane Willy che mi costringe a delle belle passeggiate mattutine.
Grazie a chi i miei cambi di colore li apprezza.
Marzia
"grazie a chi i miei cambi di colore li apprezza"
DeleteChe bel grazie, Marzia!
:)